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Autore: Miku_Baka    27/06/2013    2 recensioni
Una storia fantastica ambientata in un luogo fantastico e in un tempo futuro la protagonista Himeko si ritrova ad affrontare un passato che lei stessa non vuole ricordare, ma al suo fianco ci sarà sempre qualcuno che la aiuterà o almeno quasi sempre-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprendo gli occhi non vidi nulla oltre che l' oscurità che mi circondava mi alzai lentamente. Non ricordavo più chi fossi, dove fossi. Il vestito che indossavo era azzurro , maniche a palloncino , scollatura a cuore , gonna ampia con sotto del toulle biancastro . Provando a scrutare nel' oscurità mi sentii colpire alle spalle. Caddi a terra l' unica cosa che vidi fu il volto di qualcuno . Riaprii i miei occhi violacei e subito una luce forte me li fece richiudere. Era così diverso dal luogo in cui  mi trovavo prima , anche il vestito che indossavo era cambiato, ora era bianco e sembrava una camicia da notte. Voltando il viso notai che i miei capelli erano molto cambiati , in precedenza erano corti e marroni mente ora erano diventati lunghi e argentati . Mi guardai intorno, mi trovavo in una stanza non  molto grande, le pareti erano gialle il pavimento era freddo probabilmente era fatto di mattonelle. Ero finalmente in piedi  , mi diressi verso lo specchio che si trovava in un angolo della stanza, e quando feci per guardarmi rimasi scioccata scoprendo che i miei occhi che fino a quel giorno erano violacei fossero diventati rossastri. Urlai e caddi a terra allora la porta si spalancò e mi trovai di fronte un ragazzo, aveva gli occhi azzurri, i capelli castano chiaro, lineamenti non molto marcati; il suo viso mi sembrava conosciuto , eppure ero certa di non averlo mai incontrato. Mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi, ma quando provai a prenderla mi vennero i brividi. "Come mai non hai afferrato la mia mano ?" .Disse con voce dolce e premurosa . "Perché dovrei afferrare con tanta sicurezza la mano di uno sconosciuto ?" .Gli dissi, la mia risposta fu glaciale sembrava che stessi parlando ad una persona che odiavo eppure nella mia testa quelle parole suonavano decisamente più dolci e gentili . Cominciò a ridere come se gli avessi raccontato una barzelletta , si avvicinò e mi mise una mano sulla fronte e disse "Sei sicura di sentirti bene Himeko ?" . "Himeko ma che razza di nome è ?" dissi quasi sbraitando , quel ragazzo mi guardò come se mi stesse prendendo in giro , fissò meglio i miei occhi, a quel punto mi senti sollevare , era lui che mi aveva preso in braccio non riuscivo più a capire nulla . Perché mi aveva preso in braccio ? Perché  mi aveva chiamata Himeko ? Chi ero io ? Che cosa ci facevo li ?... e sopratutto chi era questo ragazzo che non ricordavo di aver incontrato ? . Alzai lo sguardo e gli urlai di mettermi giù ma lui serenamente rispose  "Sono sicuro che ora capirai tutto." . Capire ? Che cosa dovevo capire ?  Mi portò fuori dalla strutta in cui mi trovavo , quando uscii da li i miei ricordi invece di migliorare peggiorarono sentivo urla nella mia testa guaiti, pianti, singhiozzii, lamenti strazianti ero talmente confusa che il mondo intorno a me si tinse di rosso e caddi nuovamente a terra incosciente e incapace di comprendere ciò che mi accadde in torno. Quando ripresi i sensi ero ancora una volta nel' letto , solo che stavolta al mio fianco c' era il ragazzo di prima . "Come ti chiami ?" .Gli chiesi con la voce più gentile che potessi fare . "Sora" Mi rispose , mi sentii scossa , Sora quel nome mi rimbombava nella testa l' avevo già sentito da qualche parte poi ricordai , significava cielo in giapponese non so perché ma ricordavo solo quello per ora. Non mi veniva in mente nulla la mia mente era sempre più vuota allora decisi di uscire. Corsi verso la porta e la aprii, al di fuori di essa un boschetto, dietro la 'casa' c' era un piccolo prato di fiori con un altalena non so perché ma appena la vidi mi vennero in mente le immagini di bambini che ridevano e poi li vidi ricoperti di sangue. Finita questa atroce visione mi trovai inginocchiata su i fiori con il viso nelle mani e gli occhi spalancati, da dietro mi sentii mettere una mano su la spalla, dalla paura strinsi le mie mani a torno al collo del proprietario della mano, era un ragazzo molto simile a me probabilmente più grande di uno o due anni aveva i capelli argentati come i miei e gli stessi occhi rosso sangue. Subito lo lasciai. Al suo fianco vi era una donna alta all' incrca un metro e settantadue occhi grigi e capelli neri. Il ragazzo mi accarezzò il volto "Finalmente ti sei ripresa" disse sorridendomi, "Eravamo  in pensiero per te" disse la ragazza che lo accompagnava, prima che potessi aggiungere altro Sora li chiamò, anche io stavo per rientrare con loro ma mi chiesero di aspettarli fuori per alcuni minuti. In quei pochi minuti in cui rimasi sola, mi misi su l' altalena a pensare e a cercare di riordinare i pensieri e i ricordi. Quando ad un certo punto il ragazzo di prima mi disse di entrare erano tutti seduti a tavola e sembravano al quanto seri. Sempre il ragazzo iniziò a parlare : "Ricordi chi sono?". Provai a frugare tra tutti i ricordi che possedevo ma non riuscivo a ricordare la sua faccia. Vedendomi perplessa cominciò di nuovo a parlare : "Io sono tuo fratello Ryu la ragazza che era con me si chiama Nami e il ragazzo che hai già conosciuto è Sora noi quattro facciamo parte di un unità speciale di questo paese, siamo stati cresciuti dal governo per diventare l'arma segreta...". "Non mi interessa!" Lo interruppi perché le urla che sentivo prima nella mia testa stavano tornando. Mi girava la testa, avevo caldo, caddi a terra e tutti e tre mi vennero a fianco, la vista mi si annebbiò perché ogni volta che pensavo al mio passato sentivo quelle urla, cosa c' era di così orribile che io stessa cercavo di dimenticare?
  
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