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Autore: Klaineinlove    27/06/2013    10 recensioni
Dopo una terribile tragedia che gli porta via i genitori, Blaine Anderson smette di parlare. Chiuso in se stesso e con costanti problemi a scuola a causa del suo rifiuto di parlare, Blaine si sente più solo che mai.
Purtroppo non bastano l'amore di sua zia o gli incoraggiamenti di suo fratello Cooper.
La vita di Blaine cambia nel momento in cui Kurt Hummel cercherà di aiutarlo non arrendendosi alle prime difficoltà che faranno parte del loro cammino, insieme.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Era la seconda settimana che Cooper portava la sua auto dal meccanico, una volta i freni non funzionavano, poi la ruota era scoppiata, per non parlare dello strano rumore del motore.

“Quando deciderai di prenderti un auto nuova? Posso trovartene una a buon prezzo..” Gli disse il suo meccanico, Burt Hummel.

“Non lo so, Burt. Non mi va di spendere tanti soldi per un auto nuova..”

“Allora prendine una usata, che però funzioni meglio di questa..”

Cooper guardò il danno al motore “è grave?”

“Tranquillo, pochi minuti e sarà di nuovo tua..” gli rassicurò il meccanico.

“Burt io stacco, c'è la partita!” urlò un collega dell'uomo.

“A domani Jimmy. Meglio sbrigarsi che il campionato ci aspetta..”

“Giusto c'è la partita!” si ricordò Cooper “spero solo che mia zia stasera non debba guardarsi uno dei suoi telefilm, la Tv piccola in camera di Blaine è un disastro.”

“Vieni a vederla a casa mia” gli propose il meccanico “abbiamo un grande televisore e ci sono anche i miei ragazzi. Staremo tutti insieme..” Cooper annuì “fantastico. Porto le birre.”

Burt gli puntò contro un attrezzo “Così mi piaci. Ecco fatto, puoi andare..” disse chiudendo il cofano.
“A più tardi,allora!” Cooper entrò nella sua auto, poi abbassò il finestrino “Burt, potrei portare anche mio fratello?”

“Certo! Più siamo meglio è!”

 

 

 

 

 

“Tu stasera uscirai con me!” disse Cooper una volta che la piccola famiglia era seduta a tavola, Blaine lo fissò dubbioso.

“Andiamo a casa di un amico a vedere il campionato. Ci saranno altri ragazzi, sarà divertente..”

Blaine fece cadere la forchetta nel piatto, fissò sua zia mostrandole uno sguardo disperato, lei lo intuì subito.

“Deve prendere le pillole..”

“Beh le prenderà lì.”

Blaine mostrò un'altra espressione angosciata, la zia fissò di nuovo Cooper.

“Quelle pillole gli portano sonnolenza. Cooper lo sai che non dorme tranquillamente, non sforzarlo se non vuole..”

“Zia Katie non può stare sempre da solo. Non possiamo tenerlo sempre nella bolla. Ha bisogno di conoscere persone, fare amicizie. Ci saranno altri ragazzi lì, vedremo la partita tutti insieme, cosa c'è di meglio per un ragazzo della sua età? Non guardarmi così Blaine.”

Il fratello per dispetto smise di mangiare.

“Non mangiare, tanto uscirai con me lo stesso..”

 

Blaine era nella sua camera a sistemarsi i capelli, sua zia passò dinanzi alla sua stanza e si fermò.

“Sorridi un po', sei bellissimo quando lo fai..” disse entrando nella camera, ma Blaine non accettò il consiglio.

“Blaine, tuo fratello cerca solo di aiutarti, non prenderla in modo negativo. Magari ti divertirai..”

Blaine fece le spallucce e posò il pettine sistemandosi il papillon al collo. Katie prese dal cassetto due flaconi.

“Non dimenticarti di prenderle, va bene?”

Blaine annuì, baciò la zia sulla guancia e raggiunse Cooper che lo aspettava alla porta d'uscita.

 

Arrivarono a casa di Burt in circa venti minuti, quando la strada non era trafficata, Cooper si lasciava andare con l'auto e accelerava più di quanto la zona permettesse.

Non appena bussarono alla porta e Burt aprì, Blaine fece retromarcia per tornare nell'auto. Cooper lo tirò per le spalle “Vieni avanti!”

“Forza ragazzo” lo incoraggiò Burt. “unisciti a noi..”

Prima che Cooper andasse via, nel pomeriggio, aveva parlato con Burt delle condizioni di suo fratello e l'uomo aveva detto che avrebbe avvisato i suoi ragazzi.

“Abbiamo già sistemato le poltrone. Finn, Puck loro sono Cooper e Blaine..”

I ragazzi si scambiarono una stretta di mano e poi Blaine si sedette accanto a suo fratello sul divano posto di fronte alla tv.

Cooper ne approfittò subito tirando a sé una ciotola con delle patatine, Burt ne prese una manciata, mentre Puck e Finn condividevano una ciotola con delle gelatine.

Dopo un quarto d'ora di partita, aprirono delle lattine di birre.

“Ne vuoi una?” domandò Puck a Blaine, che scosse la testa e tornò a guardare la Tv.

“Oh finalmente Kurt ha deciso di raggiungerci..” scherzò Burt vedendo suo figlio scendere dalle scale.

Kurt aveva una rivista tra le mani poi alzò la testa per vedere chi ci fosse nella stanza, il suo sguardo incrociò quello di Blaine, che non appena se ne accorse, abbassò la testa, intimidito e poi tornò a guardare lo schermo.

“Credo che resterò solo un po'...” disse Kurt incuriosito dal ragazzo. Si sedette sull'unica poltrona libera e cominciò ad osservare Blaine.

Il ragazzo non alzava la testa, sapeva che Kurt lo stava fissando ed era imbarazzato.

“Blaine” lo chiamò Cooper con tono di avviso. Doveva prendere le pillole. Blaine non si mosse dal suo posto.

“Andiamo Blaine!” lo richiamò suo fratello.

“Hai bisogno di qualcosa?” domandò Burt seduto accanto a loro.

“Magari un po' d'acqua per mio fratello..”

Burt si voltò verso il figlio “Kurt perché non lo accompagni in cucina? Dagli un po' acqua.”

Kurt annuì e si alzò dal suo posto “Seguimi..” disse a Blaine. Quest'ultimo lanciò un'occhiataccia al fratello e poi seguì Kurt in cucina, una volta rimasti soli Kurt prese una bottiglietta d'acqua dal frigo e la passò a Blaine.

“Senti mi dispiace se ti ho spaventato l'altro giorno nell'aula canto. Se vuoi fare un provino sei il benvenuto..” spiegò Kurt cercando di essere cordiale

Blaine tirò fuori dalla tasca due piccoli flaconi. Fece scivolare sulla mano tre pillole, due uguali e una di colore diverso, poi prese l'acqua e ingerì tutto con un sorso.

“Cosa sono?” domandò Kurt.

Blaine tappò di nuovo il flacone e poi lo mostrò a Kurt.

Il ragazzo lesse con attenzione l'etichetta “Okay non credo di averci capito molto ma sembra roba pensate..” Kurt gli riconsegnò le boccette e Blaine semplicemente scosse le spalle.

“Non sei un tipo molto loquace.” sentenziò Kurt. Blaine provò a fargli mezzo sorriso e poi si diresse nel salotto sedendosi di nuovo accanto a Cooper

“Le hai prese?” Domandò il fratello maggiore, Blaine annuì e si concentrò sulla partita.

Durante buona parte del secondo tempo, Kurt si mise ad osservare Blaine. Quando gli altri esultavano lui non si muoveva dal suo posto ma sul volto appariva un sorriso, felice che la sua squadra avesse fatto un punto.

Pian piano però, Kurt notò come Blaine si stesse addormentando. Provava con tutte le sue forze a stare sveglio ma quando si addormentò completamente, nemmeno le urla di Finn e Puck lo svegliarono. Poi Kurt notò ancora un'altra cosa più strana: Cooper sistemò Blaine facendogli poggiare la testa sul bracciolo del divano e mentre continuava a guardare la partita, con una mano accarezzava il braccio di Blaine,costantemente, come se lo stesse consolando.

“Vuoi farlo mettere in un camera da letto?” chiese Burt

“Tranquillo, la partita è quasi finita e comunque non si sveglierà..”

Burt e Cooper parlarono ancora un po' ma Kurt non riuscì a capire cosa si stessero dicendo. Quando la partita finì, Finn uscì per riaccompagnare Puck a casa, Cooper e Burt si diressero in cucina. Kurt rimase sulla poltrona ad osservare quel ragazzo che dormiva nel suo salotto, Blaine cominciò ad agitarsi nel sonno e Kurt si avvicinò a lui sedendosi di fianco. Sul volto di Blaine c'erano segni di sofferenza, forse stava facendo qualche incubo, così Kurt lo scosse un po' per svegliarlo, ma il tocco invece lo rilassò. Così Kurt fece come Cooper, cominciò a muovere la sua mano su e giù per il braccio di Blaine,come una carezza.

Quando Cooper rientrò nella stanza, Kurt sussultò “L-l'ho visto agitarsi e ho visto te fare così..” si giustificò arrossendo.

“Tranquillo, hai fatto bene. Spero non si svegli. Il massimo che dorme sono quattro ore a notte”

“Quattro ore?” ripeté sconvolto Burt.

Cooper annuì “Sì, da quando aveva sette anni, purtroppo.”

Burt aiutò Cooper ad infilare Blaine in auto e poi si salutarono, quando l'uomo rientrò in casa, Kurt era lì ad aspettarlo.

“Cos'ha quel ragazzo?” domandò mentre lui e suo padre mettevano via le lattine di birra.

“Cooper mi ha detto che non parla da quando era piccolo.”

“E’ muto?”

“No. Semplicemente si rifiuta di parlare..”

“Lo avevo già visto.” spiegò Kurt “Era solo nell'aula del Glee Club, credevo volesse fare un audizione invece è scappato via.”

“E’ un ragazzo particolare. I suoi genitori sono morti e da come ho capito era presente quando è successo..”

“E cosa è successo?”

“Non lo so” disse Burt “non ho chiesto, non mi sembrava carino. Questi sacchi li butto io, tu vai a dormire che domani hai scuola..”

Kurt annuì “Buonanotte.”

 

 

Il giorno seguente, Kurt cercò Blaine in diverse classi, purtroppo non riuscì a trovarlo. Immaginava quel ragazzo tanto solo e sapeva quanto fosse terribile non avere amici, quando arrivò l'ora di pranzo, Kurt era seduto con il glee club al solito tavolo.

“Sei distratto.” gli fece notare Rachel.

“Stavo cercando una persona..” disse Kurt continuandosi a guardare intorno, poi si alzò con il vassoio tra le mani.

“Torno subito” disse ai ragazzi allontanandosi verso la sala del coro, aprì la porta e guardò nei posti in alto.

“Ciao..”

Blaine sussultò non appena Kurt lo salutò, si alzò di fretta prendendo le sue cose.

“No, resta fermo,” Kurt si avvicinò a lui. “Scusami se ti ho spaventato, non era mia intenzione..”

Blaine lo fissò.

“Senti, io capisco cosa significa essere soli, non avere amici. Lo sono stato anche io, per tanto tempo, prima di conoscere il Glee Club. Io non so cosa ti è successo e non voglio nemmeno saperlo, ma sento che tu hai bisogno di avere qualcuno accanto.” Kurt aprì il suo pranzo “Quindi, se ti piace pranzare qui e ti va la mia compagnia, beh potremmo pranzare insieme. Altrimenti basta che mi fai un cenno e vado via..”

Blaine continuò a fissare il ragazzo accanto a sé poi tornò a sedersi afferrando il suo panino, i due cominciarono a mangiare in silenzio ma Kurt sentì il bisogno di parlare-

“Allora, posso provare ad indovinare perché vieni a pranzare qui?”

Blaine annuì mentre masticava il suo pranzo.

Kurt si sistemò sulla sedia mettendo il vassoio da parte “Vediamo: ti piace il glee club?”

L'altro annuì.

“Wow, ho indovinato al primo tentativo!”

Entrambi risero

“Vorresti unirti?”

Blaine abbassò il capo, era ovvio che voleva annuire, ma come poteva unirsi al glee club se nemmeno parlava?

“Sai suonare qualche strumento?”

A quella domanda, Blaine alzò il capo di scatto e annuì in fretta.

“Magnifico! Il pianoforte?”

Blaine sorrise e si alzò per avvicinarsi allo strumento, si sedette sulla piccola panca e cominciò a muovere le mani sui tasti lasciandosi andare in una dolce melodia.

“Sei bravissimo!” Esclamò Kurt avvicinandosi a lui.

Blaine arrossì, si stava lasciando trasportare dall'entusiasmo di Kurt.

“Okay allora appena arrivano i ragazzi gli propongo di farti entrare nel glee club.”

Blaine sorrise ancora più raggiante.

“Stai sorridendo!” lo indicò Kurt “Ti sto facendo sorridere, mi sento potente!” scherzò Kurt così da lasciarsi andare in un'altra risata con Blaine

Blaine lo fissò con attenzione: questo ragazzo non aveva nessun legame con lui e apparentemente nessun interesse. Perché si stava impegnando a diventare suo amico?

Improvvisamente la porta si aprì e le Nuove Direzioni entrarono nell'aula, Blaine si alzò sistemandosi dietro Kurt, allontanandosi dal pianoforte.

“Ragazzi, potrei avere la vostra attenzione?” Kurt chiamò i suoi amici

“Lui è Blaine e vorrebbe unirsi al Glee club. Il signor Shue non è presente ma credo che noi siamo in grado di valutare le sue capacità..”

Rachel si alzò dal suo posto “Ciao, io sono Rachel Berry. Sono il capo di questo glee club e se ci tieni ad entrare puoi cantarci qualcosa così possiamo valutarti..”

Blaine si morse il labbro e guardò Kurt.

“No Rachel. La questione è diversa. Blaine non parla, voglio dire non è muto ma lui...non parla.”

I ragazzi cominciarono a mormorare tra di loro

“Scusami Kurt, come può fare un provino se non può cantare?”

“Lui è molto bravo a suonare il pianoforte. Potrebbe unirsi alla band..”

“Kurt mi dispiace ma la band suona gli strumenti per avere punti di credito a fine anno. E il nostro pianista Brad lo fa per mestiere. Non possiamo toglierli i crediti per uno che non parla nemmeno. Senza offesa Blaine..”

Kurt guardò il volto di Blaine che pian piano si intristiva anche se cercava di nasconderlo.

“Allora facciamolo stare con noi, può imparare a ballare e magari finge di fare il coro durante le gare..”

“A nome di tutto il glee club non credo sia una buona idea, Kurt.” spiegò Rachel.

“Ma-”

“Kurt, abbiamo già le coreografie e formato il numero delle coppie lui sarebbe solo un aggiunta in più..”

“Ma io non capisco” si agitò Kurt “accettiamo sempre tutti nel glee club. C'è Sugar che nemmeno sa cantare!”

“Lei ci ha pagato i vestiti, Kurt!” esclamò Tina

A quel punto Blaine si avvicinò alla sedia prendendo la sua borsa.

“No Blaine, aspetta!” Kurt lo chiamò, ma il ragazzo uscì di fretta senza voltarsi.

Corse e si infilò nel bagno dei ragazzi, per fortuna era solo, si guardò allo specchio, i suoi occhi erano lucidi.

Non piangere Blaine. Sei maturo, non piangere. Smettila di comportarti come un bambino.

Continuava a ripetersi nella mente, si lavò il volto e si asciugò con della carta. Fece un profondo sospiro. Ecco, tutto era tornato alla normalità. Ma cosa doveva aspettarsi? Era colpa sua se le persone non lo accettavano, era lui che continuava a rifiutarsi di parlare.

Uscì dal bagnò e notò che a poca distanza da lui, Kurt lo stava cercando. Blaine si mosse girando l'angolo. Era inutile sperare di farsi un amico, forse era meglio restare soli.

   
 
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