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Autore: SailorMercury84    27/06/2013    1 recensioni
Ami viveva la sua vita basandosi sullo studio e sull'affetto delle sue amiche, credendo che ciò le bastasse per essere una persona serena. Poi un giorno arrivò Lui, e qualcosa, nella sua quotidianità cambiò, forse per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ami/Amy, Taiki | Coppie: Ami/Taiki, Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Cuori in frantumi.
 
 
Nonostante non fosse il ritratto della salute, quella mattina Ami decise di andare comunque a scuola. Aveva già fatto una decina di starnuti prima di colazione, e anche se Ruri e Taiki le avevano consigliato di rimanere a casa per non peggiorare, lei aveva deciso di dover andare a scuola, non potevano toglierle anche quella. "Almeno lasciatemi studiare..." pensò, e si era intestardita nel voler comunque uscire.
Mentre Taiki preparava il caffè, qualcuno suonò alla porta di casa. Era Makoto che aveva portato un'immensa torta caprese* ricoperta di fragole. Da quando la coppia si era stabilita da Ami, Makoto non era più andata a portare qualche dolcetto per la colazione alla sua amica, ma quella mattina aveva fatto un'eccezione per far assaggiare la sua specialità.
 
- Makoto sei bravissima! -
 
Escalmò Ruri con le briciole color cioccolato  agli angoli della bocca.
 
- A proposito di questo... -
 
Addentò un altro boccone e proseguì:
 
- Volevo chiederti una cosa! -
 
Si alzò e andò vicino all'orecchio della cuoca per non farsi sentire da Taiki:
 
- Mi daresti delle lezioni di cucina? Anche da oggi! Ti prego... -
 
Makoto rimase sopresa per un attimo, fra loro non c'era molta confidenza, ma in fondo non c'era nulla di male in quella richiesta e così accettò di aiutarla:
 
- Va bene! Se vuoi puoi venire oggi pomeriggio, andiamo a casa mia direttamente dopo scuola, ti va? -
 
- Fantastico!!! -
 
Esclamò la mora, sotto gli occhi sempre più scioccati di Ami "Ma non aveva detto di sentirsi a disagio di chiedere questa cosa a Mako? Voleva che glielo chiedessi io perché sono sua amica, e invece non si è fatta scrupoli... bah!". Chissà, forse Ruri aveva fatto quella richiesta ad Ami, per aprire il discorso "Taiki", lei non poteva saperlo, ma le venne il sospetto. "Possibile che Ruri sia così maligna? No dai... mi sto facendo suggestionare dalla mia antipatia per lei...".
 
- Etciù!!! -
 
- Ami ma tu sei influenzata! -
 
Makoto si avvicinò all'amica con un fazzoletto, e mentre Ami si asciugava il naso rispose:
 
- Do io sto bede... -
 
- Ma se sei tutta attappata! Forse oggi è il caso che tu rimanga a casa... -
 
- Dod ti ci mettere anche tu! -
 
La guerriera di Mercurio andò su tutte le furie e se la prese con la povera Mako - chan che in fondo era semplicemente preoccupata per la sua salute.
 
- Lasciala stare, ha le sue lune... Quando fa così è intrattabile! -
 
Ruri subito ci mise il carico da novanta, ma Makoto non abboccò:
 
- Si vede che non la conosci Ami... Lei è la persona più buona del mondo, è solo che è un pò nervosa per il raffreddore e lei detesta saltare scuola, vero? -
 
Jupiter le strizzò un occhio ed Ami annuì con lo sguardo di chi ti chiede scusa dopo averti dato una brutta risposta.
 
- Beh si sta facendo tardi ragazze, dopo il caffè, andiamo o non arriveremo in tempo per le lezioni! -
 
Taiki, attirò l'attenzione delle tre ragazze, che presero le borse, pronte per andare a scuola.
 
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Non sapeva nemmeno lei come aveva fatto a resistere durante le lezioni, e fu così che durante la strada del ritorno, Ami iniziò a barcollare. "Temo di essermi presa una bella influenza" pensò, prima di riconoscere la sua porta di casa. Non vedeva l'ora di entrare e di mettersi sul letto, e ringraziò dentro se stessa che almeno avrebbe potuto riposare in santa pace, visto che Taiki era alle prove e Ruri era da Makoto per le lezioni di cucina. "Meno male, almeno oggi pomeriggio mi evito di presenziare ai loro baci...".
 
Finalmente era a casa, non si sentì nemmeno in forze per cambiarsi e togliersi la divisa scolastica. Riuscì solo a prendere il termometro dall'armadietto del bagno, e poi si rintanò nella sua stanza, buttandosi a peso morto sul letto. Dopo pochi minuti, il termometro elettrico suonò, indicando che era arrivato a temperatura:
 
- 37.6... E' solo alterazione, spero di non peggiorare. -
 
Avrebbe voluto alzarsi per prendere un'aspirina, ma il suo corpo era avvolto da una nuvola calda e le facevano male le ossa. Stava per addormentarsi, quando sentì sbattere la porta di casa. Avrebbe voluto chiedere chi fosse, ma era in uno stato di dormiveglia, non era molto cosciente. 
 
- Come stai? -
 
Taiki la guardò dalla soglia della camera.
 
- Che ci fai qui, non hai le prove? -
 
Ami, dopo averlo visto si era svegliata del tutto, nonostante fosse rimasta sdraiata sul letto.
 
- Tanto per adesso stiamo solo scrivendo i testi, ho detto ai ragazzi che forse li avrei raggiunti dopo. Ero preoccupato per te, oggi a lezione eri mentalmente assente. Hai la febbre, vero? -
 
- Non molta... -
 
La ragazza sorrise, nel vederlo avvicinarsi e sedersi accanto a lei, sul letto. Poi le passò una mano fra i capelli:
 
- Sei cocciuta. Ti avevamo detto di non uscire, ma come al solito hai fatto di  testa tua. -
 
- Non volevo mancare a lezione... -
 
- Come se avessi seguito qualcosa! Sei proprio testarda! -
 
Taiki si avvicinò con le labbra sulla fronte di Ami e le appoggiò delicatamente sulla sua cute, provocando in lei una sensazione di imbarazzo e di gioia allo stesso tempo. "Dio mio Taiki, così mi fai davvero salire la febbre!"
 
- Scotti, avrai quasi 38... -
 
Sentenziò lui, dopo essersi allontanato. Ami non potè fare a meno di notare:
 
- Ma... Sei tornato per me? -
 
Normalmente non avrebbe avuto il coraggio di chiederglielo, ma con la febbre che piano piano saliva, le era concesso tutto. Lui riprese ad accarezzarle i capelli e sorrise:
 
- Sì. Non potevo lasciarti da sola in queste condizioni. -
 
Ami non lo pronunciò ma lo pensò quel "Ti amo", sempre più sicura dei suoi sentimenti. Poi il ragazzo si alzò:
 
- Vado a prepararti un'aspirina, ma se peggiori, stasera prendi la tachipirina, d'accordo? -
 
- D'accordo. -
 
E lei sorrise di nuovo, con il cuore in gola. Non era bastata una volta, se lo ripetè nella mente almeno dieci volte: "Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo!" Riusciva a pensare solo quello mentre il cuore correva come un treno.
 
- Ecco qui. -
 
Ami si sedette con le poche forze rimaste e prese il bicchiere colmo di liquido frizzante dalle mani del ragazzo, per ingoiarne il contenuto con una smorfia di disgusto:
 
- Che saporaccio! -
 
Poi le venne spontaneo chiedere:
 
- Ruri sà che sei qui? -
 
E mentre lui si riprendeva il bicchiere vuoto per poggiarlo sul comodino, rispose:
 
- No. Non dirglielo per favore. Le dirò che sono tornato poco prima di lei. -
 
E non aggiunse altro, mentre Ami si stendeva di nuovo sul letto con l'animo in pace, felice come se fosse in paradiso. Piano piano la ragazza prese sonno, e solo quando fu sicuro che lei dormisse, Taiki le si stese accanto, guardandola mentre sognava. Poggiò la sua mano su quella della ragazza e sentì dentro di sè che c'era qualcosa che non andava. Lo aveva sempre saputo di cosa si trattasse, e sapeva anche che avrebbe dovuto convivere per sempre con quel rimorso. Ma doveva farlo. Era un suo dovere. 
 
Passò un'ora, e Taiki si alzò dal letto, dopo essersi addormentato mano nella mano con Ami. "Tutto questo è assurdo..." pensò, mentre si risistemava il lungo codino.
Uscì dalla camera, e notò il cellulare che squillava sul tavolo della camera da pranzo:
 
- Pronto Seiya? -
 
- Ce l'hai fatta a rispondere, è un'ora che cerco di chiamarti! -
 
- Mi ero addormentato. Non credo di raggiungervi in studio dopo... -
 
- Lo immaginavo... -
 
Seiya sbuffò dall'altra parte del telefono:
 
- Senti, dobbiamo parlare, così non va! Io e Yaten siamo stufi di vederti sempre con quell'aria sofferente. E ne risentiamo anche sul lavoro... Dobbiamo impegnarci, devi partecipare con noi alla stesura dei testi per il nuovo album, e poi gli arrangiamenti spettano a te, sei tu il mago no? -
 
- Smettila fratellino, lo sai che quando voglio mi impegno! -
 
- Hai detto bene, quando vuoi! E adesso non sei mentalmente pronto a volerlo, e sempre per lo stesso motivo! Devi ascoltarci... -
 
- Adesso basta Seiya, tu e Yaten state diventando noiosi! La vita è la mia e faccio quello che voglio! -
 
- E' proprio questo il punto! Noi sappiamo bene che quello che vuoi davvero non è... -
 
- Sta' zitto! Parli proprio tu! Non venirmi a dire che quello che davvero vuoi è Evelyn!!! -
 
Seiya rimase in silenzio qualche secondo, prima di sbottare:
 
- Stai esagerando adesso!!! Sai che io la amo!!! -
 
- Sì e sò anche che ami ancora Usagi!!! -
 
- Sei un deficiente Taiki!!! -
 
Yaten s'intromise, strappando il telefono dalle mani del fratello:
 
- Taiki basta! Fatela finita! Senti, stasera Ruri o non Ruri, ti aspetto dopo cena a casa di Minako, per favore, ti devo parlare! -
 
- Non iniziare anche tu adesso Yaten, pensa a te! -
 
Taiki era furibondo e stava iniziando a spararle proprio tutte, ma Yaten cercò di non farsi intimorire:
 
- E ci penso, ma penso anche a te! Devi smetterla di vivere in base ad una promessa! -
 
Dopo aver sentito quell'ultima parola, al castano non venne in mente altro che riagganciare.
 
 
- Mi ha attaccato in faccia! -
 
Yaten divenne furente e si rivolse al fratello:
 
- Adesso basta, sono stufo del suo atteggiamento! Stasera andiamo sotto casa di Ami e lo costringiamo ad uscire, dobbiamo parlarci! -
 
- Io non vengo. -
 
Seiya era evidentemento nervoso, mentre poggiava i palmi delle mani sulla fronte:
 
- Sà quanto per me sia delicato il discorso "Usagi", eppure non si è fatto remore nel tirarlo fuori! -
 
- Lo sai che quando va in bestia le spara tutte! -
 
Tentò di difendere il fratello Yaten, sperando di convincere il moro ad andare con lui a casa di Ami, ma il ragazzo era troppo offeso:
 
- Non mi interessa, io non vengo. Facesse come gli pare. Io almeno sto cercando di andare avanti, e credimi, lo sai che amo Evelyn... -
 
Il fratello lo sapeva bene, ma sapeva anche che Usagi era rimasta nel suo cuore, anche se evitò di dirlo. Poi si mise la giacca verde e si rivolse al ragazzo:
 
- Io vado a casa. Non è il caso di continuare a scrivere testi per oggi. -
 
Richiuse la porta dietro di sè, lasciando Seiya assorto nei suoi pensieri.
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"Che idiota!" continuava a pensare Taiki, mentre ricordava le parole di Seiya. Lui e Yaten sapevano di non dover riaprire "quel" discorso, eppure ogni volta lo mettevano di fronte a quella maledetta promessa. I suoi pensieri furono interrotti dalla porta di casa che si aprì:
 
- Già a casa amore? -
 
Chiese Ruri in preda all'ansia, mentre richiudeva la porta.
 
- Sono tornato da poco. -
 
Taiki non aveva nemmeno voglia di guardarla in faccia, era furente e lei se ne accorse. Era terrorizzata:
 
- Da quanto sei tornato? E' tanto? -
 
La ragazza era visibilmente nel panico al pensiero che il suo fidanzato avesse potuto passare chissà quanto tempo da solo con Ami.
 
- Che t'importa? -
 
Il castano era diventato intrattabile, specialmente dopo la lite con i fratelli, ma lei voleva sapere ad ogni costo da quanto tempo lui fosse lì in casa da solo con quella ragazza:
 
- Beh sei il mio ragazzo, posso sapere da quanto sei tornato? Che ti costa dirmelo? -
 
- Non ti ci mettere anche tu adesso! -
 
Taiki si alzò bruscamente dal divano, recandosi verso la cucina, ma Ruri lo seguì:
 
- Perché sei così nervoso? Che è successo? Io volevo solo sapere da quan... -
 
 - Adesso basta ho detto!!! -
 
Il ragazzo si era voltato verso di lei come una furia, e la mora si strinse su sè stessa come impaurita. Avrebbe voluto sapere il perché di quel comportamento, ma a quel punto ebbe paura di fare altre domande. E lui era saturo abbastanza, aveva davvero bisogno di sfogarsi e di dirle la verità, non ne poteva più di quella situazione ed esplose:
 
- Sono stufo Ruri! Sono stufo! -
 
- Stufo di cosa? -
 
La ragazza iniziò a piangere e chiese di nuovo con voce tremante:
 
- Di cosa sei stufo? -
 
- Stufo di tutto! Basta Ruri! Io torno su Kinmoku, e voglio tornarci da solo! -
 
La ragazza, ancora con un pacchetto in mano si avvicinò a lui cercando disperatamente di farsi dire la verità:
 
- Sei stufo di me? Taiki io ti amo! Ti prego... -
 
Si avvicinò di più a lui, che istintivamente mise le mani avanti, urtando con violenza sul pacchetto che Ruri teneva in mano e facendolo cadere a terra.
La ragazza era sconvolta  e scappò fuori di casa in un mare di lacrime, mentre per terra si erano sparsi frammenti di pan di spagna colorato e crema, ormai residui di quella torta a forma di cuore, dove era stato scritto con una glassa rossa "Noi due per sempre".
 
 
Note e commenti
* La torta caprese è un dolce al cioccolato (io lo adoro!) originario di Capri. Si fa senza farina, perciò viene con una crosticina croccante ma all'interno rimane morbido... ripeto, io lo adoro *_* (Me golosa XD)
Cosa ne pensate della reazione di Taiki? E della lite con i fratelli? Fatemi sentire la vostra ^^
Vi aspetto per il prossimo capitolo! E vi aspetto sulla mia pagina facebook di disegni ^^ 
https://www.facebook.com/pages/SailorMercury84-Disegni-e-Fanfiction-/169990373071040
SailorMercury84
   
 
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