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Autore: Yozora no yujin    27/06/2013    2 recensioni
[Questa fan fiction partecipa al contest “Let’s go have some craic” di Caffelatte e Bloody Alice]
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Fuyuka, con sguardo malinconico, continuava a fissare l’orizzonte.
Il cielo color rubino, sfumato con dell’arancione, sembrava, con la sua bellezza, riuscire a distrarre la povera ragazzina dai suoi tanti e strani pensieri che, oltre ad averla tormentata per l’intera giornata, le trasparivano un velo di tristezza negli occhi.
Con un gran tonfo, poco dopo, si ritrovò distesa sulla soffice e vermiglia erba che, all’apparenza, sembrava come un materasso morbido appena punteggiato da qualche margherita.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Camelia/Fuyuka, Darren/Yuuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore/Autori: Yozora no yujin (_DNA e Dark Rose Angel)
Eventuale Beta reader: //
Prompt: //
Pairing: Fuyuka*Tachimukai
Parole: 1229 secondo Word
Eventuali note: Ringraziamo infinitamente Bloody Alice e Caffelatte per averci permesso di partecipare al loro contest davvero originale. c:
E scusate per il madornale ritardo... (se lo stile fa pena è colpa mia nd Maria xD )
Comunque, grazie sul serio: ci ha fatto molto piacere partecipare.
Speriamo che la nostra fic vi piaccia!



 

Chamomille kiss


Fuyuka, con sguardo malinconico, continuava a fissare l’orizzonte.
Il cielo color rubino, sfumato con dell’arancione, sembrava, con la sua bellezza, riuscire a distrarre la povera ragazzina dai suoi tanti e strani pensieri che, oltre ad averla tormentata per l’intera giornata, le trasparivano un velo di tristezza negli occhi.
Con un gran tonfo, poco dopo, si ritrovò distesa sulla soffice e vermiglia erba che, all’apparenza, sembrava come un materasso morbido appena punteggiato da qualche margherita.
Con lentezza e, dopo aver sospirato per la centesima volta, la giovane riprese, forse inconsciamente, a rimirare quel cielo che, parzialmente, era coperto da candide e rosate nuvole, le quali, stranamente, sembravano assumere le forme più bizzarre. Il sole invece, di un color oro, sembrava giocare a nascondino tra le varie nubi. La piccola Kudou sorrise appena a quel pensiero.
Un sorriso che, poco dopo, svanì dal suo volto.
Presto il sole sarebbe tramontato.
Una lacrima amara solcò le sue guance che, leggermente imporporate, erano già piuttosto umide.

< Endou Mamoru, perché non ti accorgi di ciò che provo per te? Perché non mi consideri? > Si ritrovò a mormorare con voce flebile e appena percettibile.

Per Mamoru lei era solo un’amica…
Un’ amica, un’amica, un’amica
Il suono di quella parola rimbombava nelle sue orecchie come se, stranamente, le desse fastidio.
Ormai il FFI era finito e lei, visibilmente stanca, non aveva avuto il coraggio di confessare il suo amore al suo capitano. Un’altra lacrima solcò il suo viso e a seguire un’altra e un’altra ancora.
Lei era troppo debole e timida.
Petali di ciliegio, che circondavano quel luogo, cominciarono lenti a cadere sul prato con un’assordante rumore…

Pic, poc, pic…
Pic, poc, poc…


Un suono appena percettibile ma che Fuyuka riusciva ad udire alla perfezione.
Un vento leggero iniziò a soffiare facendo volteggiare i vari petali rosati unendo a loro un innato profumo di camomilla...
Quell’odore, dolciastro e delicato, si diffuse rapidamente.
Fuyuka socchiuse le sue iridi color del cielo lasciandosi cullare da tutto ciò.
D’un tratto un rumore, forte e metallico, riecheggiò funesto.
L’azzurra si rialzò di scatto e, sorpresa e curiosa allo stesso tempo, si diresse verso il luogo da dove proveniva tale rumore.
Non dovette camminare molto. Una sagoma, maschile ovviamente, era intenta a tirare in porta alcuni palloni, con irregolarità.
Nei due occhi azzurro oltremare del ragazzo, Fuyuka con sguardo attento, riusciva a scorgere una determinazione mai vista che lei ardentemente aveva sempre desiderato.
Il ragazzo la fissò per poi sorriderle dolcemente e sistemarsi, arrossendo leggermente, i capelli color dell’oro.

< C-Ciao Fuyuka. > Disse lui con il suo tono dolce e tranquillo mentre con nonchalance cercava di ritrovare la concentrazione.
< Ciao Tachimukai. > Rispose l’azzurra con un leggero sorriso in volto.
< Come mai da queste parti? > Continuò lui per cercare di iniziare un dialogo.
< Niente, così, giusto per passeggiare un po’. > Aggiunse lei mentre, con fare frettoloso, si accingeva a distogliere lo sguardo dal portiere.

Ma, ugualmente, Yuuki notò gli occhi arrossati e le guance ancora rigate dalle lacrime della ragazza.
Improvvisamente, come per magia, calò un innato silenzio rotto solamente dal fruscio, leggero e delicato, delle foglie tra gli alberi.

< Perché piangi? > Mormorò lui con un fil di voce, rompendo quella pace.
< I-Io non sto piangendo!> Rispose l’altra che, sempre voltata dall’altro lato, cercava di non dare a vedere le sui iridi velate dalle lacrime.
< Ehi... > Sussurrò dolcemente il biondo posando una mano sulla spalla della ragazza.


Aggiunse poi con tono sommesso nel tentativo, invano, di vedere il volto dell’amica.

< S-scusami t-tu… > Ripeté Fuyuka tra i singhiozzi lievi e poco percettibile ma che, anche se non se l’aspettava, Yuuki aveva udito distintamente.

L’azzurra sorrise e delicatamente si appoggiò sull’erba poi, con sorpresa, notò il biondino seduto accanto a lei.

< È per via di Endou vero? > Chiese lui, forse con tono troppo basso, ma che la Kudou aveva sentito benissimo.
< Si nota tanto eh? > Aggiunse lei tornado a fissare il tramonto mentre, nuovamente, un silenzio, quasi tombale, avvolse i due.
< Già… > Ripetè lui sommesso.
< È triste non essere ricambiati dalla persona che ami e che vorresti al tuo fianco… > Disse Tachimukai avvicinandosi leggermente all’azzurra.
< Purtroppo sì… È come se una parte di te svanisse. > Continuò lei voltandosi verso l’altro che, dolcemente, le sorrise, facendola ritrovare, poco dopo, leggermente arrossata.

Fuyuka si perse per pochi istante nella sua mente.
Però… Yuuki non era tanto male…
Arrossì vistosamente al suo stesso pensiero imporporando ancora di più le sue guance e, ovviamente, provocando un’espressione curiosa del ragazzo di fianco a lei.

< Però la vita va avanti, si incontrano nuove persone, nuove alternative… > Aggiunse Tachimukai per poi alzarsi di botto e riavviarsi verso la porta per allenarsi.

Fuyuka si tirò in piedi di colpo come se, stranamente, volesse seguirlo ma, mentre era a meno di un passo da lui inciampò su qualcosa finendo addosso al giocatore, il quale, visto che si trovavano su una sorta di collinetta, rotolò con lei fino ad uno spiazzo di pianura.
L’azzurra, come Yuuki del resto, chiuse gli occhi per lo spavento e, con sua sorpresa, sentì qualcosa sfiorarle le labbra. Aprì leggermente gli occhi e, con stupore, ritrovò le sottili e, a suo parere morbide, labbra del portiere.
Li richiuse poco dopo senza staccarsi da quell’idilliaco contatto durante quella specie di rotolamento.
Poi, sentì un leggero botto: la pianura.
Yuuki, aprì gli occhi di scatto accorgendosi delle loro labbra, unite in un bacio.
Era disteso a terra e lei, ironia della sorte, sopra di lui.
Eppure, qualcosa dentro di sé, gli imponeva di non staccarsi da quelle labbra calde e che, per lui, sapevano di camomilla.
L’azzurra riaprì gli occhi e arrossì vistosamente notando la posizione in cui si trovava.
Stessa cosa per Tachimukai, falsificando tuttavia il suo sguardo sorpreso, dato che -anche se pochi secondi prima- aveva sollevato le palpebre per poi richiuderle.
Il colorito della pelle di entrambi era pari a quella di due pomodori rosso fuoco.
Si staccarono immediatamente.

< S-scusa. > Mormorò lei mentre l’altro, ancora visibilmente rosso, cercava di riprendersi dall’accaduto…
< Però… > Iniziò lui con fare scherzoso rivolgendosi a Fuyuka < Baci bene, sai? > Aggiunse poco dopo.

Arrossì vistosamente. Non si era trattenuto dal commentare e, la povera ragazza, si ritrovò con gli occhi sgranati…
Era così innaturale per il timido Yuuki, dopotutto.

< Ehm... Cioè… Scusa… Sono una frana. > Ripetè lui.
< Sai Yuuki? Ecco, tu… Insomma… > Balbetto la ragazzina tentando, invano, un discorso coerente.

Si, invano era la parola giusta.
L’altro sorrise leggermente e, anche se con fare impacciato, le si avvicinò nuovamente, interrompendo quel discorso con un altro dolce bacio.
Un contatto caldo, dolce come il miele e, soprattutto, casto e puro. Era come se tutto il mondo svanisse… In quel momento esistevano solo loro due e nessun altro.
Le loro anime sembravano fondersi ed il loro cuore batteva allo stesso ritmo.
Chiusero entrambi gli occhi, beandosi di quella sensazione angelica che, lenta, persuadeva ogni centimetro del loro corpo.
Fuyuka poggiò, sempre in modo delicato, le mani dietro la nuca dell’altro, approfondendo quel contatto, mentre quest’ultimo le cinse leggermente la vita.
Forse aveva proprio un debole, per i portieri…



~  Lamore è un po’ matto… Colpisce nel preciso istante in cui non te lo aspetti. ~

 
 
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