(Hei lettore! Scusa se ti rompo subito, ma potresti recensire? Mi piacerebbe molto sapere il tuo parere riguardo la mia storia c:)






-Io ho lui e niente potrebbe andare meglio-

Hermione camminava incerta nella direzione del bel serpeverde.
La chioma dell’albero sotto cui era seduto gli faceva ombra, sottolineando il fascino ‘bello e dannato’ che aveva. Si era tuffata così a fondo in quella relazione che ora aveva persino paura di perderlo.
Ricordava i primi giorni di quell’amore, era una vera lotta!
E adesso aveva una morsa appena sopra allo stomaco perché non voleva ferirlo.
Come poteva una cosa così futile ferirlo? Si chiede in un momento di razionalità.
Momento che non durò a lungo.

Intanto era arrivata e gli si era piazzata davanti.
-Hei, Granger…- cominciò divertito, probabilmente dall’espressione che adesso Hermione aveva sul viso.
Lei ricambiò il salutò e andò diritta al punto del discorso: Ron le aveva chiesto di incontrarsi e lei non aveva potuto dirle di no… anche perché Ginny l’aveva praticamente obbligata.
Nonostante fossero diversi mesi che stavano insieme, la relazione tra Hermione e Draco sembrava ancora uno scherzo di cattivo gusto, a tutta Hogwarts.

-Per me va bene.- furono le uniche parole che disse Draco.
-Come?
-Ho detto che per me puoi andare.

A quella frase seguirono pochi secondi di silenzio, fu Draco ad interromperli.

-A determinate condizioni,ovvio.
-Condizioni?
-Io sono certo che nemmeno lui crede che stiamo insieme,quindi sarebbe il caso di stabilire certi limiti, Granger.

Pochi minuti dopo erano stesi l’uno a fianco all’altra sotto il grande albero.
Draco le aveva fatto un discorsetto sul fatto che se Weasley avesse osato metterle le mani addosso avrebbe dovuto schiantarlo seduta stante e tornare da lui, oltre al fatto che non doveva lasciarsi baciare e non doveva fargli intendere di ‘essere libera’.
-Quindi, in sostanza, ci sono cose che può fare e cose che potrebbero comportare la morte di Lenticchia.- concluse.
Hermione aveva ascoltato tutte le sue parole, cercando di non ridere alle assurdità che uscivano dalla bocca del bel serpeverde.
-Credo di non aver capito bene l’ultima parte, Draco…cos’è che Ronald non dovrebbe fare?- lo stuzzicò.
La ragazza lo sentì appena sussurrare ‘questo…’ che le labbra di Draco si erano dolcemente appoggiate alle sue in un lento bacio che diventò sempre più coinvolgente e passionale.




Erano circa dieci minuti che era in sua compagnia e già non ne poteva più. Non faceva altro che raccontarle la sua vita fuori da Hogwarts, senza accennare ad un minimo interesse per la vita di Hermione.
Ma la ragazza aveva deciso di porre fine alla raffica di parole che uscivano dalla bocca del rosso nel momento in cui lui aveva accennato ad una loro relazione una volta che Hermione fosse ‘stata libera’,come aveva definito lui la situazione che si sarebbe verificata una volta conclusi gli studi della grifondoro ad Hogwarts. Certo, non avevano chiarito nulla per quanto riguardasse il loro bacio nella Camera dei Segreti, ma lui era completamente fuori strada. Così aveva deciso di seguire le indicazioni di Draco e gli aveva detto che stavano insieme. A quel punto il rosso le aveva finalmente prestato la dovuta attenzione e aveva cominciato a dare di matto.
-SPERO CHE TU STIA SCHERZANDO!- le urlò contro Ron.
-Perché mai dovrei, scusa?
-Hermione, si tratta di Malfoy!
-Mi spieghi questo cosa c’entra, Ronald?
-Non puoi stare con lui, Hermione: non ti merita!
-E si può sapere chi mi meriterebbe allora?
-Io per esempio…Hermione, meriti di meglio di serpeverde con la puzza sotto il naso, che non faceva altro che umiliarti! Che ti ha fatto stare così male!
-Ti assicuro che nessuno mi ha fatto sentire bene come fa lui, Ronald. Io ho lui e niente potrebbe andare meglio!

Draco l’aveva sentita.
L’aveva seguita, per chiarire.
Non si sentiva di lasciare la sua bella in compagnia di Weasley e aveva capito che aveva fatto bene non appena aveva visto Lenticchia sbraitarle contro.
Era entrato nel locale senza dare troppo nell’occhio e si era diretto verso l’unico tavolo che gli interessava.
Quando aveva sentito quelle parole.
Ed il cuore gli si era riempito di un orgoglio mai provato prima;
tanto che non aveva dato peso alla sua espressione quando l’aveva visto a pochi metri da loro e l’aveva improvvisamente attirata a sé.
Stringendola forte per poi abbassarsi alla sua altezza e sussurrarle ‘ti amo,Hermione’.