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Autore: ScarlettMoore    28/06/2013    3 recensioni
Non puoi litigare con chi ti fa del male, ti fai solo più male.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Sola.
Coricata su un letto sfatto, con le lenzuola che cadono a terra e una mosca che gira per la stanza.
Un’abat-jour che dona alla stanza una luce soffusa, l’atmosfera adatta per riflettere.
Selene, capelli castani e occhi nocciola, una ragazza normalissima che non attirerebbe l’attenzione di un ragazzo se la incontrasse per la strada.
Anonima.
Così si definisce lei.
Come una telefonata, una lettera abbandonata senza firma.
Ecco cos’è, una telefonata da un numero che non compare, una lettera senza mittente.
Lei non va spesso a ballare, non esce ogni giorno, preferisce un libro o un film, o una passeggiata.
Sua madre la definisce pigra, e forse la è, anzi probabilmente.
Suo padre..bah, lasciamolo perdere.
L’abbandona, poi torna, cerca di riallacciare i rapporti e poi scompare, facendole sempre più male, ma forse è fatto così.
“Forse è nella sua natura.
Forse ha solo paura, ma come puoi aver paura di tua figlia?
Di una normalissima sedicenne, che magari, avrebbe solo bisogno del tuo affetto?
Eh, come puoi?”
Continuava a domandarsi lei, ma in cuor suo sapeva che non avrebbe mai trovato una risposta. E allora si limitava a vederlo una volta all’anno, sentirlo qualche volta al telefono e basta..litigarci? Ormai non aveva senso.

Non puoi litigare con chi ti fa del male, ti fai solo più male.

In amore? Ah, la gente la definisce fredda, cattiva, e alle volte, addirittura troia.
Ma lei non è così, lei sa di non essere così.
“E’ solo la gente che spunta delle sentenze”, continuava a dirselo.
Aveva vagato, davvero tanto, per trovare qualcuno che la facesse star bene ed eccolo che per magia, quasi per uno scherzo del destino sbucò lui, Manuel, bello come il sole. Alto, moro e con gli occhi scuri, ma non era anonimo, anzi.
Dopo un’estate passata con lui, giri in macchina, notti sotto le stelle e tanti pianti per i suoi continui tradimenti, Selene è arrivata al limite, forse, al momento sbagliato.
Manuel aveva in mente di fare sul serio con lei, davvero, ma l’alcool e il fumo fanno sì che nel momento in cui lui si volta lei sta baciando un altro.
E allora forse, è davvero diventata quella che tutti dicono, quella che tutti pensano.
Fredda.
Tre mesi, da Novembre a Gennaio a pensare a lui, a quello sbaglio, a quell’errore.
Ma nessuna lacrima.
Pareva che il suo cuore ormai fosse avvolto da una spessa coltre di ghiaccio.
Una coltre formata da dolore, rimorso e abbandono.
«Ti presento una persona», le disse il suo migliore amico e lei rispose semplicemente con un mezzo sorriso. Falso, tirato e spento..come i suoi occhi.

Com’è possibile che una persona diventi talmente tanto importante da prendersi tutto di te? E che quando se ne va, alla fine, te ne vai un po’ anche tu?

Ma nemmeno con quel ragazzo andò bene, lo liquidò con un semplice ‘no, mi dispiace, sei un bravissimo ragazzo, ma ti vedo solo come amico.’
Ed eccola, di nuovo, al punto di partenza.
Gennaio.
La neve fuori è fredda, come lei del resto, ma qualcosa cambia.
Come se in quell’inverno tanto rigido un raggio di sole avesse deciso di scendere in terra apposta per sciogliere il ghiaccio che c’era in lei.
Ed eccolo.
Nella classe di alcuni suoi amici, c’era lui, l’unico che, non si sa per quale strano scherzo del destino, con un sorriso o un ‘ciao’, le faceva perdere un battito.
Luca.
E non si sa come, non si sa perché ma sembrava ricambiare questo battito perso, queste farfalle nello stomaco.
Litigavano, eccome se litigavano, ma nonostante tutto erano insieme.
Un mese.
Due mesi.
Tre mesi.
Quattro mesi.
Restavano, sempre.
Uno accanto all’altra.
Litigi, schiaffi, morsi, baci, abbracci, risate.

Perché forse, l’amore è anche questo no?  Restare, mordersi, abbracciarsi, litigare, ridere, tirarsi uno schiaffo, baciarsi, restare.

E la cosa bella? Restano ancora uno accanto all’altra.
Restano ancora, e lei non è più fredda.
Lei è lei.




Angolo dell'Autrice.
Allora, mi annoiavo e avevo voglia di scrivere, e siccome penso di aver fatto un buon lavoro, l'ho pubblicato.
Questa storia è presa dalla mia esperienza personale quindi..boh..spero di non avervi annoiati.
Lasciate pure un commentino, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Baci, ScarlettMoore.
  
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