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Autore: pep22    11/01/2008    5 recensioni
Prima fict che concludo e in assoluto la prima su Harry Potter...è più che altro un esperimento...spero vi possa gradire e...mi raccomando...commentate!!! Ritroviamo alcuni dei protagonisti in una storiella dell'infanzia, che mi ha incuriosito molto, quindi, mi ha spinta a scrivere...tenera a detta di alcuni, ma lascio a voi i commenti!!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVERTENZE: questa è in assoluto la prima fict che concludo e, di cui, mi sento veramente soddisfatta, perché complimentata da una persona che di scrivere, ne sa molto più di me…ora, bando ad inutili chiacchiere, volevo solamente invitarvi alla clemenza, di quelle che potrebbero essere parole senza senso e che proprio non vi piacciono…ovviamente, ringrazio da principio, tutti coloro che la leggeranno e, ancor più quelli che commenteranno (ogni tipo di commento è gradito, anche se negativo)…ora vi lascio alla lettura…

Commentate mi raccomando!!!

 

Little Child Problem

Quando apparenti timidezze non contano

 

L’innocenza fanciullesca si esprime in teneri e affettuosi gesti, che così semplici, si presentano davanti a noti volti, dai tratti lattei; ora divagare, sarebbe solo un modo per allontanarmi a questo racconto che li ha come protagonisti, forse scelti per pura ispirazione, di cui quest’idea ipocrita è il luogo natio.

Il fatto, per così dire strano, ha avventura in un giorno di cui non è necessario sapere la data, ad un’ora strana per caratteri come questi, ma che comunque non ha importanza anch’essa, purché venga detto che era un momento dopo il calare del crepuscolo, ad un tempo ove tutti dormono e, troppo stretti dalle braccia di Morfeo, neanche si accorgono di passi lesti e attenti che fuggono nella loro beata ribellione. Penso che sia del tutto inutile dire cosa sta accadendo: quattro paia di occhietti vispi vedono percorrere il profilo merlato del castello di Hogwards, insieme alle buone intenzioni d’un’allegra serata tra amici: ora magari, verranno considerati soggetti privi di razionalità e pazzi d’accordo di tutti, vista la direzione che i loro piccoli corpicini stavano correndo, ma vi posso assicurare che di tutta apparenza si tratta; una certa anziana di nostra conoscenza, aveva fino a poco tempo addietro, le quattro pesti sotto controllo, ma vista con quanta vivacità le si sono presentati, è ovvio supporre la loro fuga, cosìdetta disperata, da tale serpe.

Cattiva lei o disobbedienti loro? Anche se qualcheduno spero abbia capito di chi si tratta, forse sarebbe meglio rinfrescare la memoria: i maghetti Harry, Ron e Hermione, come loro solita abitudine (quando erano piccoli, si pensi), erano scappati dal loro dormitorio per motivi che non è necessario auspicare e, mossi alla tentazione di infrangere le regole, si son trovati tra le unghie appuntite della professoressa McGranitt, puntualmente avvisata della loro fuga; ma quindi, chi sarebbe il quarto misterioso? Un biondino, figlio di papà, lingua biforcuta come un serpente, e vanità che farebbe invidia ad uno specchio: la Barbie al maschile? No, Draco Malfoy, alle prese con un suo inseguimento di spionaggio, stile agente segreto 007, ma solo quello, badate, il coraggio è inesistente.

Dopo queste frecciatine, ritorniamo alla storia: questo personaggio, che può vantare di grande fascino, aveva riferito alla strega il fattaccio degli “amichetti”, e, per così cauta affermazione, si era ritrovato a suo malgrado in punizione insieme agli odiati; ora, fuori dalle porte della scuola, si trovavano ai piedi della foresta proibita, non soli ovviamente, il guardia caccia come tutore, a compiere una certa missione di cui neanch’io conosco i particolari. Incuriositi sì, ma intimoriti ancor più, si ritrovano per cause di forza maggiore, divisi a coppie dal gruppo, Hagrid per una beffa magica, scomparso, e un cane che vagava per le lande desolate da solo, ancor più pauroso, col pelo rizzato: poteva fare il filo ad un coniglio; incuranti di certe vicende senza senso, ritroviamo i bambini: Harry e Ron dispersi chissà dove, ma poca importanza meritano, e infatti, ecco volgere l’attenzione agli altri, il giovane Malfoy, alle prese con una sclerata Hermione Granger.  

La parola simpatia non alleggia nell’aria, e, sapendo questo fondamentale punto, i due si tenevano a debita distanza; ma bambini di così poca età, nulla capiscono del mondo, che in quei momenti sembrava aver capovolto la sua orbita: discorsi di parole, che ora mi risultano annebiate, cominciavano ad alleggiare nell’aria, e sempre più timido tocco traspariva da quel rapporto appena nato: le pungenti frecciatine si erano trasformate in allegri discorsi amichevoli, il che vuol dire molto per un puro sangue come Draco e un’orgogliosa Granger; la paura, ora come al solito, ottimo mezzo di attrazione si era rivelato, e aveva anche avvicinato i due lontani corpicini, tremanti per codesto e non meno dal freddo pungente, che vacillavano al tocco rispettivo: ahhh…che lungo e incessante sospiro procura questa timidezza innocente e puerile, ora i bimbi si tenevano, senza rendersene conto, la manina infreddolita, e i loro visini erano colorati d’un tenue porpora, invisibile al buio, ma chiara ai loro cuoricini.

Come d’un istante che pareva infinito e beato, un botto accompagnato da un inquietante fruscìò, rompe l’atmosfera, anche se sembra magliorarla: dopo i rumori, ovvio sono lo spavento e la tipica reazione, arrivati un attimo dopo: abbracciati l’un l’altro senza volerlo, di slancio, ora si sfioravano la guancia in un affettuoso conforto; capita, dopo non pochi minuti la situazione, ecco vederli come da copione, in un ovvio scioglimento innavertito, spaventati ancor più di prima e da quello che era appena accaduto.

Scapparono indietro come niente fosse successo, dopo un cordiale accordo di costrizione: arrivati al vicolo che li riportava alla radura, ritrovarono i dispersi, e in una nota di sconforto per alcuni, ritornarono alle dimore; appena in Sala Grande, alla divisione della due casate, Hermione prese un sospiro di coraggio e, correndo ad occhi chiusi verso il biondino, gli posò un dolce bacio a fior di labbra, in un tacito ringraziamento per quanto accaduto; dal canto suo, Draco, non avendo capito bene la situazione presentatagli davanti, aveva ricevuto quel candido regalo senza fare storie, ma sapendo bene se quelle che si erano posate sulle sue labbra erano altrettante, o petali delicati di rosa.

Harry e Ron, ancor più shokkati dei diretti interessati, si ergevano ancora soli sulle scale, osservando la scena con tipici occhi divertiti: anche se, ebbero la discrezione di non interferire in quel magico momento; la bambina, si volse velocemente e corse frettolosa verso il suo giaciglio, senza occuparsi di qualsiasi espressione sorta nei visi dei presenti.

Una dolce serata, si potrebbe dire, ricordata come tale fino ai tempi più remoti; ma pure qui, una morale si trova: non tutte le punizioni iniziate male, finiscono come da principio, né peggio, e di sicuro, quella, ne era stata una più che valida e gradita conferma.

 

 

Allora???cosa ne pensate???ringrazio qui, tutti coloro che sono arrivati sino in fondo e spero che commentiate in tanti…di tutto, ribadisco…sia positivi che negativi e, magari, perché no, qualche consiglio per migliorare e continuare a scrivere meglio!!!

=Pep22=

  
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