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Autore: two_dollar_bill    28/06/2013    3 recensioni
Zacky mugugnò nel dormiveglia, disturbato dal rumore incessante della sua clamorosa suoneria -...scream scream scream...- ripetè rigirandosi nel letto e canticchiando involontariamente, poi sorrise placido nel sentire quella voce così familiare, finchè non venne colpito da una poderosa manata in faccia - Cosa canti idiota! Se non spegni quel telefono ti faccio gridare io!-
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lying is the most fun3

 

 

La macchina avanzava piano, Matt forse non aveva alcuna fretta di arrivare, fin da quando aveva messo piede fuori casa si era ripromesso di non tornarci molto presto. Brian era silenzioso, stretto nell'accappatoio che gentilmente gli era stato dato per tamponare il lerciume che lo ricopriva, guardava le case, le persone, praticamente tutto quello che sfilava fuori dal finestrino, meditando sul dire o non dire qualcosa riguardo a tutta quella storia. Poi, all'improvviso fu Matt a rompere il silenzio - Mi dispiace per, sai, questo piccolo inconveniente. -
- Beh, fosse stata un'altra situazione probabilmente sarebbe stata la cosa più esilarante che ci succedeva da mesi. - provò a smorzare Brian, sorridendo lievemente. - In effetti... - osò Shads -... la tua espressione era da premio Oscar. - Poi con una manovra sicura e precisa parcheggiò davanti casa dell'amico, era arrivati. Brian scese velocemente, guardandosi intorno circospetto per assicurarsi che nessuno lo vedesse aggirarsi per la strada in quello stato, poi infilò la testa nel finestrino. - Grazie del passaggio. Vuoi... scendere per un caffè? -
- Oh no, grazie. Credo che farò un giro, ti do anche il tempo di sistemarti. -
- Se vuoi passare più tardi, mi troverai qui. - gli sorrise l'altro con la speranza negli occhi.
- Sì, va bene. - rispose senza guardarlo, Matt, accendendo il motore e allontanandosi rapidamente. Ma più che dall'amico e da quella casa, voleva allontanarsi da tutta quella storia, più accellerava e più si sentiva leggero; accese la radio al massimo e si lasciò distrarre dalle note pesanti che come un fiume in piena uscirono risolute ad abbracciarlo, pervadendo tutto l'abitacolo.
Il destino però è un bambino capriccioso che si diverte prendendosi gioco di ognuno di noi, così quando le parole raggiunsero il cantante fu sicuro che non sarebbe potuto scappare da quell'incubo che aveva incredibilmente preso forma e possesso della sua vita qualche ora prima, stravolgendo tutte le cose in cui credeva fermamente.

Zacky si aggirava per casa nel panico più totale ponendosi domande sui massimi sistemi del mondo per non pensare alla grossa grassa babelica ed indisponente situazione in cui era finito, con tutte le scarpe e calzini bianchi annessi.
Buttò un occhio fuori dalla finestra, incuriosito dal vociare convulso proveniente dal giardino: Jimmy e J.C. stavano l'uno di fronte all'altro; il piccolo gesticolava come un italiano doc, sicuramente c'era lo zampino di sua madre; l'altro lo guardava a braccia conserte con un'espressione tetra e allo stesso tempo confusa, stampata in viso. Il chitarrista sospirò sperando che i suoi amici non stessero litigando, quella giornata era già stata inverosimile così, non servivano altri problemi. Ciondolò per casa, fermandosi di fronte alla porta, sperando di vederla aprire e che Matt entrasse con un sorriso dei suoi, perdonandolo e permettendogli di spiegare tutto.
- Qualche testa rotolerà per questo... - borbottò tra sè.
-... la tua. - concluse una voce alle sue spalle.
- Johnny? Quando sei rientrato. -
- Giusto ora. -
- E Jimmy? - chiese, aspettandosi di vederlo lì.
- E' andato a casa, torna più tardi. -
- Ah, capisco. -
- Zacky? Non tergiversare... parliamo. - disse incamminandosi verso la porta-finestra poco distante - ...andiamo fuori in veranda. -
- Di cosa? -
Johnny si fermò un attimo, guardandolo intensamente - Io so tutto. -
- Tutto cosa?? -
- Beh per cominciare... che sei un cretino.

Il telefono squillava disperatamente da un pò ma lo scrosciare dell'acqua ne copriva nettamente l'insistente ed incessante suono. Con tutta la calma di questo mondo uscì dalla doccia, allagando con noncuranza mezzo pavimento ed annesso tappeto in tinta con le piastrelle pallide del muro. Prese una tovaglia a caso e l'annodò intorno alla vita, soffermandosi poi a guardare compiaciuto il suo riflesso nello specchio. Si sistemò i capelli ancora umidi, ravviandoli con le mani, pompò i muscoli notando che dopotutto anche poche ore di palestra davan grandi risultati sul suo corpo già atletico per natura. Lavorò attentamente con creme, dopo barba e tutte quelle lozioni che amava tanto con così tanta flemma che avrebbero potuto girare un remake di "C'era una volta in america " nel suo salotto e non se ne sarebbe accorto. A quel punto, esauriti i rituali di bellezza, finalmente si accorse della spia lampeggiande sul suo cellulare, guardò, trovando ben sette chiamate perse e sbuffando avviò la telefonata.
- Quante volte t'ho detto di non chiamarmi qui? - proruppe senza dar modo all'interlocutore di rispondere. - Sì, beh, non è un buon motivo. E se ci fosse stato qualcuno?
Sai bene a cosa mi riferisco.
Non credi di aver fatto già abbastanza danni così? Non era questo che avevamo concordato.
Sì, va bhe lasciamo stare... quando?
Se tutto va come spero... direi di no.
Sì, devi proprio?
Allora te lo faccio sapere più tardi.
Ho detto che te lo faccio sapere tra un pò. E non chiamarmi più! -

 

 

Incredibile ma vero, sono tornata!
Dovrei dilungarmi in chilometriche scuse per questa lunga pausa che mi sono presa e per aver lasciato la storia in sospeso così. Infatti, mi scuso tantissimo con tutte le meravigliose persone che hanno sempre letto la storia, recensendo, leggendo e sostenendomi in questo percorso, spero di farmi perdonare con dei capitoli che vi piaceranno. Questo come potete vedere è breve, per rimetterci un attimo in carreggiata. Presto i nodi verranno al pettine...! (:
Mi attiverò anche per rispondere a tutte le recensioni. Shame on me e alla mia ispirazione svanità nel nulla.

A presto.

A.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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