Entriamo nella scuola. Joseph mi porta in un stanza sul lato destro delle scale. E' una stanza ben illuminata con le pareti rosso scuro. Ci sono dei divanetti lungo la parete e dei tavolini sparsi per la stanza. Jo: < < Bene questa è la stanza dove, solitamente dopo cena, ci raccontiamo della giornata, parliamo con gli amici, organizziamo dei giochi di gruppo. E' molto divertente e anche piacevole. Se vuoi stasera ci andiamo, che ne dici? Anche per conoscere nuovi amici no? > > Io: < < Si volentieri > > Usciamo dalla stanza e saliamo le scale. Al primo piano ci sono le stanze in cui svolgeremo le lezioni settimanali. Jo: < < Oggi è il giorno libero e nessuno sta provando. Di Domenica sentirai raramente qualcuno che prova. > > Annuisco. Ci sono molte porte su entrambi i lati del corridoio, il quale è abbastanza largo. Prendiamo l'ascensore e andiamo al secondo piano. Jo: < < Penso che sai già che ci sono le camere qua. La mia stanza è la numero 204. Questa qua. > > Dice fermandosi davanti a una stanza poco più lontana dall'ascensore. Jo: < < Ti mostro il terzo piano ora. Che ne dici se poi ci andiamo a prendere un gelato e ti spiego come si svolgono le lezioni e tutto il resto? > > Io: < < Ok ci sto! > > Questo ragazzo inizia a piacermi sempre di più. Riprendiamo l'ascensore e ci ritroviamo al terzo ed ultimo piano. Jo: < < Bene questo è l'ultimo piano. Qua ci sono le stanze dei professori. Qua non ci starai molto. > > Infatti sul corridoio c'erano si e no 10 porte, invece al secondo piano più o meno 20. Era evidente che qua ci stavano i prof. Io: < < Jo, ma quanti studenti ci sono in questa scuola? > > Jo: < < Ce ne sono almeno 100. Qua in questo edificio ci stanno i ragazzi più giovani dai 15 anni ai 25. Mentre nell'altro edificio ci sono quelli che hanno dai 26 anni ai 35. > > Io: < < Quindi resterò qua praticamente per tutta la mia vita? > > Jo: < < Solo se hai successo e solo se vuoi restare qua. Penso che dopo che sei da un anno qua ti abitui e ti affezioni alle persone che ci sono qua. Se poi non avrai successo e devi lasciare la scuola, penso ti dispiacerà sicuramente. > > Io: < < In effetti hai ragione. Dai andiamo a prendere il gelato! > > Jo: < < Ok, ma prima ti mostro la mensa. > > Torniamo nell'ingresso e scendiamo le scale. Usciamo e giriamo a destra. C'è un altro piccolo edificio vicino alla scuola. Jo: < < Bene questa è la mensa. Allora la colazione sarà servita alle 8:00, il pranzo alle 12:30 e la cena alle 19.30. Sono orari che devi rispettare se non vuoi stare a digiuno. > > Ridiamo entrambi. Io: < < Ok, ok vedrò di essere puntuale. > > Jo: < < Bene ora andiamo a prendere il gelato. > > Ripassiamo davanti alla scuola e poco dopo arriviamo ad un piccolo bar. Jo: < < Tu siediti qua > > dice indicandomi un tavolino. < < Io vado a prendere il gelato. Allora come lo vuoi? > > Mi siedo. Io: < < Ehm, cioccolato e vaniglia grazie. > > Jo: < < Ok! Torno subito! Non scappare eh! > > Mentre aspetto che Jo torni con i gelati, guardo gli altri ragazzi che ridono e scherzano tra di loro. Spero davvero di fare nuove amicizie stasera. Vedo che sta tornando Jo con due gelati. Jo: < < Ecco qua il tuo gelato > > Dice porgendomi il mio. Lo ringrazio e inizio a mangiarlo. Continuo a pensare a stasera e vorrei che Jake fosse qua con me. Mi rattristo al pensiero che lui invece è Toronto e ci possiamo solo sentire via messaggi. Mi manca la sua voce. Jo deve aver capito che qualcosa non va. Jo: < > Io: < < No, no tranquillo è tutto ok..> > Non credo di essere stata molto convincente. Jo: < < A me non mi inganni se hai qualcosa parlamene. Io sono qua per ascoltarti. > > Inizio a raccontare.