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Autore: LIttlE_PePpErmIt    29/06/2013    1 recensioni
CHISSA QUANTE VOLTE, VOI CARI LETTORI DI FAN FICTION, AVRETE DESIDERATO DI VIVERE UNA VITA DIFFERENTE O FUORI DAL COMUNE, DI POTER ESSERE I PROTAGONISTI DI UN'AVVENTURA SPETTACOLARE ...
Beh, questo e molto altro è quello che accade ad Angelica Cortinovis, una normalissima ragazza di 15 anni, annoiata dalla sua monotona vita esprime un semplice desiderio: essere la persona che più ammira ed invidia; ELEANOR CALDER.
MA NON SA CHE DA QUEL INNOCENTE DESIDERIO CI SARANNO DELLE CONSEGUENZE MOLTO PERICOLOSE ...
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati due lunghi e noiosi giorni e la situazione invece di migliorare come speravo era solo peggiorata.
Inizialmente appena arrivata al piccolo appartamento di Derek andava tutto abbastanza bene. Mi aveva mostrato la casa: il soggiorno la cucina e la camera che aveva incorporato anche il bagno.

Poi entrò in casa Eleanor con l'energia e la cattiveria di una furia. Iniziò a darmene dietro di tutti i colori. Probabilmente aveva scoperto cosa era successo tra me e Liam. Come potevo biasimarla, forse anch'io avrei reagito così. Rimasi impassibile ai suoi insulti mentre Derek cercava di calmarla ma quando capì che la sua era un'impresa impossibile mi disse di entrare in camera.

Feci come mi aveva detto lui e in camera vi rimasi per i seguenti due giorni. Non volevo uscire, non volevo vedere nessuno. Le poche volte che interagivo con qualcuno era quando Derek entrava in camera per darmi da mangiare o Eleanor entrava per usufruire del bagno. Il primo giorno mi guardava ancora in cagnesco, ma il secondo giorno il suo sguardo assassino fu sostituito da uno pieno di compassione.
Dal soggiorno provenivano le notizie peggiori:
 
CRISI NELLA FAMOSA BAND DEI ONE DIRECTION, ANCORA NON SI SA IL MOTIVO MA SI TEME UNA ROTTURA.
 
LOUIS TOMLINSON MINACCIA DI USCIRE DALLA BAND. POCHE SONO STATE LE SUE PAROLE: " LA COLPA E' SOLO DELLA MIA EX"
 
FAN FURIBONDE  RIUNITE DAVANTI A CASA DI ELEANOR CALDER, LA EX FIDANZATA DI UN MEMBRO DELLA FAMOSA BAND ONE DIRECTION. SI TEMONO REAZIONI VIOLENTE.
 
Quando il telegiornale dava queste notizie sentivo Eleanor urlare:
- Oh Dio mio. Non può farlo davvero! Pensa alla mia povera mamma, sarà terribilmente preoccupata! -
E Derek rispondeva con frasi piuttosto  vaghe.
 
 
Ormai avevo perso la speranza di poter rivedere Liam e chiarire la situazione. Volevo morire lì sotto le coperte, con il cuore riempito di un anestesia contro i sentimenti e il dolore e il cervello in stand by.
Ma qualcosa o qualcuno non voleva quello che io desideravo.
La mattina del secondo giornoqualcosa mi ridiede la speranza in un modo del tutto inaspettato.

Io me ne stavo, come al solito sotto le coperte, quando la porta si spalancò con forza.
Tolsi la trapunta dalla testa per vedere chi era entrato: era Eleanor.
Per me era ancora strano vedere il mio corpo muoversi senza che io ci fossi dentro. Lei riusciva a conferirgli un'energia e un fascino che con me non aveva mai avuto.

Probabilmente avevo reso il suo fisico molto più fiacco e meno attraente. Ma me ne importava ben poco.
In un primo momento pensai che fosse entrata solo per i suoi bisogni biologici ma cambiai idea quando la vidi sedersi sul letto accanto a me.
Mi sedetti anch'io, i nervi a fior di pelle. Il nostro ultimo dialogo non era stato amichevole avevo paura che potesse ricominciare ad insultarmi. Lei mi sorrise amichevole. Ricambiai abbastanza incerta.
- Perché non esci da questa camera? Ci hai costretti a dormire sul divano. Non è piacevole Derek russa alla grande! - Mi disse sorridente
Non sapevo se mettermi a ridere o se chiederle scusa per tutto, sia per la storia del divano e delle insonni che li avevo fatto passare e per Louis.
- Eleanor .. - Non riuscì a dirle altro
- Si Angelica? -
- Perché sei qui? Avresti tutto il diritto di uccidermi di notte mentre dormo invece sei qui e mi stai parlando in modo amichevole. Tu lo sai bene che non me lo merito. E .. scusa per averti fatto dormire sul divano -
Lei rise, una risata da sorella maggiore che ascolta la sorellina che confessa di aver rubato una caramella dalla cucina.

- Non preoccuparti. Io a quindici anni ero una emerita stronza: trattavo le persone come tappetini a mio servizio e non guardavo in faccia nessuno. Poi un giorno mi trovavo seduta su una panchina al lato di una strada. Mia madre mi aveva letteralmente cacciato di casa per il mio ennesimo comportamento da principessina viziata. Stavo piangendo a dirotto quando la voce di un uomo mi spaventò.
Accanto a me si trovava un piccolo ometto con la barba bianca e un paio di occhiali tondi. Mi porgeva un fazzoletto di stoffa.
Dopo un attimo di ovvia indecisione afferrai il fazzoletto e mi asciugai gli occhi rossi. L'ometto di sedette accanto a me e mi chiese come mai una ragazzina ben vestita come me era sola seduta su una panchina a piangere. Forse avrei dovuto essere spaventata o diffidente ma non ci riuscivo
. Gli raccontai molto in breve quello appena accaduto e perché.

Lui sfoderò un sorriso buono e mi chiese se per me come mi comportavo era un bel modo di trattare la gente. Io risposi di no. Poi lui continuò dicendo che se facevo soffrire le persone le facevo sentire come me in quel momento. Mi domandò se era piacevole ed io risposi di no.

E' orribile, io sono orribile. Dissi triste
Anche se hai sbagliato non devi buttarti giù. Devi alzare la testa, ammettere il tuo sbaglio, tentare di aggiustarlo e continuare a vivere. Di vita purtroppo ne abbiamo solo una non dobbiamo sprecarla. Mi rispose lui.
Io gli sorrisi e lo ringraziai per l'ascolto e i buoni consigli. Lui mi sorrise. Mi alzai e me andai, ma mi venne in mente in quel momento di chiedergli come si chiamava. Mi girai ma lui era scomparso.
 
- Bella storia hai proprio una bella fantasia Eleanor -
La ragazza mi lanciò un'occhiataccia. - E' tutto vero che tu ci creda o no!  -
- Scusami non volevo offenderti. E con questo cosa vuoi dirmi, che sono una stronza? - domandai perplessa
Lei sospirò - No volevo dirti solo che anche se hai sbagliato non devi buttarti giù. Io ti perdono e, anche se non è molto, so che la situazione si risolverà! -
Era molto più ottimista di me, ma sapere che avevo il suo perdono e il suo appoggio anche dopo la cavolata che avevo combinato mi rendeva molto grata nei suoi confronti.
- Oh Eleanor, sei un'amica! - L'abbraccia e lei contraccambiò.
- Di nulla, semplice complicità tra ragazze. Ora vado a fare un giro, ho bisogno di sgranchirmi le gambe.

La salutai. Ora ero molto più motivata. Mi tolsi le coperte di dosso, mi sciaqcuai il viso ed andai in soggiorno.
Vidi Derek che guardava con sguardo perso fuori dalla finestra. Mi avvicinai a lui e gli saltai in groppa.
- Che diamine! - Esclamò spaventato
Scoppiai a ridere - Ti ho spaventato! -
- Angelica dai scendi! - Sbottò.
Ma cosa gli avevo fatto? Derek si sedette sulla piccola poltrona davanti alla TV.
- Ma che hai? Sei arrabbiato con me? - chiesi perplessa.
- Si. Beh non proprio .. E' che una cosa come questa credevo che me l'avresti detta sono pur sempre tuo amico no?! -
Non ci stavo capendo niente di niente.  Dissi: - Ma di che parli? Spiegati per favore. -
Derek sgranò gli occhi
- Allora tu  non lo sai. Ecco perché non me lo avevi ancora detto. Ovvio è la prima volta che ti succede e non capisci ancora i sintomi e ... -
- Per favore Derek dimmi a cosa ti stai riferendo. Non ci capisco più nulla nelle tue frasi sconnesse!- Sbottai spazientita
- Angelica tu ... Sei incinta. L'ho capito quasi subito dopo che sei entrata in casa due giorni fa. -
Rimasi di sasso. Ormai ero nella confusione più totale.
- C-Come fai a dirlo? - domandai con voce incerta. A malapena sentì la mia voce uscire dalla bocca
L'angelo appoggiò la sua mano destra sul mio ventre. Inizialmente, dove Derek teneva appoggiata la mano, percepì un piacevole formicolio , poi fui colpita da una miriade di sentimenti, pensieri e sensazioni non mie, ma che provenivano da me. Chiusi gli occhi: insieme al battito del mio cuore c'era anche un secondo battito più leggero e  sincronizzato al mio.
Era una sensazione bellissima.
Riaprì gli occhi ed incrociai lo sguardo grigio dell'angelo.
- Wow ... - Fu l'unica parola che riuscivo a pronunciare
- Bello vero?
Annuì. - Ma come fai a fare questo?
- Poteri da angelo che si sono risvegliati solo negli ultimi giorni. -
Il mio bambino, il nostro bambino, continuavo a ripetermi tra me e me. Dovevo andare a dirlo a Liam. Non mi importava niente delle conseguenze: quella era una notizia troppo importante per me.
Come se mi avesse letto nel pensiero Derek mi suggerì: - Vai da Liam. Ha il diritto di saperlo. -
Abbracciai stretto il mio amico angelo.
- Grazie grazie grazie. -
- Piantala dai. Vai su, sei ancora qui? -
Gli schioccai un bacio sulla guancia e corsi giù in strada diretta alla casa dei ragazzi.
 

Spazio autrice
FINALMENTE HO PUBBLICATO!
Perdonate il ritardo, ma settimana scorsa ero in Trentino in un hotel dove il wi-fi non esisteva e, appena tornata a casa, ho scoperto che l'editor non mi andava (chiamatela sfiga! )
Dovrete sopportarmi ancora per poco, ormai è quasi finita :,)
Se volete lasciarmi alcune recensioni mi farebbe un piacere immenso
Ciaoooo

Little_Peppermit

  
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