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Autore: maelle    29/06/2013    3 recensioni
Mi sbattè contro il muro e iniziò a baciarmi e a toccarmi con violenza. La paura prese il sopravvento al dolore.
Sentii i miei vestiti che si strappavano e lui che ansimava sul mio gracile corpo. Chiusi gli occhi sperando di svegliarmi nel mio letto, quanto volevo che fosse solo un sogno.
- Ehi piccola, così non vale - il suo alito puzzava di alcool - Apri gli occhi, è colpa tua se ti sta succedendo questo -
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Don't wake me up if I'm sleeping this life away'
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CAPITOLO 24

Stuck in her daydream

 
 






Era stata troppo tempo da sola.
Troppo tempo in silenzio. Quella non era Holly Marie Bennett, ormai era solo un pallido ricordo di quella gioiosa ragazza.
Chi era ora? 
Tutte le dicevano che era la ragazza più solare che conoscessero, riusciva sempre a far sorridere chiunque in qualsiasi situazione. 
Ma questa volta il sorriso era scomparso a lei, lasciandola svuotata e amareggiata.
Lei era sempre disposta ad aiutare tutti, ma se lei aveva bisogno di aiuto chi poteva aiutarla? Si sentiva sola, sola come non mai.
Con sua madre non aveva mai avuto un bellissimo rapporto, riservata com'era le rivelava solo i fatti più importanti e le raccontava sempre un sacco di menzogne.
La sorella? Ultimamente la vedeva di rado, si era appena trasferita a casa del suo ragazzo Carlos, colombiano trasferitosi da poco in Inghilterra ed era sotto stress a causa dell'università.
Chi le rimaneva? Le amiche? 
Con Meriem non si apriva più di tanto, non si fidava più di tanto. Non era una ragazza a cui puoi raccontare i tuoi segreti; assomigliava di più ad una rana dalla bocca larga. Era comunque una buona amica, con lei faceva le peggio cazzate.
E non si sentiva più con Audrey, stupida com'era, aveva rovinato un bellissimo rapporto per un litigio.
Ciò che era diventata non le piaceva.
 

Un suono fastidioso avvisò la ragazza che qualcuno aveva suonato il campanello di casa West.
 

Holly's pov
Chi è ora? Greg ha le chiavi e i suoi genitori pure.
Se scopro che Greg ha chiamato mia madre..

- Audrey? - avevo appena aperto la porta di casa, ma mai mi sarei aspettata di ritrovarmi davanti quella persona. 
- So tutto. - mi disse lei per poi fiondarsi in casa. Rimasi di stucco.
Tutto cosa?
- Cosa sai? - le domandai una volta chiusa la porta e averla raggiunta nel salotto. Sì era letteralmente catapultata in casa.
- Greg mi ha detto cosa ti è successo. Dio Holly, cosa aspetti a dirlo a tua madre e a denunciare quel bastardo? - sbuffai, ora anche lei voleva costringermi a rendere pubblico ciò che Michael mi aveva fatto. - Guarda come ti ha ridotta, mi dispiace un sacco. - disse con quel tono che tanto odiavo, mi faceva sentire diversa. Era compassionevole.
- Non ho bisogno della tua compassione e se sei venuta fin qua per dirmi questo - dissi alzandomi da divano sul quale ci eravamo sedute - quella è la porta. - dissi freddamente indicandola.
- Non funzionerà con me, ti conosco troppo bene. So che non vuoi che me ne vada e so che hai una voglia matta di piangere, ma trattieni le lacrime per far credere che sei forte. Ma devi sfogarti! Sei fragile, anzi, sei la persona più fragile che conosca. Sei come un ramoscello e bastrebbe un solo sospiro per spezzarti. - le sue parole erano la pura verità, mi trafissero come una lama tagliente. - E io credo che tu ti sia rotta. -
Istintivamente le buttai le braccia al collo e scoppiai a piangere.
- Au..Audrey - balbettai a causa dei singhiozzo causato dalle troppe lacrime.
- Shh, piccola tranquilla. Shh, ci sono io ora. - mi disse dolcemente la mora per tranquillizzarmi. - Ti voglio bene, lo sai. . -
- Anche io te ne voglio, scusami se mi sono arrabbiata con te. Ho davvero avuto paura di perderti! - forse potevamo tornare come prima.
- Ci sarò sempre per te. - mi rassicurò. L'avevo ritrovata.

Passammo qualche minuto strette in quell'abbraccio e, dopo essermi calmata, mi staccai a malincuore da lei. Dovevo dirle quali erano le mie intenzioni sul da farsi.
- Non voglio denunciare Michael, non voglio più vederlo e sentire il suo nome. Non voglio averci più a che fare. - sottolineai il nome di quel ragazzo con una punta di disprezzo, per farle capire che sapevo cosa mi aveva fatto e mai lo avrei perdonato.

Probabilmente se in futuro me lo sarei ritrovato davanti lo avrei ignorato, anzi sarei scappata nella direzione opposta alla sua.
Non meritava il mio odio, ne quello di nessun altro. Era meschino. 
Sarebbe stato uno spreco rivolgergli insulti o ricoprirlo di segni violacei su tutto il corpo.
Eppure lui non si è risparmiato sul lasciarmeli. 
Per quanto stupida io possa sembrare, fare finta che non fosse successo nulla era l'unica via che vedevo. Di certo non era la migliore.
Ma mai avrei dimenticato.

- D'accordo. Lascia che se ne occupino Dan e Greg, allora. Gli daranno una bella lezione.-
La interruppi bruscamente - No! Questa cosa non deve riguardare nessuno di voi. E picchiare quel bastardo non risolverà la situazione. - quindi ora che Dan lo sapeva?
 Niente mi avrebbe restituito la mia dignità. Niente.
- Ma si stanno dirigendo da lui, probabilmente saranno già arriv..-
- Chiamali subito, fermali. - risposi categorica. Audrey annuì in risposta, sorpresa da quel mio cambio d'umore improvviso.
La vidi prendere il cellulare dalla sua borsa di jeans, quella che comprammo insieme due anni fa al centro commerciale. 
- Dan? Ciao, senti non andate da..- fece una pausa guardandomi, forse esitava sul dire o no il nome di lui - Holly vuole che non facciate niente. Venite a casa di Greg. - e chiuse la chiamata, non lasciando il tempo al suo ragazzo di replicare.
- Ecco fatto tesoro, perchè ora non ti stendi un po' sul letto? Devi riposare un poco. - mi sorrise dolcemente ed io non potei fare altro che ricambiare. Ero stanca sì, avrei dormito? No.

Salì al piano di sopra e mi stesi nel letto di Greg, ma non chiusi gli occhi per evitare di rivivere le scene della sera precedente.
Sentii Audrey che accese la televisione in salotto, ma decisi di mettere un po' di musica. Avevo bisogno di sognare, di viaggiare un po' con la mente. E la musica non è forse la migliore agenzia di viaggi?
Accesi la radio e partì un cd preso a casaccio, erano canzoni di vari artisti.
'Mh, Greg ha dei buoni gusti in fatto di musica' pensai e un sorriso nacque sulle mie labbra. Chiusi gli occhi perdendomi nel mio fantasticare una vita migliore di quella che stavo trascorrendo.

 

Greg's pov
- Cosa diavolo vuol dire che torniamo indietro? - sbraitai contro Daniel che aveva appena chiuso la chiamata con la sua ragazza.
- In realtà andiamo a casa tua. Holly non vuole che tocchiamo Micky. - e mi suggerì di fare inversione a U. 
- No amico, non la faccio questa cazzo di inversione! Spiegami perchè non dovrei andare da Michael e spaccargli quella faccia da cazzo che si ritrova! - gli urlai praticamente contro e credo che se la prese.
- Perchè lo vuole Holly! Dio santo, per una volta vuoi ragionare? Tu pensi sempre solo a quello che vuoi tu e al tuo bene. Dopotutto è colpa tua se è successo quel che è successo a Holly! - touché. Si pentì subito delle ultime parole che disse, ma era pura verità.
Fermai l'auto.
- Hai ragione. - non avevo altre parole da dire, se non 'mi dispiace', ma non era a lui che dovevo dirle.
 

Quando arrivammo a casa mia, trovammo Audrey distesa sul divano intenta a guardare la tv. Era preoccupata, anche se cercava di nasconderlo.
Mi disse che Holly era di sopra, in camera mia, riposava sul mio letto.

Quando entrai la prima cosa che sentii fu la musica, quel cd.
Era un cd che avevo preparato per lei, erano tutte le mie canzoni preferite e rispecchiavano al meglio i miei sentimenti nei suoi confronti.
Non ho più avuto modo di darglielo.
Mi stesi accanto a lei, ma non riuscivo a capire se era sveglia o no. Era sdraiata su un fianco e delle ciocche di capelli le ricadeva sul viso, muovendosi appena ad ogni suo respiro.
Quanto è bella.
Capii che era sveglia quando posai una mano sulla sua guancia, per spostare qualche ciocca, e lei ebbe come un sussulto.
Aprì lentamente gli occhi, contornati da lunghe ciglia. Ne rimasi incantato.
- Sto sognando? - mi disse, come se fosse incredula di vedermi lì, al suo fianco.
- No, sono davvero qua. - le sorrisi sincero. C'ero davvero, per lei.
- Per sempre? Sono come un piccolo cane, ho bisogno di attenzioni. Sai qualcuno a forza di accarezzarmi come uno di essi, mi ha convinto di esserlo. - sorrise di rimando, ricordandosi di quella cena improvvisata a casa sua qualche mese fa, con Dan, Audrey e Meriem. Era stata la prima volta che risi con lei. Come ora, che sorridevamo sinceri.

In quel momento partì una canzone, una che sentii con Holly e che le piacque molto. Blue Jeans di Lana Del Rey. 
Decisi di canticchiarne un pezzo - I will love you till the end of time
Era tutto chiaro. 
Io l'amavo, avevo cercato di reprimere i miei sentimenti per troppo a lungo.
- Sicuro che non stia sognando? - mi ripetè. 
- No, ora ne sono più sicuro che mai. Io credo di amarti, anzi io ti amo. - il suo sguardo triste sembro ravvivarsi.
Strano come tre semplici parole possano avere così tanto potere.
L'amore è meschino e ferisce, ma vale la pena di lottare per amare.
In quel momento anche Holly canticchiò delle parole della canzone
- Love you more then those bitches before. Ti amo Greg, ricordalo. -
La baciai.


Holly's pov
Mi baciò.
Un bacio pieno di tutte le esperienze passate in quell'arco di tempo in cui abbiamo imparato ad amarci. Tutti i dolori, le risate, le lacrime..e poi il profumo di lui che si confondeva col mio. Forse ora potevamo davvero amarci.
Greg mi avrebbe aiutato a passare oltre quel sopruso subito. 
Rimanemmo sdraiati sul letto, io con la testa sul suo petto. - Promise you'll remember that you're mine - canticchiai ancora.
Pian piano mi addormentai con la voce di Greg nelle orecchie che canticchiava la nuova canzone in riproduzione, l'ultima cosa che sentì fu - Nothing can make me feel like you do -.
 



- Fa piano, stupida! Non vorrai mica svegliare Holly! - mi svegliai perchè sentii parlottare due voci femminili, molto familiari. Avevo la vista leggermente offuscata, strano, ma ciò non mi impedì di riconoscere le due ragazze che avevo davanti.
- Oh, troppo tardi. - Meriem? E Audrey? ma che ci facevano in camera di Greg.
E lui dov'è? 
Perchè ho una flebo attaccata al braccio? E perchè sono in una stanza di ospedale? 
- Ti sei svegliata, finalmente! - mi disse Audrey tutta entusiasta, come se dormissi da giorni.
- Ma se fino ad un minuto fa mi rimproveravi del rumore che facevo. - contestò Meriem e la mora la liquidò con un gesto della mano.
- Allora, come ti senti? - mi disse sempre Audrey in tono materno. - Ah, tua madre è andata a lavoro, torna a trovarti nel tardo pomeriggio. -
- Bene, ma dov'è Greg? - non mi aveva lasciata un'altra volta, vero?
- Greg? - mi chiese, sembrava non aver mai sentito nominare quel nome. La solita svampita.
- Credo che intenda Gregory West...Il cantante dei cosi lì, come si chiamano District qualcosa. Quello che l'ha investita, vero Holly? -
Investita, cosa? Starò sicuramente sognando, se Greg prima mi aveva assicurato di essere sveglia, ora posso dire il contrario.
Scoppiai a ridere e un dolore al fianco mi smorzò il fiato.
- Ma che succede? Quale incidente, di cosa state parlando? - ero confusa, non sapevo di cosa stavano parlando - Avete fumato erba? - chiesi per accertarmene.
- Ma sei fuori? Devi avere sbattuto davvero forte la testa! - mi rispose Meriem.
- Sul serio non ricordi? Sei stata investita, Holly, tre giorni fa da una macchina mentre andavamo a scuola per il primo giorno. Sai quel bar vicino a scuola? Ecco, quella mattina io non avevo fatto colazione e tu, come al solito, avevi insistito per farmi mangiare qualcosa. Era già suonata la campanella ma da buona testarda che sei, hai attraversato di corsa la strada per andare a comprarmi una brioche. Solo che..- si interruppe abbassando gli occhi, probabilmente stava rivivendo le immagini di quel giorno nella sua mente.
- Solo che attraversando così d'impulso hai tagliato la strada ad un'auto. Appunto guidata da questo Gregory, che tu per qualche strano motivo chiami Greg come se lo conoscessi, ed era in macchina con due suoi amici...a proposito come fai a sapere come si chiama? - concluse Meriem che continuò a parlare ma io non l'ascoltavo più.

Ho avuto un incidente.
Mi hanno investita e sono stata praticamente in coma per tre giorni.
Ora mi dicono che non conosco questo Greg.
Quindi è stata tutta una mia immaginazione? Un sogno.
Eppure mi sembrava tutto così reale, le sue soffici labbra sulle mie, le sue dolci carezze. Anche la violenza di Micky mi sembrava così vera..

Una lacrima mi scese piano dall'occhio sinistro e non sfuggì alle ragazze che subito si preoccuparono.
- Cos'hai piccola? - era la prima volta che Meriem si rivolgeva a me in tono dolce.
- Nulla, mi fa solo male il fianco. - mentii, era inutile raccontarle quel sogno.
- Se non sei troppo stanca, vado a chiamare quei ragazzi che ti hanno accidentalmente investita, erano così in ansia per la tua salute! - chiese invece Audrey.
Stavo bene, no? Avrei rivisto Greg, dopotutto.
- Certo, sto bene. - le sorrisi.
La vidi sparire dietro la porta della stanza d'ospedale e tornare dopo nemmeno due minuti accompagnata da tre ragazzi.
Il primo ad entrare era un ragazzo abbastanza alto, in forma, bruno con occhi di un castano meraviglioso. 
- Ehm, spero tu stia bene, mi spiace per quello che ti è successo. Comunque piacere, Daniel. - mi porse cordialmente la mano che afferrai, era leggermente sudata.
- Non preoccupatevi, non è successo niente di grave. - li rassicurai notando che erano parecchio imbarazzati e mortificati.
- Sono felice che ti sia ripresa! Io sono Michael. - un ragazzo, moro anch'esso, si presentò con un grande sorriso. Mi è subito sembrato dolce e simpatico.
Okay Holly, c'è qualcosa che non va.
Come diavolo ho fatto a sognare questi ragazzi se non li ho mai visti? Meriem ha detto che sono dei cantanti, forse li avrò visti cantare da qualche parte o visto qualche loro foto..
Eppure io li ho immaginati così diversi, quasi mi sento in colpa.
Cioè Michael nel mio "sogno" era un completo stronzo, mentre nella realtà sembra così dolce. Anche se le apparenze ingannano, ma ha un sorriso così sincero.
Basta Holly, capito? E' stato solo un sogno.
Notai un terzo ragazzo nella stanza. Un biondino con due occhi blu intenso.
Greg.
Non si faceva avanti, restava lì impalato accanto alla porta e mi guardava con uno sguardo vuoto.
Gli sorrisi come per incoraggiarlo ad avvicinarsi, ma non accennava a fare un passo.
Fu Daniel a convincerlo a farsi avanti.
- Sono così mortificato, non ti avevo visto attraversare la strada. Mi dispiace, davvero, ho distolto gli occhi dalla strada per un attimo e..- iniziò a parlare a raffica, visibilmente dispiaciuto da ciò che mi era successo. Credo che abbia avuto persino paura che sarei morta a causa dell'incidente.
- E' stata colpa mia, non avrei dovuto attraversare la strada così di scatto. La mia testardaggine e il mio essere impulsiva a volte mi mettono nei guai, questo ne è stato un esempio. - lo interruppi per evitare quella cascata di parole che uscivano dalle sue labbra.
Mi sorrise e io credetti di svenire. 
Non ci posso credere che non bacerò mai quelle labbra.
- Ci siamo già visti? - mi rivolsi a tutti e tre, volevo togliermi il dubbio.
Tutto si sarebbe spiegato se la risposta fosse stata un sì.
- No, non credo. - bene, proprio quello che volevo sentire. - Però forse ci hai visti in televisione, abbiamo partecipato ad
X-Factor. Siamo i District 3. - mi rispose Greg.
District 3.
L'ho già sentito questo nome, anche se dissi tutt'altro - Mh, non mi dice granchè questo nome.. - 
- Ma sì Holly! Ti ricordi che abbiamo visto una cover di Little Things? Erano loro! - disse entusiasta Meriem, come se avesse appena scoperto l'America.
- Oh, giusto. - mi ricordo quando vedemmo quel video. 
Rimasi quasi delusa, avrei voluto che Greg mi dicesse che ci eravano incontrati veramente e non tramite un computer. 
Avrei voluto che mi dicesse che si ricordava di essere stato mio, nel sogno o in un'altra vita.
E invece..
Avrei quasi voluto non svegliarmi più e restare tra le braccia di Greg, coccolata dalla sua voce melodiosa. 
- Bene, ora che sappiamo che stai bene toglieremmo il disturbo. Cioè, ti sei appena svegliata da quel breve coma. Non vorremmo crearti fastidio. - gesticolò Michael. Senza dubbio è un bravo ragazzo, già.
- Ma quale disturbo. - gli sorrisi - Piuttosto, ragazze avete avvertito i medici che mi sono svegliata? Di solito non si fa così? - nei telefilm di sicuro si faceva in questo modo.
- Si, cioè in realtà no, ma..- Meriem iniziò a dire parole senza senso, come suo solito e smisi di ascoltarla.
Ripensai ancora a ciò che stava succedendo e iniziai a realizzare.

- A cosa pensi? - mi chiese Greg dopo essersi avvicinato.
Gli altri iniziarono a parlare e ogni tanto sentivo la risata di Meriem e di quel Michael.
La prima così irritante, la seconda così dolce.
- Ah, niente di che. Solo a come può essere strana la vita. - 
- In che senso? - era stranamente curioso.
- Se ti dico una cosa non mi prenderai per pazza, vero? Probabilmente sarà stata colpa dell'incidende, ma la cosa è alquanto strana e ..-
- D'accordo, parla. - m'interruppe parecchio divertito, non si fece neanche mancare una risata.
Glielo dico o no? Tanto probabilmente non lo rivedrò più una volta uscito da questa stanza.
- Io ti ho sognato durante il breve coma. Ho sognato tutti i presenti nella stanza. Mi sembrava tutto così reale, inoltre io e te..- m'interruppi arrossendo.
Non potevo dirgli altro.
- Io e te cosa? Andiamo non vorrai lasciare la storia a metà! - mi sorrise incoraggiandomi.
- Eravamo praticamente..hai capito no? Oh andiamo...stavamo tipo insieme..- naturalmente evitai di raccontare tutta la parte riguardo il suo amico maniaco.
- Strano. - disse solamente.
- Già, contando il fatto che ti ho visto solo in un video e qualche mese fa..si è strano che abbia sognato proprio te.
- No, strano perchè anche io ho l'impressione di averti già vista. - mi disse lui pensieroso.
Stavo per aggiungere altro quando l'infermiera fece irruzione nella camera.

- Ragazzi tutti fuori, l'orario delle visite è terminato da parecchio! - 
Tutti, comprese le mie amiche, mi salutarono velocemente, anche Greg.
Avrei voluto parlargli di più, fargli domande. Perchè entrambi avevamo la sensazione di esserci già visti?
Prima di uscire. Greg fece in tempo a rifilarmi un biglietto.
Lo aprii e lessi ad alta voce, più che altro, lo lessi canticchiando.
'I will love you till the end of time'
 
Era un sogno? Sono ancora in un sogno?
                                                 
                              You just need to remember... 









Heylàà gente! Ok sono in ritardo di due mesi forse più, ma la scuola mi ha davvero ucciso nell'ultimo periodo e non ho avuto più tempo di fare niente. Mi dispiace annunciarvi che questo è l'ultimo capitolo, il finale è davvero wtf e spero abbiate capito più o meno come si sono svolti realmente i fatti,  cioè che Holly è stata investita il primo giorno di scuola e che quindi metà del primo capitolo è successo realmente. Rimane un po' tutto sul vago e avete la mente libera di pensare un vostro finale :)
Devo ammettere che è stato un vero parto questo capitolo, ma sono molto soddisfatta del risultato. 
In realtà la stesura è stata molto deprimente, ormai mi sono affezionata ai personaggi e dispiace mettere "completa" alla descrizione della storia.
Comunque, pubblicherò ancora un capitolo di ringraziamenti per tutte le persone che mi hanno aiutato, sostenuto e letto la storia, vi ringrazio per essere arrivati fino all'ultimo capitolo e non esservi fermati prima.
Un abbraccio forte, Martina.
  
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