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Autore: Specchio di luna    29/06/2013    0 recensioni
E’ una calda e tranquilla mattina di primavera, per la precisione il secondo giorni di primavera ed Amelìe come al solito si sveglia per andare a scuola, però senza molta fretta in quanto oggi le aspetta una mattinata tranquilla senza interrogazioni e professoresse aggressive e sclerate. In termini più semplici le aspettava una mattinata all’insegna dell’ozio.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dicono che con la fantasia si può arrivare ovunque, ed io con questo proposito vi vorrei condurre in quella che è la mia storia che non ha ne inizi ne limiti, ne regole di lettura, livelli di intelligenza, ne colore della pelle… Niente del genere solo e soltanto fantasia. E’ una calda e tranquilla mattina di primavera, per la precisione il secondo giorni di primavera ed Amelìe come al solito si sveglia per andare a scuola, però senza molta fretta in quanto oggi le aspetta una mattinata tranquilla senza interrogazioni e professoresse aggressive e sclerate. In termini più semplici le aspettava una mattinata all’insegna dell’ozio. Però c’era qualcosa di diverso in questa giornata, alle 11.00 aveva un colloquio con una scrittrice di cui non sapeva nulla. Si aspettava di trovarsi di fronte una ragazza giovane, con una grande autostima, e mille aspettative alle prese con la pubblicazione del suo primo libro, ma in realtà si sbagliava … Niente del genere, le apparve alla vista una donna alta, con un sorriso coinvolgente che sembrava tutto tranne che una scrittrice, aveva una forza d’animo pazzesca, che trasmetteva a chiunque al suo passaggio. Era convinta di quel che diceva, a primo impatto le sembrò una donna soddisfatta di quello che aveva fatto della sua vita, e che era giunta nella nostra città per sponsorizzare i suoi libri fantasy, che alle volte narravano di epica medievale, ma il discorso che lei tenne non fu banale, fu un discorso fondato su validi principi, e su un solo motto ‘ meglio morire per qualcosa che vivere per niente’. Quelle furono le parole che iniziarono a far riflettere Amelìe e da qui diventa protagonista assoluta del racconto e della sua vita. Ciao a tutti, mi chiamo Amelìe ed ho 14 anni, sono una ragazza come tante, solo che diversamente dalle altre ho un carattere che probabilmente non piace a chiunque, infatti penso che chi mi ama, o chi sta insieme a me è praticamente un folle. Sono acida, fredda, ma a volte dolcissima, insomma sono un controsenso della natura. Ma nonostante tutto mi piaccio così. Amo leggere, disegnare, colorare, ma soprattutto sognare , sognare di andare a vivere lontano dalla mia città, effettivamente ho grandissime ambizioni per la mia vita. Dopo l’incontro con la scrittrice, iniziai a meditare sulle sue parole, su quello che voleva trasmetterci in quella mattinata, iniziai a pensare sin da subito, nel tragitto dalla biblioteca a scuola, e poi di nuovo a casa, mentre ero al computer, o mentre facevo i compiti, e dopo aver riflettuto così tanto arrivai ad una sola ed unica conclusione, che poi conclusione non era arrivai a ripropormi una domanda che mi ero posta gia precedentemente dopo un complicato ragionamento che solo a pronunciarlo risulterebbe da folli… ma comunque, se una persona in media è capace di laurearsi, affermarsi in qualche ambito professionale come giurisprudenza, crearsi una famiglia,e poi magari diventare una delle più brave scrittrici al mondo … perché non dovrei riuscirci io? Credo che il discorso della scrittrice mi abbia dato una carica di autostima, un qualcosa del tipo ‘puoi farcela, il mondo è lì fuori che aspetta te, devi solo muoverti ed andarlo a scoprire, a vivere come si deve, perché al momento ti han concesso una vita sola, e che ti piaccia o no, devi viverla’. E allora se dovevo iniziare a sognare, perché non sognare in grande? Cosa avevo io in meno degli altri, assolutamente niente.
  
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