Sono Marina,ho 19 anni e sono una tossicodipendente,la mia passione sono le feste dove posso sbronzarmi in tutta tranquillità come se fosse una cosa normale,come tutti i ragazzi. La differenza è che loro,tornati a casa,possono andare a dormire tranquilli e a scherzarci con i propri amici il giorno dopo. Io no. L’alcol per me non è uno svago,ma è una via di fuga verso un mondo diverso da quello in cui vivo. La mia vita ormai è un continuo scappare dal mio terribile segreto.
Ho deciso di scrivere questa storia,la mia storia,per farvi capire l’amore quanto possa essere potente,quindi risollevarci da terra,o peggio,sotterrarci ancor di più.
L’amore di cui vi parlo è Louis,occhi blu come il mare e capelli neri come l’ebano. Ma partiamo dall’inizio,così ci capite qualcosa pure voi.
1.La mia scuola è una di quelle tipiche americane,tutta armadietti e giocatori di football idolatrati da quella massa di cheerleader con in pon-pon sempre più giganteschi. Di solito ne fanno parte le ragazze più carine e con un bel fisico,ma,nonostante io abbia tutte le carte in regola per potervi entrare,quell’universo di ragazzette urlanti non mi appartiene. La mia mente è focalizzata su un solo obiettivo e non posso perdere tempo ad indossare abitini ad altezza fondoschiena per poter essere apprezzata e ammirata.
Sono una ragazza normale,ho 19 anni e sono una tossico dipendente.
Perfino ripeterlo mi fa male,mi viene una fitta al cuore e penso che a livelli più degradanti non potevo arrivare. Penso che devo recuperare la mia dignità e che sono ancora in tempo,ma quando torno a casa e penso al mio segreto,tutte le speranze di uscirne si fanno da parte e  riprendo in mano il bicchiere che sembra avere impresse le mie impronte sopra. Lo giro tra le dita e noto che, se messo controluce, si possono notare i segni delle  mie labbra. Afferro prontamente la bottiglia del liquore e ne verso lentamente due dita. Ma davvero mi serve quella roba per sentirmi meglio? Ma davvero devo soffrire cosìz tanto? Per questo maledetto segreto che mi porto dentro? Più ci rifletto e più mi rendo conto dell’assurdità di tutto ciò. Devo essere forte,senza l’aiuto di questa roba che mi vuole solo corrodere il fegato. Guardo per l’ultima volta il bicchierino e il fluido che contiene,l’odore mi inebria e sono tentata di farmelo scorrere giù per la gola. No,io sono più forte. Lancio tutto a terra e il rumore del vetro che si frantuma mi rende soddisfatta. Ho combinato un macello in camera mia,ma tanto non ho genitori che mi possano rimproverare. Pulirò tutto dopo,ora ho voglia di fare una passeggiata. Mi guardo allo specchio e penso che infondo le mie occhiaie non sono così scure e che i miei occhi verdi possano rendere anche senza trucco. Mi pettino e vado a prendere una boccata d’aria fresca. Ho tanta voglia di vivere,ma il pensiero del mio grande segreto mi stringe il petto e mi fa quasi soffocare. Sono quasi arrivata al chiosco delle bibite quando vado a sbattere contro qualcuno …