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Autore: sorrisoraggiante    29/06/2013    12 recensioni
A volte, la vita ti sorprende nel modo che meno ti aspetti.
Edward e Jake sono cresciuti insieme in una città troppo piccola per i loro sogni. Bella è una cameriera tutto pepe senza peli sulla lingua. Una scommessa, una sera in un pub come tutte le altre, che cambierà la storia della loro vita per sempre.
"Finalmente la serata sta prendendo la giusta piega. La ragazza non è granché… Niente di particolare, perlomeno. Ma, almeno, avremo assolto al nostro compito di insegnanti del rimorchio. E poi, una serata di divertimento non si nega a nessuno. E si vede lontano un miglio che Miss faccio 10 cose contemporaneamente ha bisogno di un po’ di sano relax. E cose c’è più rilassante di un bel letto morbido?
Certo, quello che ho in mente non comprende esattamente l’idea di riposo, ma…
Quando sento un rumore brusco di vetri che sbattono, mi volto. Il suo viso è in fiamme, il liquido fuoriuscito dai bicchieri che ha sbattuto si sta lentamente versando sul bancone di legno, e la sua espressione non lascia presagire nulla di buono.
Ma cosa…?"
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Angela, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun libro/film
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Puhahahahahahahahahahah xD Dite la verità, speravate di esservi finalmente liberate di me, eh?! ù.ù E invece... TAAA-DAAAAAH!

Ogni promessa è debito, per cui eccovi il primo nuovissimo capitolo della nuovissima storia di questa folle folle autrice -.-"

Pronte con le minacce? State già affilando i coltelli? Spero proprio di sì, perché - anche se so che mi pentirò di queste parole xD - le vostre minacce cominciano già a mancarmi ù.ù

Quindi, fatevi sotto. Leggete tutto, e ditemi che cosa ne pensate di questi due *-* potete anche dirmi che siete disgustate, eh ù.ù Sono aperta a qualunque commento!

Noi, ci leggiamo sotto ;)



CAPITOLO 1 

“At first sight” 



BELLA POV
 
Perfetto, la giornata non poteva iniziare nel migliore dei modi!
 
Con un gemito disperato mi tuffo sul divano e mi copro il viso con uno dei cuscini. Quando sento una risata roca alle mie spalle, mi volto lanciando la peggiore delle mie occhiatacce.
 
“Che c’è? Che ho fatto?” chiede con fare innocente il mio mastodontico interlocutore.
 
“E’ tutta colpa vostra!” esclamo arrabbiata puntandogli il dito contro. “Voi maschi credete di fare tutto quello che vi pare e piace ogni volta che ve ne viene voglia, e a noi povere donne tocca farci in quattro per riparare il danno”.
 
Mi guarda con gli occhi spalancati e un’espressione da ebete confuso sul viso. “Si certo. Bellina, hai mai considerato l’idea di andare da uno psichiatra? Ne conosco uno o due veramente bravi. Se vuoi, ti do il numero”.
 
Sbuffo seccata e sbatto di nuovo il cuscino sul mio viso con un gemito. Stavolta di dolore, però. Magari girarlo dall’altra parte prima, avrebbe evitato alla cerniera di fare intima conoscenza con il mio occhio destro.
 
“CHE COOOSAAAA???”
 
L’urlo acuto proveniente dalla cucina che fa sobbalzare il mio coinquilino, mi strappa un sorriso involontario. Qualcosa mi dice che Alice ha appena letto il messaggio di Tyler.
 
Sento i suoi passetti ravvicinati venire verso di me. Quando sento il cuscino allontanarsi dal mio viso, mi ritrovo davanti la sua faccia imbufalita. “Lo hai letto?”  esclama mostrandomi il suo nuovo cellulare rosa ricoperto di strass. Va bene che è una patita della moda, ma quando si esagera, si esagera!
 
“Alice, non ti sembra ancora un po’ presto per addobbare l’albero di Natale?” chiedo sarcastica indicando il telefonino che brilla quasi di luce propria.
 
“Spiritosa! No davvero, infatti ci stiamo tutti spanciando dalle risate!”
 
“Beh” ribatto incrociando le braccia “Emm sta ridendo”.
 
Quando lo indico, facendo voltare Alice nella sua direzione, il povero Emmett cerca di contrarre il viso in un’espressione seria e naturale. Sforzo peraltro totalmente inutile, che lo ha solo reso simile ad una di quelle attrici con il volto innaturalmente rifatto e tirato in un’espressione tesa e indecifrabile, oltre che vagamente inquietante.
 
Sbuffa seccata. “Lo sappiamo tutte e due da tempo che mio fratello è un caso disperato, quindi non vale”.
 
Trattengo una risata quando sento protestare Emmett, messo subito a tacere da una delle occhiate assassine della mia migliore amica. Che coppia!
 
“Non mi hai ancora risposto, signorina Swan. Lo hai letto il messaggio?”
 
Riporto l’attenzione sul suo viso contratto dalla rabbia e annuisco mestamente.
 
“IO QUELLO LO AMMAZZO!” urla marciando per il salotto, per poi salire le scale e sbattere la porta della sua camera con vigore.
 
Dopo aver guardato in direzione del piano di sopra con una faccia da assoluto baccalà inebetito - perché non ho mai la macchina fotografica a portata di mano, quando ce n’è bisogno? Questa foto sarebbe stata perfetta per i biglietti d’auguri di quest’anno, o per dei ricatti coi controfiocchi - Emmett si volta verso di me.
 
“Ti dispiacerebbe spiegarmi che diamine vi è preso?”
 
Mi siedo sul divano con l’ennesimo sospiro esasperato della giornata. “Tyler ci ha appena comunicato che Jessica si è data malata” esclamo scuotendo la testa.
 
Si, mi immagino già la scena della povera vittima, in preda ad uno dei suoi attacchi di ninfomania acuta. Anzi, meglio evitare di immaginare, tanto ci racconterà tutti i particolari della sua ultima conquista non appena si degnerà di tornerà a lavoro.
 
“I turni sono già massacranti da quando Laurent se n’è andato” mi sdraio con il busto sul divano e lascio vagare lo sguardo nel vuoto “e oggi è anche sabato. Non torneremo a casa prima delle 4 di domani mattina!” gemo mettendo il broncio.
 
Quello della cameriera è un mestiere che odio da sempre, eppure, una volta terminato il college, è l’unico lavoro che sono riuscita a trovare. Fantastico, facciamo tutti un bell’applauso all’istruzione, che ti assicura un posto di lavoro! Alla faccia del ‘diamo spazio ai giovani’…
 
“Mi raccomando Bella, neanche ci provo a dirlo a quella matta di mia sorella, ma state attente. E chiamatemi subito non appena uscite dal Breaking Dawn, non è il caso che torniate a casa da sole, se fate tardi”.
 
Sospiro e con un sorriso grato mi siedo sulle sue ginocchia e lo abbraccio. “Grazie, fratellone” sussurro lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
In realtà non siamo parenti, ma per me è sempre stato anche più di un fratello maggiore. E’ stata proprio Emmett la prima persona che ho incontrato al campus, mentre vagavo come un’anima smarrita attorno al college. Il mio senso dell’orientamento deve essere stato buttato via per sbaglio insieme alla placenta, lo dico sempre. Quando quell’inverno mi ha invitato a passare le vacanze di Natale con la sua famiglia, ho accettato con entusiasmo, e mi sono letteralmente innamorata di ognuno di loro.
John edElizabeth, rispettivamente cardiochirurgo di fama internazionale ed arredatrice di interni, mi hanno subito fatta sentire come a casa. Elizabeth poi, non ha fatto altro che viziarmi con torte, pasticcini ed altri mille squisiti manicaretti fatti in casa. Per tutta la settimana non ho fatto altro che sorridere come un idiota. Certo,  il sorriso si è poi affievolito un po’ davanti al peso indicato dalla bilancia al mio ritorno, ma si sa che le feste fanno male al girovita.
Quando poi quell’uragano di nome Alice Stewart mi ha letteralmente travolta, non sono stata in grado di resistere al suo entusiasmo contagioso e alla sua energia inesauribile. Alla fine delle vacanze eravamo già diventate inseparabili, e la nostra amicizia non è più finita. Dopo il college abbiamo deciso di prendere in affitto un appartamento, e viviamo insieme da allora.
Per limitare le spese’ è stata la scusa ufficiale per mostrare a tutti quanto fossimo saggi e responsabili, la realtà, è che separarci l’uno dall’altra dopo tanto tempo speso insieme, ci sembrava davvero una tortura inutile.
 
 
Dopo aver salito le scale - per essere del tutto onesta, sarebbe più corretto usare il verbo trascinare stancamente e con la voglia di farlo che scende ad ogni passo che mi avvicina alla mia metaforica ghigliottina  - apro l’anta del mio armadio e mi siedo sul bordo del letto.
 
Già di norma, avviare l’operazione ‘Su-è-iniziato-un-altro-giorno-Alzati-indossa-il-migliore-dei-tuoi-completi-per-andare-al-tuo-bellissimo-ed-emozionante-lavoro!’, corrisponde più che altro a ‘Accidenti-è-di-nuovo-lunedì-Mi-devo-trascinare-fuori-dal-calduccio-delle-mie-coperte-per-infilarmi-qualcosa-di-rigorosamente-comodo-e-pratico-per-andare-in-un-posto-che-odio-per-fare-un-lavoro-che-odio-con-uno-stipendio-da-fame’.  Farla per di più con l’amara consapevolezza che ci aspetta un turno quasi triplo per mancanza di personale, mi dà la stessa sprizzata di energia e voglia di vivere che dà una cambiale a 10 zeri ad una persona sul lastrico, che ha deciso di farla finita gettandosi dal ponte più alto.
 
Si, mi sento decisamente pronta ad affrontare questa nuova giornata che inizia.
 
 
 
EDWARD POV
 
“Ti… Ti conviene moderare i termini, a-amico. O sarò costretto a… a intervenire”.
 
Alzo gli occhi al cielo. “Si, certo. E poi magari, gli offri anche una bella tazza di tè” commento sarcastico.
 
“Seth, l’obiettivo è farla sentire protetta, non di farle fare due risate” aggiunge Jacob scompigliandogli i capelli.
 
Quando Leah Clearwater ci ha chiesto di tenere suo fratello con noi per qualche giorno, affermando che avremmo potuto rappresentare per lui un modello positivo, non credo fosse proprio questo genere di ‘attività’ che avesse in mente per il giovane Seth. Ma lui per noi è come un fratello minore, e si sa, le giovani reclute vanno addestrate. E visti i risultati delle prove, siamo intervenuti appena in tempo.
 
“Ma davvero?” chiede il giovane Clearwater sarcastico “Allora, visto che siete tanto bravi, perché non mi fate vedere voi come si fa? Però dal vivo, basta con le simulazioni”.
 
Io e Jacob ci scambiamo un’occhiata complice. “Perché no” rispondo in tono pensieroso. “Che ne dici Jake, ci stai? O sei troppo in là con gli anni per queste cose?”
 
Spalanca gli occhi e si porta una mano al petto con fare offeso. “Forse hai dimenticato che hai Thunder Black, davanti a te. A me sembra che il problema qui sia tu, nonno Ed. Le tue ossa che scricchiolano si sentono da qui”.
 
“Bene, adesso è una questione personale”. Indico prima lui e poi me. “Thunder- Perdente, contro il mitico Super Cullen. Uhm… 5 dollari?”
 
“Pfff, non ne accetto meno di 20!”
 
“Bene Black, se vuoi andare in rovina... Poi non venire a piangere da me o da Seth chiedendo prestiti, però” esclamo strappando una risata divertita al mio giovane amico che ci continua a guardare rapito.
Quando Harry Clearwater è morto qualche anno fa a causa di un infarto, visto che io e Jake eravamo già partiti per il college, l’unico punto di riferimento rimasto a Seth è stato il Wolf-Pack, una banda di teppistelli di La Push, la riserva indiana nella quale siamo cresciuti tutti. Io e Jacob ne abbiamo fatto parte per anni, ed è per questo che ho subito capito la preoccupazione di Leah sul futuro di Seth, ed ho accettato di tenerlo per un po’ sotto la nostra ala.
 
Quando entriamo al Breaking Dawn iniziamo a dare un’occhiata in giro in cerca della possibile preda. E’ la prima volta che ci mettiamo piede, ma la sua fama si è sparsa velocemente per tutta la città.
 
“Quella?” chiede Seth indicando una ragazza mora e minuta.
 
Poggio una mano sulla sua spalla. “Perfetta per te, amico, ma non per noi. A meno che tu non voglia vederci finire in galera per pedofilia”.
 
Continuo la perlustrazione. Quando vedo gli occhi di Jacob spalancarsi e un sorriso nascere sul suo viso, ruoto gli occhi al cielo con un sospiro. Qualcosa mi dice che ha trovato qualcuno di suo interesse.
 
“Chi è la vittima?” chiedo sarcastico.
 
Senza rispondere mi indica con il capo dritto di fronte a sé.
 
“La bionda?” chiedo interdetto. Strano. Di solito Jacob odia le ochette con il fisico da fotomodella.
 
Mi guarda incredulo. “Bleah, ma che dici?!” Mi afferra il volto, e mi fa girare nella giusta direzione. “Quella”.
 
Media statura, capelli castani appuntati alla bell’e meglio sul capo - è una matita quella che tiene insieme lo chignon?! - e un piccolo viso a forma di cuore. Fisico ben proporzionato, probabilmente disordinata e che cadrà come una pera cotta ai suoi piedi in meno di 30 secondi… Tipico di Jacob.
 
Scuoto la testa. “Eh va bene” accetto.
 
“Solito schema d’attacco?” chiede con gli occhi che brillano.
 
“E poi sarei io l’antico” esclamo alzando gli occhi al cielo. “Va bene, solito schema. Ma stavolta, lascia a me la parte del cattivo. E’ un po’ che non lo faccio” chiedo roteando la testa sul capo. Mi sistemo il colletto della camicia. Peccato non aver portato il mio giubbotto di pelle nera… Deve esserci qualche legge fisica che ti impedisce di avere la cosa giusta al momento giusto. E’ un fenomeno che dovrebbe essere studiato.
 
Avanzo sicuro verso il bancone del bar. La vedo correre da un cliente all’altro per portare le varie ordinazioni. Sembra una trottola impazzita. Ma le altre cameriere che fine hanno fatto?
 
Mi schiarisco la voce per richiamare la sua attenzione. Si avvicina senza degnarmi di uno sguardo, impegnata com’è a preparare due cocktails.
 
Bella scusa per il tuo orgoglio ferito, eh Cullen?
 
Zitta vocina!
 
Altro fenomeno che bisognerebbe studiare, stupide vocine inopportune che minano le tue sicurezze. E io, sono dispostissimo a dare la mia come cavia da laboratorio.
 
“Cosa desideri?”
 
Perfetto. Mi ha reso le cose anche più facili del previsto. Modalità Marpione: Attiva.
 
“Tu sei inclusa nel menù? Perché vorrei una porzione doppia delle tue curve” rispondo abbassando la mia voce di qualche tonalità.
 
Lancio un’occhiata di intesa a Jacob, che comincia ad avvicinarsi in maniera discreta per godersi lo spettacolo in prima fila con Seth alle calcagna.
 
Finalmente la serata sta prendendo la giusta piega. La ragazza non è granché… Niente di particolare, perlomeno. Ma, almeno, avremo assolto al nostro compito di insegnanti del rimorchio. E poi, una serata di divertimento non si nega a nessuno. E si vede lontano un miglio che Miss faccio 10 cose contemporaneamente ha bisogno di un po’ di sano relax. E cose c’è più rilassante di un bel letto morbido?
Certo, quello che ho in mente non comprende esattamente l’idea di riposo, ma…
 
Quando sento un rumore brusco di vetri che sbattono, mi volto. Il suo viso è in fiamme, il liquido fuoriuscito dai bicchieri che ha sbattuto si sta lentamente versando sul bancone di legno, e la sua espressione non lascia presagire nulla di buono.
 
Ma cosa…?
 
 
BELLA POV
 
 
No vi prego, ditemi che non l’ha detto davvero.
 
Sbatto i bicchieri sul bancone e dopo aver contato mentalmente fino a dieci - non capisco ancora che tipo di utilità si possa trarre dal fare della matematica quando si è fuori di sé per riacquistare la calma. Probabilmente, è un detto messo in giro da qualche scienziato frustrato che voleva far alimentare l’interesse del pubblico sull’utilità della  matematica anche nelle pratiche di vita quotidiana. PFUI! Io già la detesto quando è necessario usarla davvero - mi avvicino con le braccia incrociate sul petto e lo sguardo furente.
 
Giornata tremenda, turno pesante, locale strapieno… Anche il playboy di turno, no!
 
“Ehi… Ciao. Senti, io lo capisco che nella tua vita misera e squallida non sei riuscito a trovare qualcosa di più impegnativo da fare, se non venire a ciondolare come un idiota nel primo bar che hai trovato aperto nella tua strada verso il fallimento totale. Davvero, lo capisco. Ma purtroppo, non siamo tutti così fortunati come te. Quindi, a meno che non sia di troppo disturbo per le tue manine delicate, ti dispiacerebbe sfogliare quel cazzo di menù che ti ritrovi davanti, e scegliere qualcosa che non comprenda delle parti anatomiche? Specialmente se si tratta delle mie” esclamo arrabbiata prendendo il foglietto pieghevole cartonato che era appoggiato vicino al portatovaglioli, e buttandoglielo addosso con una certa brutalità.
 
 
EDWARD POV
 
 
Sbatto gli occhi un paio di volte totalmente incredulo, alternando lo sguardo fra lei e il menù che giace malandato e logoro sulle mie gambe.
 
“Oh, un’ ultima cosa. Sono davvero curiosa”. Abbassa lo sguardo un attimo portandosi l’indice sulla guancia. “E’ la prima volta che usi questo trucchetto da rimorchiatore addestrato, oppure sei un veterano? No, perché non ne vedevo uno simile dai tempi in cui l’uomo ha scoperto il fuoco! Davvero qualcuna era così disperata da fingere di ridere, o addirittura da sentirsi lusingata dal tuo sciocco e preistorico commento sessista, superficiale e arrogante, pur di non passare la serata da sola?” Spalanca gli occhi fintamente sorpresa. “Wow, non c’è proprio mai fine, al fondo che l’uomo può toccare”.
 
Ah no, adesso si esagera! Cocciuta ragazzina inviperita…
 
Quando una risata divertita esplode alle nostre spalle, distoglie lo sguardo.
 
“Oh, ma certo. Tipico” Scuote la testa e punta il dito indice dietro di me. “Ti sei portato anche il tifo! Scommetto che il ragazzino dall’espressione adorante è il capo del tuo fan club”. Sposta lo sguardo scuotendo il capo. “Torna a casa scricciolo, e lascia perdere gli idioti come questi due. Quando le luci dei riflettori si spengono, rimangono solo dei falliti senza prospettive”.
 
 
BELLA POV
 
 
Okay. Probabilmente, ho esagerato un tantino.
 
Un tantino? PROBABILMENTE??  
Bella hai appena ridicolizzato un cliente davanti a tutto il locale! E hai perfino insultato i suoi amici, lasciandolo lì come un idiota!
 
Tre piccioni con una fava – tento di giustificarmi.
 
No, tre belle denunce immediate per calunnia infondata in luogo pubblico!
Saluta pure gli affetti, carina… La prigione ti aspetta.
 
Zittisco infastidita la vocina che continua a rimproverarmi, e servo altri due clienti.
 
Non è così grave. E poi, le righe orizzontali e i pigiama mi sono sempre piaciuti. E se proprio vogliamo dirla tutta, il bianco e il nero sono due colori che non passano mai di moda!
 
 
EDWARD POV
 
 
“S-t-r-e-p-i-t-o-s-a! Semplicemente strepitosa!” esclama Jacob entusiasta mentre ci avviamo alla macchina “Guardala bene Seth, quella sarà la donna che sposerò!”
 
 
 
Gli lancio un’occhiataccia scettica. “Non ti sembra di galoppare un po’ troppo con la fantasia?”
 
Alza un sopracciglio divertito. “Geloso, Cullen?”
 
Ge-ge.. geloso? IO? Di una sciocca ragazzina impertinente, disordinata, arrogante, acida peggio di uno yoghurt, con una stupida matita fra i capelli e con gli occhi che brillano ogni volta che si arrabbia, formando due pozze scure di cioccolato fuso?
 
Si, eccome.
 
No, per niente!
 
Preoccupato, Black” lo correggo mettendo in moto la mia Mercedes Ocean Drive, nera come la notte. “Se dovessi sposare quella strega, non solo me la ritroverei come cognata, ma dovrei pure diventare zio dei vostri piccoli nanetti isterici come lei!”
 
“Parli così solo perché ti ha detto che non ci stava” puntualizza Seth con voce fintamente innocente.
 
Ma bravo, ragazzino! Adesso fai parte anche tu del club Facciamo capire al mondo quanto Edward Cullen è idiota , come la stupidissima voce nel mio cervello?
 
“Ah ah ah ah, bravissimo fratello” ridacchia divertito Jacob, chiedendogli il cinque che non tarda ad arrivare. “Stai imparando in fretta! Anche se forse sarebbe stato  meglio di no. Non è mai bello veder schiantare uno dei Jet più potenti, dritto, dritto con il muso fra la polvere. Prossimamente nelle sale… Edward Cullen: il declino di un mito” aggiunge imitando il tono dei narratori nei trailer.
 
Mi giro sarcastico verso di lui. “Se non la smettete di ridere entro tre secondi, vedrete prima il mio film preferito… Jacob & Seth: storia di un lungo, lunghissimo, ritorno a casa A PIEDI”.
 
Spalancano gli occhi indecisi sul da farsi. Maratona olimpionica, o comodo viaggio in macchina? Scelta difficile, infatti…
 
“Smettila di prendere in giro Edward, Seth!” esclama in tono di rimprovero Jacob dandogli uno scappellotto proprio sulla nuca.
 
Trattengo un sorriso e premo l’acceleratore, sperando di sfogare con un po’ di adrenalina, la frustrazione che sento montare dentro.
 
Il grande Edward Cullen… Zittito da una cameriera impertinente. Assurdo!



Allora? Allora? Allora???

Fa schifo? Devo emigrare? Molto molto lontano?

O_______________________O *paura paura paura*


Okay, vado a nascondermi fino al prossimo sabato T________________________________T

Ps: Grazie a chiunque vorrà seguirmi in questa nuova avventura *_____* <3

Sam

 
   
 
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