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Autore: Conny Guitar    29/06/2013    1 recensioni
Come al solito stavano litigando. Erano peggio dei bambini. Non sopportavo quei litigi da marmocchi capricciosi che scoppiavano puntualmente ogni settimana.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Fatevi tutti i sacrosanti cazzi vostri, allora!!-
-Minchia, avete rotto le palle, brutti coglioni, me ne vado!!-
-Bravo, vattene, fai un favore a tutti-
-Per me potete pure andare a farvi tante seghe da diventare ciechi, non me ne frega più una pippa di voialtri!!!-
Come al solito, stavano litigando.
Che coglioni. Erano peggio dei bambini. Non sopportavo quei litigi da marmocchi capricciosi che scoppiavano puntualmente ogni settimana. Erano solo degli idioti. Ed io? Io dovevo starmene lì in un angolo, attenta a non farmi notare. Di solito non accadeva, tanto erano infuriati. Ognuno andava avanti con i paraocchi. Pensandoci, avrebbero dovuto toglierseli. Magari sarebbero riusciti a litigare solo più una volta al mese e non così furiosamente.
-Piantiamola qua, mi sono rotto il cazzo e... oh, Claire, ci stavamo dimenticando di te! Ci piacerebbe sentire la tua opinione al riguardo!- disse Brian con la voce impastata dall'alcool o da qualche sostanza, tranquillo, come se avessero appena discusso amabilmente sul nuovo libro di Stephen King. Non riuscii a trattenermi e gli buttai in faccia la verità: -Volete la mia opinone? Siete solo degli idioti. Ma perché cazzo non vi calmate, eh? Perché non cercate di venirvi incontro? Sembra sempre che dobbiate lasciarvi, e poi dopo due giorni vi ritrovate, fate pace, passa una settimana e litigate di nuovo. E il ciclo ricomincia. E a me tocca stare a guardare mentre urlate e lanciate oggetti. Andatevente affanculo!- urlai tutto d'un fiato, con una voglia matta di saltargli al collo. Diciamo di saltare al collo di tutti.
-Porca puttana Claire! Datti una sgasata- mi rispose allontanandosi da me. Figurarsi se ci stavo. Mi incazzai ancora di più e gli andai contro, sbraitando. Al quel punto, tutti videro in me una concreta minaccia. Scoppiò la baraonda. Iniziammo a urlare come matti, stronza di qua, ti ammazzo coglione di là. Ora li avevo tutti contro. Mi conveniva calmarmi. Emisi un suono roco, un versaccio che dovette venire interpretato male. David scattò e mi lanciò con tutta la forza che aveva il posacenere appoggiato sul tavolino. Me lo presi dritto in testa e caddi a terra. Calò il silenzio. Poi tutti si girarono verso David. Io non capivo più niente, sentivo un dolore lancinante nel punto in cui mi aveva colpita, ed assistetti a cosa successe dopo.
Brian fissò David con un misto di odio e incredulità e gli disse piano: -L'hai ammazzata... brutto schifoso!- e gli si lanciò addosso, colpendolo con un pugno su un occhio. Simon e Jack si lanciarono sui due, tentando di fermarli. Io mi sentivo sempre più debole, la ferita era calda e sanguinava molto. I ragazzi intanto se le stavano dando di santa ragione, volavano cazzotti e calci. Ormai non si capiva più chi era incazzato con chi, ormai tutti picchiavano gli altri con una specie di gioia satanica in viso. Erano impazziti. Ebbi un terribile presentimento, che fu confermato di lì a poco. David stava malmenando Jack e Simon, che tentavano, forse ancora in preda di un barlume di normalità, di fermarlo. Brian si portò alle sue spalle e prese la bottiglia di whiskey appoggiata sul tavolino. Lo vidi chiaramente quando gliela calò sulla testa, frantumandola. Gli rimase in mano solo il collo della bottiglia. Rimase qualche secondo a fissarlo a bocca aperta, come un bambino con un giocattolo che non ha mai visto; mentre David si era bloccato e si palpava la testa, senza ben rendersi conto della situazione. Brian lo sgozzò letteralmente. David cadde a terra e i nostri occhi si incrociarono. Poi li chiuse e non si mosse più. Jack e Simon lo fissarono a bocca aperta, senza dire niente. Solo guardavano questo ragazzo con una cascata di ricci biondi, lunghi fino alle scapole e spettinati che reggeva in mano il collo della Jack Daniel's sporco di sangue e guardava stranito il cadavere di David ai suoi piedi.
-Dio Cristo...- mormorò Simon. Jack bofonchiò qualcosa che non riuscii ad intendere. Brian piantò un urlo assordante e lo scaraventò a terra, insultandolo e colpendolo con la sua arma. Anche Jack chiuse gli occhi e non si mosse più. Brian sollevò il suo sguardo su Simon, che, ancora più agghiacciato, tremava come preda di una forte febbre. Riuscii a vedere lo sguardo di Brian. Aveva le pupille dilatate e gli occhi sbarrati. Il diavolo ballava dietro a quegli occhi, quella lucina maledetta che faceva sembrare di fuoco i suoi occhioni azzurri. Fece un ghigno satanico e si scagliò con l'arma alzata contro Simon. Neanche si mosse, sapeva come sarebe andata a finire e aveva concluso che non aveva senso scappare. La porta era chiusa a chiave, come sempre quando suonavano. Lo vidi chiudere gli occhi, ma poi riaprirli subito dopo, quasi avrebbe provato più dolore se non avesse guardato. Mormorò qualcosa, che fece infuriare ancora di più Brian
, prima che il collo della bottiglia affondasse nel suo, dritto alle arterie. Lo vidi accasciarsi al suolo, sempre con quell'espressione che poneva mille domande a quello che era stato il suo confidente, insegnante di chitarra, cantante del gruppo, braccio destro e spalla su cui sostenersi, mentore e soprattutto migliore amico. "Perché l'hai fatto?": tutte le domande che produceva il suo cervello, quel cervello nato per fare musica, si possono sintetizzare in questa. O forse no.
Brian guardò i corpi di quelli che erano stati il chitarrista, bassista e batterista dei Riot Gun. Simon, Jack e David. Già il loro nome parlava da sè. Riot Gun, come le armi a salve delle rivolte. Come dire che erano talmente vigliacchi che si davano il nome di un'arma che non uccide. Brian lo aveva ripetuto un'infinità di volte, a me e a tutti quelli che incontrava quando era ubriaco. Come dire quasi sempre. Ah, bello, sicuro. Ce l'aveva sempre con David. Ammetto anch'io che era un coglione. Brian e gli altri due avevano iniziato comporre qualcosa, che si era rivelato carta straccia, dato che David non voleva iniziare a scrivere. Voleva solo continuare con quelle merdosissime cover dei Guns n' Roses. Praticamente erano l'unica cosa che era capace di fare. Avevano iniziato a litigare così, il resto è storia nota.
Brian passò fra i corpi, guardandoli con odio e mollando ogni tanto un calcio ad ognuno.  
Mi sentii improvvisamente stanca, mi veniva da chiudere gli occhi e neanche tutta la mia volontà poteva impedirlo. Prima di scivolare definitivamente nell'ignoto, sentii Brian sussurrare: -Claire non era solo un fottutissimo cane, stronzi!-. Udii il rumore di qualcosa che sfrega contro la pelle, poi il silenzio e il buio.

The corner: come mi vengano queste storie tragiche, non lo so. Commentatemi, please, anche se  volete criticami.

   
 
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