29/06/2013
2 recensioniPrologo.
Una volta non cercavo molto nella gente, cercavo solamente l’amore dei miei genitori anche se spesso ero molto stanca di camminare e non riuscivo a essere felice.
Per i miei genitori non sono mai stata perfetta, ero sempre un problema dopo l’altro e naturalmente mio fratello Louis era il figlio che avevano sempre desiderato, mio fratello però mi ha sempre voluto bene e ha sempre cercato di spronarmi a fare del mio meglio.
Io ho il fratello migliore del mondo.
- Non voglio piu’ parlare con te mamma.. – dico correndo al piano di sopra, sento lei che mi corre dietro – Non ti permettere di parlarmi così signorina hai capito? – continua a corrermi dietro come se fossi una completa idiota, ma ero molto piu’ intelligente di lei. – Mamma non me ne frega un cazzo! – mi chiudo in camera e mi appoggio alla porta.
Mi copro le orecchie, sentivo che batteva alla porta come una matta, io ero li rannicchiata come una bambina che sente i suoi genitori litigare, sento che lentamente scende le scale e io corro in bagno.
Avevo bisogno di rimanere da sola.
Mi guardo allo specchio e non mi piaccio, mi apro la giacca e la faccio cadere per terra, faccio cadere i pantaloni e mi tolgo la maglietta.
Made a wrong turnonce or twice dug my way out blood and fire bad decisions
That’s alright welcome to my silly life mistreated, misplaced, missundaztood
Miss “no way it’s all good” it didn’t slow me down
Mistaken
Always second guessing underestimated
Look, I’m still around
Mi guardo in intimo avevo il corpo magro, troppo magro e avevo una voglia di morire in quel momento.
Avevo sempre cercato di fare tutto quello che mi avevano chiesto i miei genitori, sempre andare bene a scuola ma prendevo sempre brutti voti, lasciai la scuola e andai a lavorare, ma per mio padre non era un lavoro fare la barista e mi ha licenziato.
A scuola non ero mai abbastanza, ero carina ma le oche della mia scuola ogni giorno cercavano di mettermi in ridicolo, prendermi in giro e farmi scherzi cretini.
Non ho tanti amici, per la maggior parte del tempo sono da sola.
Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel like your nothing
You’re fuckin’ perfect to me
Ogni giorno non mi sentivo mai perfetta per nessuno e non lo sono mai stata per nessuno, un dolore dentro di me ogni giorno perchè ero quella carina, ma mia madre non mi ha mai guardato in faccia e non mi ha mai detto che sono fottutamente perfetta.
Mi tolo il reggiseno, mentre l’acqua della vasca scende e la riempie, era calda quasi bollente.
L’unico che credeva in me era mio fratello, ma mi sentivo comunque da sola, non avevo mai nessuno che mi dicesse che io avevo fatto qualcosa di giusto nella mia vita.
Mai nessuno.
You’re so meanwhen you talk about yourself
You are wrong change the voices in your head
Make them like you instead
So complicated
Look how big you’ll make it filled with so much hatred
Such a tired game it’s enough i’ve done all i can think of
Chased down all my demons see you same
Prima che entrassi nella vasca ricevo un messaggio sul cellulare, era di Lou
“Hai litigato con la mamma? Mi ha chiamato… non essere arrabbiata con lei lo sai che è stressata in questo periodo. Tra poco torno a casa così parliamo.. Un bacio il tuo fratellone.”– cancello il messaggio e appoggio il cellulare sul lavandino e lo metto in vibrazione, mi tolgo le mutande e vado in acqua.
Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel like your nothing
Perchè nessuno mi ha mai detto che sono bellissima? Perchè nessuno mi ha detto per una volta che anche io ho fatto una cosa giusta nella mia vita.
Invece.. Solo critiche e lacrime.
Ho diciotto anni e vorrei andarmene di casa, ho soldi abbastanza per comprarmi un piccolo appartamento e mantenermi, so cosa vuol dire lavorare per non deludere nessuno.
Ma mia madre l’unica cosa che sa dirmi è che sono una puttana.
E non so perché ogni giorno mi deve offendere, perché devo essere sempre io quella sbagliata della famiglia. Che cos’ho fatto?
Se non mi volevano potevano non farmi e basta.
You’re fuckin’ perfect to me
The world stares while i swallow the fear the only thing i should be drinking is an ice cold beer
So cool in lying and I tried tried but we try too hard, it’s a waste of my time
Done looking for the critics, cuz they’re everywhere they don’t like my genes, they don’t get my hair
Stringe ourselves and we do it all the time
Why do we do that?
Improvvisamente sent oil cellulare che vibra, sicuramente qualcuno mi sta chiamando, ma come al solito io non avevo voglia di parlare con nessuno, non ne avevo voglia.
Alzo un po’ la testa e vedo che è mio fratello che mi sta chiamando, per cui non mi preoccupo per questo.
Abbassando la testa vedo una lametta, non molto grande ma sembrava una di quelle lamette da rasoio, una del rasoio di mio fratello che si veniva a fare la barba nel mio bagno quando aveva voglia di stare con me.
La prendo in mano.
La guardo attentamente, così affilata che poteva tagliare solamente toccandola, infatti mi buco il dico per sbaglio, una goccia di sangue scende per il mio dico e cade nell’acqua.
Mi guardo il braccio e mi faccio un taglio, non molto grande potrei scrivermi “Perfect” sul braccio.
Non sono mai stata perfetta, non gli piaceva mai niente di me a nessuno, i miei capelli, i miei vestiti e nemmeno la mia voce.
Mi faccio altri tagli.
Why do I do that?
Why do I do that?
Perché non potevo essere bella anche io come tutte le mie coetanee e avere l’amore dei miei genitori.
Appoggio il braccio fuori dall’acqua e la lametta mi cade per terra, mi blocco improvvisamente era tutto così nero e brutto, sembrava che avessi sbagliato solamente io.
Pretty pretty please don’t you ever ever feel
Like you’re less then, fuckin’ perfect
Pretty pretty please if you ever ever feel
Like you’re nothing you’re fuckin’ perfect, to me
You’re perfect
Potevo morire intanto non sarebbe importato a nessuno, forse sarebbe dispiaciuto solamente a una persona se io fossi morta, ma del resto io sono quella sbagliata giusto?
Sono io quella che non si è mai sentita abbastanza.
You’re perfect
Pretty, pretty please don’t you ever ever feel like you’re less then,
fucking perfect
Pretty, pretty please if you ever ever feel like you’re nothing
you’re fucking perfect to me
Per una volta nella vita volevo sentirmi perfetta per qualcuno, ma forse in quei minuti di silenzio, in cui la vista mi si stava appannando, capivo che non lo sarei mai stata per nessuno.
Lentamente gl’occhi mi si chiudevano per la fatica.
Improvvisamente il buio.
Parte Louis
Maledizione! Amber non mi risponde al telefono, parcheggio la macchina nel vialetto e corro giu’ dalla macchina.
Non voglio che abbia fatto una pazzia, mi sentirei troppo in colpa per non averla salvata in tempo.
Corro in casa e vedo mia madre in cucina che sta pelando le patate
- Mamma dov’è Amber? – mia madre mi guarda quasi male al suono di quelle parole, come se avessi appena bestemmiato – Non mi importa dov’è tua sorella -
- Mamma smettila di fare la scema, dov’è Amber? Tu non ti dovevi permettere di dirgli che è una troia! – mia madre butta con forza il coltello nel lavandino quasi arrabbiata e sembrava anche molto frustrata – E’ in camera sua.. – mi dice. Io salgo le scale e percorro il corridoio, vedo la porta che è chiusa.
Spingo la maniglia verso il basso e vedo che non si apre, riprovo e niente – Amber – urlo senza alcuna risposta, perché non mi risponde? – Amber apri questa cazzo di porta non sto scherzando – perché non la apre, non ha mai fatto così. La apro sfondandola quasi, vedo la porta del bagno aperta e il fumo che esce dalla stanza.
Mi avvicino e entrando vedo lo spettacolo piu’ brutto del mondo, il sangue nella vasca, mi tolgo il giubbotto e vado verso di lei la tiro fuori dall’acqua, la copro con l’asciugamano e sento se è viva.
Il cuore batte ancora.
- Mamma, vieni qui – urlo e sento che mia madre corre al piano di sopra, mia madre entra in stanza e rimane scioccata dalla scena – Amber.. – sussurra in un secondo – Mamma è ancora viva chiama l’ambulanza subito e fa presto, digli che è urgente – lei ancora scioccata scende al piano di sotto mentre io tengo tra le mani Amber.
Gli accarezzo il viso mentre lei non era cosciente, la accarezzo dolcemente – Perché hai fatto una cosa del genere? – gli dico mentre alcune lacrime mi scendono sul viso – Cretina non potevi rispondere alle chiamate, ti avrei salvato – la stringo forte al mio petto la tengo al caldo.
Vedo il suo braccio con scritto “Perfect” perché si è scritta quella cosa?
- Perché ti sei scritta perfect sul braccio? Non ti sentivi perfetta? Per me lo eri scema. Per me lo sei. – sento qualcuno che corre su per le scale, vedo mia madre che ci guarda li mentre la tengo vicina a me
- L’ambulanza sta arrivando.. cinque minuti e sono qui..- dice lei mentre si avvicina a me e a lei – Mamma va via.. – lei si mette a piangere io la guardo e sinceramente sembrava che fosse solo colpa sua.
- Se solo non glielo avessi detto – sussurra mia madre, io la guardo - Se tu gli avessi detto almeno una volta che era perfetta.. non sarebbe finita così – mia madre si alza e va via, improvvisamente sento il suono delle sirene dell’ambulanza e metto l’accappatoio a mia sorella e la porto al piano di sotto.
Un medico la prende in braccio e la porta fuori, mettendola sull’ambulanza io salgo con lei e vedo mia madre che mi guarda mentre chiudono le porte.
L’ambulanza corre via, mentre io intreccio la mia mano a quella di mia sorella e inizio a pregare.
- Ha perso molto sangue.. ma ce la farà tranquillo ragazzo.. – io annuisco all’uomo che era li con me in quel momento.
La portano in una camera, io rimango in una sala d’attesa fin che il dottore non mi dice che posso andare li con lei.
Aspetto.
Secondi.
Minuti.
Ore.
Mi metto le mani nei capelli, ero in pensiero e pensavo che fosse successo qualcosa a mia sorella e io non voglio lei è la mia forza.
Lei è la mia guerriera.
- Louis, sei tu il fratello di Amber? – io mi alzo alla vista del dottore e al suono della domanda rispondo con certezza – Si, sono io. – il dottore scorre lo sguardo sulla cartella medica e poi mi guarda ancora – Bene, sua sorella ha perso molto sangue, ma ce l’ha fatto. Venga con me- il dottore mi porta per un corridoio.
- Le abbiamo fasciato il braccio, ora sta bene. Solo che sta dormendo ci metterà un po’ a riprendersi…- mi dice guardandomi.
- Posso andare da lei – il dottore annuisce mentre se ne va via, io entro nella stanza e mi prendo una sedia.
Mi siedo vicino a mia sorella e gli prendo la mano.
La bacio dolcemente.
- Amber svegliati presto per favore – mi alzo leggermente e mi avvicino alla sua fronte per starle vicino.
- Ricordati una cosa.. Tu sei perfetta per me -