“Allora, 003… fa
attenzione! Noi siamo i nemici e tu devi cercare di evitare i nostri attacchi,
capito?”
“Va bene Jet, tutto chiaro!”
Eravamo fuori dalla nostra base, sul
grande spazio vuoto che fronteggiava la casa; i miei amici erano disposti in
cerchio intorno a me, tutti tranne Joe, che stava in disparte, con Ivan in
braccio e il Dottor Gilmoure al suo fianco.
Raccolsi tutta la mia
concentrazione. Erano passati circa sei mesi dal mio intervento e dalla
successiva acquisizione dei miei nuovi poteri; durante il tempo trascorso avevo
imparato abbastanza bene a controllare le mie capacità, anche se non avevo avuto
ancora modo di metterle alla prova, poiché non c’era stata alcuna missione da
sostenere. Così, continuavo ad allenarmi per cercare di sfruttare le mie nuove
abilità, in attesa del momento in cui avrei potuto dimostrarle
pienamente.
“Via!” 002 spiccò il volo, mentre tutti gli altri cominciarono a
muoversi intorno a me.
Chiusi gli occhi… il primo ad attaccare fu 005, che mi
lanciò contro un masso, avvolto in una sfera di fuoco creata appositamente da
006. Ordinai mentalmente alle fiamme di spegnersi ed esse mi obbedirono, quindi
scagliai l’enorme sasso contro 004 che stava per colpire; ovviamente lo fermai
prima che potesse fare del male ad Albert, ma questo bastò a farlo desistere dai
suoi propositi belligeranti…
Fu la volta di 008; estrasse la sua pistola, ma
rimase immobile, poiché Ivan chiamò a raccolta le acque del mare che circondava
la base, creando un’onda gigantesca… nel momento in cui quella massa informe
stava arrivando contro di me, alzai la mano destra e riuscii a bloccarla a
mezz’aria. Le onde continuarono a vorticare per un istante, poi abbassai la mano
ed esse si infransero di nuovo sulla spiaggia.
Mi voltai verso 007… “Ehm…
passo!” detto questo, si trasformò in un coloratissimo uccellino e volò
via.
“Ma tu guarda con chi devo lavorare!” esclamò 002, portandosi una mano
alla fronte “Ok piccola, vediamo se riesci a fermare anche me!”
Si mosse
velocemente verso di me, ma io avevo previsto tutto “Non lo farei se fossi in te
Jet!”
“Paura?”
“Come non detto…” scrollai le spalle, alzai di nuovo la
mano e fermai 002, tenendolo sospeso per un momento nel cielo.
“Ehi fammi
scendere!... Non vale, questo viola le regole!”
“Quali regole, Jet? Non mi
sembra di averti mai sentito parlare di regole…”
“E su… sii buona, mettimi
giù…”
“D’accordo, come preferisci…” lo scaraventai letteralmente al suolo,
per poi fermarlo un secondo prima che toccasse terra.
002 emise una specie di
grugnito offeso “Grazie tante… Ehi Joe, tua moglie sta diventando sempre più
cattiva con me”.
“Non sarai tu invece che ti stai rammollendo?” rispose
lui.
“Accidenti… siete proprio due arpie…”
Tutti scoppiarono a ridere,
finché Joe non riprese la parola “E va bene tesoro… adesso vediamo come te la
cavi contro di me…”
Non aspettavo altro, finalmente potevo dimostrare a mio
marito che cosa ero capace di fare. Joe porse Ivan al Dottor Gilmoure e si
avvicinò dicendo: “Mi sposterò alla velocità del mio acceleratore; tu devi
cercare di fermarmi, sei pronta?”
Annuii.
“Accelerazione!”
Scomparve
dalla mia vista… cercai di concentrarmi ancora di più… si muoveva davvero in
fretta… ecco… un lampo…
“Ti vedo!” gridai… aprii entrambe le mani… si bloccò
davanti a me… Sorrideva: “Sei stata bravissima”
L’allenamento era terminato,
ero stanca ma felice di quello che finalmente sapevo fare; gettai le braccia
attorno al collo di Joe e lo baciai. Lui ricambiò il mio bacio tenendomi stretta
a sé… ormai non provavamo più timore nel mostrare i nostri sentimenti agli
altri.
“Sempre a lui tutte le fortune… e mica è giusto pero!”
Mi staccai
un momento da mio marito e guardai oltre…
“007… non essere geloso, lo sai che
tu sei il mio attore preferito!”
“Ehi… smettila di leggermi nel
pensiero!...no dico, non esiste più la privacy?... devo ricordarmi di starti più
lontano…” disse Bretagna arrossendo… Gli altri risero…
Il Dottor Gilmoure
interruppe la scenetta familiare: “Bene, ragazzi, siete stati davvero molto
bravi, soprattutto tu 003, complimenti davvero… ma adesso torniamo alla realtà…
devo illustrarvi una nuova missione… seguitemi”.
Ci avviammo velocemente per
tornare alla base; durante il breve percorso, la mia mente vorticava di mille
pensieri: finalmente la mia prima vera
missione!
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Seduta al tavolo della
sala comandi, continuavo a chiedermi mentalmente quali sarebbero stati i miei
compiti nella prossima battaglia. Il Dottor Gilmoure iniziò a parlare “Ragazzi
miei, la missione che vi illustrerò tra poco richiederà tutta la vostra
attenzione. Vi prego di non interrompermi durante la spiegazione… dopo potrete
farmi qualsiasi domanda”.
Il Professore spense le luci e proiettò a video
l’immagine di un’enorme fabbrica “Questa è la Tenax… è una grossa industria
farmaceutica francese che opera in tutto il mondo. Sembra però che non si occupi
solo di medicinali…”
Sullo schermo apparve la diapositiva di un uomo calvo,
con occhiali scuri e lunghi baffi “Questo è uno dei due soci proprietari della
Tenax, Maurice Girodin…non sappiamo l’identità dell’altro, tuttavia ho scoperto
che il nostro individuo misterioso è la vera e propria mente creatrice del
Voltrex” nuova diapositiva “il Voltrex, come vedete, sembra un comune palliativo
influenzale, in realtà è una droga potentissima, che non lascia residui
nell’organismo umano, ma porta ad assuefazione ed alla morte in pochissimo
tempo. Il nostro compito è distruggere la Tenax ed eventuali altre fabbriche
produttrici del Voltrex. Ci sono domande?”
“Sì” intervenne Joe “perché questa
droga è in commercio se tutti sanno chi la produce? Non potrebbero semplicemente
chiudere l’industria ed arrestare i proprietari?”
“Pare che non sia così
semplice… i nostri due soci hanno contatti nelle alte sfere che permettono loro
di fare ciò che vogliono…”
“Potremmo far parlare questo Girodin e
costringerlo a rivelarci il nome del suo compare, visto che è a lui che dobbiamo
arrivare” disse Punma.
“E’ proprio quello che avevo in mente”…altra
diapositiva… “ecco qui… questo che vedete è il Club La Ville Lumière; è uno dei
locali più in voga a Parigi in questo momento e indovinate a chi
appartiene?”
“Mmmmh… a Girodin per caso?” disse Bretagna.
“Esatto! Il
nostro amico ne possiede una vera e propria catena, dislocata in tutte le più
grandi città di Francia. Il Club di Parigi è quello più famoso perché ospita
tutte le sere personaggi importanti dell’alta società francese”
“Che cosa
dobbiamo fare, dottore?” chiese Albert.
“Partiremo domani mattina con il
primo aereo per Parigi e, una volta arrivati, 003 si recherà in questo locale e
cercherà di avvicinare Girodin… pare abbia un debole per le belle donne…
ovviamente non andrai sola Françoise, tuo marito e 002 verranno insieme a te,
senza farsi notare e, in caso di necessità, interverranno.
“Va bene”
risposi.
“Bene ragazzi miei, andate a riposare ora, ci aspetta una lunga
giornata…”
Il Dottor Gilmoure si ritirò nella sua stanza; noi tutti lo
imitammo… dovevamo preparare i bagagli per il viaggio… ero così
emozionata…domani… domani dopo così tanto tempo avrei rivisto la mia bellissima
Parigi…
“Va bene Jet, tutto chiaro!”
Eravamo fuori dalla nostra base, sul grande spazio vuoto che fronteggiava la casa; i miei amici erano disposti in cerchio intorno a me, tutti tranne Joe, che stava in disparte, con Ivan in braccio e il Dottor Gilmoure al suo fianco.
Raccolsi tutta la mia concentrazione. Erano passati circa sei mesi dal mio intervento e dalla successiva acquisizione dei miei nuovi poteri; durante il tempo trascorso avevo imparato abbastanza bene a controllare le mie capacità, anche se non avevo avuto ancora modo di metterle alla prova, poiché non c’era stata alcuna missione da sostenere. Così, continuavo ad allenarmi per cercare di sfruttare le mie nuove abilità, in attesa del momento in cui avrei potuto dimostrarle pienamente.
“Via!” 002 spiccò il volo, mentre tutti gli altri cominciarono a muoversi intorno a me.
Chiusi gli occhi… il primo ad attaccare fu 005, che mi lanciò contro un masso, avvolto in una sfera di fuoco creata appositamente da 006. Ordinai mentalmente alle fiamme di spegnersi ed esse mi obbedirono, quindi scagliai l’enorme sasso contro 004 che stava per colpire; ovviamente lo fermai prima che potesse fare del male ad Albert, ma questo bastò a farlo desistere dai suoi propositi belligeranti…
Fu la volta di 008; estrasse la sua pistola, ma rimase immobile, poiché Ivan chiamò a raccolta le acque del mare che circondava la base, creando un’onda gigantesca… nel momento in cui quella massa informe stava arrivando contro di me, alzai la mano destra e riuscii a bloccarla a mezz’aria. Le onde continuarono a vorticare per un istante, poi abbassai la mano ed esse si infransero di nuovo sulla spiaggia.
Mi voltai verso 007… “Ehm… passo!” detto questo, si trasformò in un coloratissimo uccellino e volò via.
“Ma tu guarda con chi devo lavorare!” esclamò 002, portandosi una mano alla fronte “Ok piccola, vediamo se riesci a fermare anche me!”
Si mosse velocemente verso di me, ma io avevo previsto tutto “Non lo farei se fossi in te Jet!”
“Paura?”
“Come non detto…” scrollai le spalle, alzai di nuovo la mano e fermai 002, tenendolo sospeso per un momento nel cielo.
“Ehi fammi scendere!... Non vale, questo viola le regole!”
“Quali regole, Jet? Non mi sembra di averti mai sentito parlare di regole…”
“E su… sii buona, mettimi giù…”
“D’accordo, come preferisci…” lo scaraventai letteralmente al suolo, per poi fermarlo un secondo prima che toccasse terra.
002 emise una specie di grugnito offeso “Grazie tante… Ehi Joe, tua moglie sta diventando sempre più cattiva con me”.
“Non sarai tu invece che ti stai rammollendo?” rispose lui.
“Accidenti… siete proprio due arpie…”
Tutti scoppiarono a ridere, finché Joe non riprese la parola “E va bene tesoro… adesso vediamo come te la cavi contro di me…”
Non aspettavo altro, finalmente potevo dimostrare a mio marito che cosa ero capace di fare. Joe porse Ivan al Dottor Gilmoure e si avvicinò dicendo: “Mi sposterò alla velocità del mio acceleratore; tu devi cercare di fermarmi, sei pronta?”
Annuii.
“Accelerazione!”
Scomparve dalla mia vista… cercai di concentrarmi ancora di più… si muoveva davvero in fretta… ecco… un lampo…
“Ti vedo!” gridai… aprii entrambe le mani… si bloccò davanti a me… Sorrideva: “Sei stata bravissima”
L’allenamento era terminato, ero stanca ma felice di quello che finalmente sapevo fare; gettai le braccia attorno al collo di Joe e lo baciai. Lui ricambiò il mio bacio tenendomi stretta a sé… ormai non provavamo più timore nel mostrare i nostri sentimenti agli altri.
“Sempre a lui tutte le fortune… e mica è giusto pero!”
Mi staccai un momento da mio marito e guardai oltre…
“007… non essere geloso, lo sai che tu sei il mio attore preferito!”
“Ehi… smettila di leggermi nel pensiero!...no dico, non esiste più la privacy?... devo ricordarmi di starti più lontano…” disse Bretagna arrossendo… Gli altri risero…
Il Dottor Gilmoure interruppe la scenetta familiare: “Bene, ragazzi, siete stati davvero molto bravi, soprattutto tu 003, complimenti davvero… ma adesso torniamo alla realtà… devo illustrarvi una nuova missione… seguitemi”.
Ci avviammo velocemente per tornare alla base; durante il breve percorso, la mia mente vorticava di mille pensieri: finalmente la mia prima vera missione!
__________________________________________________________________
Il Professore spense le luci e proiettò a video l’immagine di un’enorme fabbrica “Questa è la Tenax… è una grossa industria farmaceutica francese che opera in tutto il mondo. Sembra però che non si occupi solo di medicinali…”
Sullo schermo apparve la diapositiva di un uomo calvo, con occhiali scuri e lunghi baffi “Questo è uno dei due soci proprietari della Tenax, Maurice Girodin…non sappiamo l’identità dell’altro, tuttavia ho scoperto che il nostro individuo misterioso è la vera e propria mente creatrice del Voltrex” nuova diapositiva “il Voltrex, come vedete, sembra un comune palliativo influenzale, in realtà è una droga potentissima, che non lascia residui nell’organismo umano, ma porta ad assuefazione ed alla morte in pochissimo tempo. Il nostro compito è distruggere la Tenax ed eventuali altre fabbriche produttrici del Voltrex. Ci sono domande?”
“Sì” intervenne Joe “perché questa droga è in commercio se tutti sanno chi la produce? Non potrebbero semplicemente chiudere l’industria ed arrestare i proprietari?”
“Pare che non sia così semplice… i nostri due soci hanno contatti nelle alte sfere che permettono loro di fare ciò che vogliono…”
“Potremmo far parlare questo Girodin e costringerlo a rivelarci il nome del suo compare, visto che è a lui che dobbiamo arrivare” disse Punma.
“E’ proprio quello che avevo in mente”…altra diapositiva… “ecco qui… questo che vedete è il Club La Ville Lumière; è uno dei locali più in voga a Parigi in questo momento e indovinate a chi appartiene?”
“Mmmmh… a Girodin per caso?” disse Bretagna.
“Esatto! Il nostro amico ne possiede una vera e propria catena, dislocata in tutte le più grandi città di Francia. Il Club di Parigi è quello più famoso perché ospita tutte le sere personaggi importanti dell’alta società francese”
“Che cosa dobbiamo fare, dottore?” chiese Albert.
“Partiremo domani mattina con il primo aereo per Parigi e, una volta arrivati, 003 si recherà in questo locale e cercherà di avvicinare Girodin… pare abbia un debole per le belle donne… ovviamente non andrai sola Françoise, tuo marito e 002 verranno insieme a te, senza farsi notare e, in caso di necessità, interverranno.
“Va bene” risposi.
“Bene ragazzi miei, andate a riposare ora, ci aspetta una lunga giornata…”
Il Dottor Gilmoure si ritirò nella sua stanza; noi tutti lo imitammo… dovevamo preparare i bagagli per il viaggio… ero così emozionata…domani… domani dopo così tanto tempo avrei rivisto la mia bellissima Parigi…