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Autore: aleliberamentee    29/06/2013    2 recensioni
Eleanor ha realizzato il suo sogno. Eleanor ora ci è dentro.
Lei non si lascia trasportare dai sentimenti, lei è determinata, insegue le sue 'stelle' e non permette a nessuno di entrare nella sua vita e distruggere il suo traguardo.
Ma presto arriverà Nate, e quell'equilibrio potrebbe tramutarsi in qualcosa di nuovo, mai provato da entrambi.
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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'Buongiorno abitanti della Grande Mela, il sole è già alto e noi accompagneremo il duro risveglio con la vostra musica preferita' 
 
Questa volta fu la radio a tutto volume ad interrompere il mio sonno. Chris era solito svegliarmi così, quando non davo segni di vita. Sapeva che Madison sarebbe passata alle 7 e conosceva perfettamente il mio abituale ritardo. La radio, solitamente, era l'unica sveglia efficace. 
 
'Allora sei viva!' disse Chris, afferrando il lenzuolo che copriva la mia intera sagoma e gettandolo ai piedi del letto. 
 
La mia risposta fu un indecifrabile verso infastidito: la mattina era davvero dura provare a tollerare l'ironia del mio migliore amico. 
 
'Eleanor, sai che non avrei nessun tipo di problema a riempire un secchio d'acqua ghiacciata e rovesciartela addosso..e non sarebbe nemmeno la prima volta' continuò Chris, accovacciandosi al lato del letto e scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 
 
Già, ricordavo perfettamente la volta in cui mi sbronzai pesantemente e la mattina seguente Chris dovette ricoprirmi di cubetti di ghiaccio per farmi svegliare. Era stato atroce, disumano. 
 
Al ricordo, mi alzai di scatto dirigendomi, quasi strisciando, nel bagno del primo piano. 
 
'Brava piccola' sentì Chris urlare, mentre cercavo di mantenermi vicino alle pareti del lungo corridoio. 
 
Dovevo smetterla di leggere la notte e restare sveglia fino all'alba: non aveva un buon effetto su di me. 
Nonostante le terribili condizioni di partenza, riuscì a domare il mio aspetto e rendermi presentabile, quasi bella. 
 
Indossai delle calze nere, dei pantaloncini aderente dello stesso colore che venivano quasi completamente coperti da una larga maglietta grigia. Stivaletti borchiati, giubbino di pelle nero, cappello dello stesso colore, un po' di trucco, capelli lasciati naturalmente mossi che cadevano lunghi sulle spalle e sulla schiena, ed ero pronta per uscire di casa e salire a bordo dell'auto di Madison, già posizionata fuori dalla mia abitazione. 
 
Lasciai un leggero bacio sulla guancia di Chris e mi diressi fuori casa. 
 
'Buongiorno El' disse stranamente radiante e sorridente la mia manager. 
 
'Mh, giorno' dissi, ancora assonata e con gli occhi non completamente aperti. Diciamo quasi chiusi, sì. 
 
'Hai l'aria di una che si è svegliata quindici minuti fà' disse Madison, guardandomi disgustata. 
 
'Perchè è così' dissi, appoggiando il gomito al finestrino e mantenendomi la testa con la mano. 
 
Madison mi guardò con il solito sguardo rassegnato, 
scuotendo la testa in segno di disapprovazione; credo che ormai ci avesse rinunciato a mettermi in riga. 
 
'Allora, dopo l'intervista al Morning Show andremo direttamente dai discografici. Hanno detto che hanno un'importante proposta e vorrebbero discuterne con te' mi informò Madison, continuando a guidare. 
 
'Ti hanno detto di cosa si tratta?' chiesi curiosa, cominciando a dare i miei primi segni di vita mattutini. 
 
'No, vogliono parlarne direttamente con te oggi' 
 
Annuì debolmente prima che Madison accendesse la radio sintonizzandola sul suo programma radiofonico preferito. Solitamente passavano tutti i più grandi artisti che lei riteneva dei 'mostri sacri'. 
 
Ci vollero dieci minuti prima che potessimo scendere dall'auto ed essere accolti all'interno degli studi televisivi.
I produttori, i tecnici e tutti coloro che lavoravano per quello show erano terribilmente di corsa. Chi saliva, chi scendeva e chi discuteva. Ormai ero abituata a quell'ambiente, ma continuava a mettermi ansia e nervosismo. Ho sempre odiato le persone di fretta. Quelle che non hanno nemmeno il tempo di salutare o rivolgere un sorriso, anche ad uno sconosciuto. Ma, d'altronde, era il loro lavoro e probabilmente era così che andava svolto. 
 
Venni subito accolta da una di quelle ragazze tirate a lucido, vestite di nero e, ovviamente, sempre di fretta. Mi portò all'interno dello studio in cui si sarebbe tenuta l'intervista e, quindi, conobbi la presentatrice. 
 
---
 
'Quindi, Eleanor, stai lavorando al tuo nuovo album. Questo vuol dire che presto ci sarà anche un nuovo tour. E' così?' mi chiese curiosa Ellen, la presentatrice. 
 
L'intervista andava avanti da dieci minuti. Dieci intensi minuti in cui quella donna era riuscita a strappare informazioni su tutta la mia carriera lavorativa, facendo le solite e ormai conosciute domande: come hai iniziato, cosa provi, album, canzoni, video, tour. Tutte domande lecite e per niente sorprendenti. 
 
'Già, ci sarà un album e sicuramente, molto presto, partirà un tour mondiale che toccherà moltissime città. Sono davvero elettrizzata all'idea!' dissi lasciandomi sfuggire un enorme sorriso. Ero realmente felice. Un tour mondiale è un progetto importantissimo per la carriera di un artista. 
 
'Bene, Eleanor. Di te si sa molto sulla tua carriera musicale ma davvero poco sulla tua vita privata. Quindi..sei fidanzata? Innamorata?' chiese Ellen, avvicinandosi come una di quelle pettegole che cerca un argomento su cui poter sparlare con la sua razza. 
Accennai un sorriso e aggiustai una ciocca di capelli caduta davanti agli occhi. 
 
'No, Ellen. Non sono nè fidanzata, nè innamorata.' risposi, sorridendo e rivolgendo il mio pensiero, involontariamente,  a Nate. Non so perchè lo feci, ma sentendo quella domanda..bhe, la sua immagine fu la prima che mi apparve in testa. 
 
'Stai aspettando l'amore o..'
 
'No, in realtà non credo di volermi innamorare. Ho avuto parecchie delusioni ed ora sono felicemente sposata con la mia musica' 
 
---
 
L'intervista si concluse poco dopo e io mi diressi dietro le quinte accanto al rinfresco, riempiendo un bicchiere di champagne e sorseggiandolo lentamente, mentre aspettavo Madison che concludeva la conversazione con un amico di vecchia data che aveva appena incontrato. 
Odiavo aspettare. In realtà..odiavo tante cose. 
 
'Chi non muore si rivede'
 
Sentì qualcuno affiancarsi a me e parlarmi, e per poco non mi affogai con la mia stessa bevanda. Sapevo perfettamente chi era quel qualcuno. Non potevo non riconoscere la sua inconfondibile voce. Sapevo benissimo chi era ma, per me, fu un'ardua impresa alzare lo sguardo. 
 
'Nate, hei!' dissi, riuscendo finalmente a voltarmi verso il ragazzo accanto a me, rivolgendogli uno dei sorrisi più forzati che potessi permettermi. 
 
Lui si avvicinò per salutarmi, dandomi due baci sulle guancia. 
 
'Che ci fai qui?' chiese lui sorridendomi e squadrandomi dalla testa ai piedi, il che mi metteva in un leggero imbarazzo. 
 
'Intervista. Anche tu, immagino' risposi, aggiustandomi i capelli. 
 
Lo facevo sempre quando mi sentivo a disagio. 
 
Lui annuì, continuando a fissarmi. 
 
'Come stai?' dissi, con l'intenzione di interrompere la radiografia che mi stava effettuando, cercando di risultare il più normale possibile e sperando di uscire viva da quella situazione. Ho sempre detto di odiare questa domanda, perchè superficiale e priva di significato, ma in quel momento volevo davvero sapere come se la passava dopo ciò che era successo. Ero curiosa di sapere se si sentiva come me, oppure aveva già superato l'episodio. 
 
'Potrei stare decisamente meglio..' rispose Nate, guardandomi con un sorriso amareggiato, come se volesse farmi capire che ero io la causa del suo umore. 
 
'El, andiamo, è tardissimo.' urlò Madison, dall'altro lato della stanza. Che finezza. 
 
Eppure per una volta mi salvò da una delle situazioni più imbarazzanti che potesse crearsi. Anzi, che si stava già perfettamente creando. 
 
'Oh mio Dio, ha ragione, è tardissimo. Ho un appuntamento con i discografici, devo andare. Scusa' dissi, voltandomi verso Nate e appoggiando il bicchiere ormai vuoto sopra il tavolo accanto a me. 
 
Nate mi fermò per il polso delicatamente, proprio come fece quella sera. E si avvicinò per salutarmi nuovamente, fermandosi vicino al mio orecchio. 
 
'Non sparire di nuovo, El. Mi sei mancata' sussurrò il cantante con un malizioso sorriso stampato sulle labbra e, quelle parole, mi fecero rabbrividire. Mi liberai velocemente dalla sua presa e me ne andai senza dare nessuna risposta. Quando fui abbastanza lontana da lui, mi voltai e potetti notare una smorfia compiaciuta sul suo volto. 
 
Stavo sudando, cosa diavolo mi succedeva?
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
 
Buonasera bellezze. Vi avevo detto che presto Nate sarebbe tornato, ed infatti..eccolo qui. Più sicuro di sè ed intraprendente che mai. Eppure questa sua sicurezza, suppongo, sia solo una corazza per nascondere il timido ed introverso Nate. Chissà, chissà..
Bene, passiamo ad una cosa importante: MARTEDÌ PARTIRÒ PER LONDRA PER UNA VACANZA STUDIO, IN UN COLLEGE, PER BEN DUE SETTIMANE. SONO GASATISSIMA DFGHJKL.
QUESTO VUOL DIRE CHE PER QUESTE DUE SETTIMANE NON AGGIORNERÒ, MA LO FARO' APPENA TORNERÒ, OVVERO DOPO IL 16 LUGLIO. 
Bene, mh..auguratemi buon viaggio e..buona lettura. 
Bacio, -A.   
  
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