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Autore: Ili91    30/06/2013    1 recensioni
[Nemily, Post 1x22, Spoiler 2x01, What if di tutta la seconda serie]
Nolan ha venduto la sua casa e chiede ad Emily di ospitarlo per un po' di tempo. Una breve raccolta/long su Nolan e Emily insieme come coinquilini.
Tratto dal 1° capitolo:
Emily raggiunse il tavolo e si sedette di fronte alla sua tazza di tè caldo. «E queste brioche? Non dirmi che le hai preparate tu?» chiese, osservando con sospetto quelli che apparivano come innocenti dolci. A quanto ne sapeva lei, Nolan non cucinava.
[...]
Lui la guardò confuso, aveva captato il tono preoccupato. «Qualcosa non va?»
[...]
«Anche alle fragole?» Sentì la sensazione come se l'ultimo morso che aveva ingoiato le fosse rimasto incastrato in gola.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emily Thorne, Nolan Ross
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Roommates - 7° capitolo Personaggi: Nolan, Emily
Pairing: Nolan/Emily
Rating: Verde
Genere: Commedia, Sentimentale
Note e avvertimenti: Het, Spoiler 2x01, What if? su tutta la seconda serie, visto che Aiden non esiste nella fic (potete pure pensare sia morto, se volete) e molti fatti sono stati cambiati o mischiati a mio piacimento.  
Note dell'autore:
- Post 1x22;
- Capitolo: 8/10
- N. parole: 557

Roommates

7// The cohabitation and... the transfer

Emily gettò un'ultima occhiata alla stanza degli ospiti priva degli effetti personali di Nolan e richiuse la porta.
Ora che Nolan se n'era andato, aveva di nuovo la casa tutta per sé.
In effetti, questa notizia non la riempì di sollievo come aveva immaginato sarebbe successo. Al contrario, l'ingombrante e rumorosa presenza di Nolan le mancava, molto di più di quanto sarebbe mai stata disposta ad ammettere.
Forse era stato troppo precipitoso, da parte sua, chiedergli di trovarsi un altro posto solo perché aveva il sospetto non fosse sicuro per Nolan avere troppi contatti con lei.
Il suo piano di vendetta si stava complicando e i Grayson erano molto pericolosi, non voleva che Nolan si mettesse nei guai.
Non sarebbe stata nemmeno la prima volta.
A Nolan non aveva rivelato fosse questo il motivo per cui gli aveva chiesto d'andarsene, certa che, in caso contrario, non avrebbe mai accettato di buon grado di allontanarsi.
Emily aveva fatto finta di non volerlo più intorno e lui aveva creduto immediatamente alle sue parole, mentre un lampo di tristezza gli attraversava il volto, facendola sentire in colpa.
Forse era stato uno sbaglio, ma era anche fatto con buone intenzioni.
Richiuse la porta della stanza degli ospiti. Era inutile piangere sul latte versato, aveva pur sempre una vendetta a cui pensare e ora non doveva più preoccuparsi dell'incolumità di Nolan.
Risolto quella, avrebbe trovato il modo di farsi perdonare.
Sarebbe andato tutto bene.
***
Emily si allontanò dalla calca causata dall'ennesima festa organizzata in casa Grayson e salì le scale.
Aveva perso le prime prove, cadute in mare insieme all'aereo che le stava trasportando, ma ne avrebbe trovate delle altre. Gli uomini con Conrad Grayson avevano sempre scheletri nell'armadio.
Attraversò il corridoio deserto e si avvicinò alle stanze di Victoria e Conrad. Entrò in una di esse, ma subito si rese conto dell'errore: c'era già qualcuno all'interno.
Bastò un'occhiata per riconoscerlo come guardia della sicurezza ed Emily rammentò improvvisamente le parole di Daniel riguardo l'aumento della sorveglianza in casa sua.
«Che cosa fa qui?»
«Cercavo... il bagno. Sa dov'è?»
«Ems! Finalmente ti ho trovato!» Nolan entrò in quel momento e si rivolse alla guardia: «Ha bevuto un po' troppo, ci scusi.»
Emily colse la palla al balzo e mimò un barcollamento e appoggiò il capo sulla spalla di Nolan.
Un allarmò strepitò all'improvviso.
«Che succede?» fece Nolan. Sollevò il capo verso l'alto, mentre accompagnava Emily alla porta, che ancora fingeva di essere ubriaca.
La guardia li seguì fuori dalla stanza, chiuse la porta dietro di sé e si precipitò lungo il corridoio.
Appena si fu allontanato Emily smise di recitare e si girò a guardare Nolan. «Hai creato tu il diversivo, vero?»
«Mi sembravi in difficoltà.» Sospirò. «Emily, la tua vendetta è importante anche per me. Voglio farne parte anch'io, sapere che anch'io ho contributo ad aggiustare le cose. Non ti permetto di escludermi.»
«Ero preoccupata per te» ammise Emily.
L'espressione corrucciata di Nolan si sciolse. «Sono consapevole del pericolo. Non voglio morire, ma non voglio nemmeno stare a guardare e non poter fare nulla per aiutarti.»
Avrebbe dovuto dargli un po' più di credito, probabilmente. «A casa la stanza è ancora libera.»
Nolan la guardò sorpreso. «Ems, mi stai chiedendo di tornare a vivere con te?»
«No, ti sto offrendo un posto dove stare se non ne hai ancora trovato uno.»
«Preparo le valigie!»
«Nolan, ricordarti che è una situazione temporanea.»
Lui sbuffò. «Certo.»
Ma sorridevano entrambi.


Spazio Autrice: Bentornati! Premetto che non sono molto soddisfatta di questo capitolo, che, tra l'altro era anche l'ultimo che mi mancava e non riuscivo a concluderlo (gli altri due, l'ottavo e l'epilogo, sono stati moooolto più semplici da scrivere).
In ogni caso, spero vi sia piaciuto.
Ci si risente fra cinque giorni. :)
Ilaria


   
 
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