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Autore: Draco    21/09/2004    4 recensioni
Una piccola raccolta di oneshot sullo stesso argomento: cosa staranno pensando Harry, Hermione e gli altri, durante il viaggio verso il loro ultimo anno a Hogwarts?
Un capitolo per personaggio!
Ok, ci ho messo anche qualcuno non proprio del settimo anno, ma ci stava a pennello ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry scese dal treno seguito dai suoi due migliori amici. Il binario di Hogsmeade era pieno del fumo bianco della locomotiva, tanto che a Harry sembrava quasi di essere sopra una nuvola. Studenti di tutte le età si affrettavano su e giù del binario per ritrovare i propri compagni, quando lontano dietro di lui si alzò una voce che conosceva bene.

"Tutti gli studenti del primo anno di qua! Tutti gli studenti del primo anno di qua!" Hagrid stava raccogliendo come al solito tutti i nuovi studenti per portarli ad Hogwarts con la tradizionale traversata del lago. Facendosi strada tra gli studenti più grandi, quelli del primo anno si radunarono vicino ad Hagrid, emozionatissimi, osservando con stupore la sua stazza, aspettando istruzioni e senza il coraggio di aprire bocca.

Harry sorrise ricordando con un po' di nostalgia la volta che era toccato a lui essere fra quegli studenti. Lui conosceva già Hagrid per cui era un po' meno intimidito degli altri dalla sua altezza. Inoltre Hagrid gli riservava sempre un sorriso e poi era lui che l'aveva salvato dai Dursley.

Harry a quel tempo non sapeva ancora niente del suo passato, faticava persino a credere che esistesse davvero un mondo magico, come avrebbe potuto immaginare tutto quello a cui lui, che si era sempre sentito soltanto un piccolo fastidioso inutile ragazzino, sarebbe andato incontro?
Non avrebbe potuto certo immaginare che avrebbe trovato due amici che gli volevano bene DAVVERO! Non avrebbe potuto immaginare che il mago oscuro più potente del mondo avrebbe cercato di ucciderlo ogni qual volta avesse potuto, e men che meno che sarebbe sopravvissuto tutti questi anni!
E' vero, da quando aveva messo piede per la prima volta sul binario di Hogsmeade erano successe tante cose, alcune belle, alcune molto brutte, altre pericolose, eppure Harry continuava a ringraziare nel suo cuore Silente, Hagrid, e tutti le altre persone che avevano reso possibile tutte quelle cose.
Grazie a loro aveva scoperto un mondo dove aveva trovato degli amici. Certe volte, come quando era alla Tana, sentiva anche di avere una famiglia.
Ora che aveva conosciuto queste cose non avrebbe permesso a Voldemort di rovinare tutto. Non gli avrebbe permesso di continuare con il regime di terrore di dieci anni prima.

Non era riuscito a fermare il suo ritorno, ma questa volta le cose sarebbero andate diversamente perchè lui, Harry, aveva già vinto una volta. Questa volta Silente, l'Ordine della Fenice e tutti i suoi membri, gli Auror, tutti sapevano già a cosa stavano andando incontro. Tutti erano più determinati perchè tutti avevano sofferto troppo durante la prima guerra.

Hagrid e gli studenti del primo anno si allontanarono verso il lago, mentre tutti gli altri studenti si diressero verso le carozze guidate dai Thestral. Quanti studenti erano, ormai, quelli che potevano vederli?
Harry si ricordava bene la prima volta che li vide, al quinto anno. Aveva sempre pensato, come tutti gli altri studenti, che le carrozze si muovessero da sole.
Davanti agli occhi di Harry apparve di nuovo l'istante in cui Cedric cadde, di fianco a lui.
Quante volte l'aveva rivisto in sogno?
E quante volte da sveglio?
Quante cose erano cambiate per lui dopo la morte di Cedric?
E quante altre dopo la scomparsa di Sirius?
Harry pensò che i Thestral in fondo erano soltanto il segno concreto che qualcosa, dentro, cambia, quando ti trovi faccia a faccia con la morte.

Harry si era già trovato tante volte in situazioni dalle quali molto probabilmente non sarebbe uscito vivo, ma non si era mai reso conto fino in fondo di cosa fosse la morte finchè non era stato qualcun'ALTRO a cadere.
In qualche modo aveva sempre visto la sua morte come la fine di tutto, ora sapeva che la morte era anche l'inizio di tante, tantissime cose. Era l'inizio della disperazione per tutti quelli che ti vogliono bene, era l'inizio dell'ascesa di Voldemort, era l'inizio di altri sentimenti di odio, di tante, tantissime cose che non dovevano assolutamente iniziare.

Salì su una carrozza in compagnia di Ron, Hermione e Ginny. Tutti e quattro i ragazzi guardavano il panorama buio che scorreva sotto i loro occhi. A destra si intravedevano le luci delle barche con sopra gli studenti del primo anno, ancora all'inizio della traversata e in lontananza, attraverso le fronde di alberi vicini, le piccole luci gialle delle finestre di Hogwarts, che li stava aspettando per iniziare un altro, l'ultimo, anno scolastico.

Nessuno dei quattro ragazzi parlò per tutto il viaggio, un modo per imprimere più a fondo nelle loro menti qualcosa che molto probabilmente non avrebbero mai più visto.

Harry si voltò un attimo a osservare i volti nostalgici dei suoi amici. Chissà cosa ci attende quest'anno, pensò mentre le carrozze iniziavano a rallentare.
  
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