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Autore: Alyssia Black    30/06/2013    6 recensioni
“Ognuno di noi ha dovuto uccidere un nemico, tuttavia nessuno si è pentito. Purtroppo il dover lanciare “Avada Kedavra” fa parte della guerra, non ci sarebbero vincitori senza dei morti nell'esercito nemico.”
***
LunaxNeville - MissingMoments - OneShot
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Luna/Neville
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nickname EFP:Alyssia Black

Nickname forum:PiccolaStellaSenzaMeta
Personaggi:Neville Paciock, Luna Lovegood
Lunghezza:One-shot
Introduzione:“Ognuno di noi ha dovuto uccidere un nemico, tuttavia nessuno si è pentito. Purtroppo il dover lanciare “Avada Kedavra” fa parte della guerra, non ci sarebbero vincitori senza dei morti nell’esercito nemico.”
Rating:Verde
Genere:Malinconico, Romantico
Tipo di coppia:Het
Contesto:II Guerra Magica
Avvertimenti:Missing Moments, Movieverse (= relativo al film; avvertimento utile qualora l’opera originale abbia avuto una trasposizione cinematografica che ha alterato gli elementi dell’opera originale, sia essa libro, telefilm, fumetto o quant’altro, quali i personaggi, l’ambientazione o alcuni elementi della trama. Aiuta a far comprendere che si sta scrivendo una fan fiction che si rifà agli elementi decisi dal film).
Note dell’Autrice:Inizio subito con lo spiegare il motivo del Movieverse. All’interno dei libri, infatti, Neville si sposerò con Hannah Abbott, mentre non si accenna ad una possibile relazione tra Luna e il ragazzo.
Inoltre alcune parti dei dialoghi tra Harry, Ginny e Neville sono stati interamente riportati dal film mentre l’episodio della Guferia è completamente inventato.
Ho voluto prendere il considerazione diversi eventi dell’ultimo libro.
Da questa storia trasparisce un lato molto fragile e comprensivo di Luna, io, infatti, la immagino così.
La “D” eufonica nella frase “Sei vivo e tutto grazie ad un’unica persona che ti ha spinto a fare tutto ciò: Luna.” è una mia scelta stilistica.
Inoltre la ripetizione della parola “Luna” è volontaria, stesso discorso vale per i “lei” in questa frase “Pensi solo a lei, è per lei che corri, è per lei che vuoi salvarti.”  La narrazione “frettolosa” nella prima parte della storia è volontaria e serve per accelerare queste vicende che sono una sorta di “introduzione”.  Infine gli asterischi indicano un salto temporale.  
Ho fatto riferimento alla Torre Ovest perché proprio lì, secondo Lexicon e WikiPotter, si trova la Guferia.
Infine nelle ultime sette righe ho cambiato intenzionalmente la voce narrante e il tempo, ciò è una mia scelta stilistica personale così come la “E” all’inizio dell’ultima frase. Ti prego di considerarla una licenza.
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Luna.



Luna. 
Una moltitudine di creature oscure, gran parte dell’esercito di Lord Voldemort, si trova dinnanzi a te. Ti guardano, pronti a ucciderti.
Non appena Scabior, che sembra essere il capo di quelle truppe, urla come per incitare i compagni ad attaccare, vedi quegli esseri iniziare a correre verso di te, pieni di ira e odio. Pensi al peggio, probabilmente ti calpesteranno, facendoti perire.
Non l’avresti mai detto, ma sei pronto a morire.
Quando ormai sai che la tua fine è vicina, vedi quell’armata fermarsi improvvisamente.
Uno dei numerosi incantesimi di protezione li ha fermati. Tentano molteplici volte di infrangere quella barriera, colpendola con incantesimi.
 
***
 
Ti trovi a correre sul ponte che conduce a Hogwarts.
Ti giri.
Ci sono centinaia di Mangiamorte urlanti che ti inseguono.
Non sai cosa sia accaduto ma, probabilmente, l’incantesimo di protezione deve aver ceduto.
 
Luna.
Pensi solo a lei, è per lei che corri, è per lei che vuoi salvarti. Lanci centinaia di sortilegi senza, però, vedere chi o cosa colpiscano.
Improvvisamente sotto il peso di tutti voi, il ponte inizia a cedere. Voltandoti, vedi assi di legno cadere nel vuoto, temendo che dovrai subire la stessa sorte.
Cerchi di correre sempre più velocemente ma la fine del ponte sembra irraggiungibile. Sei mosso da un solo ed unico pensiero: Luna.
Inaspettatamente non hai più nulla sotto ai tuoi piedi: il ponte è crollato. Riesci fortunatamente ad aggrapparti ad uno degli speroni presenti nella roccia. Un altro, invece, durante la caduta ti ferisce, provocandoti diversi graffi sanguinanti.
Senti Ginny Weasley gridare il tuo nome tra le parole imprecanti di Seamus, Calì e Padma. Ti credono morto.
Eserciti pressione sulla roccia, senti i muscoli contrarsi, fatichi mentre cerchi di salvarti dalla caduta.
-Neville!- senti urlare ancora una volta Ginny quando scorge il tuo volto.
Sei vivo e tutto grazie ad un’unica persona che ti ha spinto a fare tutto ciò: Luna.
***
Vedi centinaia di studenti scendere e salire attraverso le scale, lanciando “Stupeficium” e cercando di scappare dai Mangiamorte. Ti volti e  ti accorgi che Ginny è dietro a te, ma non ti ha notato. È attratta da qualcos’altro, probabilmente Harry, che si trova a pochi metri da lei. Inizi a correre verso quel ragazzo e lo raggiungete nello stesso istante.
-Ginny, Neville!- urla Harry riferito a voi due. -Come state?-.
-Mai stato meglio, sento di poter sputare fuoco o combattere contro centinaia di Mangiamorte tutti assieme.- rispondi in preda all’euforia. -Avete visto Luna?- domandi.
-Luna?- chiede Harry, come sorpreso da quella domanda così fuori luogo.
-Sì, Luna! Sono pazzo di lei, mi piacerebbe poterglielo dire dato che probabilmente moriremo entro l’alba!- sei deciso a confidare alla ragazza tutto ciò che provi; le paleserai tutto il tuo amore, quel sentimento che è cresciuto di anno in anno.
-Nella Guferia. Prova lì; ultima volta che l’ho vista stava andando verso la Torre Ovest.- replica Ginny.
 
Luna.
Inizi a correre in direzione della Guferia, nella Torre Ovest del castello. Non ti preoccupi di chi scontri o degli incantesimi che lanci, desideri solo arrivare velocemente in quel luogo. Percorri centinaia di rampe di scale, cercando di seguire il giusto percorso. Dopo pochi minuti raggiungi la torre. La Guferia si trova sulla sua cima. Ci sono solo pochi passi che ti separano da lei.
Luna.
Percorri la scala a chiocciola velocemente, inciampando su alcuni gradini.
-Luna!- urli non appena varchi la porta della Guferia. Quel luogo è esattamente come lo ricordavi, la Guerra non l’ha ancora distrutto. La stanza è circolare, sui muri di pietra sono scavate decine di nicchie ognuna delle quali ospita un gufo. L’odore che invade la stanza è nauseabondo e il pavimento è coperto di paglia.
La giovane non si volta alla tua chiamata. Sembra assorta nei suoi pensieri. È ritta di fronte alla finestra più grande, guarda la battaglia, vede cadaveri, duelli e creature mostruose, eppure sembra attratta da quella visione. Hai i boccoli insolitamente raccolti in una coda, mentre la maglietta azzurra è bruciata in diversi punti: qualche fattura deve averla colpita.
Percorri a grandi passi la stanza, cercando di evitare ogni possibile rumore. Ti accosti a Luna, le posi una mano sulla spalla. Sembra che il tuo gesto l’abbia fatta uscire da uno stato di trance. Si volta senza pronunciare alcuna parola, si limita a guardarti negli occhi.
-Cosa fai qui, da sola?- le domandi curioso.
-È scoppiata la guerra, come avevamo previsto. I Mangiamorte attaccano, le creature oscure uccidono e noi ci difendiamo usando la loro stessa moneta: la morte. Ho combattuto molto, sai? Ho salvato dalle grinfie di Rookwood Alicia Spinnet, ho visto la morte rapire Colin, ho ucciso io stessa, per proteggermi.- mentre pronuncia tali parole alcune lacrime le bagnano le gote -Ho ucciso due Ghermidori. Ho visto la vita lasciare il loro corpo: i muscoli si sono rilassati, sulla bocca si è disegnato un ghigno malvagio, gli occhi si sono fatti vitrei e il loro cuore ha smesso di battere.- il suo volto, ormai rigato dalle lacrime, si appoggia sulla tua spalla.
La abbracci, cercando di consolarla.
-L’hai fatto per salvare la tua vita- replichi.
-Ho comunque ucciso due uomini!- urla. È seriamente dispiaciuta e pentita per ciò che ha fatto.
-Ognuno di noi ha dovuto uccidere almeno un nemico, tuttavia nessuno si è pentito. Purtroppo il dover lanciare “Avada Kedavra” fa parte della guerra, non ci sarebbero vincitori senza dei morti nell’esercito nemico.- rispondi calmo -Dovresti tornare a combattere,noi abbiamo bisogno di te!- cerchi di incitarla.
-Non posso. Credevo di essere più coraggiosa e, invece, questa guerra mi ha fatto capire che sono ancora la timida ragazza di sempre, non sono affatto cambiata-.
-Perché dici tutto ciò? Sai benissimo che non è vero! Hai fatto molto per tutti noi-.
Luna non risponde, si scioglie dal tuo abbraccio e ti guarda negli occhi.
-Scusa, Neville. Sono una sciocca a dire tutto questo; la guerra è fatta anche di uccisioni ed io non posso impedirlo.- sembra calmarsi. Si asciuga le lacrime con la manica del maglioncino color carta da zucchero.
 
Luna.
Devi confidarle il tuo amore, è l’occasione giusta per farlo.
-Sai, Luna,- cerchi di trovare le parole giuste -in tutti questi anni ho imparato a volerti bene, siamo diventati buoni amici, ma io con il tempo ho iniziato ad amarti. Ti amo, Luna-.  
-Beh, io…- cerca di replicare.
-Non c’è  bisogno che dici nulla- la tranquillizzi.
D’improvviso le parole non servono più.
 
***
 
Mentre si guardavano negli occhi, lentamente le loro bocche si sfiorarono per poi unirsi in un magnifico bacio.
Era il primo amore per entrambi e se qualcuno avesse avuto la fortuna di assistere a quella scena avrebbe potuto affermare che i due erano terribilmente impacciati, ma innamoratissimi.
 
E mentre fuori la Morte traeva a sé centinaia di maghi e streghe, intanto l’Amore trionfava nella Guferia. 

   
 
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