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Autore: Republic    30/06/2013    1 recensioni
Axel camminava da solo, da quando aveva 14 anni e i suoi genitori erano scomparsi. Camminava da solo nelle lugubri profondità di Mesel, la città senza anima. Cosa si cela dietro alla fondazione della città e alla caduta del Re di Erebor? Axel non ama il mistero ma si ritroverà invischiato in una storia più grande di lui.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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La Teoria Del Caos
Capitolo 1, anno 2075,: Downway.
Axel camminava da solo nelle profondità di Mesel, la città che lo aveva dato alla luce. Camminava da solo da quando aveva 14 anni, quando erano morti i suoi genitori e da allora la strada lo aveva allevato. Rapine, furti, vandalismo … Axel aveva fatto di tutto per vivere. O meglio, sopravvivere. A 15 anni era entrato in una delle tante Gang che popolano Mesel, ma non quelle di alto livello come la White Glow o i Black Shadow le quali da secoli ormai esercitavano il potere sulla sfortunata città, ma in quelle dei bassifondi. Non comuni bassifondi come quelli di tutte le città ma quelli di Mesel, il Downway. C’è chi dice che se non ci sei nato, è meglio non entrarci e chi può saperlo meglio di chi ci vive? A tutti Mesel può sembrare una città come tutte le altre… ma non è così, Mesel è una città senza anima. Nell’anno 2075 dopo la caduta di Erbon, il regno del Re Casleer VI, le città sono piene, colme di tecnologia. E Mesel non fa eccezione, l’uomo è stato completamente sostituito dalle Macchine. La Gang di Axel è speciale per questo, gli APOCALYPTO vogliono la completa eliminazione della tecnologia. Quindi Axel camminava da solo nel Downway, l’unica cosa visibile alzando la testa sarebbe stata la cime degli sconfinati grattacieli che dominavano la città ma Axel non lo avrebbe fatto, troppe volte ha visto quel triste paesaggio, e troppe volte gli ha portato alla mente solo dolorosi ricordi. In mezzo alle pozze di olio e combustibile, Axel pensava. Pensava al futuro, a ciò che lo attendeva ma non poteva saperlo per certo… e come avrebbe potuto? Mentre passeggiava con indifferenza alcune persone camminavano accanto a lui.. né un cenno di saluto, né una parola. Alla società non importava di lui, e in fondo… neanche a lui importava la società.
  
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