IN ETERNO IL TUO SANGUE
ciao! viste le meravigliose ff sulla coppia draco hermione, provo anche io con 5 drabble un po' particolari. diciamo che Hermione è un vampiro spregiudicato e Draco la sua vittima preferita. ok, sono ossessionata da Dracula e dai vampiri ma perchè deve essere sempre Hermione quella che si lascia irretire dal Pricipe Serpeverde????? eccovi le drabble! Maria.
SOLO
UN ISTANTE
Voleva
soltanto un momento per “respirare”.
Insomma, non era facile smetterla di sentirsi inadeguato sotto ogni
punto di
vista. Troppo bello per non parere di plastica, troppo oscuro per
apparire
nobile. Fiero, scettico, adorato dal sesso opposto. Ma terribilmente
infelice.
<<
Perché? >>
PUPPET
OF MASTER
Non aveva immediatamente compreso quali pericoli comportasse innamorarsi di lei. Era talmente perfetta, innaturale, artefatta da esser ritenuta senza alcuna discussione la più affascinante fra le studentesse della scuola. La sua pelle diafana non lo aveva però spaventato, anzi. Aveva creduto di poter scatenare un afflusso improvviso di sangue su quelle gote pallide. Ma pallida la luna rimane anche mentre la terra s’impregna di sangue. E lei, la regina delle notte, la malefica figlia delle stelle nere non poteva che generare disperazione attorno a sé. Non poteva intendere l’amore, se non in maniera confusa, distorta. Hermione lo aveva convertito. Era la sua marionetta preferita, nelle mani del più tremendo dei mangiafuoco.
LILITH,
LUNA NUOVA
Quella
sera aveva voglia di lei. Dal ventre cavo del dormitorio di Serpeverde,
con
passo felino ed una strana sensazione paragonabile solo
all’adrenalina,
percorse a ritroso migliaia di scalini, seguendo l’istinto,
assecondando il suo
fiuto, la scia indistinguibile eppure presente, macchia invisibile
nella
meravigliosa disarmonia del creato. Bastava farsi condurre con gli
occhi
socchiusi, per scorgerla già lì, fremente di
desiderio, in attesa del suo corpo
gelido. Del suo profumo diverso dal solito, dal sapore di terra e di
fiori. Dal
sapore di morte. Ma Draco lo sapeva. Non c’era luce nelle
tenebre. Lilith, la
luna nuova ottenebrava ogni cosa, perfino la sua ragione. Per questo
quando
sentì la carne d’alabastro della Granger, e i
canini del vampiro gli
affondarono nelprofondo della giugulare
seppe che, ancora una volta, la sua Padrona aveva trionfato.
GELO NEL CUORE
Quando
si svegliavano insieme, Draco
non sapeva non sorridere. I loro corpi, intrecciati come bande di una
stessa
treccia, non emettevano calore eppure lui riusciva a percepirlo: viveva
appigliato ai capelli di Hermione, stelle filanti sbrogliate,
spudoratamente
libere. Era nel suo respiro pesante, nei vestiti sparsi a terra, nelle
lenzuola
disfatte, nei loro piedi gelidi, nelle tenebre di quella camera
proibita, a due
passi dagli umani. Il calore esisteva oltre il freddo della fine.
Poi …
qualcosa si mosse improvvisamente tra le lenzuola. Il freddo impenetrabile riprese consistenza, bastò un cenno dei suoi occhi, cieli lividi e inquieti, a causare tale innalzo di marea. I canini del vampiro desideravano nuovamente il suo collo esangue. Fu come vederla per la prima volta. Pallida e inesorabile, perfettamente bella e spaventosa. Era lei, la morte. Draco tremò udendola ridere. Ancora una volta lo aveva illuso. Gelo nel cuore.
LA
NOSTRA MALEDIZIONE
Draco
amava chiederle come
fosse iniziata la
sua storia. Si, insomma, come fosse diventata un vampiro. Lei esitava a
rispondere, cercava di sedurlo, di distrarlo con quella sua
innocenza
preservata nonostante avesse perso l’anima. Di cosa erano
fatti i sogni? Lei,
la perfida signora del
sangue lo sapeva. Se lo ricordava ancora. Nonostante
avesse smarrito la propria umanità riusciva a sognare. Al
contrario di lui, che
ormai viveva reprimendo la fame vorace, il terrore di venir definito
uno
strumento letale di morte.
<<
chi ci ha fatto questo, Hermione? >> la
implorò, piangendole in grembo.
Doveva venirne a conoscenza. Ma lei sorrise come al solito,
sfiorandogli gli
zigomi con le dita affusolate, lo
sguardo malinconico perso, distante, troppo
lontano. Irraggiungibile. << non ha importanza. Siamo
figli di una madre
profanata e rinnegata. Sappiamo amare solo uccidendo
l’oggetto dei nostri
desideri >>
<<
non è amore allora. È una maledizione
>>
Lo
baciò << certamente, ma è la nostra
maledizione >>
Lo
aveva ucciso per amore.