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Autore: La_piccola_Tora    30/06/2013    0 recensioni
Il capo della guardie reali William Boltinger camminava per le vie incendiate dell'ultimo villaggio preso di mira dal regno nemico. Dopo una sanguinosa guerra erano riusciti, anche se con ingenti perdite, a respingere il nemico.
-che disastro...- sussurrò aprendo appena le labbra per evitare di inalare eccessivo fumo.
l'odore era acre a causa dei corpi in fiamme e quelli putrescenti,
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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CAPITOLO 1

La devastazione e la miseria avevano portato la rovina nel regno di Pandora, quando il regno di Sheld gli aveva dichiarato guerra e lo aveva attaccato prendendolo alla sprovvista.


 

Il capo della guardie reali William Boltinger camminava per le vie incendiate dell'ultimo villaggio preso di mira dal regno nemico. Dopo una sanguinosa guerra erano riusciti, anche se con ingenti perdite, a respingere il nemico.

-che disastro...- sussurrò aprendo appena le labbra per evitare di inalare eccessivo fumo.

l'odore era acre a causa dei corpi in fiamme e quelli putrescenti, Will continuava a camminare a fatica per quelle strade sperando di trovare qualche sopravvissuto che non fosse un soldato.

- mamma...mamma.... - Queste parole giunsero all'orecchio teso del capitano.

-una bambina che piange?- identificò il rumore dalla casa in fiamme da parte a lui e velocemente sfondò la porta e ciò che vide gli fece accapponare la pelle.

C'erano tre corpi dilaniati dalle spade nemiche che giacevano lì in una pozza di sangue ammucchiati uno su l'altro e una bambina dai capelli nero corvino scuriti ancora di più dal sangue dei parenti, la madre quello che sembravano essere il padre e ciò che rimaneva del fratellino di lei.

La bambina si girò di scatto verso il soldato che le andò in contro, ma lei si ritrasse tremante dalla paura.

Come biasimarla dopo quello che avevano fatto in quella casa? e con quell'inaudita violenza?

Poco a poco Will si guadagnò la fiducia della bambina che lo spinse a compassione, dato che gli ricordava se stesso, orfano e abbandonato ai bordi di una strada fino a che non venne adottato da un uomo di corte.

Uscì dalla casa con la bambina in braccio che dormiva ormai esausta.

-Signore ma quella bambina...che ne sarà di lei?- chiese il soldato Robert al comandante.

-La porterò con noi fino al palazzo...e la crescerò come fosse mia figlia- disse con sguardo serio -questa piccina diventerà un ottimo soldato-

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Il battaglione di ritorno dal campo di guerra impiegò tre giorni per tornare alla capitale e al palazzo, durante i quali la piccola non aveva aperto bocca se non per mangiare qualche pezzo di pane e bere dell'acqua.

Will tenendo per mano la piccina si avviò nel cortile interno del palazzo dal quale si accede al salone dei ricevimenti del re Pandora.

-ok piccoletta- disse sorridente alla moretta devi aspettarmi un attimo qui...torno subito e poi forse ti sarai decisa a dirmi come ti chiami...- disse sorridendo.

il soldato si avviò verso il portone dove parlò con il valletto che l'annunciò.

-Quante formalità amico mio...- disse il re seduto sul trono da parte alla moglie che teneva in braccio il secondo principe, Rodin.

-Sire...questa occasione le richiede.- rispose ancora inchinato davanti a Pandora

-Se parli della guerra ti dichiaro ufficialmente che è finita...il re di Sheld è deceduto e questa mattina suo figlio ed io abbiamo firmato un accordo di pace.-

-Sono lieto della notizia sire...ma non è di questo che volevo parlarvi...-

-e di cosa allora?-

-tra le macerie di Reya...ho trovato una bambina...una bambina con il segno di Tharo!-

-...-

-prima che possiate dire nulla...volevo chiedervi il permesso di allevarla come mia figlia...-

-sai quello che stai dicendo vero?!- chiese il re dubbioso e scosso per motivi a noi ignoti.

-certo ma pensavo che se la crescessi io e la trasformassi in un soldato potrebbe tornarci utile.- disse ancora a testa bassa.

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La bambina, con gli occhi privi di luce e gioia si era seduta sull'erba fresca del cortile interno quando alle sue spalle senti un frusciò provenire dall'albero.

Quello che vide la incuriosì molto.

una bambina con occhi celesti e capelli biondi con strani abiti, che sembravano cerimoniali, dondolava dall'albero scrutando curiosa la sconosciuta.

-Chi sei?- chiese la bambina-scimmia

-...- nessuna risposta

-io mi chiamo Helena, sono un' apprendista maga e curatrice e ho 6 anni!- disse orgogliosa ed energetica.

-...- ancora nulla

-mmm...forse se ti faccio vedere un po' di magia mi parli?- detto questo aprì il suo taccuino e cominciò a dire parole in un lingua antica e incomprensibile, fece levitare una roccia che successivamente si tramutò in una farfalla rosa.

La mora rimase stupefatta e per la prima volta dopo tanto sorrise.

- E-elle... - sussurrò lei.

-Come scusa?- chiese Helena

-Elle è il mio nome....-

-beh piacere di conoscerti Elle! Spero diventeremo grandi amiche noi due.- disse la sacerdotessa in miniatura con un grande sorriso.

Elle dapprima era disorientata ma poi annuì e le sorrise indietro

Un valletto si avvicinò alle bambine e il sorriso di Elle scomparve...non si fidava di nessun' altro al di fuori dai Will e Helena al momento.

-La bambina mora dovrebbe entrare.- disse lui con la rigidità che gli era necessaria per tale mestiere. La mora si nascose dietro Helena che la rassicurò

-Stai tranquilla...ti accompagnerò io!-

entrarono nel salone dove la sagoma imponente dei troni le incuteva timore.

-dunque sei tu la bambina che William vorrebbe adottare...come ti chiami?- chiese il re

-sire la bambina è traumatizzata e non parla con estranei.- intervenne Will

- E-e-elle....- con lo stupore di Will la mora rispose e poi si voltò verso il suo salvatore e gli sorrise.

-Molto bene- disse divertito il re- mi sembra che tu abbia pressoché l'età del mio secondogenito.-

-H-ho 5 anni signore...- disse impaurita e scossa nascondendosi dietro il mantello del soldato.

-esattamente quanti Rodin...dunque..tu inizierai un addestramento come soldato e in futuro sarai la guardia personale di mio figlio.

La bambina annui, forse neanche aveva capito ciò che volevano dire quelle parole...ma se quello significava restare con Will e Helena allora l'avrebbe fatto.


 

12 ANNI DOPO

Elle passeggiava per i corridoi del castello nella sua giornata di riposo, era diventata una bellissima ragazza, non alta ma aveva degli occhi marroni profondi e i suoi lunghi e setosi capelli neri incorniciavano un viso tondo e serio.

Per i corridoi si scontrò con qualcuno di cui da li a poco tempo sarebbe dovuta diventare l'ombra.

-Buongiorno principe Rodin...andate ancora a caccia di damigelle per la notte?-

-Ahimè si...- disse sarcastico - a meno che questa notte non voglia essere tu la fortunata.-

-temo che dovrò declinare...- disse innervosita e alterata, lo avrebbe volentieri colpito

-c'avrei giurato...- disse lui -non che ci sperassi particolarmente ma...mi avresti risparmiato una lunga caccia.- detto Questo proseguì sulla sua strada.

Rodin aveva la fama di essere un donnaiolo, ma dato il suo aspetto poteva anche permetterselo. Aveva capelli castano chiaro, occhi verdi, era alto e aveva un fisico scolpito dall'allenamento. Durante questi anni che si conoscevano il suo atteggiamento nei confronti della mora era cambiato molto, dapprima era amici poi la situazione degenerò fino ad arrivare a quella attuale.

Elle sospirò e proseguì verso l'infermiera dove le saltò addosso la sua migliore amica.

-Helena!- disse entusiasta abbracciandola a sua volta -senti però ora lasciami il tuo seno enorme mi sta stritolando....- disse con mezza voce.

-e basta con queste battutine sul seno! non è colpa mia se è così!-

-scusa scusa....ma non è per questo che sono qui...-

-e per cosa?-

-ho grandi notizie sul mio tatuaggio...sul potere di Tharo...-

 

Questa è la mia prima storia originale,
spero vi piaccia e sono ben accette critiche di qualsiasi tipo che mi aiutino a migliorare i miei scritti
la  piccola Tora

  
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