Our Story
Una notte nacque una bambina candida che aveva le guance
rosee , i capelli neri e due grandi bellissimi occhi blu. Sorrideva alla bianca
luna di quel villaggio nascosto dalla nebbia . Il suo nome era Kira.
Una notte nacque , da un sacrificio , un bambino che aveva la
pelle candida e bianca come quella della luna e i capelli rossi come quelli del
fuoco . Piangeva il bambino alla bianca luna di quel villaggio nascosto dalla
sabbia . Il suo nome era Gaara .
****
Hokaira girava , girava , le sembrava di volare insieme alla
sua bella nipotina .Dopo un poco si fermò sorpresa dalle artrosi alle sue ossa .
–
Nonnina stai bene ? - chiese la piccola Kira
preoccupata.
-
Certo piccolina tua nonna ha le ossa dura , non
per niente sono stata scelta come Mitzukake -disse mettendosi a ridere e nel
vano tentativo di nascondere il dolore che provava alla sua povera schiena , prese
una ciocca della bambina , la nascose dietro le sue piccole orecchie , alzò il
braccio ed infine estrasse da una piccola tasca della sua toga una collana e
gliela mostrò . Essa aveva la forma di una farfalla scolpita sul cristallo. Tra
le sue ali vi era inserita una minuscola ampolla contenente delle gocce d’acqua
.
–
Tieni Kira , voglio farti un regalo.
Custodiscilo , così potrai portare sempre con te l'essenza del potere
dell'acqua , mescolata al mio chakra che ti proteggerà tutte le volte che sarai
in pericolo-
Poi si accostò ad un fiume e utilizzando il potere della
collana mostrò a Kira quella che essa era capace di fare . Con il potere del
suo chakra attirò a se una piccola quantità d’acqua , la manipolò ed infine
creò una potente onda che andò a sbattere contro una roccia da li molto
distante . La nonnina avvicinò a se la bambina , prese le sue piccole e paffute
mani e come per magia anche lei faceva
parte di quel gioco di onde .
–
Se con un pò d'acqua puoi avere nelle tue mani
questo piccolo fiume , pensa cosa potresti fare con distese d'acqua . Portala
sempre con te.. - le mise la collana al collo , gli schioccò un bacio e infine
concluse – Dovrai essere il ninja più bravo di tutti ! -
La piccola annuì con la piccola testa – Te lo prometto
nonnina - .
–
Ok ed adesso riprendiamo la marcia o non
arriveremo più al villaggio della Sabbia – Hokaira mise la bambina sulle sue
spalle e con la forza del suo chakra riprese la corsa .
***
Gaara osservava gli
altri bambini giocare , quanto avrebbe voluto giocare insieme a loro . Ma
perché non lo volevano con loro . Perché lo guardavano male ? Cosa aveva fatto
di male per non essere accettato ? Lui non lo sapeva .
Così , il piccolo era costretto a guardarli in silenzio ,
mentre il suo piccolo cuoricino faceva tanto male.
La palla finì vicino ai suoi piedi , Gaara la raccolse . Era
arrivato il momento giusto per far capire che lui era come loro , che voleva
solo giocare , che non gli avrebbe fatto del male . Tese la palla con un
piccolo sorriso al bambino che si avvicinava . Il bambino esitava , aveva paura
.
–
Tieni – disse Gaara .
–
E' tua te la regalo . - e dicendo ciò il bambino
scappò via terrorizzato , da una nuvola di sabbia che si era sollevata .
Così , Gaara rimase di nuovo solo , lui e il suo orsacchiotto
che non parlava . Si sedette sull'altalena e pianse mentre L'orsacchiotto continuava a non parlare. Lo
scaraventò lontano con violenza . Nessuno gli voleva bene .
Da lontano una bambina con un kimono rosso aveva osservato da
lontano tutta la scena e meravigliandosi si avvicinò all’orso scaraventato poco
prima con così tale violenza.
Lo raccolse e lo pulì dalla sabbia .
-
Ehi Ciao – disse sorridendo a Gaara e porgendogli l'orsacchiotto – Penso che tu
abbia perso questo -
Gaara le diede una brutta occhiata , quasi malefica .Sapeva
che fra un po’ sarebbe scappata via come tutti gli altri , allora perché così
tanta gentilezza ?
Ma la bambina non aveva paura e così il piccolo intuì subito
che lei era diversa da tutti gli altri perché lei rispose alla sua brutta occhiataccia
sorridendo e basta , appoggiando l'orsacchiotto sulle gambe .
Poi con un piccolo saltino anche lei saltò sull'altalena li
accanto .
–
Io mi chiamo Kira e tu come ti chiami ? -
Garra sentì qualcosa far rumore , un nodo più grosso salirgli
alla gola che poi improvvisamente svanì . Restò in mobile . Nessuno aveva mai
chiesto a lui come si chiamasse . Si asciugò le lacrime .
–
Ga...Gaara – disse piano.
–
E quanti anni hai ? Io ho 5 anni , li ho fatti
ieri – rise Kira mentre si spingeva
sull'altalena .
–
Sei anni -
–
Uffa sei più grande di me – disse Kira sbuffando
, fece un grande saltò e scese
dall'altalena .
–
Sei nuova ? … Tu … Tu non mi conosci ? … -
chiese Gaara e quasi aveva paura che lei
potesse andarsene via.
–
Io sono venuta qui con la mia nonnina. Stiamo un
po' e poi andiamo di nuovo a casa perché mi aspetta la mamma e il mio papà . Io
abito in una grande isola sai ? Nel Villaggio della Nebbia . E' bellissimo
dovresti vederlo . E poi certo che ti conosco sei Gaara!– disse la bimba tutto
in un fiato.
Gaara rimase in silenzio e sorrise . Finalmente stava bene .
–
Ehy Gaara posso spingerti ? -
–
Si... certo – Disse Gaara chinando il capo .
Le ore che ne seguirono furono divertenti e giocosi . Si
rincorsero per tutto il villaggio , giocarono con la palla . Il giorno dopo
giocarono con la sabbia vicino ad un oasi . Kira per la prima volta sperimentò,
da sola, il potere dell'acqua creando
una cascata che sciolse il castello che
Gaara aveva costruito con il potere di un solo dito . Si divertirono un mondo
insieme.Non si era mai visto un Gaara così buono e felice .
Quella mattina la nonna di Kira , sotto insistente richiesta
della bambina , scattò loro una fotografia e ne diede una a Kira e una a Gaara
.
Ma ben presto Kira
dovette andare via . Gaara sentì una morsa al cuore perché tutto sarebbe tornato come prima.
Poco prima della
partenza di Kira si sedettero su
quell'estesa di deserto che ormai gli apparteneva e si abbracciarono .
–
Mi mancherai – disse Gaara
–
Anche tu – Kira si tolse un fermaglio a forma di
cuoricino dai capelli e lo depose sui capelli del rosso che adesso assumeva un
viso buffo e femminile .
–
Tienilo così sarò sempre con te e non lo perdere
! -
Garra sorrise . Prese l'orsacchiotto e lo porse a Kira .
–
Non parla mai , però così ti ricorderai di me . - disse il
piccolo Gaara
I due si abbracciarono di nuovo .
-
Ti prometto che un giorno ci rivedremo – disse
Gaara.
–
L'hai promesso ! - disse Kira .