Suono? Non suono? Suono? Non suono? Ohh, avanti
Troy! Non sei un bambino!! Eh sì, Troy Bolton, il grande Troy Bolton,
era in piedi, fermo, immobile, davanti alla grande porta bianca della villa
Evans. Non sapeva se suonare e far vedere che ci teneva, o non suonare e fare
la figura dello stronzo. Prese un profondo respiro e pigiò l’indice sul
campanello d’oro. Dopo due secondi, dato che non andavano ad aprire, si mise le
mani nelle tasche e si voltò. Prese a ripercorrere il vialetto d’entrata,
quando sentì delle urla provenire dall’interno.
<< Che fai Bolton, suoni e poi te ne vai?
>> urlò sorridendo la bionda. Il playmaker si voltò verso di lei e ne
rimase folgorato. I capelli legati in una coda alta le ricadevano morbidi sulla
schiena con qualche ciuffo sulla fronte, in più, la cosa che lo colpì
maggiormente, fu il fatto che, pur essendo in tuta da ginnastica, aveva
un’eleganza invidiabile. Tornò alla porta e le sorrise smagliante. “Bel
sorriso.” E la vide scuotere la testa. Bene… almeno il sorriso! Entrarono
in casa e subito lui venne invaso da un profondo senso di pace. Il profumo alla
vaniglia era fortissimo e dolcissimo, e dovette appoggiarsi un attimo alla
porta per non cadere. Ma poi si abituò e seguì la ragazza nell’immenso salone. << Kevin! Adam! Hayden! >>
chiamò a gran voce Sharpay. Dopo poco, in salone comparvero tre bambini.
<< Allora, lui è Kevin. >> indicò il primo a destra, biondo cenere
con gli occhi di un colore indefinito, tra l’azzurro e il verde…
<< Ciao Kevin, io sono Troy. >> salutò
il ragazzo, guardando quel bambino. Era piccolo, avrà avuto circa sei anni. Si
chinò un attimo a guardarlo negli occhi. Erano azzurri, ecco, ma avevano delle
pagliuzze verdi che li rendevano quasi ipnotici.
<< Lui è Adam… >> la bionda indicò il
bambino accanto a Kevin, in tutto e per tutto identico al primo se non biondo
più chiaro. << E lei è Hayden. >> finì sorridendo alla bambina. La
piccola guardò negli occhi Troy e inclinò la testolina di lato. “Troy? E chi
è?” il ragazzo sorrise dolcemente.
<< Tu sei il fidanzato di Pay? >> i
due ragazzi arrossirono di botto e si irrigidirono. La bambina interpretò male
il gesto, così sorrise allegramente e prese le mani dei due. << Tu sei la
mamma e tu sei il papà. >> annunciò sorridente, mentre gli altri due
arrossivano ancora di più. Intanto i due gemelli se ne andarono a giocare in
giardino a rincorrersi.
<< Beh… ehm… Bolton, ti lascio Hayden… io
vado dai due marmocchi. >> e così dicendo, Sharpay scomparve in giardino,
correndo dietro ai due gemelli. Lasciò i due in salone, ancora mano nella mano.
<< Hai la mano grande sai? >> fece
ingenuamente la bambina, alzando la testa e guardandolo negli occhi. Lui si
sentì un attimo cedere. Quegli occhi erano talmente espressivi che poteva
tranquillamente leggerci dentro. “Poi stai così bene con zia Pay!”
<< Senti un po’ Hayden. Dato che Ev… Sharpay
ci ha lasciati da soli, che ne dici se facciamo conoscenza? >> la bambina
annuì e alzò le braccia. Troy la guardò u attimo, poi scosse la testa e la
prese in braccio. Hayden rise. Andarono sul divanetto bianco e si sederono
compostamente. << Allora… quanti anni hai? >> la bambina aprì una
mano e tirò su il pollice dell’altra. << Sei anni? Mamma, sei
grandissima! >> Hayden sorrise sdentata, per poi salire in braccio a
Troy.
<< Troy, senti… ma a te piace zia Pay?
>> il ragazzo si irrigidì di colpo, mentre vedeva nella mente della
bambina un’immagine di lei, i suoi gemelli, Sharpay e lui. Sorriso e la girò
verso di lui. La guardò un attimo negli occhi. Erano più sul verde acqua che
sull’azzurro. I capelli biondo cenere le scendevano sulle spalle morbidi e
lisci come la seta. Era proprio una bellissima bambina.
<< Ti dico un segreto. Ma devi promettere di
non dirlo a nessuno. Ma nessuno nessuno, neanche a Pay. >> dire Pay
gli era costato molto. Ma non poteva far vedere a quella bambina che lui e sua
zia non andavano d’amor e d’accordo.
<< Va bene… dimmi tutto. >> la bimba
si fece attenta e aprì bene gli occhi.
<< A me Pay piace… ma tu shhh… non dirlo a
nessuno, affare fatto? >> le sorrise e le porse la mano, tornando serio.
Hayden sgranò gli occhioni e annuì appena, stringendo la mano del ragazzo. Lui
guardò l’orologio e constatò che era presto. Tanto presto. Erano solo le cinque
e venti e lui doveva essere a casa per le dieci. “Voglio il gelato…”
<< Troy!!! Mi porti a prendere il gelato??
>> le sorrise e le scompigliò i capelli.
<< Bisogna chiedere prima a Sharpay, perché
io non posso portarti da solo… >> la bambina scattò in piedi e corse per
il salone. Sparì nella grande porta finestra, rientrando poco dopo con la zia e
i due bambini per mano.
<< Pay, vero che andiamo a prendere il
gelato? >> squittì Hayden guardando la zia. Questa inarcò un
sopracciglio, arricciò le labbra di lato… e dopo poco sorrise.
<< Va bene Denny, vado a vestirmi e torno
subito. >> lasciò i tre gemelli in salone e salì le scale velocemente.
<< Den, chi è lui? >> chiese Kevin,
indicando Troy, che sorrise. Hayden scosse la testa, con aria risaputa, e poi
andò a sedersi in braccio al ragazzo.
<< Lui è Troy, Kev. È un amico di zia Pay.
>> sorrise e alzò il viso verso le scale. Sharpay era in piedi, con delle
scarpe da ginnastica nere, dei jeans chiari e una canottiera a collo alto nera.
In vita una cintura di stoffa, con un fiocchetto bianco da un lato.
<< Giacche ragazzi, andiamo a prendere il
gelato. >> esclamò. Troy la osservò da capo a piedi. Era come vedere una
nuova Sharpay, una sorridente e sempre allegra, non la Regina di Ghiaccio. E
questa nuova Sharpay gli piaceva. Molto.
Sharpay si sentiva osservata. Perché la stava
guardando così? Scosse la testa, prese in braccio Hayden e le infilò l’elegante
giacchetta bianca, per poi rimetterla a terra e vestire anche gli altri due
gemelli. Dopo dieci minuti erano fuori e camminavano per il vialetto di casa
Evans. Inutile dire che la bambina era in mezzo ai due ragazzi e li teneva
saldamente per mano, mentre gli altri due erano tranquilli che camminavano
davanti. Tranquilli, oddio… si rincorrevano e giravano attorno ai tre dietro.
Sembravano proprio una famiglia. Superarono il cancello d’ingresso ed entrarono
nel corso principale. Subito vennero investiti dal rumore quotidiano del sabato
pomeriggio, e sorrisero. Subito andarono al parco e si fermarono davanti al
chiosco dei gelati.
<< Io voglio un cono al cioccolato! >>
ordinò subito Hayden, alzando le mani verso Troy, che la prese in braccio.
Sharpay alzò gli occhi al cielo.
<< Io una coppetta al pistacchio. >>
disse Kevin sorridendo.
<< Ed io alla vaniglia. >> finì Adam,
guardando la scritta sul chiosco.
<< Bene… io vorrei un cono alla nocciola e
lei… - “Coppetta alla fragola” – una coppetta alla fragola. >> la bionda
si voltò verso di Troy e lo guardò incuriosita, mentre prendeva tutti i gelati
e li distribuiva ai bambini. “Come faceva a sapere cosa volevo? Boh, sarà un
caso.” Si disse, mentre si sedeva sulla panchina, accanto alla sua nipotina e
ad Adam.
<< Mamma, gocciola! >> Hayden la
riportò sulla terra e le prese il cono di mano, cominciando a leccare il
contorno. Troy sorrise e scosse la testa.
<< Per prima cosa, quante volte ti ho detto
di chiamarmi Pay?… seconda cosa, perché non prendi la coppetta come Adam e
Kevin, così non rischi di sporcarti? >> fece esasperata Sharpay,
ridandole il gelato.
<< Oh… ma che bella famigliola… >> disse
una voce davanti a loro. Una vecchina con un cestino ed una pagnotta in mano
sedeva sulla panchina davanti ai ragazzi, che si guardarono un secondo.
<< Nono, io non sono la madre… >>
<< Mamma! >> esclamò la bambina e le
mostrò la mano tutta sporca di cioccolato.
<< Oh signorina, non si vergogni… molte
ragazze rimangono incinta giovani… poi
ha un bel marito. >> i due arrossirono di botto. “Questa è bella!!”
<< No, vede, io sono un suo amico, e loro
sono suoi nipoti e… >>
<< Papà! Gocciola! >> Misericordia.
Il ragazzo prese il gelato della bambina e leccò velocemente il contorno.
<< Aveva ragione Sharpay a dirti di prendere
la coppetta… guarda come ti sei ridotta le mani! >> la rimproverò con un
sorriso. Hayden sorrise di rimando, mentre alla sua sinistra la zia le puliva
le mani con un fazzoletto, borbottando parole incomprensibili.
<< Davvero, tanti auguri. Come si chiama la
bambina? >> chiese di nuovo la vecchina, alzandosi a fatica e
avvicinandosi all’allegra ‘famigliola’.
<< Mi chiamo Hayden! >> esclamò la
piccola, mentre Troy le puliva la bocca tutta macchiata di cioccolato. La
vecchina sorrise, per poi passare lo sguardo sugli altri due bambini, seduti
compostamente sulla panchina a dondolare le gambe.
<< E loro due? >> si avvicinò prima a
Kevin, che arricciò le labbra, e poi ad Adam, che non alzò neanche lo sguardo
su di lei.
<< Adam e Kevin, miei fratelli gemelli!!
>> rispose con orgoglio la bambina, facendo sprofondare sia Troy che
Sharpay. “Fantastico, davvero fantastico”
<< Gliel’ ho detto, sono miei nipoti… e…
>>
<< Oh, non si disturbi a darmi spiegazioni!
È solo che dimostra diciassette anni, davvero una bellissima ragazza… >>
<< Ma io HO diciassette anni! >>
sussurrò esasperata la bionda. La vecchina la guardò un attimo, incredula, poi
scosse la testa.
<< Impossibile, dovrebbe averli partoriti a
undici anni. >> “Stupida vecchia rimbecillita, se ti dico che sono miei
nipoti, è perché SONO miei nipoti!” Troy rise a quel pensiero.
<< Infatti non sono miei bambini… va beh,
Adam, Kevin, potete andare a giocare se volete… ma fate piano, non dovete
tornare che sembrate due mostriciattoli. >> i due bambini sorrisero e
scesero con un salto dalla panchina, cominciando a rincorrersi nel parco.
Hayden li guardò un attimo, poi mollò il cono mezzo mangiucchiato sulla
panchina e scese anche lei, cominciando a correre assieme ai fratelli.
<< Sono molto belli signorina, lei come si
chiama invece? >> la bionda si costrinse a sorridere e guardò la vecchina
negli occhi.
<< Sharpay, e lui Troy. >> se doveva
vergognarsi, si sarebbe vergognata con lui, non di certo da sola.
<< Oh, Troy… mio figlio si chiamava Troy…
solo che è morto parecchi anni fa… >>
<< Mi dispiace signora… >> tentò il
ragazzo. In realtà, voleva solo che quella vecchia impicciona si togliesse
dalle scatole, così da stare un po’ da solo con Sharpay. Ma la vecchina non si
muoveva dalla sua posizione, anzi, si sedette accanto a lui e cominciò a
raccontare la storia del suo bambino. Ma quando finisce questa??? Pensò
disperato, mentre Sharpay se la rideva sotto i baffi. Di certo non poteva
ridere apertamente, la storia era parecchio triste, ma la cosa divertente era
che Troy sembrava disperato e che la vecchia non aveva la minima intenzione di
lasciarlo. “Oddio… povero, mi fa quasi pena… lo aiuto? Nahh… se la caverà da
solo.” Così pensando, si alzò dalla panchina e andò a giocare con i tre
nipotini. Me la pagherai Sharpay… me la pagherai cara!
****
Ecco, probabilmente la conoscerete già, ma io la metto lo stesso :P lei è Amy Lee, cantante degli Evanescence. Bene, ora vi chiederete che c’entra con la storia… beh, semplicemente perché ho preso spunto da questa foto per creare il personaggio di Myriel. Forse i vestiti sono un po’ esagerati, ma a me piace così. Quindi se non riuscite ad immaginarvela, prendete questa foto come riferimento ^^ okay, perfetto. Ringraziamenti:
Jud_91: ma grazie! XDDD sì, mi è piaciuto un mondo mettere che Troy tira una manganellata ad Antony… beh, hai letto anche questo in anteprima, xD, come ti è sembrato? XD anche se lo so già :p bacioni tvtbxs
armony_93: tranquilla ^^ sisi, ho msn… elisafoxy93@libero.it ecco fatto ^^ che ti è sembrato di questo? Kiss tvb
lilla4eve: beh, questa è solo la prima parte… ma almeno è un po’ più divertente del capitolo scorso ^^ già, non saprei che fare con un padre del genere… che poi non è neanche suo padre per davvero, quindi è logico che Chanelle lo mollerà… ma questo nei prossimi capitoli xD
romanticgirl: eccolo! ^^
Titty90: ecco che combina! Si fa scambiare come ragazzo padre da una vecchia stupida xD ops, scusate, ma io i vecchietti proprio non li sopporto (storia lunga, anzi, lunghissima). ^^ bene, sono felice che tu abbia preso bene il colpo di testa di Troy xD anche perché altrimenti Antony era ancora in mezzo alle palle… ma comunque, grazie tantissime, tvtb!
Bene, come avrete capito, questa è solo la prima parte della giornata con i marmocchi ^^ comincio subito l’atra! XD bacioni a tutti, Barby