Per quanto tu voglia farlo sai che non puoi.
E' un qualcosa che è superiore alla tua volontà o alla tua forza. Non hai scelta, non hai il potere di fermare qualcosa che è dentro la tua testa.
E' solo un sogno, ti ripeti, per quanto sia inutile.
E' solo un sogno, ti dici, anche se spesso non sai se lasciarti andare ad esso o resistergli.
E' solo un sogno ed è per questo che fa così male.

“Jean, cosa fai, dormi?”
Apri gli occhi, trovandoti davanti lo sguardo divertito di Marco. E' vestito di tutto punto, pronto a quella che sembra l'esercitazione finale. O forse no, non è quella. Forse è solo un giorno qualsiasi, fatto di lezioni noiose e consigli non richiesti.
Vorresti solo che non fosse quella giornata in cui tutto è diventato infuocato, peggio dell'inferno stesso. O forse, chissà, siete già tutti morti e quello è l'inferno vero e proprio.
“Dai muoviti, dobbiamo andare.”
Lo vedi allontanarsi e allora urli con tutto il fiato che hai in gola.
Gridi perché speri che la tua voce gli arrivi nonostante tutto.
Urli perché vorresti fermarlo anche se sai che è impossibile.
Ti disperi perché sai che sei impotente e tutto ciò è frustrante.
Ma soprattutto agisci così perché sai che è solo un sogno. E i sogni non danno risposte su cose che non si conoscono.
Anche perché tu non desideri altro che quello.
Sapere com'è morto Marco, l'unico che non avrebbe dovuto farlo.
Conoscere per cosa il tuo migliore amico si è sacrificato.
Tutte domande che non avranno una risposta.
Ed è per questo che vorresti fermare i tuoi incubi.
Ma all'Inferno non esiste una scelta.
Solo la sopravvivenza.

Note.

Si vede che ho visto il tredicesimo episodio, eh?