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Autore: DreamGirl91    14/01/2008    4 recensioni
"I show not your face but your heart's desire"... Non mostro il tuo volto ma i desideri del tuo cuore. Un'altra one-shot triste su Piton e sulla sua Lily. Dedicata ad AshleySnape, grande fan e moglie del nostro Piton. Spero che vi piaccia... commentino???^^
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Piton

MY DEEPEST ERISED

Piton stava camminando per i corridoi di Hogwarts. Era notte.
Immerso nei suoi pensieri, si ritrovò in un corridoio sconosciuto. Piton stentava a crederci. Sette anni da studente, quasi undici da insegnate e ancora riusciva a perdersi nei corridoi dell'immensa scuola.
Stizzito, aprì una porta ed entrò, sperando di trovare un corridoio familiare dall'altra parte. Si ritrovò in una piccola stanza piena di banchi dall'aria antica. Doveva essere un'aula in disuso. Stava quasi per uscire, quando notò qualcosa di cui non si era accorto prima. Al fondo della stanza c'era un enorme specchio con una cornice d'oro molto elaborata. Sembrava decisamente fuori posto nella vecchia stanza polverosa. Su di esso c'era una scritta: "Erised stra ehru oyt ube cafru oyt on wohsi"
Parole senza senso, che incuriosirono Piton e lo indussero ad avvicinarsi allo specchio.
Quando l'uomo si specchiò rimase senza fiato. Lì dove avrebbe dovuto esserci il suo riflesso, c'era l'immagine di una donna bellissima, con i capelli rossi, gli occhi verdi e brillanti e il sorriso dolce. Lily.
Gli occhi di Piton si dilatarono per lo stupore. Si voltò, ma nella stanza non c'era nessuno a parte lui. Si diede mentalmente dello stupido. Lily era morta tanto tempo prima, eppure per un solo, folle istante aveva pensato che l'avrebbe rivista, sorridente, bellissima, com'era sempre stata.
Quanto avrebbe desiderato rivederla... poterla toccare, poterle parlare.
Sapeva quanto fosse sciocco questo desiderio. Lily era morta, morta, non sarebbe tornata mai più.
E tutto per colpa mia...
Non potè fare a meno di pensare.
Se solo non l'avessi mai chiamata piccola sudicia Mezzosangue...
Se solo non avessi mai ascoltato quella profezia...
Se solo non fossi stato così stupido da dire tutto a Voldemort...
Erano passati più di dieci anni, ma Piton non se n'era ancora fatto una ragione. Non se ne sarebbe mai fatto una ragione.
L'uomo deglutì.
Lei era così bella... era tutto come quando erano a scuola. I suoi occhi sembravano sapergli leggere l'anima e il suo dolcissimo sorriso gli scaldava il cuore.
Allungò la mano e toccò lo specchio. Nello stesso momento, l'immagine di Lily compì esattamente lo stesso gesto. Le loro dita si toccarono attraverso il vetro freddo.
Il sorriso di Lily si incrinò. I suoi occhi si riempirono di lacrime.
Le sue labbra sillabarono alcune semplici parole:
"Ti voglio bene, Sev."
Una lacrima solitaria scesa sul volto cereo di Piton.
Lily.
La sua Lily. 
La sua migliore amica.
La donna che amava, che aveva amato sempre e che avrebbe sempre continuato ad amare.
Nessun'altro l'aveva mai chiamato "Sev".
Il destino era stato crudele, gliel'aveva portata via e l'aveva unita all'uomo che lui odiava. E ora lui doveva proteggere il figlio di quel... di quel Potter.
Non era giusto. Ma Piton l'avrebbe fatto. L'avrebbe protetto anche a costo della vita.
Lily aveva sacrificato la sua vita per quel bambino dagli occhi smeraldini identici ai suoi. Il suo sacrificio non poteva, non doveva essere sprecato. Altrimenti Lily sarebbe morta invano.
Piton riguardò la scritta incisa sulla cornice dello specchio e capì:
"I show not your face but your heart's desire"... Non mostro il tuo volto ma i desideri del tuo cuore.
Il suo desiderio era Lily. Riaverla anche solo per un secondo, per poterle dire tutte le parole mai dette quando ancora ne aveva la possibilità.
Che l'amava, che l'aveva amata sempre, che gli dispiaceva per averla chiamata in quel modo, che non aveva mai avuto intenzione di venderla a Voldemort.
Ma non ne avrebbe mai avuto la possibilità. Quello era solo uno specchio, Lily non era che un'immagine vuota, un riflesso del suo desiderio. Quella non era la vera Lily.
La vera Lily era morta e niente l'avrebbe mai riportata indietro.
Piton staccò la mano dallo specchio e uscì dalla stanza asciugandosi gli occhi.
Il suo volto tornò ad essere la maschera impassibile di sempre. La maschera attraverso cui solo Lily era riscita a vedere.
Prima di richiudersi la porta alle spalle, l'uomo guardò un ultima volta lo specchio di sottecchi e mormorò:
"Ti amo, Lily"

SPAZIO DELL'AUTRICE
Sì, lo so, lo so, in questi giorni le mie ficcy sono un tantino deprimenti... ma che ci volete fare? Mi sento ispirata dalla triste storia di Sev... poverino!!!
Questa ficcy la dedico a AshleySnape, che è stata così gentile da dedicarmi una bellissima Tropay nella sezione HSM... grazie!!!
Colgo l'occasione anche per ringraziare quelle persone fantastiche che hanno letto e commentato le mie due precedenti one-shot "La storia secondo... Voldy!!!" e "Lily's Eyes".
Ah, un'ultima cosa... il titolo è my deepest erised perchè in inglese lo specchio della brame si chiama Mirror of ERISED, che poi è desire (desideri) al contrario.
Be' spero che vi sia piaciuta... commentino???^^
Bacioni a tutti
DreamGirl91

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