Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: austinsheart    30/06/2013    5 recensioni
Ero pronta.
Si, ero pronta a scappare.
Non mi sarei più guardata indietro.
Genere: Dark, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.

-Tu..-disse indicandomi- tu non hai visto niente!
-d…di cosa stai parlando?- chiesi timorosa
- mi prendi per il culo?-sentenziò ringhiando
-senti..-dissi in preda alle lacrime precedenti- non so cosa vuoi da me,non so cosa hai fatto, lasciami in pace!
Lui mi prese per la maglietta e mi strattonò. Feci in tempo a prendere il borsone con me
-che cazzo fai?!- dissi urlando.
Mi teneva con forza mentre camminavamo in mezzo alla pioggia. Avevo paura.
Arrivammo a una macchina,l’aprì e mi ci buttò dentro. Iniziai a piangere mentre lui entrava dall’altra parte.
-che cazzo piangi?! Senti..-disse voltandosi verso di me- tu non devi dire niente di quello che hai visto, o fai una brutta fine,ok?
Piangevo, ma non per quello.
-che diamine piangi? Sei una cagasotto-disse scuotendo la testa.
-senti..non so chi sei e cosa vuoi,MA NON ME NE FREGA UN CAZZO DI TE! HO LA MIA VITA CHE MI SPAVENTA, NON TU! CHE COSA VUOI?!
Il ragazzo rimase perplesso. Non piangevo per lui,non ne ero intimorita, e questo lo attirò.
-quali sono i tuoi problemi, ragazzina?
-non sono affari tuoi.-sputai.
Il ragazzo mise in moto la macchina.
-Non mi piacciono le ragazzine permalose.- disse lui
-E allora lasciami in pace.-dissi di conseguenza.
Lui fece un mezzo sorriso.
-Dove stiamo andando?-chiesi.
-Tu resti con me..fin quando non ti decidi a stare zitta.-
-Che cazzo significa?!- dissi agitandomi.
Lui non rispose. Accostò la macchina. Scesi, non potevo scappare, non ne valeva la pena. Mi guardai intorno: in che posto mi trovavo?
Era un quartiere buio,spento. Le case quasi tutte attaccate,grigie, sapeva tanto di un quartiere malfamato.
-Seguimi.-disse lui prendendo le chiavi di quella che presumo fosse il suo appartamento. Salimmo delle scale, e aprì la porta di nuovo, accendendo le luci.
-Che fai, non entri?- mi chiese perplesso sull’uscio.
-Ricordami il motivo per cui io debba entrare a casa di uno sconosciuto, mi sfugge- dissi assottigliando gli occhi.
Lui scosse la testa, ridendo. –non fare la simpatica con me. Entra e basta. Se non mi sbaglio, hai bisogno di un tetto.- gli uscì un ghigno.
-Tu non sai un cazzo di me-dissi timorosa.
-No? E in quel borsone che ci tieni? Un cadavere?-rise.
-probabile.- sputai.
Il silenzio si spezzò con una sua fragorosa risata. Ci pensaii in due secondi. Mollai il borsone, e scattai giù per le scale. Aprii il portone. Mi girai, glielo diedi in faccia. Corsi per il marciapiede, prendendo una via laterale. Non c’era nessuno dietro a me, quando ne fui sicura mi fermai e mi accasciai, con le ginocchia al petto, piangendo l’anima. “Perché a me? urlai piangendo.
Sentii dei passi. No, cazzo. Alzai lo sguardo, ma la vista era offuscata dalle mie lacrime. Sentiii un respiro addosso a me, e due mani prendermi le guance ed asciugarmi le lacrime.
-ehi..-disse una voce. Non poteva essere. Era il ragazzo di prima. Che problemi aveva? Non riuscii a dire niente. Ma che aveva una doppia personalità?
Piansi ancora più forte, presa dallo sconforto.
-Non piangere,ti prego.- pronunciò lui.
-Sono Austin. Come ti chiami piccola?- mi chiese accennando un sorriso.
Ripresi fiato dalle mie lacrime.- A…Allison, mi chiamo Allison.- dissi guardandolo.
-Allora Allie, il tuo borsone lo lasci a casa mia? Ti accompagno a prenderlo,poi ti lascio stare-
Fui sollevata ma allo stesso tempo preoccupata..lo seguii in silenzio fino alla sua casa. La porta era ancora aperta..presi il borsone che era sull’uscio, e guardai Austin, che era pronto a ‘salutarmi’
-Bè allora..-disse grattandosi la nuca.
-Aus..Austin..non ho un posto dove stare, avevi ragione, non è che posso restare solo per oggi? Farò quello che ti pare, pulirò casa e...
Lui sorrise. Ci avevo pensato sul momento, perché davvero non sapevo cosa fare e dove andare.
-Sapevo che me lo avresti chiesto..entra..-disse convinto.

Feci un passo e mi guardai attorno. Un comune appartamento, per quella misera città.

 

 

 
*SPAZIO AUTRICE*

Questo capitolo fa cagare ma l’ho scritto di fretta ma ci tenevo a pubblicarlo oggi.
Anyway, fatemi sapere come vi paree:)
ho cambiato nick, su twitter sono @givemeausteen BENE O MALE PURCHE’ SE NE PARLI;)
 

ps: continuo a 3 recensioni, grazie c:

  
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