Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: loveyoubibo94    30/06/2013    1 recensioni
Andrea non è come gli altri è una sognatrice nascosta e timida, lui non è da meno,timido sotto ma con tante passioni nascoste e forte fuori.Entrambi si consumano pensando all'amore ma hanno un cuore ancora poco addestrato e come vuole l'adolescenza sbagliano spesso ma tutto ha un lieto fine..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sono le tre e mezzo del pomeriggio mia madre passeggia per casa con Camilla in braccio mia sorella,la piccola milla.
A lei basta dire "ma-mma" per riscuotere un "brava!" e far sorridere tutti,per me è tutto un non-dovere:non devo perdere tempo,non devo fare tardi,non devo bere,non devo fumare... e mi riesce impossibile pensare che una manciata di anni fa ero anch'io cosi,che era facile bastava battere le mani..ma il tempo corre veloce e non ti avvisa,non ti dice che sta per raggiungerti e sorpassarti.
 
 
Io ho appena finito di tradurre la versione,la rileggo e non riesco a trovarle un senso,in mezz'ora non si può fare di meglio.
Mi faccio una doccia lampo,vado in camera,apro l'armadio.Tra un quarto d'ora Justin sarà qui.
Dove andremo?
Non lo so.
E non so neanche cosa mettermi.
Non so niente!
Il citofono suona.
"Andrea!" urla mia madre dal corridoio. " Un certo Justin ti aspetta sotto casa. Ma chi è?Dove vai?!"
E' arrivato Justin!
E non so ancora cosa mettermi.
"Andrea?"
"Si mamma!" "E' uno di scuola,Justin Bieber,quinta C"
"Tu non vai da nessuna parte,dimmi dove abita e il suo numero di telefono,se succede qualcosa come faccio a rintracciarti se il tuo telefono non prende?"
"Mio Dio mamma sei peggio dell'FBI."
Mi vesto alla svelta,è già un quarto d'ora che sta aspettando. Metto un jeans,una maglietta bianca un po' attillata delle converse bianche,il mascara e una spolverata di terra e lascio i capelli sciolti.
Ci sono,sono pronta.
Prendo il cellulare,mi do un'occhiata allo specchio, "Dai" mi dico,apro la porta e scendo.
Faccio le scale di corsa e sono da Justin,non gli do il tempo di salutarmi. 
"Senti,se vuoi che esco con te mi devi dire dove abiti e lasciarmi il tuo numero!"
"Cos'è? uno scherzo!?"
"No,è mia madre"
Lui sbuffa e scrive tutto su un foglietto.
Rifaccio le scale di corsa, suono il campanello, do a mia madre il foglietto.
"Tieni!"
Mi da un bacio e dice "stai benissimo" anche se dopo tre rampe di scale ho il trucco sbavato e il fiato grosso.
"Ho fatto una terribile figura, se non mi chiede più di uscire è colpa tua"
Chiudo la porta rifaccio le scale e torno da lui.
Justin è lì.
Ha gli occhiali da sole,un pantalone nero e la maglia bianca, ha preso la sua range rover. Mi guarda e mi dice
"Scappiamo sennò tua madre mi chiede il codice fiscale.."
Accenna un sorriso,però lo vedo pensieroso,gli dico di stare tranquillo.
Non capisco perchè è cosi preoccupato.
Lo capirò tardi,
e in parte non lo capirò mai.
 
 
Andiamo in giro,lui spulcia le vetrine e faccio finta di guardarle anche io..
Poi ci fermiamo a quella che tutti dicono sia la 'fontana degli innamorati'
"Aspetta un attimo" dico.
c'era un rito su questa fontana:le coppie che bevono alla fontanella sul lato sinistro resteranno fedeli..leggende..mi avvicino alla fontana,bevo e torno da lui con le labbra bagnate.Justin mi guarda
"Ho sete anche io" si avvicina e mi bacia.
E prima resto lì,immobile in quel bacio poi mi libero e mi rimetto a camminare 
"che c'è?" mi domanda..
non lo so,dentro di me c'è stata una riunione di condominio e qualcuno ha deciso che dovevo staccarmi dalle sue labbra non so chi è stato dei quattro non so se è il cuore,la mente,il corpo o l'anima..
" Mi vuoi dire che c'è?" urla.
e io non sopporto chi urla!
"Non urlare" gli urlo "Non ha senso quel bacio"
"Come non ha senso?Mi piaci,ti bacio."
Fa tutto facile Justin:mi piaci,ti bacio. logico no?e invece no!
"Sai, ho pensato che,se fossi la tua ragazza,in questo momento non sarei al massimo della felicità,sapendo che ti baci con un'altra,che poi sarei io.."
"Ma tu non sei la mia ragazza" stavolta sono io a non capirlo.
"Tu sei una che fa tutto difficile" dice Justin
E me lo dice mia madre
E me lo dice Tayla 
Ok avete ragione,sono una che fa tutto difficile.
Torniamo alla macchina,zitti apriamo la portiera e ci mettiamo seduti lui fa partire una canzone ,interrompe il cd
"io odio quelli come te" e penso a Tayla che del suo ex dice 'è uno stronzo ma lo amo' non voglio fare quella fine.
Justin guida attento e si ferma al rosso
"So come funzionano queste cose,Andrea:adesso mi odi,domani avrai già cambiato idea"
"Non ci contare io non cambio mai idea"
"Ascolta,quella sta a scuola non conta niente,è una storia che si trascina da qualche mese,praticamente finita.Lei sa che oggi usciamo insieme"
E mi sento in colpa per aver dubitato della sua onestà.
"Tocca a te,cosa pensi di NOI?"
E io ci devo pensare a NOI perchè IO E TE è un conto ma NOI spaventa un po'
"Non lo so vorrei conoscerti meglio prima di..si insomma,frequentiamoci e vediamo come va a finire"
E mi rendo conto che ho parlato proprio come mia madre,che ogni volta ripete 'se son rose fioriranno' e mi sento una stupida,una capitata per caso in questa generazione.
Una che fa tutto difficile.








 
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Salve ragazze, sono tornata con il secondo capitolo
e mi scuso per averlo pubblicato solo ora ma ho avuto
dei problemi, sono contenta perché ci sono molte visualizzazioni ma sarei ancora più contenta se mi lasciaste una recensione che sia negativa o positiva per capire se continuare o meno la mia storia.
Al prossimo capitolo 
  
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