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Autore: DominoRage    01/07/2013    1 recensioni
. Il sangue affluiva come un fiume in piena, si impregnava nel materasso come acqua le sue lacrime erano scomparse e il suo cuore aveva smesso d’amare
Genere: Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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30 Luglio 2008
                                  
 
 
Il sole era caldo, penetrava dolcemente nelle finestre della camera di Jimmy.
Ed era la prima volta, in tutta la sua vita che vedeva il sole a Bloomington. Si stiracchiò ben bene le braccia, fece un lungo sbadiglio e scese dal letto. Aveva ancora la bocca impastata dal sonno, si grattò il fondoschiena, un passata veloce  di mano tra i capelli neri e si diresse verso il bagno. Il bagno era freddo, a quel tocco Jimmy rabbrividì, scrollando violentemente le spalle.
Era una giornata strana, quasi come se il karma quel giorno volesse prendersela con lui.
Scrollò di nuovo le spalle, si lavò i denti e uscì assonato dal bagno.
La casa era silenziosa, non c’era nessuno, ne le solite urla di sua sorella, ne la tv accesa a tutto volume di suo padre ne il delizioso aroma di Pancakes di sua madre. Fece spallucce e scese con molta calma le scale fino ad arrivare in salotto. Deserto.
Ne un bigliettino ne la colazione. Vuoto, il puro vuoto.
Tutto questo assomigliava alla sua vita senza Charlotte. Sospirò rumorosamente, si diresse in cucina e cerco qualcosa da mangiare, ma restò impalato davanti al frigo a guardare il vuoto, pensando a lei. Appoggiò la fronte contro la parete fredda e bianca del frigorifero, sospirando per l’ennesima volta.
 
 
 
 
I suoi occhi azzurri si univano come cioccolato fuso a quelli di Charlotte.
-Ne sei sicura?-
-Certo, devo recuperarlo-
-Non voglio che tu affronti un viaggio così lungo- mormorò Martina accarezzando dolcemente il suo zigomo
-Non sono sola, ci sarà Matt con me. Puoi stare tranquilla- gli sorrise. Ma sapeva che quel sorriso era falso. Charlotte sapeva benissimo che arrivata li, sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.
Stranamente i suoi occhi brillavano di speranza, anche se il suo sorriso era spento come la luna coperta dalle nuvole di un temporale.
-Tranquilla amore. Se ci sarà Matt tutto andrà bene- la rassicurò Zacky.
-Mh, okay. Ma quando siete arrivati chiamatemi immediatamente, capito?-
-Si, Marti capito-
-Buona fortuna Cha- l’abbraccio sentendo per un’ultima volta il suo profumo.
Martina aveva gli occhi lucidi, mentre Charlotte si rendeva forte, ma dentro di lei il suo impero di cristallo era ormai caduto.
 
 
 
 
 
Erano ormai ore che viaggiavano, e il Minnesota sembrava ancora lontano.
Il sole picchiava forte sul SUV di Matt. A Charlotte non piaceva il sole, ma in quel momento non aveva altra scelta.
Alla radio giravano vecchi canzoni anni 80’ da quanto si capiva Matt ne andava pazzo, in quel momento muoveva come un forsennato il ritmo sul voltante, facendo rimbombare nella testa di Charlotte quell’orribile ticchettio.
-Matt, la smettiamo?-
-Dai Charlotte, non mi dire che non ti piace la musica anni 80’?-
-Non è che non mi piace, sei tu e il tuo stupido ticchettio a farmi impazzire-
-Sempre la solita simpatica- sbuffò, spegnendo a malincuore la radio
-Ti ringrazio Charles-
-Evitiamo di chiamarmi così?-
-Amo il tuo secondo nome, perché non dovrei dirlo?-
-Ma perché non dormi?-
-Sempre il solito simpatico- sbuffò
-Senti chi parla- disse alzando gli occhi al cielo
-Cretino- mormorò Charlotte
-Deficiente-
-Coglione-
-Stronza-
-Testa di Cazzo-
-Zoccola-
-Cosa hai detto?- Charlotte drizzo sulla schiena, guardando di sottecchi Matt
-Niente che ti interessi- borbottò Matt passandosi la mano sulla nuca per asciugare le piccole goccioline di sudore
-Allora…- bofonchiò Charlotte – Cosa dice Valery di questo viaggio?-
-Non ne è entusiasta, sai è sempre stata una tipa gelosa. E pensa che vedendoti in questo stato io…-
-Ha paura che tu possa  fare sesso con me?!- disse ridendo fragorosamente
-Più o meno-
-Che cosa ridicola-
-Lo so, ma credo che le chiederò di sposarmi- disse fiero sistemando meglio le mani sul volante della macchina.
Charlotte sgranò gli occhi e per poco non si strozzava con la sua stessa saliva.
-Matt, è un passo importante il matrimonio. Eh, ne sei sicuro?-
-Più che sicuro. La conosco dal Liceo, e l’amo più di ogni altra cosa. Credo che il matrimonio rafforzerà ancora di più il nostro rapporto-  Charlotte gli rivolse un sorriso, uno di quelli sinceri, davanti ai suoi occhi aveva il ragazzo che un tempo credeva di amare.
-Sono fiera di te Matt-  disse posandoli una mano sul braccio, e rivolgendoli l’ennesimo sorriso.
Matt ricambiò scompigliandoli leggermente i capelli, facendoli ricadere davanti al viso.
 
 
 
 
 
-Matt ho bisogno del bagno- mugugnò Charlotte risvegliandosi dal sonno
-Ben tornata tra di noi Charlotte. Come stai? Hai bisogno che guidi io al posto tuo Matt? Si, grazie mille te ne sarei grata dato che sono 15 ore che guido interrottamente- disse acido
-Vuoi che guidi io Matt?- disse ridacchiando
-Te ne sarei grato- Matt lanciò un occhiata fulminante a Charlotte, che si mise a ridere immediatamente
-Guiderò appena troverai un Autogrill con il bagno- sorrise, e lui sbuffò
 
Matt entrò nel parcheggio dell’Autogrill, e Charlotte si fiondò letteralmente dentro il locale in cerca di un bagno.
Uscì dalla macchina con estrema calma, aveva le gambe intorpidite e gli occhi si stavano lentamente chiudendo. Raggiunse Charlotte dentro l’Autogrill, la quale era impegnata a comprare le peggio bibite energetiche per la lunga nottata che avrebbe dovuto affrontare.
-Ti conviene prendere anche qualcosa da mangiare, non credi?- disse delimitando le scapole della sua schiena
-Non ne ho bisogno grazie- mormorò. Matt depositò la mano a metà della sua schiena, e l’accompagnò verso il bancone.
Dietro alla cassa c’era una ragazza, sulla ventina d'anni, alta, occhi scuri contornati da del trucco pesante, capelli biondi raccolti da una morbida coda e una maglietta verde vomito con il nome dell’Autogrill
-Ciao, vorremo due Hamburger da portare via e caffè espresso, grazie- disse Matt rivolgendo un sorriso cordiale alla ragazza.
-Non voglio niente da mangiare Matt.-
-Mi dispiace Charlotte, ma ho promesso a Martina di occuparmi di te. Quindi tu stasera mangerai e guiderai-
Charlotte sbuffò, roteando gli occhi al cielo
-Vado a pagare le bibite e ti aspetto vicino alla macchina-
 
 
Charlotte pagò velocemente e uscì dal locale, dirigendosi il più fretta possibile verso l’auto. Erano solo le otto di sera, ma già il cielo era buio e la luna piena.
Aprì dalla parte del guidatore, e lasciando la portiera aperta, iniziò a trangugiare una delle svariate lattine energetiche, aspettando Matt con i fari della macchina accesi.
-Se continui a bere così, dovrai andare molto presto in bagno- Charlotte si fece sfuggire una risatina e si passò una mano tra i capelli
-Matt, mi fermerò molto più spesso di quanto tu creda- alzò lo sguardo, e il sorriso sul volto si spense. Un ragazzo alto nella penombra, un capello di lana, giacca di pelle, e  pantaloni stretti. Tutto accompagnato da un sorriso sghembo sulle labbra.
-Bellezza il mio nome è Robert- disse accarezzandoli la mandibola
-Non mi toccare lurido- rabbrividì a quel tocco, stringendo gli occhi come per poter sparire
-Sai sei un bellissima ragazza, un po’ troppo magra e con un carattere troppo acido-  disse sfiorandoli la spalla con le dita
-Ho detto che non mi devi toccare- sibilò a denti stretti
-Questo Matt, è il tuo ragazzo?-
-No è un amico. Amico che se non mi lasci stare, ti staccherà le palle-
-Beh, lui non ha questo- le sue labbra vennero sfiorate da una lama fredda e lucente. Deglutì pesantemente, stringendo le ginocchia in un pugno
-Ora hai due possibilità. Fare sesso con me, oppure essere uccisa. Dimmi cosa preferisci? Se vuoi un consiglio io opterei per la prima- disse delimitando le sue labbra con il pollice. La lama del coltello sfiorava la sua pelle, un solo movimento, e la sua guancia sarebbe stata tagliata a metà
-Io farei così, facciamo che tu togli quella cosa dalla guancia di Charlotte e te ne vai. Oppure ti spacco letteralmente la faccia. Cosa scegli? Io opterei per la seconda- una mano si posò sulla spalla del ragazzo, il suo sangue rabbrividì a quel tocco, ebbe un sussulto, girò lentamente la testa, intravedendo nella penombra gli occhi verde smeraldo di Matt.
Charlotte si girò, mossa sbagliata. La sua guancia entrò in contatto con la lama del coltello. Il sangue scendeva lento e freddo, ma a lei non importava.
-Matt..- sibilò
-Allora cosa facciamo?- Matt posò entrambe le mani sulle spalle del ragazzo. Facendo scoccare nell’aria un suono sordo.
-Me ne vado- mormorò
-Bravo ragazzo- Matt prese violentemente il coltello puntandolo d’un tratto alla gola di Robert
-C’è ne andiamo?- disse inclinando la testa da un lato. Il cuore di Charlotte si fermò, trattenne il respiro e deglutì per l’ennesima volta.
-Si me ne vado- il ragazzo indietreggiò, fino a scappare via letteralmente.
Matt fece cadere il coltello, abbracciando di scatto Charlotte
-Dimmi che stai bene- mormorò sprofondando il naso tra i suoi capelli.
Charlotte si fece piccola tra le sue braccia, iniziò a piangere, stringendo sempre di più la sua maglietta.
-Ti prego non mi lasciare più da sola- disse tra un singhiozzo e l’altro
-No, ora ti terrò sempre affianco a me- la strinse ancora di più, facendole sprofondare il viso tra il suo petto
.











Okay, okya, okay, Sono due mesi che non aggiorno, ho la vostra più totale rabbia verso di me. Scusatemi tanto ç.ç
In questo periodo sono stata incasinata tra il recupero dei voti e cazzate varie, non sono mai riuscita a scrivere. Ma vi prego, non mi abbandonate ç.ç
Tornerò molto presto, ve lo giuro.
Vi prego ditemi se ci sono errori grammaticali, ve ne sarei grata dato che sono mesi che non scrivo più niente.
Vi amo tanto tanto tanto tanto tanto.

Alla prossima
Domino<3
  
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