Prendo
la bottiglietta d'acqua e ne bevo un piccolo
sorso, prima di riappoggiarla sulla cattedra. Afferro la penna, pronto
a
scrivere.
-Entrate!-
ordina Karine al mio fianco.
Il
portone bianco lucido di fronte alla nostra cattedra
si spalanca, facendo entrare una ventina di ragazze dai quindici ai
vent'anni.
Questa
in realtà non è la prima selezione, ma proprio
l'ultima e l'unica alla quale io sono presente. Infatti, durante tutta
questa
settimana, Karine ha dovuto valutare le centinaia di ballerine che si
sono
presentate per sostituire Marie in questi prossimi mesi del tour.
Secondo lei,
se fossi stato presente fin dall'inizio, le avrei distratte solamente,
quindi
preferisce che io scelga una ballerina tra quelle che lei
già ritiene degne di
danzare nei concerti.
Ogni
ragazza è diversa dall'altra.
Ci
sono ballerine con pantaloni e maglietta larga con un
berretto sproporzionato alle loro teste, probabilmente ballerine di hip
hop,
come ci sono anche ballerine con il tutù, ovvero ballerine
di danza classica.
Sarà
molto difficile scegliere.
Cerco,
tra le ragazze scelte da Karine, una chioma nera e
degli occhi azzurri. Spero proprio che sia riuscita a superare le prime
selezioni, nonostante io non l'abbia mai vista ballare. Vago con lo
sguardo,
fino a soffermarmi su una ragazza dai capelli scuri legati in una
crocchia
disordinata. Quando si gira verso di me, facendo incontrare i nostri
occhi,
sorrido. Lei alza timidamente la mano come per salutarmi. Beh, sono
felice che
sia qui.
Karine
si alza in piedi e inizia a battere le mani.
-Forza,
alla sbarra- dice in tono autoritario per poi
sedersi nuovamente.
Lei
può sembrare severa, ma in realtà è
solo una
coreografa che svolge correttamente il suo lavoro, ed io l'ammiro per
questo.
Le
ragazze si dirigono velocemente verso la sbarra beige,
mettendosi in posizione, mentre Karine ordina loro i passi da eseguire.
Io non
ascolto nemmeno le sue parole, anche perché tanto non ho
idea di cosa
significhino, ma mi soffermo su ogni ragazza. Noto che alcune sono
veramente
agitate, come le ballerine di hip hop, molto probabilmente
perché non si
trovano a loro agio a compiere questi passi di danza classica. Altre
ancora
muovono le braccia e le gambe in modo molto naturale.
Karine
cerca un contatto visivo con i miei occhi, come
per chiedermi se mi basti ciò che ho visto.
Annuisco.
-Bene,
può bastare- annuncia -Ora ballate tutte insieme
la coreografia che abbiamo provato questa settimana- conclude mentre le
ragazze
si sistemano nella sala mettendosi in posizione.
Karine
si alza per accendere lo stereo e far partire una
mia canzone che risuona nell'aria.
Le
osservo attentamente, notando che adesso quasi tutte
le ballerine si sono rilassate, nonostante commettano qualche piccolo
errore.
Quando
torna a regnare il silenzio, io e Scooter
applaudiamo per incoraggiarle e loro sorridono riconoscenti. Mi
piacerebbe
sapere quante tra loro siano mie fan.
Beh,
una di sicuro.
Karine
concede alle ragazze qualche minuto di pausa, per
poi iniziare a scrivere sul foglio le sue prime impressioni,
così come stiamo
facendo io e il mio manager.
Sono
tutte molto brave, sarà difficile.
-Adesso
passiamo alle esibizioni singole. Quando vi
chiamo, venite qui, vi presentate e poi iniziate a ballare la
coreografia che
avete portato, va bene?- alle parole di Karine, loro annuiscono.
Afferra
una cartellina viola, dalla quale estrae dei
fogli. Li esamina qualche secondo prima di chiamare una ragazza. Lei si
presenta velocemente per poi iniziate a ballare. È molto
brava, anche se
leggermente insicura.
-Quanti
anni hai?- chiede Karine alzando un sopracciglio.
-Sedici-
balbetta lei.
Mi
mordo pensieroso il labbro inferiore.
-Non
pensi sia ancora presto per te lasciare la tua
famiglia per girare il mondo?- le chiedo gentilmente.
-Beh,
è il mio sogno- risponde.
Annuisco.
-Penso
tu abbia ancora molto da imparare- conclude secca
Karine.
Noto
l'espressione delusa sul volto della ragazza.
-Potresti
partecipare ai provini tra qualche anno,
magari. Per adesso finisci la scuola e continua a migliorarti- dico
cercando di
rassicurarla. Lei sorride e, dopo aver preso le sue cose, esce dalla
sala.
Sospiro -Ragazze, so che è il vostro sogno, ma non ce la
sentiamo di
allontanarvi dalle vostre famiglie se siete troppo giovani, cercate di
capirci.
Avrete di sicuro altre opportunità in futuro, forse anche
migliori di questa,
quindi è meglio che prima terminiate la scuola e stiate con
la vostra famiglia
e i vostri amici- dico nel tentativo di prepararle a un possibile
rifiuto -Non
smettete di credere nel vostro sogno, capito?- chiedo e tutte
annuiscono.
Alcune
ragazze si alzano dal pavimento per poi uscire,
probabilmente convinte dalle mie parole.
-Bravo,
Justin- mi sussurra Scooter.
Sorrido
lievemente.
Valutiamo
altre ballerine, fino ad arrivare all'ultima.
Sorrido quando si posiziona davanti a me, in mezzo alla sala da ballo.
-Come
ti chiami?- chiede Karine.
-Charlotte
Reed- risponde sistemandosi meglio i capelli
neri.
Le
sorrido e lei ricambia.
-Quanti
anni hai?- continua Karine.
-Quasi
diciannove- risponde, mentre Scooter e Karine
annuiscono.
-Bene,
Charlotte, puoi iniziare- dice la coreografa
avviando la canzone.
Guardo
attentamente Charlie. È bravissima. Ho fatto bene
a proporle di presentarsi alle audizioni. Quando le ho parlato al bar,
non ci
poteva quasi credere e temeva che non sarebbe riuscita a ballare. Beh,
fortunatamente sta danzando benissimo e sembra quasi che per lei in
questo
momento ci sia solo la musica, proprio come quando io canto e mi sento
come se
fossi in un altro mondo, il mio mondo.
Quando
termina la sua coreografia, sorrido, seguito da
Scooter e Karine.
È
stata spettacolare.
-Bene,
adesso decideremo, voi intanto andate pure a
cambiarvi- dico afferrando i miei fogli.
Le
ragazze escono per entrare negli spogliatoi.
-Allora?-
chiedo per iniziare il discorso.
-Io
penso di sapere chi meriti il posto- annuncia
Scooter.
-Mmh...
Anche io- dice Karine osservando i suoi fogli.
Mi
guardano negli occhi ed io annuisco, per poi
sorridere.
Le
ballerine rientrano nella sala da ballo e si
dispongono in fila davanti a noi.
-Siete
state tutte bravissime, complimenti!- inizio -Ma
una tra voi si è contraddistinta dalle altre per
l'incredibile talento-
annuncio e riesco a sentire la loro agitazione. -La ragazza che
verrà con me in
tour è...- cerco di creare un po' di suspense, ma sapendo
come sia fastidiosa
in momenti come questo, mi affretto ad annunciare chi abbiamo scelto
-Charlie
Reed!- concludo provocando le sue grida di gioia.
Io,
Scooter e Karine ci alziamo per stringerle la mano,
ma arrivato il mio turno, mi abbraccia -Grazie, Justin- mi sussurra.
Le
accarezzo la schiena.
Le
altre ragazze lasciano l'edificio dopo averle fatto i
complimenti.
-Ora
devi festeggiare- dico sorridendo.
-Festeggi
con me?- mi chiede speranzosa.
Annuisco.
Salutiamo
Scooter e Karine per poi uscire dall'edificio.
-Dai,
ti offro un gelato, va bene?- le chiedo una volta
in strada.
-E
me lo chiedi pure?- domanda spalancando gli occhi.
Ridacchio.
Durante
il tragitto scherziamo tra di noi. È una ragazza
molto simpatica e dolce.
-Che
gusto?- le chiedo davanti al chiosco di gelati.
Lei
ci pensa un po'. -Nocciola- sceglie poi.
Io
annuisco, per poi rivolgermi al gelataio -Un gelato
alla nocciola e uno alla stracciatella, per favore- dico porgendogli
una
banconota.
L'uomo
sorride per poi darmi i due cornetti e il resto.
-Grazie-
diciamo in coro io e la mora.
Iniziamo
a camminare, mangiando i nostri gelati, fino a
ritrovarci di fronte al solito parco.
Sembra
quasi una persecuzione.
Sospiro
pensieroso per poi seguire Charlie verso una
panchina di fronte agli scivoli, dove ci sediamo solitamente io e
Jazzy.
-Che
succede?- mi chiede curiosa, forse notando la mia
espressione.
Fingo
un sorriso -No, niente, non preoccuparti- rispondo
semplicemente.
-È
molto bello qui- considera guardandosi intorno.
Annuisco
-Già, ci vengo praticamente tutti i pomeriggi
con Jazzy- dico distrattamente.
Le
si illuminano gli occhi -La conoscerò prima o poi?- mi
chiede speranzosa.
Ridacchio
-Certo. Ha deciso che verrà con me in tour per
le prossime tappe, perché ha ormai finito la scuola-
rispondo.
Mi
guardo intorno in cerca di quella ragazza e i suoi
figli.
Dopo
pochi secondi la trovo e noto che mi sta guardando.
Alzo
la mano per salutarla e sorrido, ma lei non
ricambia, anzi, sembra triste oggi.
Mi
viene quasi spontaneo alzarmi per chiederle cosa le
succede, ma resto seduto pensando che Charlie potrebbe in qualche modo
offendersi.
Sento
la mora dagli occhi azzurri ridacchiare.
-Perché
ridi?- le chiedo sorridendo.
-Sei
tutto sporco- commenta tra una risata e l'altra.
Oh,
che figura...
Prendo
il fazzoletto che mi ha dato il gelataio e cerco
di pulirmi.
Sento
lo sguardo dell'amica di Jazzy addosso, ma
stranamente non mi infastidisce per niente.
Charlie
appoggia la mano sulla mia.
-Fermo,
faccio io- prende il fazzoletto e mi strofina
lievemente il viso.
Sorrido
timidamente.
Lo
sguardo di Charlie è sempre più vicino al mio e
non
capisco le sue intenzioni finché non chiude gli occhi.
Deglutisco
rumorosamente.
Beh,
pensavo che questo fosse tipico dei ragazzi.
Insomma, non credevo che anche le ragazze potessero usare la scusa del
gelato
per baciare qualcuno. In ogni caso, io non l'ho mai fatto.
Appoggia
le labbra accanto alle mie, sfiorando
leggermente l'angolo della mia bocca.
Spalanco
gli occhi.
No,
io non posso fare una cosa del genere.
Io
amo Emma.
L'amica
di Jazzy ha un'espressione di delusione dipinta
sul volto. Forse mia sorella le ha parlato di me ed Emma e quindi le
sembra
strano che io sia qui con Charlie.
Appoggio
le mani sulle spalle della ballerina e
l'allontano.
-No,
scusa, non è ciò che voglio- le spiego.
-Scusami
tu, non so cosa mi sia successo. Tu hai Nicole ed
io...- lascia la frase incompleta.
Davvero
pensa che sia per Nicole? Beh, non è proprio
così...
Mi
alzo dalla panchina per poi iniziare a correre.
Sento
Charlie gridare il mio nome, probabilmente si sente
in colpa.
Ma
lei che colpa può avere, se io amo solo e unicamente
la mia piccola Emma?
EHI!
Eh,
questa era l’idea di Justin… e la cara Charlie ne
approfitta.
Ma
Justin l’allontana sotto lo sguardo deluso della
“”””””””misteriosa“”””””””
amica di Jazzy…
Spero
veramente che vi sia piaciuto il capitolo e vi
ringrazio per aver inserito la storia tra le
preferite/seguite/ricordate, per
aver recensito e anche solo letto, vi adoro!
Non
manca molto all’incontro con Emma, se vi va, potete
dirmi come ve lo immaginate, anche se io l’ho già
scritto.
Un
abbraccio coccoloso,
Morena