Mentre i membri dell’Ordine della
Fenice si raggruppano intorno alla passaporta, gli amici che salutano coloro
che stanno partendo, le famiglie che piangono, si abbracciano, si baciano.
Non avrei mai pensato che sarebbe
andata così. In fondo, ho sempre sperato che alla fine le cose si sarebbero
aggiustate, che saremmo potuti stare tutti e tre insieme, affrontando le
avversità con la solita forza e con il solito sorriso.
Ti sei illusa che potessimo essere
così assolutamente felici. Cerchi riparo fraterno conforto, tendi le braccia
allo specchio… ma io non posso darti quel tipo di affetto disinteressato
che tu vuoi, Hermione. Non adesso. Non ne sono capace. E me ne pento, perché
forse non crescerò abbastanza, forse non vivrò per tutta questa guerra, per
riuscire a diventare come mi vuoi.
Ti muovi a stento e con sguardo
severo, biascichi un malinconico Modugno…
mi sono sempre chiesto cosa canticchi quando sei da sola, e forse non lo saprò
mai. La tua espressione è la stessa, così austera. Sei là, vicino a tutta la
mia famiglia. Sento le gocce di pioggia che scendono lentamente. Ed un tuono.
Non riesco a togliere gli occhi da te, così vicina ma ormai così intoccabile.
Di quei violini suonati dal vento, vorrei aver potuto sentire quella
melodia che canticchi quando sei da sola.
Vorrei l'ultimo bacio, mia dolce bambina. Ma non ho mai avuto il
coraggio di darti il primo. Quel tuo broncio severo, non è ancora sparito, ma
capisco che brucia sul viso come gocce di limone.
Vorrei che entrambi avessimo l'eroico coraggio di un feroce addio.
E mentre c’è quel silenzio, appena
prima di attivare la passaporta e siamo tutti bagnati fradici, ma così tristi
di abbandonare le persone che abbiamo amato da non sentirlo nemmeno.
Quell’espressione severa scompare piano piano.
Ma sono lacrime… mentre piove.
Piove.
Mentre piove.
Piove.
Mentre piove
Piove.
Lo sai che non è questo che voglio
vedere. E come magica quiete velata indulgenza, dopo l'ingrata tempesta, provi
a non guardarmi e riprendi fiato e con intenso trasporto, sorridi.
E celebri un mite e insolito
risveglio, proprio il viso allegro che volevo vedere.
Mille violini suonati dal vento, somiglia quasi alla melodia che
canticchiavi quando stavi da sola.
Non ti ho dato nemmeno l'ultimo abbraccio, mia amata bambina. Sento
che sto sparendo, Hermione. E vedo te sparire.
Nel tenue ricordo di una pioggia d'argento.
Comprendo per la prima volta il
senso spietato di un non ritorno.
Di quei violini suonati dal vento, dammi l'ultimo bacio, mia dolce
bambina.
Non vorrei che riuscissi a vedermi
piangere. Una sola lacrima su di me brucia sul viso come gocce di limone.
Proviamo ad avere l'eroico coraggio di un feroce addio?
E quasi non ti vedo più…
Ma sono lacrime, quelle sul tuo viso?
Mentre piove…
Piove. E mi sembra di sentire quella melodia che canticchiavi quando eri da
sola…
Mentre piove, forse mi vedrai tornare. Ed allora, la canterai per me?
Aiutami a resistere.
Piove.
Mentre piove.
Piove.
Non ti vedo più.