Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: noir choco    01/07/2013    5 recensioni
Dal titolo della fan fiction si capisce che si tratta di una storia casalinga. Ed infatti.
Dopo la terza stagione Alejandro e Heather sono andati a vivere insieme a Monterey, una città statunitense della California.
Questa raccolta di flash-fic, o a volte drabble o One shot, racconta la vita quotidiana della coppia più bella del reality: AxH.
Engioid riding!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





UN COLPO MANCINO 







-La ringrazio, a presto.-
-A lei, arrivederci.-


Heather uscì, orgogliosa e a testa alta, per il suo nuovo acquisto: un orrendo collare color indaco principessa delle fate.

Perché aveva comprato quel collare per gatti? Non perché le piaceva, no di certo! Il vero motivo era perchè, al suo idiota preferito, quel colore così innocente e semplice, faceva rivoltare.
Non vedeva l’ora di dirglielo, chissà la sua faccia, ma… Alejandro era partito.

Si, perché dopo la liquidazione di massa al Sansha Blue, Alejandro aveva trovato lavoro come… modello!
Heather rise appena lo venne a sapere:”Tu? Modello? Impossibile!”

Perciò, Al, si ritrovò su un set fotografico, circondato da modelle. E Heather? A lei non poteva importare di meno: “Fai quello che vuoi. Non m’importa nulla.” O almeno così fece capire. Ma, si sa, Heather non avrebbe ammesso mai nella vita sua di essere gelosa.

Perciò, Alejandro era partito per un servizio in Spagna. Certo, la sua dolce metà poteva partire con lui, ma Adele? Non potevano mica lasciarla sola soletta. La linea aerea con cui avevano previsto viaggiasse il modello non faceva viaggiare animali domestici. Farlo viaggiare con un’altra linea avrebbe comportato l’acquisto di un nuovo biglietto, e questo era escluso.
Metterlo in una pensione per animali era troppo costoso, specialmente ora che: Alejandro non aveva neanche lavorato un mese, perciò niente stipendio, non ancora; il salario di Heather era arretrato di circa tre settimane, e, come dire, i due fidanzati stavano passando un breve periodo di crisi. Ma questa è un’altra storia.

Heather rincasò, sudata a causa delle alte temperature che avevano inondato Monterey quell’Agosto.
-Ci vorrebbe proprio un bel bagno a mare, ora.- disse ad Adele. Come se lei potesse capirla.

-Ma prima… - afferrò svelta il cellulare, con un preciso scopo. Lo sappiamo qual è vero?

“Ho comprato un collare nuovo ad Adele. Sai di che colore è??”

Invio. Fatto!

Aspettò… un minuto, magari ci può stare, considerando che quel messaggio doveva arrivare dagli Stati Uniti fino in Spagna, e doveva fare altrettanto la risposta.

Chissà, magari era troppo occupato per guardare il suo futile cellulare.
Aspetto circa due ore, poi un bzz fece voltare di scatto Heather.

“Colore?” rispose.


Che strano. Si spettava un “Sentiamo la tua genialata, cretina” o “Perché mai un collare, Mi Amor??”

Comunque…
“La strega comanda colore… INDACO >:p”

Adesso doveva aspettare altre due ore per aspettare la dolce e deliziosa risposta schifiata dall’altro. Invece no. Dopo appena dieci secondi aveva un nuovo messaggio da leggere.

“Wow” Aha! Gliel’aveva fatt… aspetta. Doveva aver letto male. Sicuramente aveva letto male!

“Wow” no, aveva letto giusto! Ok, c’era sicuramente qualcosa che non andava.

“Wow?? Solo wow? Mi prendi in giro?? TU ODI L’INDACO!”
Chiunque conoscesse Heather avrebbe detto ad occhi chiusi che era furiosa, per una malefatta andata male. E lo era!

“Ah si. Ok” chi? Cosa? Come? Non poteva farle questo. Non poteva rovinare una sua idea malefica! Non poteva deluderla! Anche se non la trovava poi così diaboliche e “originali”, lui cascava apposta alle sue trappole.

“Si può sapere che ti prende??”

“Oh, nulla… solo che, ammettiamolo, tra noi non va proprio bene” ma dove voleva andare a parare? Di solito Heather precedeva ogni singola mossa del suo Al, ma ora si trovava in seria difficoltà.

“Cosa diamine dici?”

“Heather, mi sembra il momento di vedere altre persone” Ah ecco, stava scherzando. Si stava vendicando del tiro mancino del collare.

“Bello scherzo, ma vacci piano!” si, sicuramente era uno scherzo.

“No, sta volta non è uno scherzo. Ti sto lasciando veramente! Tornerò prima del previsto e prenderò le mie cose” no… NO! Non poteva lasciarla! Non se lo poteva permettere!

Impossibile! Non poteva lasciarla andare così. Era uno scherzo, ma aveva tutta l’aria di non esserlo!
Era un colpo basso, basso e doloroso! Ad Heather sentì un macigno sullo stomaco, come se le avessero tirato un pugno, seguito da una fitta al cuore. La gola si fece asciutta, ma gli occhi si riempivano di lacrime.

“Quando tornerai troverai le tue cose carbonizzate, bastardo!” invio.

Le gambe cedettero, si ritrovò ai piedi del divano, tra i singhiozzi. Buttò lontano il cellulare, tanto che si aprì e la batteria volò via.
 
“Mi fidavo di te. Io t’amavo idiota” questo c’era scritto sullo schermo del cellulare di Heather, che ora giaceva, a pancia in giù, con le guance a linee nere, dovute alla matita sbavata dalle lacrime.
C’era buio in quella stanza, e stranamente, silenzio. Il volto di Heather era illuminato solo dalla luce flebile che emanava il cellulare.

“Ma come è possibile” si ripeteva tra se e se “dove ho sbagliato?”

Stava quasi per addormentarsi quando, una canzone familiare giunse alle orecchie della ragazza sonnecchiante, prima flebile, poi più decisa e forte. Il cellulare squillava sul cuscino che, a quanto pareva, vuoto era e vuoto doveva rimanere.

-Chi è che rompe a quest’ora?- sussurrò a se stessa.
Ma, non appena lesse il mittente della telefonata, cambiò subito umore.

‘Al <3’ stava scritto. E ora? Che fare?

Osservava quello schermo, la sua mente partì. Ricordava quando, quel anonimo giorno di Dicembre si rincontrarono a Regina, si, le chiese un appuntamento, lui. S’incontrarono la Vigilia di Natale e poi, si accomodarono nel suo appartamento, e fecero l’amore tutta la notte. A marzo decisero di vivere insieme , e decisero di andare in California. Racimolando la somma necessaria per quello splendido appartamento a pochi chilometri dalla costa, riuscirono a realizzare il loro piccolo sogno. Hanno accolto una micia, che diventò la loro mascotte. Ne avevano passate di tutti i colori in quella casa, che ora era destinata ad essere meno vuota, meno rumorosa, meno divertente, meno piena d’amore.

La canzone sorda e un po’ fastidiosa cessò, dopo un minuto buono di squillare.

S’arrese. S’arresero entrambi. Quel silenzio fu interpretato come un triste, malinconico e nostalgico, addio.
 




































































ANGOLO ALLERGIC

No comment. No comment. Ricordo che c'è una seconda parte, per la prima volta. Vi sto tenendo sulle spine, vi sto torturando. No, non ho intenzione di farvi dormire sta notte muahahhahhh 3:D 

Ma, avete notato la novità? HO AGGIORNATO! 
Santi numi! Ho aggiornato! Squillate trombe, rullate tamburi,
APRITI CIELO!

E' un guaio principalmente per voi, perchè dovrete tornare a leggere le mie cretinate! Soffrite plebei!



Spero di avervi fatto soffrire e, CHISSA' come andrà a finire 'sta storia!


Adieu (si scrive così? Bho)




Allergic to Muggles

 
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: noir choco