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Autore: Craimy    01/07/2013    0 recensioni
Caro bambino, ti racconto una storia oggi, parla di due ragazze e di come la fine di una favola potrebbe essere modificata
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattina d'estate, una classica mattina d'estate. In un paesino di nome “Nyhaa” c'erano due ragazze, la prima aveva i capelli rossi e lunghi, la seconda neri e corti. Si erano appena fidanzate, e c'era un caos a casa loro. La ragazza rossa si chiamava Craimy, occhi neri e carattere abbastanza tranquillo, o così apparentemente. La mora era più riservata e si chiamava Scooby. Che nome schifoso direte voi, in effetti non è il massimo dei nomi, ma si dice in giro che non era il suo vero nome, alcuni ci credono, altri no, insomma scegliete voi da che parte stare.

Si racconta che tutte quelle persone che continuavano ad entrare fossero amiche di entrambe, che stavano regalando qualcosa da mangiare alle due fidanzatine modello.

Appena l'ultima persona consegnò il pacchetto di biscotti la rossa chiude la porta violentemente e se ne tornò a letto. Al che la mora la seguì e cercò di farla alzare per mettere a posto tutto.

Dovete sapere che la rossa non capiva cosa stava succedendo, di punto in bianco le si presentano in casa vecchie amiche sue e della sua ragazza e consegnare cibo, quindi stava leggermente perdendo la pazienza. La mora invece era piuttosto tranquilla e stava cercando un modo per spiegare che era stata lei a contattare tutte e di dire di venirle a trovare, poi alla fine si disse che era inutile, tanto non cambiava nulla. Tutto d'un tratto il campanello suonò ancora, la rossa ne aveva oramai abbastanza, ma non lo fece vedere e cercò di sorridere il più possibile. Le saltò addosso una ragazzina, della stessa età della sua fidanzata, ma sembrava molto più piccola, quindi non so che dire. Strano da dire ma si mise a borbottare frasi del tipo “Non voglio che tu mi abbandoni” oppure “Tu sei solo mia” A quelle parole la mora ebbe un pizzico di gelosia che la fece andare e cercare di tirare uno schiaffo alla nuova arrivata bionda. La rossa però la fermò, le disse che non era così che si sistemavano le parole, nonostante stesse sorridendo di dice che avesse uno sguardo terrificante. Craimy spostò la ragazza che l'aveva travolta e le disse con un sorriso se per favore potesse non rovinarla più la sua vita privata, la bionda iniziò ad alzare la voce con delle urla poco significanti, allora la rossa ripeté la stessa frase, non si sa come abbia mosso le labbra, fatto sta che la ragazza bionda se ne andò. Scooby era quasi intenzionata a tirare uno schiaffo alla sua ragazza, non capiva cosa stava succedendo e soprattutto non sapeva che era quella ragazza. Allora le fu spiegato che era la sua ex, però non l'amava veramente, l'aveva solo usata per scopi personali. Non si sa con quale coraggio le disse questo, ma la mora fece anche bene ad arrabbiarsi. “E così per te le fidanzate sono solo dei giochi?” “Ho detto lei, non te” “Ma non pensi che vanno trattate un po' meglio?” “Io ti tratterò fantasticamente” “Non mi bastano le parole”

Non si sa perché la più dolce si mise a piangere, era triste, perché le stava andando male? Cosa aveva di sbagliato? Perché? La rossa la prese dolcemente e la abbracciò. Lei non voleva farle credere di non amarla, ma in passato aveva fatto tanti sbagli, aveva finto, aveva sperato, aveva perso. Adesso non voleva perdere più nulla, non fingeva, voleva solamente lei, non il corpo di lei. La mora era triste, e chiunque lo sarebbe stato al suo posto. Dopo tutto quel soffrire il suo cuore veniva ancora fatto a pezzi. Non voleva soffrire ancora, ma stava male, non era altro che un gioco per la stupida. La stupida non la lasciava andare, allora lei si mise ad urlare dei pensieri che le erano balenati in testa così, all'improvviso “Io non ti amo e non ti ho mai amato!” “Lasciami!” “Tu non vuoi me!” La rossa non poteva spiegare in un solo giorno tutti i suoi sbagli, era già difficile crederlo, figurati raccontarlo. Però doveva iniziare, doveva farsi forza e non sentire le parole che la ferivano. Iniziò a raccontare del suo odio verso tutti, di come non poteva sopportare nessuno, della perdita di una amica e del pianto che non si sarebbe mai aspettato. Da li capì che forse lei provava qualcosa per le persone, per le ragazze. Con molta difficoltà raccontò anche che aveva solo voglia di divertirsi, giocare un po', per questo non le importava molto delle persone, ma dei corpi invece sì. La mora non voleva sentire quelle parole, la sua ragazza non era così, lei era sempre tenera e affettuosa, non poteva essere così. La rossa però non voleva fermarsi e raccontò anche di una ragazza, una ragazza felice ai suoi occhi, apparentemente odiata. Raccontò di come iniziò ad affezionarsi, di come era felice con lei, di come fu scartata via perché definita “troppo passionale”. C'è da ammetterlo, se le si offriva qualcosa si allettante, la rossa non si rifiutava mai. Fu così che perse un'altra persona e il suo odio iniziò ad aumentare sempre più. Eppure fuori era sempre la solita allegra ragazza, nessuno poteva sapere quanto rancore portava dentro. Poi vide che non si stava per nulla calmando, allora decise di dare il colpo di grazia alla sua fidanzatina. Raccontò di quanto odiava un'altra ragazza, anche se le ricordava tanto lei, non si sa perché. Diceva che sapeva fingere bene, anche se non si notava mentre parlavano notava che in realtà era triste, quando però cercava di far vedere la felicità. Dopo un po' di messaggi si stava ancora affezionando, ancora una volta. Ma lei non poteva, non poteva farlo ancora, non voleva soffrire di più.

Ma il giorno in cui si innamorò ancora arrivò. Arrivò come arriva la primavera, inaspettatamente. Si innamorò e basta, tutto troppo velocemente per resistere al colpo. Disse che non poteva nasconderlo più a se stessa e cercò di farglielo capire, forse un po' troppo direttamente. Esistono vari finali per questa storia mia bambina. Io ho conosciuto le due ragazze quindi ti racconterò il più affidabile, ma mi aveva stupito questo finale che si racconta in giro. Si racconta che le due ragazze iniziarono a litigare, ma tanto, tanto da lasciarsi e andare in posti differenti. Tutte e due cadute in depressione cercarono di rintracciare l'altra, ma l'orgoglio feriva entrambe e non si sono mai più ritrovate. Cara mia, questa storia sai perché mi ha stupito? Perché se tu conoscevi le due sarebbe stato il finale più ovvio, quello già scritto. Se guardi in modo profondo entrambe noti un orgoglio mai visto prima, uno di quelli profondi come una pietra. Magari non lo fanno vedere, ma è difficile per loro lasciarlo da parte. Quindi ti sembrava il finale più appropriato, pensa pure io pensavo che sarebbe finita così. Invece no, la verità è che la mora la perdonò e raccontò il suo passato, racconto di quanto aveva sofferto per amore, di quanto sia per lei difficile aprirsi ad altre persone, raccontò anche che si era affezionata fin da subito alla rossa. Si raccontarono tutto quello che si doveva sapere, tutto. Fu così che vissero per sempre felici e contente.

-Cosa devo imparare da questa storia? Che i finali si scelgono da soli? Che il futuro non è ciò che sembra?

-No, insegna che il per sempre felici e contenti non esiste, non esiste voler credere in qualcosa per sempre, tutto finisce.


♠Autrice!♠
Buondì! c: Partiamo dal fatto che io non ho mai scritto una FF Favola, quindi questa è la mia prima ç_ç Non sapevo bene com'erano fatte e ho fatto di testa mia, quindi perdonatemi se c'è quelche errorino in presentazione... Comunque spero che vi piaccia *-* Ci si vede
Craimy :3



 

  
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