La chiamavano la sacerdotessa rossa forse per il colore delle vesti che indossava e per i suoi capelli, ma soprattutto perché riusciva a vedere il futuro nelle fiamme.
Quelle stesse fiamme che Melisandre sentiva ardere dentro e avvolgerla nel calore.
Quelle stesse fiamme che nascondevano il destino di molti uomini, che lei aveva visto morire, soffrire, gioire e risorgere. Sembravano volerla toccare per mostrarle qualche altra scintilla di luce e vita.
Melisandre credeva nelle sue fiamme e, nel momento in cui osservò il sangue scorrere da una delle tre sanguisughe, avvertì il bacio dolce del fuoco posarsi sulle sue labbra.
Sapeva di ferro ed era caldo. Sapeva di morte.
 
 
 
 
 
 
Angolo delle sciocchezze:
Questa volta sono 109 parole! (sempre se word non mi sia impazzito) Quindi grida di giubilo perchè possiamo chiamarla effettivamente drabble... comunque questa volta sono andata sul sicuro: Melisandre. Beh, eccezion fatta per la madre dei draghi, chi meglio di lei può rappresentare il fuoco? Nessuno, infatti mi sembra tutto un po' tanto banale ._. Ma è andata, spero che possa piacervi lo stesso xD
Sono contenta contenta contenta delle recensioni!! Grazie mille siete tutte così gentili! *-*