Finalmente siamo riusciti ad arrivare alla città,ora da lì dobbiamo prendere l’aereo e arrivare a un laboratorio di ricerca in America..dovremmo entrare in città di nascosto ci ucciderebbero se ci vedessero,andiamo per un’altra strada ,sono brava nel creare passaggi tra l’immondizia,dopo che siamo entrati andiamo all'aereoporto ma ci siamo dimenticati di avere delle armi addosso e quando siamo passati sotto il metal detector ci siamo trovati tutti i poliziotti intorno Berry fa vedere il distintivo,si avvicinano e fanno un gesto per dire ok potete passare ,quante parole in un semplice gesto con la mano.Saliamo sull’aereo e ci sediamo e incominciamo a parlare. “Che gli hai detto?” dico io e lui mi risponde”Che sono un poliziotto in missione,sono un poliziotto e ho una missione quindi non ho mentito” io sorrido e poi guardo fuori”a proposito di mentire..” io mi giro di scatto verso di lui che mi chiede”hai qualcosa da dirmi?” io faccio la vaga e intanto mi torturo le mani”tipo??” lui si guarda intorno e poi mi guarda “tipo qualcosa su di te,so solo che vai allo scientifico..cosa è che non so?” io sospiro “tutta la mia vita..preferirei non parlarne” lui si fa serio quasi si arrabbia”oh ma tu devi parlare sono sempre un poliziotto io e so qualcosina su tuo padre” io abbasso lo sguardo”è un trafficante di armi..non solo le normali armi anche tutto questo casino è colpa sua e del suo gruppo di simpatici amici..però non è mai stata una cattiva persona e..” lui mi ferma”a parte te lo sa qualcuno?” “no,nessuno neanche mia madre ne sapeva niente una volta l’ho seguito e ho scoperto questo dei tizi mi hanno vista mi stavano per sparare ma mio padre si è messo davanti ed è morto..gli hanno scaricato una cartuccia intera di proiettili addosso io ero già scappata appena lui si era messo davanti..è stata colpa mia se è morto,oltretutto non sono riuscita a chiedergli perché ha fatto tutto quello,appena sono tornata a casa mia madre mi ha preso a schiaffi e quando gli ho detto che papà era morto ha tentato di suicidarsi l’ho fermata e ho chiamato un ambulanza perché già aveva bevuto della roba lei l’hanno mandata in una clinica e mi hanno affidato ad un’altra famiglia dove il mio “padre” adottivo era un professore e mia madre una professoressa mio fratello era laureato in scienze qualcosa ,mi hanno costretta a fare lo scientifico e hanno deciso della mia vita ,scusami se ti ho detto solo palle ma non potevo fidarmi..” lui mi guarda tra il triste e l’incazzato nero”invece potevi..io avrei mantenuto” io guardo per terra “tu invece?” lui mi guarda freddo”non so se posso fidarmi” io lo guardo”bella battuta..”guardo fuori e dopo un po’ inizia a parlare”la mia famiglia era normale a parte qualche volta mia madre iniziava a dare i numeri e urlare senza motivo,volevano che diventassi uno scienziato,io ho sempre pensato fosse una stupidata ma loro erano sicuri che lo avrei fatto,quando sono diventato poliziotto mia madre si è arrabbiata e mio padre mi ha cacciato di casa”io lo guardo scioccata”wau..credevo che genitori più strambi dei miei non c’erano ma vedo che qualcuno li batte” io sorrido e poi ”prendiamole a ridere queste cose del passato,l’importante è il presente è il futuro” dico io sorridendo”forse hai ragione,ma avere il padre trafficante d’armi non mi sembra una cosa normale” dice lui ridendo io rido “si però ora basta..” “scusa..”dice lui guardando a terra ,il lo guardo e gli do un bacio,dopo un po’ ci addormentiamo e l’unica sveglia è Cloe che guarda fuori pensando “magari solo la mia famiglia era normale”.