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Autore: Sa_1    01/07/2013    2 recensioni
Che ne dite di andare al vecchio collegio in periferia? Girano strane voci su quel posto!" proposi.
"Oh no!" sussurò Harold "Ho promesso a tua madre di portarti a casa sana e salva" esclamò preoccupato. "Sei un fifone" gli feci la linguaccia.
In questa storia ci sono solo Zayn, Harry e Louis. Uno di loro è l'assassino, sopravvissuto ad un'infanzia crudele.
Stai attento alle persone che incontri, non fidarti mai dell'aspetto esteriore della gente.
Genere: Horror, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era un sabato sera come gli altri e stavo uscendo con miei amici per andare in discoteca.  Ero la tipica ragazza inglese che andava al college e non aveva mai niente da fare.  Dovevo uscire con la mia amica Jasmine ed i miei due migliori amici Louis e Harold.
Saremmo andati al Ministry of Sound, una delle discoteche più famose di Londra. 
Stavo indossando un abito corto e rosa antico, con un grande fiocco sul retro. Mi misi le alte scarpe con i tacchi e uscii di casa dove mi stavano aspettando i miei amici a bordo di una Lamborghini nera. Alla guida c'era Louis, che aveva 21 anni, e al suo fianco Jasmine, la sua ragazza. 
Aprii la portiera e mi sedetti vicino ad Harold, il mio migliore amico che conoscevo da tantissimi anni, al quale volevo troppo bene. 
 
Quella sera era diversa, qualcosa sarebbe cambiato, la vita dei 4 ragazzi stava per finire.
 
"Dai Louis, partiamo! Ho voglia di ballare" insistetti.
"Okay! Speriamo non ci sia molta gente, non ho comprato i biglietti e dobbiamo fare la fila per entrare" ribattè Louis.
"Con questi tacchi mi si stanno distruggendo i piedi!" Jasmine aveva ragione, erano già passati dieci minuti dal nostro arrivo e non si vedeva nemmeno la porta principale a causa di tutta quella gente che voleva entrare.
"Hei ragazzi che ne dite di entrare, ho quattro biglietti in più e non so a chi darli" ci girammo tutti per vedere da dove proveniva quella voce; era un ragazzo giovane che non avevo mai visto prima d'ora.
"Bhe, sei arrivato al momento giusto!" disse ridendo Harold. 
"Piacere mi chiamo Zayn" disse il nostro salvatore. 
"Se non ci fossi stato tu i nostri piedi sarebbero morti sicuramente" urlai guardando la mia amica che acconsentì a ciò che avevo detto.
"Grazie mille Zayn! Entriamo" pronunciammo in coro. Presi il biglietto e mi incamminai verso l'entrata; insieme mostrammo quel pezzetto di carta al buttafuori che ci fece entrare.
"Vado a prendere qualche cocktail, stasera offriamo noi" esclamò Jasmine guardando Zayn. Mi stavo divertendo moltissimo e le ore passavano, il nuovo ragazzo era simpatico e disponibile. 
"Chi viene con me??? Voglio concludere questa serata con qualche brivido di paura!" chiese Zayn.
"Dove vorresti andare?" ribattè la mia amica entusiasta per la proposta. 
"Che ne dite di andare al vecchio collegio in periferia? Girano strane voci su quel posto!" proposi.
"Oh no!" sussurò Harold"Ho promesso a tua madre di portarti a casa sana e salva" esclamò preoccupato. "Sei un fifone" gli feci la linguaccia.
"La cosa peggiore che possa succedere è morire" esclamò Zayn ridendo in modo strano e sospetto ma nessuno ci fece caso tranne me e Harold. 
Prendemmo la nostra macchina e ci dirigemmo verso la periferia seguiti dalla moto guidata da Zayn. 
"Quel ragazzo mi nasconde qualcosa, è strano" bisbigliò il mio migliore amico; "Mentre rideva mi sono venuti i brividi" dissi io.
"Anche se non ci conosce ci ha dato quattro biglietti da 25$...dobbiamo stare attenti". Annuii e ritornai a guardare la strada tenendo stretta la sua mano. Con lui mi sentivo al sicuro.
"Dai ragazzi scendiamo!" pronunciò Louis spegnendo il motore dell'auto. Appena misi un piede a terra una folata di vento gelida mi scombussolò i capelli; era ormai notte fonda e grazie alla luce fioca emessa dai lampione irruginiti si riusciva a intravedere un edificio. Quando Zayn mise il casco sul sedile della sua moto decidemmo di andare a visitare il perimetro di quella cupa abitazione che molto tempo fa era un collegio per bambini.
Quando cominciai a camminare ebbi l'impressione di essere seguita ma non ci feci caso e continuai a ispezionare la zona con gli altri. Arrivamo sul retro, lì trovammo due altalene, uno scivolo e tanti altri piccoli giocattoli. 
"Girano molte voci su questo posto" disse Zayn interruppendo il silenzio, "Si dice che tutti i bambini siano stati torturati e poi uccisi, ma nessuno sà la verità" continuò Harold. Dopo quelle parole lo guardai terrorizzata e sentii Zayn sussurare :"Io sono sopravvissuto". La situazione era sempre più pericolosa, stavo per morire di paura e di certo il posto in cui mi trovavo non facilitava le cose. Le altalene cominciarono a muoversi e si sentirono le risate dei bambini. Poi un urlo e il silenzio. Io e Jasmine volevamo andarcene ma i ragazzi volevano scoprire cosa stava succedendo in quel collegio così entrarono. Eravamo sole, in un posto buio, eravamo indifese. Decidemmo di entrare.
"Ragazze abbiamo perso di vista Zayn" dissero contemporaneamente i nostri due amici. Mi guardai intorno era un'abitazione grandissima per cercarlo ci saremmo dovuti dividere.
Io ed Harold dovevamo controllare il piano superiore. Il cuore batteva fortissimo e non aveva intenzione di rallentare. Salimmo le scale stando attenti a non cadere nei vari buchi marci del legno. Quando arrivammo al primo piano mi spaventai tantissimo: c'era sangue dappertutto e vi erano una decina di stanze, dove accanto alla porta d'entrata una barra di ferro pendeva da un chiodo, su ognuna di questa c'erano due nomi, molto probabilmente erano quelli dei ragazzi vissuti in questo posto. 
Sentimmo un urlo, era quello di Jasmine e proveniva dal giardino. Mi avvicinai correndo verso la finestra e ciò che vidi mi fece rimandere scioccata, le lacrime scesero dai miei occhi ed Harold mi abbracciò. I miei due migliori amici erano appesi ad una delle due altalene, un capo della corda partiva da un palo e l'altro capo arrivava al collo dei due corpi senza vita.
Urlai più volte il loro nome ma non mi sentivano, ormai erano morti. "Andiamocene subito" mi disse Harold "Subito!" urlò. Iniziammo a correre, sempre più velocemente, ma ad un certo punto tutto ciò che mi rimaneva scomparve, sentii solo la sua voce dire :"Scappa e racconta tutto, vai Jessica!". Arrivai all'auto e ritornai in città dove andai dalla polizia per raccontare tutto ciò che era accaduto. I poliziotti mi credettero e io giorno dopo controllarono la casa trovando il corpo di Harold senza vita, con una ferita che partiva dal collo fino all'addome. Dopo l'accaduto rimasi scossa e i miei genitori decisero di aiutarmi. Avevo cominciato ad andare dallo psicologo ma la mia situazione non migliorava. 
 
Dopo un mese di cure mi sembrava di star guarendo.
Una notte mi svegliai di colpo e lo vidi davanti a me, Zayn.
Mi sparò un proiettile all'altezza della fronte. 
Il buio.





SPAZIO AUTRICE


Inizio col dire che questa storia è nata perché dovevo svolgere un compito di italiano; è la mia primissima storia che pubblico qui e spero che vi piaccia e che qualcuno la legga.
Vorrei ottenere qualche recensione. Se ottengo dei buoni risultati con questa storia creerò una fanfiction su Larry. Grazie per aver letto.
_Sara

 
  
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