Era difficile a volte nascondersi,far finta di niente,guardarsi ed inghiottire le lacrime,guardarsi e fingere di star bene.
Era difficile,perché tutto pian piano diventava grigio.
Tutto perdeva senso,tutto si scoloriva,tutto si ammosciava.
Uno sguardo tenuto troppo,un sorriso troppo vero,una mano troppo spinta,due cuori troppo pressati.
Come all’interno di una gabbia,incapaci di uscire allo scoperto,incapaci di farsi accettare,incapaci di essere veri.
Oppressi,schiacciati,stritolati,sgretolati,privi di vita,succhiata via dalle menzogne,dalle paure,dalla falsità,dal dolore,dall’ingordigia,dalla pressione di essere perfetti e accettati.
Incapaci di reagire,troppo piccoli,fragili,deboli,dinnanzi una società che vuole il comando,una società fatta di maschere,maschere che sopprimono lacrime e ferite,una società che detiene lo scettro di ogni cosa,che classifica e cataloga le persone.
Proprio come marionette,appese a fili invisibili,comandate da un Mangiafuoco dal cuore di pietra,come marionette dal sorriso di legno e gli occhi di vetro,l’anima come schiacciata da una pressa,il cuore fracido,assente di sangue e linfa,rinsecchito e povero,strappato dal torace e gettato via come immondizia.
Tutto razionale,tutto meccanico,tutto logico e matematico.
Tutto programmato,tutto deciso e prefissato.
La ragione che prevale il sentimento,la massa che sovrasta il singolo,il gigante che schiaccia la formica.
Costretti a pensare di essere polli invece di capire di essere aquile e iniziare a volare.
E c’erano Louis ed Harry.
Chiusi dentro una gabbia.
‘Inaccettabile’,era stato definito il loro rapporto.
‘Inconcepibile’,era stato definito il loro amore.
La società ha detto ‘no’,e allora?
E allora si mente,si dicono bugie stracolme di sofferenze,si patisce il dolore,silenziosamente.
Ma troppe erano le volte in cui una lacrima fuggiva,maligna,scorrendo muta e dolente sulla guancia,bagnandola.
Troppe erano le volte in cui le labbra si rifiutavano di piegarsi nel medesimo sorriso falso.
Troppe erano le volte in cui le mani,come calamite,si rincorrevano afferrandosi,regalandosi un istante di vita.
Non bastava mai una notte per saziarsi dell’amore che provavano l’uno per l’altro,il loro cuore era incolmabile.
E lo stare divisi li distruggeva.
Le labbra secche per i baci mancanti,ruvide per l’assenza di contatto,i volti spenti per un destino avverso,un destino rovesciato con la violenza.
Erano fatti per essere una cosa sola,creati per stare insieme,unici ed inseparabili,indissolubili.
Erano stati progettati,saldati insieme,uniti fino al termine di tutto.
Due anime gemelle.
Ma i disastri,le imposizioni,le dittature dall’alto,li avevano fatti scindere,staccare l’uno dall’altro,pezzo dopo pezzo.
Faceva male,ma era ‘necessario’.
‘Necessario’ per poter andar bene,per poter ricevere acconsentimenti,per creare due figure,due esempi perfetti.
 
L’amore?
Oh,l’amore è stupendo.
L’amore è vita,è ragione di essere e di diventare,è gioia fresca e pura,è scoperta ed invenzione.
Non va deciso,non va comandato,non va imposto.
Va rispettato.
Va vissuto.
Va gioito.
Un uomo e una donna,due  uomini o due donne.
Varietà. Già,la chiave di tutto è lei.
In fondo,è la tempera della vita…