Louis proprio non  sapeva come fosse finito dietro le sbarre.
O almeno, lo sapeva, ma non era colpa sua.
Se quel idiota di Niall non l’avesse convinto, ora non si troverebbe in questa situazione.
 
Sarà divertente Lou!
Con Zayn lo facciamo sempre!
E’ solo la piscina della signora  Mary, non se ne accorgerà neanche!
Dobbiamo solo scavalcare il cancello!
Ammettilo che anche tu ti vuoi fare un bel bagno al chiaro di luna!
 
Maledetto irlandese,maledetto.
 
Certo, Niall non aveva tenuto in considerazione Paco,  l’amabile rottweiler che gironzolava tranquillo nel giardino e che ovviamente aveva preso molto in simpatia Louis; così tanto in simpatia che per poco non ci rimetteva un piede.
 
Com’era andata a finire?
Niall era riuscito ad arrampicarsi su un albero e a lanciarsi fuori dal giardino e Louis si era arrampicato sulla gabbia degli uccelli e aveva  un cane affamato del suo piede, che abbaiava cercando di raggiungerlo.
E quindi Louis era stato ritrovato dalla signora Mary, che aveva chiamato la polizia per violazione di domicilio.
 
Sperava solo che non chiamassero i suoi, Louis era maggiorenne,quindi c’era una piccola speranza di tenere tutto ciò nascosto alla sua famiglia.
Anche perchè forse sarebbe stato meglio essere sbranato da Paco piuttosto che affrontare sua madre infuriata.
 
Mentre Louis meditava sull’accaduto sul suo lettino scomodo e con delle ruvide lenzuola grigie, non si accorse che la guardia di turno era cambiata.
 
Davanti a sé si ritrovò un ragazzo, più o meno della sua età. Era abbastanza alto, con delle spalle larghe, dei ricci che uscivano ribelli dal suo cappello da poliziotto, dei bellissimi occhi verdi e delle labbra rosse molto carnose. Indossava la solita divisa blu scuro che portavano tutti i poliziotti, aveva una pistola attaccata alla cintura e dal colletto si intravedevano delle collane.
 
“Non sembri un tipo da galera” disse il poliziotto, con una voce piuttosto roca.
 
“E tu non sei un po’ troppo giovane per stare qui?” rispose Louis con un sorrisetto, avvicinandosi alle sbarre della cella.
 
“Mmh, vedo che fai lo spiritoso, quindi suppongo che tu non voglia sapere che hanno pagato la tua cauzione, vero?” disse il ragazzo, con un tono che cercava per  passare per seducente.
 
“Finalmente quel idiota di un irlandese si è rivelato utile” esultò Louis, per poi tornare ad osservare il poliziotto che apriva la cella.
 
“Come ti chiami?” chiese Louis, riportando la sua attenzione sul ragazzo.
 
“Harry” rispose, con un sorrisetto sghembo.
 
“Io sono Louis” disse.
 
“Lo so” ammiccò quello.
 
“Allora sai anche quello che sto per fare?” rispose Louis, avvicinandosi sempre di più al riccio.
 
“Oh, so molto meglio ” soffiò Harry, ad un centimetro dalla sua bocca, per poi congiungerla a quella di Louis.
 
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Quando Louis uscì dalla centrale trovò Niall.
 
“Lou ma che ti è successo? Sei stato travolto da una mandria di bufali?” chiese il biondo guardando l’amico che aveva la maglietta al contrario, i capelli tutti spettinati, un calzino mancante e un sorriso da ebete stampato sul volto.
 
Davvero. Dov’era finito il calzino?
 
“Molto meglio amico, molto meglio” rispose Louis, passando un braccio attorno alla spalla dell’amico, continuando a sorridere.
 
“Pensavo fossi arrabbiato con me” disse Niall a voce bassa, preoccupato per la reazione dell’amico.
 
“Arrabbiato?” chiese Louis confuso “sei l’irlandese che amo di più al mondo”.
 
E Louis continuò a camminare, più felice che mai, con un bigliettino in tasca con un numero di telefono e un chiamami xx scritto accanto.
 
 
 







Spazio autrice
Beh, io ero tutta tranquilla che scrivevo il terzo capitolo della mia long, quando Harry decide di pubblicare foto con un cappello da poliziotto.
Quindi è colpa sua, non mia.
Io non so cosa sia esattamente questa cosa che ho scritto in 30 minuti (e neanche) nella mia testa era tutta smut smut smut ma io non sono capace a scriverlo, quindi l'ho fatta finire cosi ahah
Se volete lasciate un commento, mi fanno sempre piacere ! :)
Un bacio :*