Buona
Lettura!
CORPO
E ANIMA
Pare
che il corpo non combaci con l’animo, che l’anima non ci stia in quel corpo così
dannatamente perfetto; pare che la sua mente e il ragionamento continuo non
seguano mai l’animo che celato forse… piange.
Pare che tutti pensino che la sua anima ci
stia benissimo nel suo forte corpo, che non ci sia mai stata combinazione corpo
– anima più azzeccata.
Pare
che le parole da lui dette non siano mai un risvolto
della sua anima, mentre, nel circondario, la gente pensa l’esatto contrario.
[Sakura…sei
tu]
Pare che la voce e il suo tono distaccato
non siano altro che una forzatura dell’anima che, fermata, viene costretta a limitare il suoi vivere in un corpo da
superiore.
Pare
che il suo corpo sia invidiato dai suoi simili e
bramato dal sesso gentile mentre l’anima, la sua, fa unicamente paura e
nessuno la vorrebbe…Ovvio, no?
Ma
si può salvare un’anima?
Pare
che i gesti e le azioni che compie siano sempre i meno umani
possibile…un’anima brucia dentro
ad un corpo freddo.
Pare
che il momento dell’anima non sia giunto, ancora, mentre il corpo…. La rende
scomoda.
Pare
che il mondo non conosca per nulla la sua anima…perché l’Uchiha ha imparato a
metterla a tacere.
Ma
si può mettere a tacere un’anima?
Si
trova a Konoha, è ferito, ha bisogno di qualcuno che lo curi, non può
permettersi un minuto di distrazione: è solo e gli altri sono altrove, neanche
ricorda dove ha lasciato quel team non suo. Ma non gli frega nulla, è solo e gli
piace. Il mondo è fosco e il sole picchia troppo….La veste che indossa gli
provoca fastidio, gli sta appiccicata addosso a causa del sudore…e del sangue.
Il cuore batte lento e il respiro viene meno. Ricorda poco: un combattimento si
è appena concluso…e non concluso, non è l’unico ridotto
male.
“Voglio
un ninja medico.
Un
pensiero a lungo tenuto a bada s’insinua nella sua complicata e contorta mente;
già scuote il capo e lo sforzo di compiere quella sola piccola azione, mentre
arranca per raggiungere un villaggio non suo, gli fa raddoppiare il dolore
fisico….forse c’è anche un altro dolore.
E’in
quel villaggio pieno d’anime per un suo volere: il capriccio di rimanere in
vita….con il corpo.
“Ci
vuole lei”
E’
l’unica speranza?
S’appoggia
ad un tronco d’albero e non appena i suoi scuri occhi smettono di vedere,il torpore lo prende.
Pare
che l’animo puro stia soffrendo in un corpo bellissimo, che il corpo in fiore
non riesca più a reggere la sofferenza interiore.
Pare
che la sua anima triste e ferita la faccia urlare (silenziosamente) senza che
riesca ad uscire parola da quella bocca spesso serrata, con quelle labbra che si
mordono sanguinando.
Pare
che non riesca mai a seguire l’stinto e si lasci
guidare da pensieri e ragioni dell’anima addolorata ma non del tutto rassegnata
che batte in lei….e la scuote facendole sentire Viva nel corpo…
[Sasuke…]
Pare
che il corpo continui a crescere e divenire sempre più splendido, che i suoi
occhi siano ancora belli, grandi grandi…faticosamente
aperti sul ciò che la circonda…ma manca loro qualcosa: l’anima ha spento la sua
vera luce, il dolore è tanto e il mondo è così esterno…lontano, inutile, a
volte, perché non c’è nulla che le ricordi di sorridere…no, neanche Naruto ci
riesce.
Pare
che l’anima non voglia farla sorridere e il corpo, da bravo,
ubbidisce.
Pare
che gli altri la trovino sprecata, quasi, nel mondo, pare che vogliano per lei
una vita diversa e un’anima più felice: è così meravigliosa…. Sakura incanala le
sue forze nel lavoro, come se le servisse a qualcosa per colmare
quell’angosciante senso di vuoto dentro.
“Shizune,
finisco io”
“E’
tardi”
“Non
importa, ti prego”
“…ok,
a domani”
“Grazie”
Pare
che la sua voce limpida lasci trasparire sempre una punta di malinconia, anche
quando lei risulta forte e il corpo maschera il volere dell’anima. La voce
dell’anima vorrebbe poter suonare come una volta…un po’ infantile,
squillante…
Ma
l’anima cambia definitivamente o…?
Pare
che l’anima non combaci con il suo corpo, che la stessa terra fiorita calzi a
pennello con il fisico ma stoni maledettamente con
l’animo.
E’ormai
sera, la luna fa capolino da macchie di nuvole scure e illumina Konoha e
l’ospedale dal quale è uscita Sakura, dopo nove re di lavoro per la maggior
parte auto – impostasi. Guarda la falce lunare e sospirando scruta i giochi di
ombre nel cielo buio… non ha fretta di tornare a casa, nessuna, a fare cosa?
Nessuno l’aspetta. Se potesse non ci dormirebbe neanche, starebbe fuori, lì
davanti all’ospedale, ad attendere l’ora di rifare il suo dovere. Perché
dormire? Non gli interessa….si ritrova ogni notte a fare sogni dolorosi che non
vuole.
Ci
sono poche stelle nel cielo, pare che anche quelle siano diminuite….un desiderio
in meno. Quanti ne ha espressi? Tutti uguali, in fondo. Il solito vuoto dentro
la prende e battiti del cuore accelerano perché un’atra
stella è caduta e il paradosso assurdo torna: tante stelle cadute e il desiderio
ricorrente non si avvera. Una parte di lei vorrebbe esprimerne un altro, le
labbra restano ferme e non pronuncia alcunché, però la mente è in sintonia con
l’anima e la stella porta con se un nuovo monotono
desiderio.
Indugia,
Sakura, ancora e la notte vera comincia a pesarle addosso: “era notte quando cercai di fermarlo, c’era la
luna, ricordo….c’erano le stelle?”
Pare
che l’anima diventi più cupa, al buio, donandole ricordi e immagini che lei
tiene quasi ostinatamente per sé e che, di giorno, non vuole far emergere per
non star male. Non deve deconcentrarsi perché pare che il corpo voglia agire
meccanicamente…qualche volta l’anima sta da parte e dentro le mura bianche
dell’ospedale pare essere un automa, Sakura. I movimenti precisi e ripetuti la
fanno sembrare a un robot programmato dalla sua maestra che, si chiede come
poter spegnerlo per un po’, metterlo a riposo.
Pare
che la sera, non vedendo girare nessuno per Konoha, si senta meglio, più
libera…ed è la volta dell’anima che tiene compagnia al bel
corpo.
Pare
che, essendo assai debole il corpo, la sua anima riesca finalmente a pulsargli
dentro e la può udire….il cuore batte, lento, scandisce
i suoi lenti passi mentre le forze si fanno meno. Ha dormito delle ore, in balia
di incubi già fatti dove volti conosciuti gli sorridono e voci noiose lo
chiamano.
[Sas’ke]
Il
fatto è che l’anima ce la sta facendo ad aderire ad un
corpo perfetto ma ora martoriato e proprio per questo riesce a guidarlo verso un
luogo specifico…alla ricerca di colei che…”esaudirà il mio capriccio, di colei
che….voglio
rivedere”…la maledice
perché è tutta colpa di lei se dice certe cose, ed è come se maledicesse il suo
pulsante animo e con esso anche un’altra fragile anima che sta provando dolorosa
nascosta speranza, in una notte di Luglio.
E’
ormai ora di andare …inspiegabilmente pare che il corpo non riesca a farle fare un passo e anzi, sia immobilizzato da un
irrazionale dolore. Erano mesi e mesi che non stava così a disagio con il mondo,
le era successo solo alcune sere, ma c’era stato un inseguimento e poi un
incontro….e c’erano state pure parole…
[Sakura
sei tu….]
Ma
no…è lontano, e allora perché rimpianti emersi?
Il
corpo comincia a tremare e pare che l’anima stia riuscendo ad aderire al corpo, manca poco….e intanto resta
ferma.
Pare
che due anime si chiamino a vicenda, si cerchino reciprocamente ma succede esclusivamente quando e se i due
corpi accettano le proprie anime. Pare che alcune persone, per via di qualcosa di
ignoto, si ritrovino ad avere anima e corpo che piano si dividono e si fanno
diversi….ma a tutto c’è un rimedio e la cura per questa
rara malattia arriva quando meno se l’aspettano….
Che
l’animo ritrovi l’unità con il corpo e allora due anime e due corpi potranno
rincontrarsi….
I
sui occhi individuano una figura che s’avvicina, la luce dei lampioni la
illumina e delinea ed evidenzia quanto sia scura e questa nerezza le risulta
insolitamente familiare…dove l’ha già vista?
Gli
occhi si socchiudono e poi si spalancano….sì inumidiscono e il corpo comincia a
reagire alle morse dell’anima. Le giungono le lacrime senza che neanche sappia ancora il perché….
Pare
che l’anima sua non veda l’ora di incontrare l’anima di un corpo che assorbe
luce.
Si
sta avvicinando ad una figura poco visibile nella notte, la luce pare non
toccarla quella tremante figura,
mentre irradia artificialmente lui…la sente…è una donna quella laggiù? Sente
addosso uno sguardo conosciuto, pare che la sua anima
scalpiti e gli faccia velocizzare i passi provocandogli un dolore fisico
tremendo; ma resiste perché stavolta l’animo guida, senza demordere, un corpo
che gli sta appartenendo sempre più.
Ansima
e i suoi respiri affannosi si disperdono nell’aria e vengono uditi dalla tremante ninja.
Pare
che due corpi, guidati dalle anime, comincino a muoversi l’uno verso l’altro
senza riuscire a resistersi.
Pare
che la sua anima la faccia trattenere il respiro e stringere i pugni. Il corpo,
bello, le combacia e il dolore emerge assieme a un sentimento definibile come
paura, o meglio timore di chi sta guardando, rapita…
Lui
è a pochi passi, oramai, da dove lei si trova; aveva cercato di non pensarlo di
giorno, dandosi a ciò che può fare il corpo.
Pare
che abbia imprigionato la sua anima dentro a un qualcosa di sublime, ne è stata
capace seguendo la chiave della disperazione.
Si
matura anche tenendo a bada l’animo….
Solo
che, per non appassire, la porta dell’anima deve aprirsi,, prima o poi…la soluzione è stata rivelata, si tratta
unicamente di colui che…è stato detto troppo, ha parlato troppo di lui…fino a
che non ce l’ha fatta più.
E
se non fosse rimasta ferma lì, davanti al suo ospedale? E chi lo
sa…
Sta
facendo fatica ad arrancare verso colei che ha appena riconosciuto, le ferite
gli provocano un dolore umanamente irresistibile ma
pare che stavolta l’animo sia dalla sua e aiuti il corpo a raggiungere
quell’animo medico che lo salverà….E’
solo per quel capriccio che non cede al dolore?
Pare
che l’anima possieda potere, addirittura Sasuke Uchiha pare lasciarsi prendere
da pensieri antichi…e faccia passare in secondo piano il suo capriccio di
vita.
E’
come aveva cercato di ricordarla, segretamente,
anzi…non ricordarla…tremante e dolorante. E’ come se avesse ricevuto un pugno
nello stomaco.
Non
immaginava che lei lo guardasse con espressione tanto stupita e
disperata.
[Occhi
che l’avevano perseguitato fino a che….]
Non
può constatare come siano, c’è troppo buio… Dove sono
quegli occhi verdi?
[Voce
squillante che l’aveva disturbato fino a che…]
Non
può udirla perché lei non parla. Com’è quella voce?
[Tono
distaccato, voce bassa…fino a che…]
Non
dice nulla, e perciò…è ancora così?
[L’ebano
dei suoi occhi…]
Li
cerca, nel semi buio, quegli occhi neri…eppure…dove
sono?
Si
trovano con lo sguardo.
E
gli occhi negli occhi.
Finalmente…
Non
fa niente, inizialmente, non le viene di fare nulla. E’ troppo “istupidita” dal
non sapere cosa pensare…osserva quella che appare la veste di lui, sporca di
sangue, osserva quello che pare il busto mezzo nudo macchiato di fango e segnato
da nuove e vecchie cicatrici. Il viso è pulito, pare…e pare che l’impassibilità
sia sempre lì, dove l’aveva
lasciata.
Se
ne sta immobile, anestetizzando con la volontà il suo crescente
dolore.
Gli
fa male constatare che lei non reagisce, è capriccioso, lui, è capricciosa anche
la sua anima che s’aspetta calore
umano.
Pare
che se non ci si riesca più a vedere come si desidererebbe ci sia un unico modo
per sciogliere il ghiaccio.
Le
anime si scaldano e sono loro che offrono spinta ai
corpi.
Lacrime
cadono a terra…Plic, Plic,
Plic…
E
una
volta che le prime sono cadute le due anime reagiscono e muovono i
corpi.
Pare
che combacino corpo ed anima e subito le due anime combacino fra loro.
E’
solo questione di attimi, dalla freddezza iniziale nasce un
qualcosa...
Lei
afferra il corpo di lui, come solo lei poteva fare, lo tira su, caricandoselo
senza fatica sulle spalle. Ci si poteva aspettare questo ed altro dall’animo di
Sakura.
L’anima
e il corpo di lui acconsentono…giusto un po’…Cosa può succedere, in
fondo?
Pare
che due anime e due corpi vaghino nella notte e le stelle siano aumentate, in
cielo.
Il
corpo è affaticato, il respiro viene meno e sente freddo, sente freddo in
confronto al calore emanato da colei che lo porta. Eppure…non si
scalda.
L’anima
pare soddisfatta di un momento di legame con una sua “gemella”
ritrovata.
Pare
che due anime si tocchino delicatamente nella notte buia, emanando una luce
simile a quella della luna.
-
Lasciami
-
No, tu vieni con me.
Lo
sforzo compiuto per giungere fin da lei si è rivelato più fatale di quello che
sembrava: l’anima lo ha reso cieco al dolore fisico e così…lui ha continuato ad
avanzare, imperterrito.
-
Ero venuto per farmi curare da te
La
voce esce roca, smorzata e le parole lo affaticano ancor
più.
Pare
che l’anima stia badando solo a lei…non più pena.
-
E va bene.
-
Tsè, tanto…ora.
Le
fa paura, quella voce. Un presagio…e poi brividi innaturali la prendono. Ha già
udito quel tono a metà tra il distaccato e il rassegnato. Percepisce come il
corpo che ha “addosso” sia, tutto sommato, freddo e, con la fretta nel cuore, si
ferma.
E l’anima pure,
per un solo istante.
Ragiona,
rivelandosi cos’ì sempre uguale a se stessa.
Scaccia
il panico dal suo cuore che batte, batte…e con il corpo di lui aderente alla
schiena, ha modo di udire altri battiti…TU TUM TU TUM…che vanno controtempo
rispetto ai suoi… ha già udito quei lenti scanditi
battiti.
-
Sasuke?
Veloce
distacca da se il corpo freddo e lo appoggia a terra,
chinandosi.
-
…
Vede
che un mezzo sorriso appare sul volto di lui che giace disteso nuovamente sotto
sua attenzione.
Ha
capito, ha capito e gli pare una follia. L’anima l’ha giocato…in fondo ha
giocato se stesso…
E
capisce, Sakura, quell’assurdo mezzo sorriso e i suoi occhi si dilatano dalla
paura dei suoi stessi pensieri. E’ giunto
alla fine?
Scuote
il capo, toglie i guanti, con un violente
gesto.
-
Non puoi farmi questo, come ti permetti?!
E
la rabbia…repressa a lungo, viene.
Richiama
il chakra e appoggia i palmi delle mani aperti sul corpo di lui cominciando a
rimuginare ferite.
Nota
con orrore la pelle sul busto, lacerata…e un profondo taglio sanguinante
sull’addome.
-
Cosa credi di fare?
Non
va…non va…quel taglio è troppo profondo…non si rimugina e preme, preme…preme con
le mani, e il chakra penetra, ma non guarisce…
Il
mezzo sorriso si spegne, e Sasuke, negandosi un attimo al dolore, ancora, prende
e blocca le mani di lei.
-
Un’impresa folle, lo sai benissimo.
-
Sei arrivato fino a qui…e allora, allora io…
Pare
che l’anima di lui sia sempre più soddisfatta mentre il
corpo si fa sempre più freddo e inutile.
Pare
che l’anima di lei aspetti altre parole mentre il corpo
è costretto a stare fermo.
-
Sono venuto qui per...
Pare
che l’animo suggerisca parole.
-
Non parlare…non…
Pare
che l’animo di lei invece voglia ascoltare.
-
Sono qui solo per…
Le
mani di lui sono fredde, e lei le scalda e il calore non gli giunge…E le lacrime
tornano a rigare il suo volto di donna e a bagnare il corpo dell’Uchiha.
La
voglia di non lottare, il freddo corporeo.
La
rassegnazione dipinta sul volto.
Li
conosce troppo bene…li ha già ritrovati in chi non è riuscita a
guarire.
-
Taci, lascia che….
-
Vederti un’ultima volta.
Lascia
andare le mani di lui…poggiano a terra.
Degli
occhi la fissano intensamente…e così rimangono…fissi su di lei…non un battito di
ciglia.
Occhi
negli occhi…e lei, Sakura, guidata dall’anima chiude i suoi: non vuole più
vedere.
Pare
che un’anima salvata voli via dal proprio corpo inerme…e un’altra resti a terra…aspettando il momento di poter andare
via e raggiungerla…
Anime
come pezzi ultimi di un puzzle, il loro puzzle , in
fondo.
Lancia
un grido…e appare l’alba portando con se qualche corpo e qualche anima
buona…
“S
a s u k e”
FINE
Mmh…triste,
triste, triste…mi è uscita drammatica, alla fine. Quando l’ho scritta in brutta
avevo pensato ad un finale positivo, ma poi… le parole quasi si sono scritte da sole e la one shot ha preso una piega
malinconica e triste, triste triste.
Spero
sia piaciuta….
E’
dedicata a:
-
tre bravissime scrittrici di fan fic amanti del Sasu/Saku che sono Rory_chan,
Sae, Arwen6586: una dedica per voi, ragazze! Vi stimo
molto!
-
tutti i fan di questa splendida coppia. ^^ Eh…il sasu/saku...
Aspetto
tutti i vostri commenti, gente.
Baci
Terrastoria