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Autore: terrastoria    15/01/2008    13 recensioni
"Lasciami"
Pare che due corpi, guidati dalle anime, comincino a muoversi l’uno verso l’altro senza riuscire a resistersi.
Pare che due anime si tocchino delicatamente nella notte buia, emanando una luce simile a quella della luna.
"No, tu vieni con me"
[Sasu/Saku]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CORPO E ANIMA

Buona Lettura!

 

 

 

CORPO E ANIMA

 

 

Pare che il corpo non combaci con l’animo, che l’anima non ci stia in quel corpo così dannatamente perfetto; pare che la sua mente e il ragionamento continuo non seguano mai l’animo che celato forse… piange.

Pare che tutti pensino che la sua anima ci stia benissimo nel suo forte corpo, che non ci sia mai stata combinazione corpo – anima più azzeccata.

Pare che le parole da lui dette non siano mai un risvolto della sua anima, mentre, nel circondario, la gente pensa l’esatto contrario.

 

[Sakura…sei tu]

 

Pare che la voce e il suo tono distaccato non siano altro che una forzatura dell’anima che, fermata, viene costretta a limitare il suoi vivere in un corpo da superiore.

Pare che il suo corpo sia invidiato dai suoi simili e bramato dal sesso gentile mentre l’anima, la sua, fa unicamente paura e nessuno la vorrebbe…Ovvio, no?

 

Ma si può salvare un’anima?

 

Pare che i gesti e le azioni che compie siano sempre i meno umani possibileun’anima brucia dentro ad un corpo freddo.

Pare che il momento dell’anima non sia giunto, ancora, mentre il corpo…. La rende scomoda.

Pare che il mondo non conosca per nulla la sua anima…perché l’Uchiha ha imparato a metterla a tacere.

 

Ma si può mettere a tacere un’anima?

 

 

Si trova a Konoha, è ferito, ha bisogno di qualcuno che lo curi, non può permettersi un minuto di distrazione: è solo e gli altri sono altrove, neanche ricorda dove ha lasciato quel team non suo. Ma non gli frega nulla, è solo e gli piace. Il mondo è fosco e il sole picchia troppo….La veste che indossa gli provoca fastidio, gli sta appiccicata addosso a causa del sudore…e del sangue. Il cuore batte lento e il respiro viene meno. Ricorda poco: un combattimento si è appena concluso…e non concluso, non è l’unico ridotto male.

“Voglio un ninja medico. La Gondaime...No”

Un pensiero a lungo tenuto a bada s’insinua nella sua complicata e contorta mente; già scuote il capo e lo sforzo di compiere quella sola piccola azione, mentre arranca per raggiungere un villaggio non suo, gli fa raddoppiare il dolore fisico….forse c’è anche un altro dolore.

E’in quel villaggio pieno d’anime per un suo volere: il capriccio di rimanere in vita….con il corpo.

“Ci vuole lei”

E’ l’unica speranza?

 

S’appoggia ad un tronco d’albero e non appena i suoi scuri occhi smettono di vedere,il torpore lo prende.

 

 

 

 

 

 

Pare che l’animo puro stia soffrendo in un corpo bellissimo, che il corpo in fiore non riesca più a reggere la sofferenza interiore.

Pare che la sua anima triste e ferita la faccia urlare (silenziosamente) senza che riesca ad uscire parola da quella bocca spesso serrata, con quelle labbra che si mordono sanguinando.

Pare che non riesca mai a seguire l’stinto e si lasci guidare da pensieri e ragioni dell’anima addolorata ma non del tutto rassegnata che batte in lei….e la scuote facendole sentire Viva nel corpo…

 

[Sasuke…]

 

Pare che il corpo continui a crescere e divenire sempre più splendido, che i suoi occhi siano ancora belli, grandi grandi…faticosamente aperti sul ciò che la circonda…ma manca loro qualcosa: l’anima ha spento la sua vera luce, il dolore è tanto e il mondo è così esterno…lontano, inutile, a volte, perché non c’è nulla che le ricordi di sorridere…no, neanche Naruto ci riesce.

Pare che l’anima non voglia farla sorridere e il corpo, da bravo, ubbidisce.

Pare che gli altri la trovino sprecata, quasi, nel mondo, pare che vogliano per lei una vita diversa e un’anima più felice: è così meravigliosa…. Sakura incanala le sue forze nel lavoro, come se le servisse a qualcosa per colmare quell’angosciante senso di vuoto dentro.

 

“Shizune, finisco io”

“E’ tardi”

“Non importa, ti prego”

“…ok, a domani”

“Grazie”

 

Pare che la sua voce limpida lasci trasparire sempre una punta di malinconia, anche quando lei risulta forte e il corpo maschera il volere dell’anima. La voce dell’anima vorrebbe poter suonare come una volta…un po’ infantile, squillante…

 

Ma l’anima cambia definitivamente o…?

 

Pare che l’anima non combaci con il suo corpo, che la stessa terra fiorita calzi a pennello con il fisico ma stoni maledettamente con l’animo.

 

 

E’ormai sera, la luna fa capolino da macchie di nuvole scure e illumina Konoha e l’ospedale dal quale è uscita Sakura, dopo nove re di lavoro per la maggior parte auto – impostasi. Guarda la falce lunare e sospirando scruta i giochi di ombre nel cielo buio… non ha fretta di tornare a casa, nessuna, a fare cosa? Nessuno l’aspetta. Se potesse non ci dormirebbe neanche, starebbe fuori, lì davanti all’ospedale, ad attendere l’ora di rifare il suo dovere. Perché dormire? Non gli interessa….si ritrova ogni notte a fare sogni dolorosi che non vuole.

Ci sono poche stelle nel cielo, pare che anche quelle siano diminuite….un desiderio in meno. Quanti ne ha espressi? Tutti uguali, in fondo. Il solito vuoto dentro la prende e battiti del cuore accelerano perché un’atra stella è caduta e il paradosso assurdo torna: tante stelle cadute e il desiderio ricorrente non si avvera. Una parte di lei vorrebbe esprimerne un altro, le labbra restano ferme e non pronuncia alcunché, però la mente è in sintonia con l’anima e la stella porta con se un nuovo monotono desiderio.

Indugia, Sakura, ancora e la notte vera comincia a pesarle addosso: “era notte quando cercai di fermarlo, c’era la luna, ricordo….c’erano le stelle?”

 

Pare che l’anima diventi più cupa, al buio, donandole ricordi e immagini che lei tiene quasi ostinatamente per sé e che, di giorno, non vuole far emergere per non star male. Non deve deconcentrarsi perché pare che il corpo voglia agire meccanicamente…qualche volta l’anima sta da parte e dentro le mura bianche dell’ospedale pare essere un automa, Sakura. I movimenti precisi e ripetuti la fanno sembrare a un robot programmato dalla sua maestra che, si chiede come poter spegnerlo per un po’, metterlo a riposo.

Pare che la sera, non vedendo girare nessuno per Konoha, si senta meglio, più libera…ed è la volta dell’anima che tiene compagnia al bel corpo.

 

 

 

 

 

 

 

Pare che, essendo assai debole il corpo, la sua anima riesca finalmente a pulsargli dentro e la può udire….il cuore batte, lento, scandisce i suoi lenti passi mentre le forze si fanno meno. Ha dormito delle ore, in balia di incubi già fatti dove volti conosciuti gli sorridono e voci noiose lo chiamano.

 

[Sas’ke]

 

Il fatto è che l’anima ce la sta facendo ad aderire ad un corpo perfetto ma ora martoriato e proprio per questo riesce a guidarlo verso un luogo specifico…alla ricerca di colei che…”esaudirà il mio capriccio, di colei che….voglio  rivedere”…la  maledice perché è tutta colpa di lei se dice certe cose, ed è come se maledicesse il suo pulsante animo e con esso anche un’altra fragile anima che sta provando dolorosa nascosta speranza, in una notte di Luglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ ormai ora di andare …inspiegabilmente pare che il corpo non riesca a farle fare un passo e anzi, sia immobilizzato da un irrazionale dolore. Erano mesi e mesi che non stava così a disagio con il mondo, le era successo solo alcune sere, ma c’era stato un inseguimento e poi un incontro….e c’erano state pure parole…

 

[Sakura sei tu….]

 

Ma no…è lontano, e allora perché rimpianti emersi?

Il corpo comincia a tremare e pare che l’anima stia riuscendo ad aderire al corpo, manca poco….e intanto resta ferma.

Pare che due anime si chiamino a vicenda, si cerchino reciprocamente ma succede esclusivamente quando e se i due corpi accettano le proprie anime. Pare che alcune  persone, per via di qualcosa di ignoto, si ritrovino ad avere anima e corpo che piano si dividono e si fanno diversi….ma a tutto c’è un rimedio e la cura per questa rara malattia arriva quando meno se l’aspettano….

Che l’animo ritrovi l’unità con il corpo e allora due anime e due corpi potranno rincontrarsi….

 

I sui occhi individuano una figura che s’avvicina, la luce dei lampioni la illumina e delinea ed evidenzia quanto sia scura e questa nerezza le risulta insolitamente familiare…dove l’ha già vista?

Gli occhi si socchiudono e poi si spalancano….sì inumidiscono e il corpo comincia a reagire alle morse dell’anima. Le giungono le lacrime senza che neanche sappia ancora il perché….

Pare che l’anima sua non veda l’ora di incontrare l’anima di un corpo che assorbe luce.

 

 

 

 

 

 

Si sta avvicinando ad una figura poco visibile nella notte, la luce pare non toccarla quella tremante figura, mentre irradia artificialmente lui…la sente…è una donna quella laggiù? Sente addosso uno sguardo conosciuto, pare che la sua anima scalpiti e gli faccia velocizzare i passi provocandogli un dolore fisico tremendo; ma resiste perché stavolta l’animo guida, senza demordere, un corpo che gli sta appartenendo sempre più.

Ansima e i suoi respiri affannosi si disperdono nell’aria e vengono uditi dalla tremante ninja.

Pare che due corpi, guidati dalle anime, comincino a muoversi l’uno verso l’altro senza riuscire a resistersi.

 

 

 

 

 

 

 

Pare che la sua anima la faccia trattenere il respiro e stringere i pugni. Il corpo, bello, le combacia e il dolore emerge assieme a un sentimento definibile come paura, o meglio timore di chi sta guardando, rapita…

 

Lui è a pochi passi, oramai, da dove lei si trova; aveva cercato di non pensarlo di giorno, dandosi a ciò che può fare il corpo.

Pare che abbia imprigionato la sua anima dentro a un qualcosa di sublime, ne è stata capace seguendo la chiave della disperazione.

Si matura anche tenendo a bada l’animo….

Solo che, per non appassire, la porta dell’anima deve aprirsi,, prima o poi…la soluzione è stata rivelata, si tratta unicamente di colui che…è stato detto troppo, ha parlato troppo di lui…fino a che non ce l’ha fatta più.

E se non fosse rimasta ferma lì, davanti al suo ospedale? E chi lo sa…

 

 

 

 

 

 

Sta facendo fatica ad arrancare verso colei che ha appena riconosciuto, le ferite gli provocano un dolore umanamente irresistibile ma pare che stavolta l’animo sia dalla sua e aiuti il corpo a raggiungere quell’animo medico che lo salverà….E’ solo per quel capriccio che non cede al dolore?

Pare che l’anima possieda potere, addirittura Sasuke Uchiha pare lasciarsi prendere da pensieri antichi…e faccia passare in secondo piano il suo capriccio di vita.

 

E’ come aveva cercato di ricordarla, segretamente, anzi…non ricordarla…tremante e dolorante. E’ come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco.

Non immaginava che lei lo guardasse con espressione tanto stupita e disperata.

 

[Occhi che l’avevano perseguitato fino a che….]

 

 

Non può constatare come siano, c’è troppo buio… Dove sono quegli occhi verdi?

 

[Voce squillante che l’aveva disturbato fino a che…]

 

Non può udirla perché lei non parla. Com’è quella voce?

 

 

 

 

 

 

 

[Tono distaccato, voce bassa…fino a che…]

 

Non dice nulla, e perciò…è ancora così?

 

[L’ebano dei suoi occhi…]

 

Li cerca, nel semi buio, quegli occhi neri…eppure…dove sono?

 

Si trovano con lo sguardo.

E gli occhi negli occhi.

Finalmente…

 

 

 

 

Non fa niente, inizialmente, non le viene di fare nulla. E’ troppo “istupidita” dal non sapere cosa pensare…osserva quella che appare la veste di lui, sporca di sangue, osserva quello che pare il busto mezzo nudo macchiato di fango e segnato da nuove e vecchie cicatrici. Il viso è pulito, pare…e pare che l’impassibilità sia sempre lì, dove l’aveva lasciata.

 

 

 

 

 

 

Se ne sta immobile, anestetizzando con la volontà il suo crescente dolore.

Gli fa male constatare che lei non reagisce, è capriccioso, lui, è capricciosa anche la sua anima che s’aspetta calore umano.

 

 

Pare che se non ci si riesca più a vedere come si desidererebbe ci sia un unico modo per sciogliere il ghiaccio.

 

Le anime si scaldano e sono loro che offrono spinta ai corpi.

Lacrime cadono a terra…Plic, Plic, Plic

E una volta che le prime sono cadute le due anime reagiscono e muovono i corpi.

Pare che combacino corpo ed anima e subito  le due anime combacino fra loro.

E’ solo questione di attimi, dalla freddezza iniziale nasce un qualcosa...

 

Lei afferra il corpo di lui, come solo lei poteva fare, lo tira su, caricandoselo senza fatica sulle spalle. Ci si poteva aspettare questo ed altro dall’animo di Sakura.

 

 

 

 

 

 

L’anima e il corpo di lui acconsentono…giusto un po’…Cosa può succedere, in fondo?

 

 

Pare che due anime e due corpi vaghino nella notte e le stelle siano aumentate, in cielo.

 

Il corpo è affaticato, il respiro viene meno e sente freddo, sente freddo in confronto al calore emanato da colei che lo porta. Eppure…non si scalda.

L’anima pare soddisfatta di un momento di legame con una sua “gemella” ritrovata.

Pare che due anime si tocchino delicatamente nella notte buia, emanando una luce simile a quella della luna.

 

- Lasciami

- No, tu vieni con me.

 

Lo sforzo compiuto per giungere fin da lei si è rivelato più fatale di quello che sembrava: l’anima lo ha reso cieco al dolore fisico e così…lui ha continuato ad avanzare, imperterrito.

 

- Ero venuto per farmi curare da te

 

La voce esce roca, smorzata e le parole lo affaticano ancor più.

Pare che l’anima stia badando solo a lei…non più pena.

 

- E va bene.

- Tsè, tanto…ora.

 

 

 

 

Le fa paura, quella voce. Un presagio…e poi brividi innaturali la prendono. Ha già udito quel tono a metà tra il distaccato e il rassegnato. Percepisce come il corpo che ha “addosso” sia, tutto sommato, freddo e, con la fretta nel cuore, si ferma.

E  l’anima pure, per un solo istante.

Ragiona, rivelandosi cos’ì sempre uguale a se stessa.

Scaccia il panico dal suo cuore che batte, batte…e con il corpo di lui aderente alla schiena, ha modo di udire altri battiti…TU TUM TU TUM…che vanno controtempo rispetto ai suoi… ha già udito quei lenti scanditi battiti.

 

- Sasuke?

 

Veloce distacca da se il corpo freddo e lo appoggia a terra, chinandosi.

 

- …

 

Vede che un mezzo sorriso appare sul volto di lui che giace disteso nuovamente sotto sua attenzione.

 

 

 

 

 

Ha capito, ha capito e gli pare una follia. L’anima l’ha giocato…in fondo ha giocato se stesso…

 

 

 

 

 

E capisce, Sakura, quell’assurdo mezzo sorriso e i suoi occhi si dilatano dalla paura dei suoi stessi pensieri. E’ giunto alla fine?

Scuote il capo, toglie i guanti, con un violente gesto.

 

- Non puoi farmi questo, come ti permetti?!

 

E la rabbia…repressa a lungo, viene.

Richiama il chakra e appoggia i palmi delle mani aperti sul corpo di lui cominciando a rimuginare ferite.

Nota con orrore la pelle sul busto, lacerata…e un profondo taglio sanguinante sull’addome.

 

- Cosa credi di fare?

 

Non va…non va…quel taglio è troppo profondo…non si rimugina e preme, preme…preme con le mani, e il chakra penetra, ma non guarisce…

 

 

 

 

 

Il mezzo sorriso si spegne, e Sasuke, negandosi un attimo al dolore, ancora, prende e blocca le mani di lei.

 

- Un’impresa folle, lo sai benissimo.

- Sei arrivato fino a qui…e allora, allora io…

 

Pare che l’anima di lui sia sempre più soddisfatta mentre il corpo si fa sempre più freddo e inutile.

 

 

 

 

 

 

Pare che l’anima di lei aspetti altre parole mentre il corpo è costretto a stare fermo.

 

 

 

 

 

- Sono venuto qui per...

 

Pare che l’animo suggerisca parole.

 

- Non parlare…non…

 

 

 

 

 

Pare che l’animo di lei invece voglia ascoltare.

 

- Sono qui solo per…

 

 

 

 

 

Le mani di lui sono fredde, e lei le scalda e il calore non gli giunge…E le lacrime tornano a rigare il suo volto di donna e a bagnare il corpo dell’Uchiha.

La voglia di non lottare, il freddo corporeo.

La rassegnazione dipinta sul volto.

Li conosce troppo bene…li ha già ritrovati in chi non è riuscita a guarire.

 

- Taci, lascia che….

- Vederti un’ultima volta.

 

Lascia andare le mani di lui…poggiano a terra.

Degli occhi la fissano intensamente…e così rimangono…fissi su di lei…non un battito di ciglia.

Occhi negli occhi…e lei, Sakura, guidata dall’anima chiude i suoi: non vuole più vedere.

 

 

 

 

 

 

Pare che un’anima salvata voli via dal proprio corpo inerme…e un’altra resti a terra…aspettando il momento di poter andare via e raggiungerla…

 

Anime come pezzi ultimi di un puzzle, il loro puzzle , in fondo.

 

Lancia un grido…e appare l’alba portando con se qualche corpo e qualche anima buona…

 

“S a s u k e”

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

Mmh…triste, triste, triste…mi è uscita drammatica, alla fine. Quando l’ho scritta in brutta avevo pensato ad un finale positivo, ma poi… le parole quasi si sono scritte da sole e la one shot ha preso una piega malinconica e triste, triste triste.

Spero sia piaciuta….

E’ dedicata a:

- tre bravissime scrittrici di fan fic amanti del Sasu/Saku che sono Rory_chan, Sae, Arwen6586: una dedica per voi, ragazze! Vi stimo molto!

- tutti i fan di questa splendida coppia. ^^ Eh…il sasu/saku...

 

Aspetto tutti i vostri commenti, gente.

Baci

Terrastoria

   
 
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