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Autore: SliteMoon    01/07/2013    4 recensioni
Sono sempre stata un oggetto per mia madre.
Qualcosa da vendere al miglior offerente per ricavarne profitto.
Mi è vietato essere libera, mi è vietato essere me stessa.
Posso solo essere prigioniera in casa mia.
Beh, le cose stanno per cambiare.
Sono Emma Da Vinci e questa è la mia Ribellione.
Dal secondo capitolo:
“Mi affaccio alla finestra e mentre osservo le bellezze di Firenze penso che la mia vita sia solo uno scherzo. Non è possibile! Vivo nella culla dell’arte e mi è vietato crearla.
Mi è vietato essere me stessa.
Un’artista, ecco cosa vorrei essere.
Colei che materializza i suoi pensieri, colei che trova la libertà nella tela e nei colori.”
Genere: Azione, Generale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ezio Auditore, Leonardo da Vinci , Nuovo personaggio, Quasi tutti, Vieri de' Pazzi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Arte della Ribellione '
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Cap. 8
Traditori

 

Un fastidioso raggio di sole mi illumina il viso, svegliandomi.
Mi alzo, ormai incapace di riprendere sonno e mi affaccio alla finestra.
Le nuvole grige sono state spazzate lontano e il temporale della notte scorsa è solo un ricordo. 
Il sole è alto in cielo, illumina i palazzi e accarezza la cupola del Duomo con la sua flebile luce.
Mentre contemplo la vista oltre il vetro, mi ricordo che sono completamente fradicia.
Decido di farmi un bel bagno rilassante. Entro in bagno, mi disfò degli abiti ed entro dentro la vasca colma d'acqua calda.
Cosa devo fare? Con quale coraggio parlo a Caterina, sapendo la verità? La soluzione migliore è far finta di nulla. Dopo non so quanto, esco dalla vasca rilassata e con le idee più chiare.
Mi vesto rapidamente e scendo al piano inferiore, dirigendomi nella sala da pranzo per fare colazione.
- Buongiorno!- esordio appena entrata in sala.
- Buongiorno Emma!- mi risponde mio fratello.
- Emma! Sei di buon umore stamani mattina.
- Si madre- pronunciare l'ultima parola mi costa tantissimo.
Mi siedo accanto a Leonardo ed inizio a mangiare in fretta, voglio uscire il più velocemente possibile da questa stanza.
- Emma, hai già finito?- chiede sorpresa Caterina, quando vede che ho già finito di mangiare.
- Si, voglio andare a fare una passeggiata.
- Va bene. Divertiti- è strana, molto strana.
- Grazie- dico con una nota di incertezza nella voce. Cosa sta tramando?
Saluto con un cenno della mano Leonardo ed esco.
Appena chiudo la porta dietro le mie spalle, noto che la maggior parte della gente si sta dirigendo frettolosamente verso Palazzo della Signoria.
Seguo la folla e capisco il perchè di tanta agitazione: si sta per svolgere un'esecuzione. La piazza è gremita di gente, tutte a circondare la forca, sulla quale un uomo, un ragazzo ed un bambino attendono il loro destino.
Mi avvicino per vedere meglio i tre condannati. Hanno qualcosa di familiare...
Mentre tento di capire quel qualcosa, qualcuno mi scosta bruscamente.
- Ehy! Sta' attento!- lo sconosciuto fa finta di nulla. Si blocca poco distante da me ed inizio ad osservarlo. Indossa un abito bizzarro, bianco con rifiniture rosse. Un cappuccio gli copre la testa, è ricoperto da un'armatura ed è armato di spada. Il ricordo di stanotte mi torna in mente. È Ezio!
Ecco perchè i condannati hanno qualcosa di familiare, sono i suoi parenti!
Il brusio che c'è nella piazza cessa quando il Gonfaloniere inizia a parlare.
- Giovanni Auditore! Voi e i vostri complici, siete accusati di tradimento. Avete delle prove da presentare a vostra discolpa?
- Si! I documenti che vi sono stati consegnati la notte scorsa!
- Ah...temo di non sapere nulla di tali documenti.
- Sta mentendo!- urla Ezio senza essere considerato da nessuno- Devo avvicinarmi- sussurra.
- In assenza di qualunque prova contraria alle accuse, mi vedo costretto a dichiararvi colpevole! Voi e i vostri collaboratori, verrete pertanto condannati a morte!
- Sei tu il traditore Uberto! Sei uno di loro! Oggi potrai anche toglierci la vita, ma avremo la tua in cambio! Lo giuro, noi ti...- l'uomo non finirà mai la frase, perchè all'ordine del Gonfaloniere, il pavimento sotto i piedi dei condannati si apre, impiccandoli.
Sono a dir poco shockata da ciò che ho appena visto.
- Padre!- l'urlo disperato di Ezio squarcia l'aria.
Hanno commesso uno sbaglio, un tremendo sbaglio! Gli Auditore non avrebbero mai tradito Firenze. C'è sotto qualcosa, ne sono certa.
- Laggiù! Prendete il ragazzo! È uno di loro!- ordina il Gonfaloniere.
Un paio di guardie afferra Ezio, tentando di immobilizzarlo.
- Ti ucciderò per ciò che hai fatto!- urla, riuscendo a liberarsi dalla presa dei due uomini.
- Guardie! Arrestatelo!- ordina il Gonfaloniere a quest'ultime.
Ezio sguaina immediatamente la spada, ma un energumeno ricoperto da una pesante corazza gli si para davanti disarmandolo.
- Uccidetelo.
Al solo pensiero di vedere la guardia che lo squarta mi vengono i brividi.
Ma perchè se ne sta li immobile come uno spaventa passeri? Vuole fare la stessa fine dei suoi familiari? La guardia prepara il colpo.
- Ezio! Scappa!- gli urlo disperata.
Lui sembra tornare in se e con la sua solita agilità inizia a correre, seguito da un gruppo di guardie.
Purtroppo altre due non lo inseguono e mi si avvicinano pericolosamente.
- Bene rossa, ora tocca a te.- il tono con cui l'ha detto non mi piace per niente. Indietreggio, fino a trovarmi con le spalle al muro. Sono in trappola!
- Ci divertiremo un po' prima di ucciderti- dice maliziosa l'altra guardia, iniziando a sghignazzare. Mi blocca violentemente al muro con il suo orrendo corpo da cavernicolo e tenta di infilarmi una mano nella scollatura.
- Brutto maiale schifoso!- gli urlo, tentando di levarmi la sua mano di dosso, mentre questo ride, provocandomi.
- Sta' calma puttanella!- mi dice la prima guardia. Puttanella?! Io? Sta scherzando vero? Se volevano farmi incazzare, ci sono riusciti benissimo!
- Mi dispiace per voi, sudici bastardi, ma IO-NON-SONO-UNA-PUTTANA!- detto ciò gli tiro una ginocchiata fra le gambe, facendolo piegare per il dolore. Mi libero dalla sua presa e tento di scappare, ma quell'altra guardia mi afferra, bloccandomi. Cerco di ribellarmi a quella presa colpendolo con un pugno in pieno viso, stordendolo. Riesco a scappare. Seminati quei luridi porci, mi incammino verso casa, quando qualcuno mi afferra per il polso, trascinandomi in un vicolo.
Alzo lo sguardo disorientata e già stanca di essere afferrata in così malo modo, ed incontro dei meravigliosi occhi castani.
- Ezio!- esclamo sorpresa.
- Grazie mille madonna per avermi aiutato.
- Ve l'ho già detto, chiamatemi Emma. Comunque è stato un piacere.- gli dico sorridendo.
- Giusto. Voi siete la sorella di Leonardo da Vinci, nonché la ladra di stanotte.
- Ma come...?
- Ho capito chi eravate dopo che ve ne siete andata, ripensando al vostro caratterino.
- Capisco. Come state?- chiedo preoccupata.
- Per favore, diamoci del tu.
- Va bene Ezio. Come stai? Non hai un bell'aspetto.
- Sono distrutto. Mio padre ed i miei fratelli non erano dei traditori, al contrario di quel figlio di puttana del Gonfaloniere Alberti e di quei bastardi dei Pazzi.- dice come se volesse convincere me e se stesso con quelle parole, ma so già che è la verità. Me lo sento.
- L'ho sempre detto che quel viscido nascondeva qualcosa.- sussurro dando involontariamente voce ai miei pensieri.
- Di chi stai parlando?
- Oh, niente, stavo solo pensando. Mi dispiace per ciò che è accaduto alla tua famiglia.
- Grazie Emma.- perchè mi vengono i brividi quando pronuncia il mio nome?
- Prego. Scusami, ma devo tornare a casa.
- Posso accompagnarti?- ma quanto è dolce! Ma cosa diavolo sto pensando?! Il mio cervello se né andato in vacanza? Lui è un seduttore, sarà andato a letto con mezza Firenze!
- Ehy Emma!- dice per risvegliarmi dai miei pensieri contraddittori.
- Oh, scusa. Ehm...va bene.
Ci incamminiamo verso casa mia in un silenzio imbarazzante.
- Di chi è il diario che hai rubato la notte scorsa?- mi chiede improvvisamente.
- Primo: non l'ho rubato, l'ho recuperato. Secondo: apparteneva a mio padre.
- Deve essere molto importante per te se sei persino arrivata a introdurti di nascosto in casa mia.
- Si. È l'ultima cosa che mi lega a lui, oltre ai miei ricordi e ai suoi insegnamenti.- ma perchè glielo sto dicendo ? Dopotutto per me è uno sconosciuto!
- Siamo arrivati.- lo avverto trovandomi davanti alla porta di casa.
- Ti ringrazio per avermi accompagnata.
- Non c'è di che. È stato un piacere.- dice fissandomi negli occhi. Il suo sguardo si incatena al mio. Si avvicina lentamente al mio viso, come se avesse paura di spaventarmi.
Ho capito perfettamente cosa ha intenzione di fare. Il terrore cresce man mano che lui si fa più vicino.
- Arrivederci Ezio.- distolgo lo sguardo. Una nota di tristezza compare nei suoi occhi già sconvolti. Anche il mio cuore sembra non essere d'accordo con la mia scelta.
- Arrivederci Emma.
- A-aspetta! Cosa farai? Le guardie ti stanno dando la caccia.- dico preoccupata per la sua sorte. Poi mi viene in mente un'altra cosa.
- E tua madre? Come sta?
- È spaventata, disorientata. Per fortuna con lei c'è mia sorella. Però non so come dire loro che mio padre ed i miei fratelli sono morti.- dice triste- Per quanto riguarda me, le proteggerò e mi vendicherò di quei bastardi.- che determinazione ammirevole!
- Spero ci riuscirai- dico sincera. Quello che gli è successo non è giusto. I veri traditori devono pagare.- e se avrai bisogno di qualcosa, non esitare a chiedere.
- Te ne sono grato Emma. Significa molto per me.
Mi saluta e, con un sorriso un po' inusuale per qualcuno che ha appena perso mezza famiglia, se ne va.
Entro in casa.
- Sono tornata!
Non c'è nessuno. Strano.
Chiudo la porta alla mie spalle e vado in camera. Voglio dipingere. Voglio mettere su tela l'idea che mi sono fatta di mia madre.
Entro nella mia stanza, stranamente immersa nell'oscurità e illuminata solo dalla luce che filtra attraverso le pesanti tende. Mi avvicino per scostarle, ma la persona che più odio al mondo, mi coglie alla sprovvista.
 



L'Angolino dell'autrice

Perdonatemi!!!
Chiedo venia per il ritardo, ma purtroppo il computer mi si era fritto DX
Spero di farmi perdonare con questo capitolo :3
Emma è molto confusa riguardo ai suoi sentimenti verso Ezio: seguirà l'istinto o la ragione?
Cosa starà tramando Caterina? E chi è il tizio misterioso?
Spero di avervi incuriosito! ^_^
Un grande grazie a chi recensisce questa storia e a chi l'ha messa tra le seguite. <3
Mi dispiace di non aver potuto mettere il disegno ma, non trovando un'idea abbastanza convincente, o non essendo per niente soddisfatta di quello che ho fatto, ho preferito non mettere niente :(
Mi perdonate? Vi preeego!
A presto! (sperando che non mi si frigga qualcos'altro)

SliteMoon

   
 
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