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Autore: someonelikecris    01/07/2013    3 recensioni
“E dai principessina” lo prende in giro Louis “Prendi questo maledetto sciroppo e ti giuro che farò tutto quello che vuoi una volta che starai meglio” acconsente Louis preparandosi già al peggio, ma non gli importa, Harry deve stare bene, anche perchè uscire con lui gli manca come l'aria.
“Proprio tutto?” chiede d'un tratto il riccio.
“Si” asserisce Louis già in ansia.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Freakish
 

“Hai diciassette anni, non ci credo che ti stai lamentando in questo modo, Harry!” sbotta esasperata Anne, ormai allo stremo delle forze, forse quasi quanto suo figlio che, rannicchiato nel letto della sua camera sta lottando contro la febbre da almeno tre giorni.
“Io quella schifezza non la prendo” borbotta con la voce roca un po' di suo e un po' per il mal di gola.
“Te la faccio ingoiare io se non la pianti, impiastro” esordisce Gemma, sua sorella, facendo la sua comparsa sulla soglia della porta del suo fratellino influenzato.
“Perchè diamine la fai entrare in camera mia?” si lamenta con la madre nascondendo la testa piena di ricci sotto al cuscino. Gemma fa per avvicinarsi al letto con una smorfia oltraggiata ma Anne la ferma e le fa segno di fare silenzio.
“Non sto zitta, se lui non si riprende io non posso fare la festa a casa nostra!” borbotta la maggiore con le mani sui fianchi e un'espressione furente.
Harry borbotta un “primadonna” da sotto il cuscino scatenando il nervoso di Gemma che “Prova a dirmelo senza quel coso in faccia, brutto nanerottolo” minaccia di buttarsi verso il letto ma Anne è pronta, conosce troppo bene i suoi figli, afferra Gemma per i fianchi e la scosta.
Harry si mette seduto e “Sai, quasi quasi te lo faccio apposta a non guarire, strega” la pungola.
A quel punto l'apice del nervoso però viene toccato dalla donna che “Basta tutti e due, nemmeno da bambini litigavate così!” esplode “Tu” si riferisce a Gemma “Fuori di qui” le intima “E tu” torna a guardare Harry “Fai come ti pare, sei abbastanza grande da assumerti le tue responsabilità, non voglio sentire che ti lamenti se stai male!” tuona poi sbattendosi la porta alle spalle e lasciando Harry in camera che in poco ripiomba in un sonno fatto di brividi a causa della febbre.

 
____

 
Un'ora dopo Louis Tomlinson, avvolto in una felpa, sta camminando lungo la via che porta alla villetta Styles.
Sale il portico e, spostato qualche ciuffo chiaro dal viso, suona il campanello.
Gemma gli apre la porta e “Grazie a Dio” alza gli occhi al cielo “Se non dovesse prendere quel maledetto scioppo ti autorizzo a...” comincia, ma sua madre la ferma e “Gemma, ricorda che stai parlando di Harry, ok?” le chiede con un sopracciglio alzato “Mio figlio” specifica “Tuo fratello” aggiunge seria.
Louis ride sotto ai baffi e “Testone” bofonchia.
“Grazie mille Louis, penso di non aver mai rischiato di ucciderlo così tanto” Anne sospira e “E' in camera sua” gli sorride “Vi preparo qualcosa da mangiare” aggiunge premurosa.
Louis sorride e sale le scale arrivando in un attimo alla camera del suo ragazzo che, per la cronaca, potrebbe raggiungere anche ad occhi chiusi e su un piede solo.
Quando entra i suoi occhi vedono solo buio e una sagoma arrotolata tra kili di coperte, si fa strada nella camera e, dopo essersi sfilato le vans, si intrufola sotto le coperte avvolgendo il corpo febbricitante di Harry tra le sue braccia e perdendo il viso tra quei ricci morbidi.
Harry sobbalza e “Louis!” esclama una volta resosi conto che è proprio il profumo fresco del suo ragazzo ad essere riuscito ad arrivare ai suoi polmoni chissà grazie a quale miracolo.
“Ehi piccoletto” lo schernisce il maggiore stringendolo ancora contro il suo petto.
Harry riesce a girarsi e ad individuare gli occhi del suo ragazzo, luminosi anche al buio chissà come. E vorrebbe sul serio baciarlo, tantissimo, fino a togliergli il fiato. Vorrebbe farci l'amore con lui, vorrebbe impregnarsi la pelle di quel profumo in modo da averlo sempre addosso, Harry muore per essere guardato da quegli occhi e Louis lo accontenta sempre, in tutto, perchè quando Harry è felice come potrebbe Louis Tomlinson non esserlo?
“Quanto mi manchi” snocciola il riccio con il viso nascosto nell'incavo del collo del maggiore.
Louis ridacchia e “Se tu ti decidessi a guarire potremmo uscire, sai?” lo pungola.
“Quella roba mi fa schifo” si lagna il minore tornando ad avere più o meno sette anni.
“E dai principessina” lo prende in giro Louis “Prendi questo maledetto sciroppo e ti giuro che farò tutto quello che vuoi una volta che starai meglio” acconsente Louis preparandosi già al peggio, ma non gli importa, Harry deve stare bene, anche perchè uscire con lui gli manca come l'aria.
“Proprio tutto?” chiede d'un tratto il riccio.
“Si” asserisce Louis già in ansia.
“Tutto tutto?” chiede adesso divertito.
“Non voglio nemmeno sapere a cosa stai pensando, genio del male, basta che prendi quel maledetto sciroppo e porti in fretta le tue chiappe fuori da qui” asserisce il maggiore perdendo le dita tra i ricci scombinati del minore.
Allora Harry si tira su, afferra il bicchierino di sciroppo e in un attimo lo scola scuotendo la testa e tornando a rifugiarsi con il viso nel petto di Louis che “Bravo il mio ometto, allora non hai sette anni!” lo pungola il maggiore meritandosi – o no – una gomitata in un fianco. Rimagono così qualche minuto, fino a quando, tra una coccola, bacini sul naso e in fronte ed altro, il sonno non li travolge e non li tiene ancora un'altra volta legati, proprio come le loro mani.

 
____

 
Una settimana dopo Louis sta scontando la sua pena e crede di non aver mai odiato così tanto il suo ragazzo. Quella settimana Harry ha casa libera e Louis è rimasto a dormire da lui senza immaginare quello a cui sarebbe andato incontro. Non capisce ancora bene come si è ritrovato ad indossare niente altro che un piccolo grembiule che di lui copre davvero poco, in più non riesce ad assimilare il fatto che lui, dormiglione e fannullone, stia portando la colazione a letto al suo ragazzo in quello stato.
Oh, se gliela farà pagare, ne è sicuro nel momento in cui, entrando in camera di Harry, lo trova steso completamente a suo agio sul piumone con un sorriso che va da un orecchio all'altro. Non appena Harry lo vede la sua mascella cade e Louis sembra quasi sentirne il rumore mentre ride tra se e se, Harry voleva metterlo in ridicolo e quel gioco si è rivoltato contro di lui.
Così Louis, che dolce lo è solo in alcuni casi, poggia il vassoio sulla scrivania insieme al suo sedere scoperto di qualsiasi altra cosa e, fissando il suo ragazzo negli occhi, si gusta la colazione che ha portato fino a su.
“Vieni a prendere me o la colazione, piccolo idiota?” lo schernisce il maggiore piegando la testa di lato.
C'è davvero bisogno di dire chi abbia scelto Harry Styles?

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E' la cosa più idiota che io abbia mai scritto, ma cosa non si fa per far sorridere le persone a cui vuoi bene, eh?
Un bacio! <3
  
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