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Autore: LalieDalton    02/07/2013    2 recensioni
Era tornato da lei.
Nonostante le litigate continue, le gelosie, l’insultarsi a vicenda... lui era tornato.
Le aveva detto di volerla a tutti i costi, anche se ci avesse rimesso il cuore.
Poteva esistere un amore così?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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 Un fruscio di coperte, un raggio di sole fece capolino attraverso le tende ed un ammasso di riccioli rossi sbucò fuori da sotto ad un guanciale color cremisi.
La ragazza sbadigliò, portando la mano destra davanti alla bocca e andando, infine, a strofinarsi un occhio ancora assopito. Non dovevano essere nemmeno le sette di mattina, a giudicare dalla luce fuori dalla finestra. Si era ripromessa di chiudere le tende prima di andare a dormire, ma di certo aveva avuto altri pensieri.
Il suo sguardo cadde alla sua sinistra, dove una candida schiena puntellata da minuscoli nei color caffelatte occupava l’altra metà del suo letto.
Come aveva fatto ad arrivare fino alla Torre?
Come mai non si era azionato il sistema di difesa contro i ragazzi?
Se l’era visto spuntare davanti alla porta non appena l’aveva aperta, l’aveva baciata in fretta e furia con avidità e il resto era venuto da sé.
Avvicinò una mano al suo viso, spostandogli una ciocca bionda dalla fronte.
Era tornato da lei.
Nonostante le litigate continue, le gelosie, l’insultarsi a vicenda... lui era tornato.
Le aveva detto di volerla a tutti i costi, anche se ci avesse rimesso il cuore.
Poteva esistere un amore così?

Il ragazzo si destò, mugugnando parole senza senso ma ricollegabili alle Rune Antiche. Questo Rose non poteva di certo saperlo, era una materia che non frequentava.
Sbadigliò sonoramente rigirandosi sulla schiena e poggiando la testa sul cuscino. Riaprì lentamente gli occhi e guardò il soffitto per una manciata di secondi prima di voltare il viso sulla figura al suo fianco.
“Ciao...” sussurrò appena alzando un angolo della bocca.
“Ciao... dormito bene?” mormorò di rimando, intrecciando le gambe e sorridendogli.
“Come un bambino!” esclamò tirandosi a sedere.
Avvicinò il viso al suo e le sfiorò le labbra ancora sorridenti con le proprie.
Un bacio semplice, fugace.
Un bacio del buon giorno.
I loro visi si allontanarono, ma la sensazione lasciata da quel bacio tardò ad andarsene.
La ragazza sbatté le ciglia tre volte prima di assumere il solito cipiglio curioso, quello che assumeva ogni volta che una domanda era lì per lì dall’essere posta.
“Ieri sera non ho avuto tempo... per chiedertelo. Come hai fatto a salire sulla Torre?”
“Tua cugina mi ha lasciato la finestra aperta. A proposito, spero di trovare ancora la mia scopa. Aveva fatto una battuta sul guadagnarci qualcosa che non mi era proprio piaciuta, ma avevo fretta di trovarti.”
“Non devi fidarti di Molly! Ti ricordo che ha venduto le bambole della sorella per comprare una nuova gabbia al suo gufo!”
“Dici che non ho speranze di riabbracciare la mia Firebolt?”
“Poche.”
“Accidenti.”
Rose scoppiò a ridere e Scorpius la seguì subito dopo; la afferrò per i fianchi e la attirò a sé, abbracciandola e affondando il viso tra i suoi capelli.
“Valeva la pena perdere una scopa per questo.”
“Farò in modo che tu possa riavere la tua scopa, non temere”
“In questo momento non mi interessa proprio!”
Le braccia si strinsero maggiormente intorno al suo corpo ed il calore la invase. Era bello stare tra le sue braccia, era bello averlo vicino.
Quelle settimane erano state odiose senza di lui.
Niente sguardi durante i pasti, niente sorrisi fugaci durante le lezioni, niente mani che si sfioravano nei corridoi.
Il tutto per un “no” da parte di entrambe le famiglie.
Un no che li aveva lasciati di sasso, consapevoli che mai avrebbero potuto far cambiare loro idea.
Non li avrebbero mai accettati.
Non approvavano niente di ciò che rappresentavano.
Si amavano, eppure agli occhi della famiglia erano un errore.
Poteva l’amore essere un errore?

Ma lui era tornato.
Aveva messo da parte la famiglia per lei.
«Non so se durerà, ma per adesso lottiamo per qualcosa io e te. Si deve lottare per l’amore, Rose. Non dicono forse questo i tuoi libri? Amami senza ostacoli, io farò lo stesso.»
E lei aveva accettato di lottare per il loro amore.

“Salazar, abbiamo Pozioni questa mattina.” Sbottò Scorpius, allentò la presa intorno a Rose e si voltò alla ricerca dei propri vestiti. “Toglimi una curiosità, ma è normale che le tue compagne non tornano a dormire?”
“In verità, è molto strano. Hai incontrato qualcuno ieri sera, oltre Molly?”
“La Jones. Mi ha visto, ha urlato ed è entrata in una camera.”
“Oh, allora ha dato lei l’allarme. Alinee avrà fatto il resto.”
“Allarme? Lo fai spesso? Sono una tacca sulla tua cintura, Rossa?” mormorò divertito e fintamente offeso.
“Non hai idea di quanti ragazzi siano passati dal mio letto!” esclamò scoppiando a ridere.
“Ah sì? Bene, allora dovrò proprio lasciarvi il mio timbro. Così nessuno oserà più farlo.” Detto ciò, riafferrò la ragazza per la vita e la tirò a sé, baciandola nuovamente. Le morse il labbro inferiore, e sorrise guardandola arricciare il naso infastidita.
“Animale!”
“Roar!”
“Un serpente che ruggisce! Questa è una novità!”
“Attenta, sono ancora velenoso...”
Rose rise di nuovo, circondandogli il collo con le braccia e stringendosi a lui. Sfiorò il suo naso con il proprio e lasciò che le depositasse un bacio sulla punta del naso. Sorrise e lo guardò negli occhi.
Rimasero in silenzio a fissarsi per qualche minuto; le mani di Scorpius le accarezzavano la schiena e quelle di Rose gli solleticavano i capelli alla base del collo.
“Io e te. Il resto è polvere.”
“Io e te.”

   
 
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