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Autore: Annabells    02/07/2013    1 recensioni
Le tua parole da ubriaco mi danno la caccia, non mi concedono nessuna pausa da questa tortura. Anche ora, che c'è da decidere se andare avanti con la nostra storia non riesco a non pensarci. Avevi detto di volermi sposare, che in me vedevi il compagno della tua vita e ora non mi resta che domandarmi se questo lo pensavi davvero.
Ryden. [Terza e ultima parte caricata]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ryan Ross
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Di questa storia ci sarà ancora una terza e ultima parte poichè a quanto pare sono ricascata in pieno nel fandom!
in ogni caso... buona lettura e ricordo che ricevere qualche recensione non fa schifo ;)


Sono le tre di notte quando il telefono di Ryan suona, impietoso, per la sesta volta consecutiva  sul tavolo della cucina mentre Ryan lo guarda come imbambolato.
Paura, insicurezza, rabbia e terrore puro, scorrono nelle sue vene per paralizzarlo, come se un serpente velenoso - che in questo caso si chiama Brendon- l'avesse morso per giocare con lui in maniera sadica, godendo nel fargli male.
Il giorno dopo Brendon si sarebbe sposato - non con lui-  e nonostante quello ora lo cercava, forse per dirgli che si era pentito o forse solo perchè voleva ribadire che era finita: che aveva scelto Sarah. O forse invece, voleva rimangiarsi quello che gli aveva detto l'ultima volta che l'aveva visto, cioè che voleva mollare tutto per dare una vera e propria opportunità a loro.
Ryan non risponde al telefono nemmeno alla decima chiamata e finisce per spegnerlo del tutto poco prima di andarsene  a letto assicurandosi che Captain Knots si accoccoli a lui.
Sono le quattro di notte quando qualcuno suona alla porta di Ryan, che si rigira nel letto inutilmente senza prendere sonno. Mentre va ad aprire alla porta, immagina di trovarsi davanti Alex, Z, o un'altro dei suoi amici che soffre di insonnia come lui ma non Brendon. Non un Brendon con un’ espressione disperata che appena lo vede non gli dà nemmeno il tempo di aprire per bene la porta prima di avventarsi su di lui.
E contro quella bocca Ryan non può combattere, non ora, non senza essere un minimo preparato.
E a quelle mani non può sfuggire, perchè è come togliere l'acqua a un uomo che è stato nel deserto per troppo tempo.
E a Brendon, Ryan socccomberà sempre, questa è la verità. Ed è per questo che non cerca di bloccarlo quando entra e chiude la porta, quando lo spoglia e lo trascina sul divano e tantomeno quando si fa spazio in lui, prepotentemente. Ryan non può negare niente a Brendon - non può negarsi di avere Brendon per se, anche se per poco- quindi non lo ferma. Ryan si preoccupa di lasciare segni sul suo corpo e come Brendon gli mormora scuse ad ogni spinta, ad ogni suo tocco.
Alle parole, alle promesse e alle dichiarazioni che Brendon gli fa Ryan non risponde, cerca di imprimere nella sua mente ogni dettaglio perchè sa che la mattina dopo sarà solo, come una bambola inutilizzata.
Quindi Ryan cerca di non pensare al fatto che questa è l'ultima volta, di come sia moralmente sbagliato e bacia Brendon: bacia la sua condanna.
   
 
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