Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: beljectjoner    02/07/2013    16 recensioni
Non pensavo di incontrarne uno. Ormai avevo perso le speranze. Ma l'arrivo di quello strano ragazzo, mi fece ripensare su tutto. Quello che so, e che ho incontrato il migliore di tutti...
Genere: Dark, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3
La caccia

Legenda: Justin ; Alice

JUSTIN’S POV:
Finalmente ero arrivato nella mia nuova casa. Dopo essere scappato per secoli e secoli, sembra che forse riuscirò a farmi una nuova vita, a Volterra. Ci mancavo.. da quando? Cento..venti anni? Da quando..
Non devo pensarci. Ora l’unica cosa che devo pensare.. è alla fame. Ma è troppo presto, e troppo chiaro, essendo ancora giorno. Vado a prendere l’auto e la porto a casa, prendo le valigie e le porto in una delle camere che si trova al piano di sopra della casa. Così perdo un po’ di tempo. Dovrò anche rimettere a posto tutta la casa: ripulirla dalla polvere, comprare i mobili. Fortunatamente i soldi non mi mancano. Dopo aver messo in ordine la casa, noto che ormai si è fatto buio. È il mio momento.
Esco, sperandodi trovare qualcuno per la strada. Mentre cammino per le strade, noto una donna, sulla ventina. Bene, giovane. Così posso ‘predarla facilmente. Mi ci avvicino. Comincia la mia ‘cena’.
-Scusa, sai per caso dove posso trovare il supermercato più vicino? Sai sono nuovo di qui e..
-Certo, capisco. Puoi trovarlo poco lontano da qui dopo quella svolta a sinistra.
Mi è di spalle. È il mio turno. Il cacciatore che è in me si risveglia e si avvicina lentamente alla sua prossima vittima. Le mette una mano sulla bocca, e la ragazza incomincia ad avere paura e cerca di urlare.
-Non avere paura. Non ti succederà nulla..
Il cacciatore ormai ha preso il sopravvento, e affamato, morde la ragazza. Ci mette qualche minuto per dissanguarla completamente. Dopo aver finito toglie di mezzo il corpo, nascondendolo nel primo luogo che trova, e torna a casa.
Entro nella mia nuova camera, e vado verso lo specchio. Guardo i miei occhi, come faccio ogni volta che mi nutro. Succede a tutti quelli come me. Dopo aver assaporato il dolce gusto del sangue, gli occhi si riempiono del suo stesso colore. Rossi e accesi. Fortunatamente dura solo per qualche ora, giusto il tempo che il sangue fluisca dentro di me. La fame ormai è stata assopita, quindi mi faccio velocemente una doccia, e dopo aver pensato alla mia nuova vita, decido di dormire un po’. La ragazza di stamattina, mi ha attirato molto. Sembra normale sotto qualche aspetto, ma non sa cosa la aspetta. Non avrei pensato che facesse ricerche sui vampiri, e spero per il suo bene, che non scopra mai la verità. Che non scopra che io.. sono un Vampiro.
Il giorno dopo mi sveglio, e guardandomi allo specchio noto che i miei occhi sono tornati alla normalità. La notte è bastata a far fluire il sangue nel mio corpo. Ora mi sento più forte.  Scendo le scale e andando in cucina, apro il frigo, ma non c’è nulla. Ho dimenticato di fare la spesa. Bhè almeno mi terrò impegnato per un po’. Fortunatamente noi vampiri della realtà siamo diversi da quelli dei libri e dei film. Non moriamo alla luce del sole, ed è un bene, dato che io non riuscirei a stare chiuso in casa nemmeno per un minuto, figuriamoci un giorno intero. Possiamo mangiare anche il cibo normale, che a volte aiuta ad abbassare la voglia di fame.. o sete, per precisare. Esco da casa, che ancora non ho messo a posto, ma non è importante, tanto ci metto cinque minuti. Ricordo che la ragazza della sera prima, quello che ho ucciso a sangue freddo, mi ha detto che c’è un supermercato non lontano da lì. Circa cento anni fa, non c’erano. Ne i supermercati, ne i negozi. Nulla. Ricordo come se fosse ieri.

*flashback*
-Figliolo!
La voce di mio padre mi fa sobbalzare dai miei pensieri, mi volto verso la voce, e vado da lui, da mio padre. Era un uomo molto severo. Ma chi non lo era a quell’epoca. Avevo solo diciannove anni, ma mi considerava già un uomo, al punto da farmi fare i lavori che tutti gli uomini fanno. Tutti i giorni mi svegliavo e obbedivo a lui, tagliando la legna, portando messaggi a chi dovevo. E a volte facevo anche qualche commissione per mia madre, prima che morisse, quando avevo diciotto anni. Ormai era passato un anno e qualche mese, da quel giorno che ci aveva lasciato a causa di una malattia. Non succedeva mai nulla a Volterra, e cosa poteva succedere in una città così piccola. Non avrei mai pensato che quel giorno, sarebbe davvero cambiato tutto. Mi dirigo verso mio padre, affannato, a causa della mia corsa, per trovarlo.
-Sempre stanco, eh? Un uomo non è mai stanco!- una delle solite ramanzine di mio padre, ormai mi ci ero abituato.
-Scusatemi, padre. Mi avete chiamato. Avete bisogno di qualcosa’
Poco lontano si sentirono dei rumori, di carrozza. Si fermò davanti a noi, e dopo che il cocchiere aprì la portiera, aspettai di vedere chi mai fosse sceso dalla carrozza.

 
Noto il supermercato alla mia sinistra, ed entro. Cerco di prendere il poco essenziale. Qualche busta di patatine per la maggior parte, che mi piace tanto mangiarle, e… qualcosa di alcolico. Mi fa più che bene, per mantenere ferma la sete. A volte è meglio del cibo.
 
ALICE’S POV:
Mi sveglio. Anzi, sono obbligata, perché mia madre mi ha chiesto di andare a comprare il caffe. Proprio stamattina che non ho lavoro, e che posso dormire per tutto il giorno, doveva finire il caffè? Uff..
Mi alzo dal letto, e dopo aver fatto una doccia veloce, mi vesto, ed esco. Il giorno prima era andato diversamente da tutti gli altri giorni. Avevo conosciuto un ragazzo strano, mi aveva aspettato fuori al comune per circa tre ore solo per sapere dove si trovava casa sua, e dopo che l’aveva trovata.. mi ha cacciata. Non riuscivo a capire il suo atteggiamento. Prima si comportava da amico.. e poi mi caccia di casa?
Entro nel supermercato, e cerco velocemente lo scaffale dove si trova il caffe. Cazzo. Troppo in alto, e non c’è nessuno nelle vicinanze che può aiutarmi. Guardo un po’ in giro, per vedere se qualche buon’anima mi aiuta, ma niente. Che, sono scomparsi tutti?
-Cercavi di prendere questo?
Sobbalzo, e girandomi noto Justin, con un pacco di caffe in mano. Da dove era sbucato?
-Dove sei uscito tu? Non c’era nessuno.. e ora.. sei qui.
-Ero proprio laggiù, ti ho vista che cercavi di prendere questo e che non ci riuscivi, e sono venuto in tuo soccorso.
-Strano, io non ti avevo visto.. Comunque grazie per l’aiuto.
-Grazie a te, per ieri.. e scusa per come mi sono comportato alla fine. Non avrei dovuto cacciarti da casa dopo l’aiuto che mi avevi dato.
-Non fa niente anche se non capisco perché ti eri comportato in quel modo.. ma non fa niente.
Il carrello al suo fianco non è molto pieno. In effetti ci sono solo qualche busta di patatine e qualche bottiglia di vodka.
-Wow, questo è quello che hai comprato? Che fai una festa e non mi hai invitata?
-Ah, no.. questo è quello che mangio..
-Questo? Mai sentito di pasta.. o carne?
-Non mi piace molto.. e poi sono uno che mangia poco..
-Bhè si vede..
Il suo fisico è molto piccolo, per la sua altezza, ma anche se è magro, sembra abbastanza forte da prendere un auto e lanciarla in aria. E poi è cosi.. pallido.
-Sicuro di stare bene?
-Si.. perché?
-Ti vedo più pallido del solito.. ieri non eri così.. sicuro di mangiare abbastanza?
Cerca di trattenere una risatina isterica, e senza rispondermi, si avvia verso la cassa. Paga tutto velocemente ed esce di corsa. Anche io faccio tutto velocemente e esco fuori dal supermercato, per cercarlo. Ma non c'è più..

 

*Spazio Autrice*
Ciao a tutti! Ecco finalmente un nuovo capitolo, tutto per voi, visto che in molti mi hanno chiesto di aggiornare presto. E ne sono contenta, perchè questo che significa che la storia piace! :D Qui vediamo uno Justin.. 'affamato' lol che uccide la prima persona che incontra.. Vabbè ora vi lascio, spero di ricevere almeno 5 recensioni prima di aggiornare. Cosa che farò presto, non preoccupatevi. Ancora grazie! <3

  
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