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Autore: StellaFenice10995    02/07/2013    4 recensioni
-Cosa ci fai qui di notte?
-Potrei chiederti la stessa cosa!
La ragazza arrossì leggermente, ma non si arrese.
-E' per un compito!
-Non è una buona scusa, Granger!
-Almeno io una scusa ce l'ho! Tu invece perchè sei qui?
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Era notte fonda, era proibito a tutti gli studenti di Hogwarts girare per il castello a quell'ora, ma Draco aveva un compito, non poteva rifiutarsi di svolgerlo, non aveva scelta. Si alzò dal letto e andò fino 
alla sala comune della sua casa. Uscì lentamente dalla sala comune, quella notte poteva stare tranquillo, aveva messo una pozione per il sonno pesante nella tazza del custode, Gazza, ora non avrebbe avuto 
ostcoli.
 
Sapeva già dove sarebbe dovuto andare, la Stanza delle Necessità sarebbe stata perfetta per l'armadio svanitore, lo aveva posizionato là il primo giorno, con un piccolo aiuto. Il ragazzo continuava ad avanzare 
a grandi passi, e se avesse incontrato quello scemo di Potter? Magari ora se ne stava in giro per il castello con il suo stupido mantello. Doveva stare molto attento, sapeva che Potter sospettava di lui.
 
 
Era quasi arrivato, quando il suo cuore ebbe un guizzo. Aveva visto qualcuno muoversi ed entrare nella biblioteca, strinse forte la bacchetta e si avviò in quella direzione. Entrò di soppiatto della stanza,
non c'era nessuno, o forse si, forse c'era Potter con il suo mantello.
-Accio mantello dell'invisibilità!
Un gridolino leggero seguito dal rumore di alcuni libri che cadevano e il mantello arrivò dritto nelle mani di Draco. Eppure quello era un grido da ragazza, forse c'era qualcun'altro con Potter, oppure c'era 
solo qualcun'altro, senza Potter.
 
Malfoy si avvicinò allo scaffale da dove aveva sentito gridare, non c'era nessun Potter, sentì il cuore battergli a mille, possibile che ci fosse solo lei? Ma cercò di riprendersi, non avrebbe mai voluto che lei vedesse 
la sua debolezza. La ragazza parlò:
-Cosa ci fai qui di notte?
-Potrei chiederti la stessa cosa!
La ragazza arrossì leggermente, ma non si arrese.
-E' per un compito!
-Non è una buona scusa, Granger!
-Almeno io una scusa ce l'ho! Tu invece perchè sei qui?
 
Non poteva certo dirle che era perchè avesse paura che Potter lo stesse spiando, perciò cambiò argomento:
-Dove sono i tuoi amichetti, Granger?
-Se intendi Ron e Harry sono nel dormitorio, sono qui da sola!
-Con il mantello di Potter? Lui sa che glielo hai preso?
Hermione arrossì violentemente, Harry non lo sapeva, lo aveva preso di nascosto.
-E a te cosa importa!?
Draco la guardò negli occhi, perchè doveva sempre rovinare tutto così? Non poteva dirle semplicemente che la amava? Ma non ci riusciva, se lei non lo avesse ricambiato sarebbe andata a raccontare 
tutto ai usuoi amichetti e lui avrebbe fatto la figura dell'idiota.
 
Il ragazzo avanzò verso Hermione, non sapeva cosa dire, l'unica era non dire niente, le accarezzò dolcemente il volto, era l'unica cosa che potesse fare, non avendo niente da dire.
-Cosa stai facendo?-chiese tremante la ragazza, lei non lo aveva mai visto così, era convinta che lui la disprezzasse, la considerasse inferiore, ma forse si sbagliava...
-Hermione- Disse Draco, ma lo disse dolcemente, ora aveva sul viso un sorriso dolce e rassicurante. -So che mi sono sempre comportato male con te, vorrei tanto non averlo mai fatto, scusa.
 
Hermione lo guardava stupita, aveva gli occhi lucidi, cosa poteva fare? Cosa poteva dire?
Chiuse gli occhi e appoggiò la testa al petto del ragazzo, le lacrime le stavano solcando il volto.
 
Draco aveva dimenticato tutti quei pensieri negativi che aveva nella testa da molti giorni, ora stava abbracciando la persona che amava di più, le accarezzò i capelli e le sussurrò:
-Scusa ancora, sono stato uno stupido.
Hermione non rispose, alzò la testa lo guardò un attimo negli occhi e poi li chiuse. Il ragazzo la baciò dolcemente sulle labbra, sentì che ora non gli importava se Voldemort lo avesse ucciso, non gli 
importava se sarebbe morto, ora il suo sogno si ara avverato. Avrebbe voluto che il tempo si fermasse, voleva rimanere lì, con lei, per sempre.
 
Ma Hermione riaprì gli occhi e si staccarono, Draco avrebbe voluto portarla nella stanza delle necessità con lui, ma lei avrebbe detto tutto ai suoi amici e non poteva permettere che questo accadesse.
I due si stavano guardando negli occhi, le loro espressioni non erano mai state così dolci, si amavano veramente e ora ne avevano la certezza.
Il ragazzo accarezzò la guancia della ragazza, la abbracciò dolcemente e le sussurrò ad un orecchio:
-Scusa Herm, devo andare.
-Domani tornerai?
-Certo.
 
Il ragazzo uscì dalla biblioteca lasciando Hermione con un dolce sorriso stampato in faccia. Doveva aggiustare l'amrmadio svanitore. Eppure non riuscì a concentrarsi per il resto della sera, 
perciò decise che sarebbe stato meglio tornare a dormire. Pensò per tutta la notte a Hermione, a quel bacio, il giorno seguente si sarebbero incentrati di nuovo. Non riusciva a pensare ad ad altro.
  
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