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Autore: _Yozora_    02/07/2013    3 recensioni
Intanto un ragazzo moro, in piedi dall'altra parte della stanza, con una cartella di documenti tra le mani, la osservava in silenzio e soprappensiero.
- sei preoccupato per Mai? - chiese una voce proveniente alla sua destra.
Naru si voltò verso il suo interlocutore guardandolo serio – continua a lavorare Rin -
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kazuya Shibuya, Mai Taniyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Qualcosa non va? - chiese
Lei tacque per qualche minuto.
Cosa avrebbe dovuto rispondere?
- Lin-san, ormai non posso più tornare indietro – disse dopo un po'.
L'altro aggrottò le sopracciglia.
Non capiva.
Non disse niente in attesa che Mai continuasse.
- Io devo sapere – affermò.
La sua voce era ferma,sicura,dura.
Fin troppo.
All'improvviso capì a cosa si riferiva.
- Mai – per la prima volta non usò l'onorifico
- Tutto questo è troppo complicato. Potrebbe essere dura da gestire, quasi impossibile. Sopratutto per te. La verità non sempre ci aiuta a sentirci meglio. Molto spesso porta alla luce cose che non vorremmo mai sapere, cose che ci cambiano la vita radicalmente e drasticamente. Potresti non riuscire a sostenerla. Potresti non tornare più com'eri. - disse serio.
- Non posso rimanere con il dubbio – rispose Mai schietta.
- Potrebbe rovinarti la vita – ribatté Lin iniziando a scaldarsi.
- Non ho intenzione di far finta che non sia successo niente – disse la ragazza.
Si voltò verso l'uomo ancora seduto sul divano.
Anche lei si stava scaldando.
- Non posso fingere di non aver visto e sentito niente. Non basterà chiudere le orecchie e gli occhi stavolta -
La sua voce si alzò di tono.
- Queste non spariranno mai – disse voltandosi di schiena e alzandosi la maglia mostrando le ferite al suo interlocutore.
Lin si impietrì.
Non aveva ancora avuto occasione di verificare le condizioni della ragazza da quando l'avevano trovata.
Sapeva delle bruciature, ovviamente, ma non immaginava che ne avesse la schiena piena.
- Voglio sapere cos'è successo. Perchè i fantasmi che ho visto sono convinti che io sia la discendente di chi sa chi e perchè credono che voglia eliminarli tutti. E poi cosa intendevano con il fatto che sarò quella che impedirà il loro ritorno. -
Si fermò per riprendere fiato poi continuò.
- Ma sopratutto voglio scoprire cosa hanno a che vedere i miei genitori con questa storia. Cosa abbiano fatto per imbrigliarsi tanto in qualcosa accaduto 10 anni prima e come questo li abbia portati alla morte. Voglio sapere cosa c'era di più importante per loro da arrivare a morire, invece di occuparsi di loro figlia abbandonandola a soli 13 anni. -
I suo occhi si riempirono di lacrime mentre diceva tutto questo.
Lin la ascoltò in silenzio.
La lasciò sfogare senza interromperla.
Chissà da quanto portava quel peso.
Chissà cosa aveva provato scoprendo che i genitori non erano morti in un semplice incidente d'auto.
Era normale che volesse sapere.
Doveva aspettarselo.
Non avrebbe ascoltato nessuno.
Probabilmente in quel momento nemmeno Naru sarebbe servito.
Per quanto il ragazzo potesse tenerla lì dentro non sarebbe riuscito a fermarla.
L'uomo si alzò e si avvicinò a lei.
Il suo tono si addolcì.
- Lo so – sussurrò
- So che vuoi sapere ad ogni costo e so anche che non posso impedirtelo. Non ne ho il diritto. Sono solo preoccupato. Non voglio che tu ti faccia del male -
Era la prima volta che era così sincero con qualcuno.
E forse anche così sentimentale.
Mai era rimasta stupita.
Nonostante il loro rapporto fosse migliorato molto non si sarebbe mai aspettata di sentire delle parole del genere da lui.
Si asciugò gli occhi.
- Lo so, ma devo farlo – sussurrò.
- Solo...fa attenzione – le raccomandò lui.
 
 
Lin tornò alla villa qualche ora più tardi.
Era rimasto a parlare con Mai dopo il suo sfogo per assicurarsi che si calmasse almeno un po'.
Se ne era andato solo dopo che lei le aveva assicurato di stare bene e che per quel giorno si sarebbe limitata a rimanere in ufficio e tornare a casa, senza fare mosse avventate.
Quando entrò alla “ base “ Naru alzò lo sguardo su di lui.
Erano ancora tutti lì intenti a leggere documenti.
- Trovato niente? - chiese Lin sedendosi su una sedia.
Evitò lo sguardo di Naru.
Non poteva parlare lì.
Non in quel momento.
- Qualcosa, ma ancora niente di chiaro – rispose Jhonn
- Dannazione! Sto diventando matto! Basta fare un passo avanti per farne 100 indietro – esclamò Takigawa esasperato.
Solo a quel punto Lin incrociò lo sguardo di Naru che si alzò.
- Beh...comunque abbiamo un luogo da dove iniziare. La casa abbandonata da 3 anni di cui parlava la cameriera. - disse.
Tutti si voltarono verso di lui attenti.
- Sì, ma è l'unica a conoscere quella storia. Quanto pensi che possa essere attendibile? - chiese Ayako.
Non era una critica solo un'osservazione.
- Non saprei, ma per adesso è l'unica pista che abbiamo e tentare non nuoce -
Gli altri ci pensarono un po' su poi annuirono convenendo che era meglio di niente. Almeno avevano qualcosa come punto di partenza.
- Ci andremo domani mattina per stasera basta così. Si è fatto tardi -
Lin guardò l'orologio.
Aveva ragione, era tardissimo.
 
 
- Allora? - chiese Naru una volta che tutti fossero usciti.
Lin lo guardò.
Era incredibile.
Solo uno sguardo e aveva capito che doveva dirgli qualcosa.
- Riguarda Mai – disse per poi vedere se aveva qualche tipo di reazione.
Niente.
Esitò non sapendo se doveva andare avanti o meno.
- Quindi? - chiese di nuovo il ragazzo nascondendo l'interesse che solo il sentire quel nome aveva suscitato.
- Non si fermerà davanti a niente. È decisa a scoprire cosa è successo e credo che stavolta neanche tu possa impedirglielo -
Naru sospirò.
Certe volte quella ragazza sapeva essere davvero testarda.
Nemmeno metterle i bastoni tra le ruote tenendola occupata in ufficio era servito a cambiare la sua decisione.
- Cosa avrebbe a che fare con me? - chiese senza guardarlo.
- Credi che sia un idiota? - chiese l'altro serio.
Era stanco di dover sopportare quel suo comportamento.
Si comportava come se niente lo toccasse e poi pretendeva anche che gli altri non se ne accorgessero.
Beh...si sbagliava di grosso.
- Puoi darla a bere a chiunque. Forse gli altri avranno creduto alla tua recita da statua ben costruita. Forse c'è cascata anche Mai. Non io. Non puoi nasconderti con me – fece una pausa.
- Io ti conosco -
Naru lo guardò negli occhi e in quel momento capì.
Era stato uno stupido a pensare di poter nascondersi da lui.
Lin l'aveva visto crescere.
Conosceva ogni suo lato.
Ogni suo comportamento.
Ogni significato dietro le sue azioni.
Ogni suo pensiero.
Conosceva tutto.

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Angolo autrice : Eccomiiiii!!!!! Non potevo farmi aspettare troppo stavolta =) Devo recuperare il tempo perduto perciò eccovi un nuovo cap.!
rafxsulfusxsempre : Spero di aver esaudito la tua richiesta approposito del tempo di pubblicazione *.* E sì anche Naru ogni tanto deve rivelare la sua parte  " umana " anche se poverino è un po' incapace XD
Killapikkoletta : In bocca al lupo!!!!! Non sai quanto ti sono vicina in questo momento =) Comunque non preoccuparti quando abbondo una storia di solito la cancello perciò finchè la vedi non devi temere anche se sono in ritardo =)
Spero che anche questo capitolo vi appassioni. Un saluto a tutti!!
_Yozora_
  
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