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Autore: MillyMalfoy    16/01/2008    4 recensioni
Mi sento così stupida. Così idiota per averti concesso il mio cuore, per averti permesso di penetrarmi nell’anima, di diventare il mio respiro, di essere i miei sogni.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sento così stupida. Così idiota per averti concesso il mio cuore, per averti permesso di penetrarmi nell’anima, di diventare il mio respiro, di essere i miei sogni.

Non ho mai davvero realmente compreso perché tu non mi abbia mai notato, non mi abbia mai dedicato uno sguardo speciale. Non sono bella, lo so, per lo meno non secondo i canoni oggettivi, non sono particolarmente intelligente, so di essere nella norma, so di non essere antipatica, ma nemmeno la donna più divertente di questo mondo, so di non essere estremamente coraggiosa, ma il tuo coraggio sarebbe bastato per entrambi, so però di essere straordinariamente tenace, perché sei stato tu a insegnarmelo, e soprattutto so che ti avrei reso felice come mai nessun altra ragazza al mondo avrebbe potuto fare.

Ho avuto mille dubbi, mille timori, e mille incertezze, ma il mio amore per te è sempre stata l’unica precisa sicurezza che mi ha condotto per tutta la vita. Per questo credo che nulla mi abbia ferito più della tua totale e assoluta indifferenza. Se almeno nei tuoi occhi avessi visto un lume di tenera amicizia, avrei sofferto di meno, le mie lacrime avrebbero avuto una consapevolezza diversa, ma invece: mai nessuna speranza.

Hai mai provato ad alzarti ogni mattina sapendo che vivrai sola per il resto della tua vita? Perché hai trovato la tua esatta anima gemella, ma che lei è troppo cieca anche solo per notare che tu respiri.

Ho fatto di tutto per te. Io, unica, mi sono preoccupata per te, ti ho sempre difeso davanti a tutti e tutto, io sola non ho mai dimenticato un tuo compleanno, non ho mai mancato di consolarti nella tristezza, ascoltarti nella solitudine, consigliarti nell’incertezza. Ero sempre lì accanto a te, al tuo fianco, ma il tuo sguardo non è mai riuscito a raggiungermi.

Il tuo rifiuto brucia come acido sulla mia carne, ogni sera le lacrime sono state le mie uniche consolatrici. Ogni giorni mi alzavo con la paura di incontrarti e riconoscere in te un sorriso diverso, compiaciuto, e un giorno il mio incubo si è avverato. Sei venuto da me ridendo, felice come poche volte ti avevo visto, mi hai raccontato di lei, del vostro bacio, e in quel preciso momento io sono morta, ma ti ho sorriso. Mi stringesti la mano, e avrei voluto poterla ritrarre e urlare tutto il mio rancore, la mia frustrazione, ma come sempre, ho atteso inerme che terminassi il tuo racconto per farti le mie false congratulazioni. Avrei voluto ucciderla, picchiarla, ma tu non mi avresti notato nemmeno allora, nemmeno se fossi giunto e mi avessi trovata con il suo corpo inerme fra le braccia. Forse non avresti capito, nemmeno in quel momento, che la mia gelosia feroce celava un amore assoluto per te. Invece sono solo tornata a casa, ho vomitato, ho dormito, mi sono svegliata e nulla aveva più colore o sapore. La notte, nel sonno, solo incubi mi assediavano, al mattino, al mio risveglio, l’unico amaro ricordo era solo il colore dell’oro e del rosa mescolati insieme.

Qui, ora, davanti ai miei occhi, vi state sposando. Condividerete una vita insieme, per l’eternità, mentre io sarò lì a guardarvi crescere i vostri figli. Sakura non ti renderà felice, come io avrei fatto. Ma tu questo non potrai mai saperlo, non potrai mai davvero capire che lei è qui oggi, solo perché l’uomo che realmente lei ama l’ha rifiutata.

Ma cosa vuoi che ne sappia io? Sono sempre stata la timida, la maldestra, la ragazza modesta, e senza particolare talento, sono sempre stata solo Hinata. C’è stato però un periodo in cui ho davvero sperato che tu avessi visto qualcosa in me, per primo, ma come sempre: mi sono sbagliata.

E oggi nel giorno delle nozze del grande Naruto Uzumaki e della bella Sakura Haruno, io stono. Il falso sorriso sulle mie labbra, i miei ignari amici al fianco. Qualche giorno la vita è più triste degli altri.

  
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