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Autore: Leo    16/01/2008    2 recensioni
Cosa succederebbe se all'improvviso quattro geni del computer venissero trasformati in dati ed inviati in rete? E se per sbaglio qualcuno li facesse entrare in EFP e, per uscirne, dovessero avventurarsi in qualche storia ed affrontarla, finchè da qualche parte non trovano una specie di portale? Ma prima o poi riusciranno a cavarsela...forse! ^___^
Genere: Azione, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Il ragazzo della giungla!

Allora…ho aggiornato abbastanza in fretta! Voglio i complimenti almeno per questo, che poi si vede se li merito per il contenuto…l’ho scritta in pochissimo tempo con un lampo d’ispirazione, nonostante questo lampo l’abbia aspettato per una settimana…

Buona lettura!

 

La lunga corsa fece sudare Harrison, e i capelli gli si appiccicavano alla fronte. Ansimando si voltò alle spalle per vedere se l’essere da cui scappava era ancora alle sue spalle. Quando si voltò si accorse di essere…dove?

“Cazzo, mi sono perso!” esclamò il ragazzo.

Si guardò intorno molto a lungo. Era circondato da alberi e cespugli; l’erba alta gli arrivava alle caviglie, e poco lontano sentiva lo scroscio di un ruscello che finiva nello sfociare in un probabile lago. Si incamminò senza una meta. “…ehm…Angela!” cominciò a chiamare il ragazzo senza sperare in una risposta. “Devil” continuò mentre continuava a passeggiare verso l’ignoto. “…Jin?!”. Nessuna risposta ovviamente! Ma forse da Jin neanche la voleva…

Poi sentì quel rumore. Come boati lontani, quasi fossero cannonate sparate chissà dove lontano da lì. Un altro rombo, e la terra tremò leggermente. A distanza vide un albero cadere distrutto da chissà cosa.

“Beh…sempre meglio fare un tentativo…” disse senza convinzione, e si incamminò in quella direzione.

Quei rumori non finivano, e rombi di ogni tipo, come di bombe, riempivano l’aria. Più si avvicinavano e più erano forti alle orecchie. Poi la calma. Sembrava che tutto si fosse fermato. E all’improvviso…

“AAAAAH!”

Quando i due ragazzi si trovarono faccia a faccia urlarono all’unisono. Harrison dopo lo spavento, guardò bene il ragazzo che aveva di fronte. Era una ragazzo probabilmente della sua stessa età, molto alto, con capelli molto lunghi e poco curati, una folta barba da quale spiccava un enorme naso adunco, vestito semplicemente con una maglietta e un jeans sottostante. Anche il ragazzo lo guardava impaurito e allibito al tempo stesso.

“C-Chi sei? Che ci fai in…” si guardò intorno spaesato. Tornò a guardare Harrison. “Che ci fai qui? …e che ci faccio IO qui!!!”. Harrison non rispose; si limitò a fissare il ragazzo come se fosse di un altro pianeta. Poi guardò oltre la figura alta, fino a scorgere qualcosa di non identificato che si avvicinava a loro a una velocità impress“A TERRA!!!”.

Harrison si lanciò addosso al ragazzo, facendolo cadere sul manto erboso rovinosamente. Si voltò dietro per vedere cos’era quella strana persona, che si divertiva a volare a bassa quota a quella velocità…”Ma che sto pensando?! Le persone non volano!!!” sbottò il ragazzo.

Ma non fece in tempo a girarsi, che ecco che un altro missile passò sopra le loro teste.

 

“…ehm…non vorrei deluderti, ma…non bacio mai al primo appuntamento!”. Harrison aprì gli occhi, trovandosi a qualche centimetro dal viso del misterioso ragazzo apparso all’improvviso. Si rialzò di scatto tutto rosso in viso, dandogli le spalle. “S-Scusa…”.

Il ragazzo si rialzò lentamente senza distogliere lo sguardo da Harrison. “Di niente, e poi…non sei esattamente il mio tipo…”. Si pulì i pantaloni battendo le mani su di essi. “Allora?! Mi dici cos’è questo posto?”. Harrison guardò con la coda dell’occhio il ragazzo. “Come ti chiami?”. “Che c’entra adesso questo?! dimmi che sta succedendo qui! Ero fermo davanti al mio computer a rileggere una mia vecchia storia su efp, quand’ecco che >puff< gira che ti rigira mi sono trovato in questa specie di bosco con quelle contraeree che girano a bassa quota!”. Per un breve istante tacque. “DOVE DIAVOLO SONO USCITE DUE CONTRAEREE?!?!”.

“Senti, amico, non so cosa ci è successo! So solo che per colpa del mio stramaledettissimo computer mi sono ritrovato nella rete di Internet con la compagnia di due programmatori stramboidi e di un Hacker della peggior specie! Siamo stati attaccati dai virus, e ci siamo separati, e io mi sono perso, e poi sei spuntato dal nulla e due contraeree hanno cercato di farmi saltare la testa!”. … .”CHI DIAVOLO PUO’ SCRIVERE UNA STORIA CON DUE CONTRAEREE?!?!?”.

“Aspettaspettaspetta…mi stai dicendo che sono anch’io intrappolato in Internet, e che questa…è la mia STORIA???”. Harrison annuì mestamente. Un altro rombo invase l’aria facendo voltare i due ragazzi nella stessa direzione. “Fico!” disse allora il ragazzo facendo strabuzzare gli occhi del povero Harrison. “Fico?! Come sarebbe a dire Fico? AIUTAMI A TROVARE UNA VIA D’USCITA!!!”. “E che bisogno c’è di urlare? Avevo bisogno di risposte! Questo posto è pieno di domande! Se non vuoi darmi delle risposte, dillo subito! Le cercherò altrove!”. Detto questo incrociò le braccia e puntò gli occhi addosso al giovane con fare offeso. Harrison lo guardò dritto negli occhi, digrignando i denti. Poi si calmò. “E va bene…scusami, sono un po’ nervoso per la situazione!”. Il ragazzo tornò a sorridere. “Bene, ora cerchiamo di uscire da qui!”. “…hai qualche idea…”. “Leonardo! Mi chiamo Leonardo; scusa se prima non ti ho risposto.”. “Ah, Leonardo…” esitò un attimo, poi tese la mano verso di lui “Harrison!”. Leonardo sorrise, e strinse la mano di Harrison con entusiasmo. “Bene, Harrison! Troviamo un modo per uscire di qui!”.

Si voltarono per via di un altro boato. “Ma cosa sono quei…cosi?”. Leonardo esitò prima di rispondere. “…beh…se questa è davvero la mia storia…quelli dovrebbero essere…un sayan e un ninja.”. “COSA?!”. “È una storia lunga…spero la leggerai! Ma adesso pensiamo a trovare i tuoi amici…dunque se questo è internet, qui dentro è possibile quasi tutto, no?!”. Detto questo cominciò ad arrampicarsi nel cielo, quasi volasse, diretto chissà dove, e lasciando Harrison sbigottito alle sue spalle. Quando si voltò sembrò quasi sorpreso di trovarlo ancora lì. “Beh?! Non vieni?!”.

Ci volle un po’ per insegnare ad Harrison a volare (era un’azione tipicamente formata da un programma di grafica!) ma riuscirono comunque ad arrivare al pulsante “Torna Indietro”, riuscendo a tornare nella schermata iniziale.

 

Beh?! Che ve ne pare?! Spero di essere alla vostra altezza…

 

Bene, visto che il giro d’autori è finito, mi tocca passare la palla e consegnarla a S Nity…buona fortuna e aggiorna in fretta!!!

 

  
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